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    Juve, con Pirlo possibile il ritorno della difesa a 3

    Tendenzialmente la Juventus di Andrea Pirlo giocherà con la difesa a quattro. Con quindici giorni scarsi di lavoro a disposizione, sarebbe un po’ pericoloso per il nuovo tecnico avventurarsi in un cambio di modulo, anche se gente come Bonucci e Chiellini gioca a memoria e si trova particolarmente a suo agio con quello schieramento. Il che lascia aperta una possibilità al vecchio sistema di gioco di Antonio Conte, un allenatore che Pirlo cita sempre come il più influente della sua carriera. E chissà se questo non ispiri un ritorno al passato.

    D’altra parte la Juventus abbonda di centrali difensivi di alti livello: Bonucci e Chiellini rappresentano l’esperienza, De Ligt e Demiral sono il futuro del club, ma attenzione perché potrebbe tornare Romero dal Genoa e c’è sempre Rugani. Reparto abbondante che offrirebbe la possibilità di avere addirittura una doppia scelta in ogni posizione se dietro si schierassero a tre. La difesa a quattro è quella che i bianconeri hanno utilizzato negli ultimi cinque anni (gli ultimi quattro di Allegri, che all’inizio non aveva cambiato il modulo a cinque di Conte proprio per la mancanza di tempo, avendo preso la squadra al volo) e Pirlo potrebbe sfruttare una certa dimestichezza e anche il lavoro di Maurizio Sarri. Il nuovo tecnico, infatti, potrebbe proseguire nel tenere la linea difensiva piuttosto alta, portando il pressing agli avversari fin dalla loro metà campo. Un meccanismo tattico che nel finale di stagione aveva anche mostrato segnali positivi, anche se nel complesso ha esposto la difesa bianconera a incassare molti più gol del previsto. Comunque vada, Pirlo ha gli uomini per scegliere ed eventualmente cambiare a stagione in corso.
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    Juve, Pogba e quella voglia di tornare

    Se n’era andato via dalla Juventus quattro anni fa, senza avere il tempo di salutare la squadra e Max Allegri perché dalle vacanze americane era rientrato direttamente su Manchester per le visite mediche con lo United. Ma nel messaggio d’addio Paul Pogba si era lasciato andare alla commozione: «Porterò con me un pezzo di voi e lascio da voi un pezzo di me». Non frasi fatte, come succede spesso in queste circostanze, ma la pure verità perché il Polpo ha mantenuto un forte legame con Torino e con i suoi ex compagni. Un mese dopo, a settembre, si era presentato a Vinovo, approfittando di un giorno di libertà concesso da José Mourinho, per riabbracciare gli amici e a tutti (staff tecnico, settore medico, magazzinieri e dirigenti compresi) aveva regalato un rolex. Anche a distanza, Pogba non ha smesso di sentirsi con i bianconeri, grazie a una chat su whatsapp, messaggiandosi in particolare con Cuadrado, Dybala e Bonucci. E a dare segnali di nostalgia, soprattutto quando la situazione a Manchester non era così rosea, quando faticava a trovare spazio ed era attanagliato dagli infortuni. «Torino è casa mia, è il posto in cui ho segnato i miei primi gol da professionista» disse quando, nel 2018, c’è ritornato da avversario in Champions.

    In questi quattro anni si è parlato più volte di un ritorno di Pogba in bianconero, operazione complicata, soprattutto dal punto di vista economico. In quest’estate c’è una ragione in più per sposare questa tesi: l’arrivo sulla panchina della Juventus di Andrea Pirlo, che del Polpo è stato un compagno di tante vittorie in bianconero. E che ritiene Pogba un numero uno, innamorandosene fin dai primi allenamenti a Vinovo. Ovviamente l’acquisto di Pogba sarebbe successivo alla cessione di Paulo Dybala che garantirebbe quelle risorse necessarie per strapparlo allo United. Adesso Pogba è concentrato sull’Europa League: domani affronta il Siviglia in semifinale e l’idea di poter sollevare la Coppa, magari battendo l’Inter in finale, non gli dispiacerebbe. Dopo potrà occuparsi del futuro: il Manchester United sta pensando al rinnovo (ha il contratto è in scadenza nel 2022) che il Polpo non disdegna perché i rapporti con il club non sono tesi come l’estate scorsa, quando ha chiesto espressamente di andarsene. E poi la firma non significa per forza restare a Manchester, dove non è amato dai tifosi: può essere il passaggio di una trattativa che porta all’addio.
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    La Juve al Barcellona: dateci Arthur per il raduno

    La Juventus ha chiesto al Barcellona di avere subito Arthur così da metterlo a disposizione di Andrea Pirlo per il giorno del raduno, il 24 agosto. Secondo l’accordo per lo scambio (con conguaglio) tra il brasiliano e Miralem Pjanic, che passa al Barça, i giocatori si sarebbero presentati a settembre nelle nuove squadre, ma i bianconeri confidano in un gentlemen’s agreement con i catalani.

    Anche perché Arthur è fuori squadra: non è partito per Lisbona, dove ieri il Barcellona ha giocato i quarti di Champions contro il Bayern Monaco uscendo con una batosta storica, e contro di lui è stato aperto un procedimento disciplinare perché il giocatore non si era presentato dopo una settimana di vacanza, restando in Brasile e saltando i test. Poi si è presentato al Camp Nou per Barça-Napoli ed è stato rimandato a casa: pur avendo fatto il tampone per conto suo, l’Uefa non gli ha concesso la deroga perché non ha seguito il protocollo.
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    “Chiellini, buon compleanno all'uomo dei 9 Scudetti”: gli auguri della Juve

    TORINO – Nel giorno del suo 36° compleanno non potevano mancare gli auguri della Juventus a Giorgio Chiellini, il capitano che ha da poco raggiunto l’invidiabile record di 9 Scudetti consecutivi, unico componente della rosa a raggiungere tale traguardo: “Un altro compleanno in bianconero, un altro compleanno da campione d’Italia. Giorgio Chiellini, l’uomo dei nove scudetti, compie oggi 36 anni. Chiello festeggia ricaricando le batterie in vista della prossima stagione, dopo che in quella appena conclusa ha dovuto fare i conti con un infortunio che non gli ha comunque impedito di lasciare una traccia importante sul nono scudetto consecutivo suo e della Juventus. Con il gol alla prima giornata a Parma, per esempio, ma soprattutto con la sua costante presenza accanto ai compagni, da vero leader. Nelle parole e nei gesti, come ha dimostrato la condivisione dell’alzata della Coppa Scudetto con Leonardo Bonucci, compagno di mille battaglie in campo che in questa stagione ha indossato la fascia da capitano. In attesa di ricominciare a inseguire altri traguardi insieme, tanti auguri Giorgio!”, la nota apparsa sul sito ufficiale bianconero.
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    Ronaldo resta: la Juve di Pirlo sarà costruita intorno a lui

    Cristiano Ronaldo rimane alla Juventus. La società, l’agente e l’entourage di CR7 hanno una sola verità: non si muove da Torino, state tranquilli. Nessuna esitazione, nessuna porticina aperta su un clamoroso piano B. Nel mercato le rassicurazioni possono anche essere delle trappole e dubitare può essere un esercizio salutare, ma è davvero forte la sicurezza con cui le fonti dirette smentiscono le voci di un divorzio. […]
    L’entourage della Juve smentisce l’addio

    Il presidente Agnelli
    Effettivamente, il presidente Andrea Agnelli, nella notte dell’eliminazione, aveva spiegato che Ronaldo «sarà un pilastro della prossima stagione». E dicono che CR7 sia stato uno dei primi a sapere della scelta di affidare la panchina ad Andrea Pirlo, dopo l’esonero di Maurizio Sarri. Una scelta, sempre secondo indiscrezioni piuttosto attendibili, che CR7 avrebbe approvato con entusiasmo. […]

    Pirlo
    In tutto questo, risulta che Pirlo stia ragionando su una Juventus da far nascere intorno a Cristiano Ronaldo, provando ad affiancargli un centravanti, come accadeva ai tempi del Real e provando a innescarlo da dietro, aumentando la qualità e il dinamismo dei centrocampisti. Un altro indizio che l’estate di CR7 non dovrebbe avere sorprese.
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    Summit Pirlo-dirigenza Juve: ecco cosa c'era sul tavolo

    La Juventus del Maestro inizia a prendere corpo. Ieri Andrea Pirlo si è riunito nuovamente alla Continassa con la dirigenza al gran completo per confrontarsi e aggiornarsi su diversi temi: mercato, completamento dello staff, giovani. Non è stato il primo colloquio e di sicuro non sarà l’ultimo. L’ex regista, proprio come quando giocava, si è messo subito al centro della Juventus. Pirlo conosce perfettamente le regole del club e una delle prime è che i tecnici danno le proprie indicazioni, ma i giocatori da comprare li sceglie la dirigenza. Come era già filtrato da qualche giorno, l’idea della Juventus è quella di rinforzare il centrocampo e la priorità assoluta è l’acquisto di (almeno) un centravanti.

    Il dopo Higuain
    Pirlo ha accettato l’incarico ben consapevole che sarà un’estate con molta creatività e poche follie di mercato. Alla Continassa concordano sull’esigenza di affiancare un nove a Cristiano Ronaldo. Il dg Fabio Paratici sta lavorando su più tavoli in attesa di sancire il divorzio da Gonzalo Higuain (si tratta la rescissione) e capire, in base alle varie cessioni, il centravanti più accessibile. Le idee sono tante. La prima scelta è sempre Raul Jimenez del Wolverhampton. Il 29enne messicano è anche il preferito di Ronaldo, con cui condivide il manager Jorge Mendes, ma è pure il più costoso (c’è il Manchester United). Mendes sta cercando una mediazione e in Portogallo sono ottimisti. Paratici al contempo insiste su soluzioni più economiche: come Arkadiusz Milik (scadenza 2021), per il quale si spera sempre nello scambio con Federico Bernardeschi (o Romero). E Edin Dzeko, in uscita dalla Roma soprattutto se Milik decidesse di accettare la corte giallorossa cambiando i programmi juventini. Può succedere di tutto, assicurano i ben informati. Compreso il ritorno di Alvaro Morata (Atletico), già compagno di Pirlo a Torino. In lista resistono anche Alexandre Lacazette (Arsenal) e Duvan Zapata. Quest’ultimo, però, è incedibile per l’Atalanta.
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