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    Atalanta, Plus500 è il nuovo main sponsor

    Atalanta B.C. ha il piacere di annunciare che Plus500, piattaforma tecnologica leader a livello internazionale fornitrice di contratti per differenza (‘CFD’), sarà main sponsor della Società per le prossime tre stagioni sportive a partire dal 1° settembre 2020.
    Plus500 non solo sarà main sponsor di maglia Atalanta B.C. sia a livello nazionale che internazionale, ma avrà anche una serie di altri importanti diritti.
    Plus500 è stata fondata nel 2008 ed è una società quotata sul segmento premium del Mercato Principale di Aziende Quotate della Borsa Valori di Londra ed è inclusa nell’indice FTSE250 (Simbolo: PLUS). Plus500 gestisce una piattaforma di trading online per clienti individuali per commerciare CDF a livello internazionale. Il Gruppo offre più di 2500 differenti strumenti finanziari globali principali, tra cui azioni, indici, materie prime, opzioni, EFT, valuta estera e criptovalute. I clienti di Plus500 possono commerciare CFD in più di 50 nazioni e in 32 lingue. La piattaforma di trading è accessibile da più sistemi operativi (Windows, iOS, Android e Surface) e web browser. Plus500 è titolare di licenze d’esercizio ed è regolamentata nel Regno Unito, Australia, Cipro, Israele, Nuova Zealand, Sud Africa, Singapore e Seychelles.
    David Zruia, Amministratore Delegato di Plus500, ha dichiarato: “Siamo contenti di collaborare con Atalanta B.C., una società ricca di anima, che occupa un posto speciale nei cuori della gente di Bergamo. Atalanta è una potenza in ascesa in Italia e nel calcio internazionale e non vediamo l’ora di supportarli mentre continuano a crescere e a progredire, soprattutto vista la loro partecipazione in UEFA Champions League anche nella prossima stagione. Questa partnership, insieme ai nostri accordi di sponsorizzazione già esistenti, si aggiunge alla fantastica forza dei nostri programmi di sponsorizzazione a livello globale. Inoltre, rafforza la nostra presenza in Italia, un mercato importante con un buon potenziale di crescita, e supporta il riconoscimento internazionale di Plus500 e la nostra abilità di aumentare la nostra clientela a livello globale”.
    Luca Percassi, Amministratore Delegato e proprietario di Atalanta Bergamasca Calcio, ha dichiarato: “Siamo davvero contenti di annunciare la partnership e dare il benvenuto a Plus500, azienda leader a livello internazionale, che per le prossime tre stagioni sarà main sponsor Atalanta.? È una grande soddisfazione per noi poter collaborare con un brand così prestigioso che senza dubbio contribuirà in modo importante ad un’ulteriore crescita del Club. È inoltre per noi motivo di orgoglio che Plus500, per sviluppare e rafforzare il suo brand in Italia, abbia deciso di stringere questa partnership con Atalanta”. LEGGI TUTTO

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    Conte-Pirlo, che sfida! Da maestro a maestro alla Juve

    In teoria, normalmente, si parlerebbe di un allievo (al debutto) e di un maestro, che illo tempore in quell’allievo ha instillato il seme della conoscenza, della curiosità, della disciplina. In questo caso, però, occorre rivedere un po’ i parametri. Giacché l’allievo più allievo di così non potrebbe essere: al primissimo giorno di scuola, senza neanche qualche ora di inserimento all’asilo. Epperò è un maestro già di suo: il, Maestro. Con quell’aura di carisma e autorevolezza – accentuata dal barbone folto – che Andrea Pirlo si porta appresso già dai tempi in cui giocava. Perdon, dirigeva. Ragion per cui la scelta azzardata di affidargli la guida della Juventus dei big, leggermente meno azzardata può apparire. Ciò non toglie, comunque, che un po’ di gratitudine, se non addirittura più o meno inconscia referenza, Pirlo la nutrirà nei confronti del suo, di maestro: Antonio Conte. Tra tanti tecnici super titolati, autentici mostri sacri, l’unico che davvero gli ha fatto scattare la scintilla. Per carità, belle parole per ciascuno: «Allegri sembrava dall’esterno un tecnico che gestiva soltanto, ma in realtà era un gran lavoratore», «Conosco abbastanza bene Lippi, ti dava grande motivazione e ti faceva discorsi che coglievano sempre nel segno. Ti diceva sempre le cose in faccia», «Ancelotti è stato come un secondo padre per me, siamo cresciuti insieme nel Milan». Però Conte… «Per me è il miglior mister che abbia mai avuto in carriera. La prima volta che ho valutato la possibilità di fare l’allenatore è stata dopo una sua lezione tattica. Ce ne faceva sempre da 40 minuti l’una. È stato allora che tra me e me ho pensato: anche io voglio fare l’allenatore. Da lì mi è scattata la voglia di proseguire».

    Le differenze fra Conte e Pirlo
    A questo punto – ammesso che Conte sieda ancora sulla panchina nerazzurra l’anno prossimo – sarà curioso capire se alla fine della stagione il tecnico pugliese non dovrà magari guardare anche con un po’ di rammarico alla bravura di Pirlo, che magari gli avrà soffiato il titolo. O potrà invece consolarlo con un «sarà per la prossima volta». Certo è, però, che nella Juventus di Pirlo ci sarà molto della prima Juventus di Conte. In termini di organizzazione, di cura del dettaglio, di analisi tattiche e studio degli avversari.
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    Juve, tra 7 giorni il raduno senza De Ligt e Dybala: la situazione degli infortunati

    Primo giorno alla Continassa oggi per Giorgio Chiellini, ma in settimana sono attesi altri bianconeri reduci da infortuni che si portano avanti con il lavoro, in vista del raduno fissato lunedì prossino, per recuperare in maniera graduale dagli acciacchi e tornare a disposizione del nuovo tecnico Andrea Pirlo. Così si rivedranno Merih Demiral, che ha subito la stessa operazione del capitano ai legamenti del ginocchio ed è rimasto fermo per un lungo periodo, rientrando soltanto all’ultima giornata, Mattia De Sciglio, ormai recuperato dalla lesione al bicipite femorale della coscia sinistra rimediata a Bologna, che necessità però ancora di fisioterapia, e Luca Pellegrini, di rientro dal prestito al Cagliari, la cui stagione è finita anzitempo per un trauma alla caviglia destra. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini brucia tutti e inaugura l'era Pirlo

    L’era Pirlo entra nel vivo e a inaugurarla non poteva che essere Giorgio Chiellini. Capitano, senatore, unico sempre presente nella leggenda juventina dei 9 scudetti di fila. Ma Giorgio è anche (e soprattutto) quello che più di tutti – e per svariati motivi – non vede l’ora di mettersi alle spalle l’ultima stagione. Il grave infortunio ai legamenti del ginocchio e i diversi acciacchi post lockdown lo hanno obbligato a essere più spettatore che protagonista in campo (4 presenze in tutto, l’ultima nella trasferta thrilling in casa del Sassuolo).
    Il dilemma di Dybala

    Senza contare quella scintilla mai scoccata con la gestione Maurizio Sarri. «Il nono scudetto consecutivo è stato il più difficile», ha spiegato il centrale toscano. Tutti motivi, uniti ai 36 anni appena festeggiati, che hanno indotto Chiellini e lo staff juventino a fare le cose con calma e nel modo migliore. Così domani, ad appena dieci giorni dalla bruciante eliminazione contro il Lione in Champions, il capitano riattaccherà per primo la spina e inaugurerà i rientri dei campioni d’Italia.
    Chiellini brucia le tappe
    Vacanze brevissime. Giorgio scatta subito, come nei tempi migliori, e avvia la caccia al decimo scudetto di fila in anticipo su (quasi) tutti i compagni, attesi per la ripresa ufficiale il 24 agosto. Chiellini, dopo tutti i guai fisici dell’ultimo campionato, inizierà in maniera graduale e sfrutterà queste prime giornate praticamente in solitaria per portare avanti un programma mirato tra campo e terapie. Sarà anche l’occasione per incrociare alla Continassa il nuovo allenatore Andrea Pirlo, ormai sempre più operativo nel quartier generale a ridosso dello Stadium.
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    Juve, Dybala a Ibiza con De Paul e… il fisioterapista

    Usa l’espressione inglese gang, la banda, Paulo Dybala per definire i suoi amici in vacanza: è partito per Ibiza con la fidanzata Oriana Sabatini e il compagno di squadra Rodrigo Bentancur, anche lui accompagnato dalla fidanzata Melany La Blanca. Ma nell’isola delle Baleari la compagnia si è allargata: si sono uniti al gruppo due compagni di nazionale della Joya, Roberto Pereyra, ex bianconero (ha incrociato Paulo nel 2015- 16 alla Juventus) e ora centrocampista del Watford, e soprattutto Rodrigo De Paul, che Dybala vorrebbe portare da Udine a Torino. Sole e nuotate all’insegna del divertimento, per cancellare i mesi bui del lockdown e della pandemia, serate in allegria per dimenticare la delusione della Champions, con l’esclusione agli ottavi.
    Il dilemma di Dybala
    Il fisioterapista
    Non è comunque finita qui perché Dybala sta aspettando anche un nuovo ospite nella villa di lusso presa in affitto: un fisioterapista della Juventus lo raggiungerà a Ibiza per iniziare le terapie in vista del raduno, fissato da Andrea Pirlo per il prossimo lunedì. Se alcuni suoi compagni, che come lui sono reduci da infortuni, cominceranno a lavorare alla Continassa già da questa settimana (vedi l’articolo a pagina 6), per la Joya è stata scelta un’altra strategia: niente rientro anticipato, visto che ha fatto gli straordinari dopo la ripartenza della stagione e ha bisogno di più giorni per ricaricarsi, però in vacanza continuerà con la riabilitazione per recuperare dal problema muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime due sfide di campionato, contro Cagliari e Roma, e lo ha obbligato a partire dalla panchina in Champions League negli ottavi di ritorno contro il Lione, salvo poi entrare in campo e subire una caduta.
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    Juve al bivio: Milik o Dzeko

    Con Paulo Dybala o senza Paulo Dybala, ma c’è comunque una certezza. Un nuovo attaccante (ma più probabilmente due) arriverà di sicuro. Oltre al jolly Kulusevski, si intende: già acquistato, abile e arruolato Il dubbio, semmai, è capire chi possa essere questo nuovo attaccante che sarà titolare e fondamentale nel nuovo scacchiere di Andrea Pirlo.
    Il dilemma di Dybala

    E, bene inteso: il dubbio non è solo esterno alla società (di chi vuole scoprire/intuire le manovre bianconere in anticipo), bensì anche interno (di chi le manovre le compie) visto che ci sono tutta una serie di variabili in fase di evoluzione che contribuiranno a indirizzare la strada che porterà all’effettivo erede di Gonzalo Higuain.
    Le strade che portano a Roma
    Molte di quelle strade, oltretutto, proverbialmente, portano o quantomeno passano da Roma. Sì perché in vetta alla lista delle preferenze bianconere figura Arkadiusz Milik, in forza al Napoli. Arkadiusz Milik che però ha già avuto modo di apprezzare i corteggiamenti bianconeri e dare un ok di massima al trasferimento, ma attende che la Juventus passi dalla fase del corteggiamento a quella dell’accoppiamento. Vale a dire: manca una offerta concreta al Napoli.
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    Juve, De Ligt: “Sulla via del recupero”

    TORINO – Dopo l’intervento alla spalla a cui si è sottoposto pochi giorni fa, Matthijs De Ligt già guarda al futuro e dalle sue vacanze in Sardegna ha deciso di postare una foto sul proprio profilo Instagram per tranquillizzare tutti i tifosi della Juve. L’immagine è accompagnata dalla seguente didascalia: “Sulla via del recupero, buona domenica a tutti!”. LEGGI TUTTO

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    Youth League, una Juve ancora in gioco: sfida al Real

    Ne ha convocati 24 Lamberto Zauli per la grande sfida di domenica sera, ore 18 a Nyon, contro il Real Madrid. C’è una Juve che gioca ancora, una Juve ancora in campo che sfida i pari età madridisti per il passaggio ai quarti di finale di Youth League.
    Juve-Real: da Fagioli a Petrelli, la lista dei convocati
    Ecco i ragazzi a disposizone: Barrenechea, Bonetti, Chibozo, De Winter, Dragusin, Fagioli, Garofani, Gozzi, Lamanna, Leo, Leone, Miretti, Mulazzi, Ntenda, Petrelli, Pisapia, Portanova, Raina, Ranocchia, Riccio, Sekulov, Siano, Tongya, Vlasenko. Fuori dalla lista capitan Anzolin, infortunato, come anche Verduci. Out anche Ahamada e Da Graca.

    Juve-Real Youth League: la sfida è a Raul!
    L’Under 19 bianconera ha conquistato gli ottavi di finale chiudendo il suo girone al primo posto davanti ad Altetico Madrid, Lokomotiv Mosca e Bayer Leverkusen. Stessa cosa ha fatto anche il Real Madrid davanti a Bruges, PSG e Galatasaray. Il Real nella prima fase della competizione è stato guidato da Daniel Poyatos Algaba, ora passato al Panathinaikos: nelle gare del girone, ha sempre schierato la sua squadra con il 4-3-3, cambiando abito tattico soltanto nel 6-3 ai danni del PSG, dove ha optato per un 4-1-4-1. Nella fase a gironi sono andati a segno ben 12 giocatori differenti, con quattro ad aver esultato due volte: Pablo Rodriguez, Jordi Martin, Juanmi Latasa e Pedro Ruiz. Quest’ultimo vanta anche quattro gol con il Castilla, dove il capocannoniere della squadra è un altro giocatore sempre impiegato in Youth League nelle prime sei gare: il classe 2000 Miguel Baeza (ceduto nelle ultime ore al Celta Vigo), che nella Segunda Division B ha messo a segno 9 reti. Sulla panchina del Real, come detto, non ci sarà Poyatos ma l’allenatore del Castilla, Raul Gonzalez Blanco. L’ex attaccante, leggenda dei blancos, non ha bisogno di presentazioni.
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