Pirlo va di fretta: ecco l’agenda della Juve
Le conseguenze del Covid-19 rendono strettissimi i tempi della nuova Juve. Raduno il 24 o il 25 agosto, poi le nazionali consentiranno solo un’amichevole LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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TORINO – Nel giorno del suo 36° compleanno non potevano mancare gli auguri della Juventus a Giorgio Chiellini, il capitano che ha da poco raggiunto l’invidiabile record di 9 Scudetti consecutivi, unico componente della rosa a raggiungere tale traguardo: “Un altro compleanno in bianconero, un altro compleanno da campione d’Italia. Giorgio Chiellini, l’uomo dei nove scudetti, compie oggi 36 anni. Chiello festeggia ricaricando le batterie in vista della prossima stagione, dopo che in quella appena conclusa ha dovuto fare i conti con un infortunio che non gli ha comunque impedito di lasciare una traccia importante sul nono scudetto consecutivo suo e della Juventus. Con il gol alla prima giornata a Parma, per esempio, ma soprattutto con la sua costante presenza accanto ai compagni, da vero leader. Nelle parole e nei gesti, come ha dimostrato la condivisione dell’alzata della Coppa Scudetto con Leonardo Bonucci, compagno di mille battaglie in campo che in questa stagione ha indossato la fascia da capitano. In attesa di ricominciare a inseguire altri traguardi insieme, tanti auguri Giorgio!”, la nota apparsa sul sito ufficiale bianconero.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
Cristiano Ronaldo rimane alla Juventus. La società, l’agente e l’entourage di CR7 hanno una sola verità: non si muove da Torino, state tranquilli. Nessuna esitazione, nessuna porticina aperta su un clamoroso piano B. Nel mercato le rassicurazioni possono anche essere delle trappole e dubitare può essere un esercizio salutare, ma è davvero forte la sicurezza con cui le fonti dirette smentiscono le voci di un divorzio. […]
L’entourage della Juve smentisce l’addio
Il presidente Agnelli
Effettivamente, il presidente Andrea Agnelli, nella notte dell’eliminazione, aveva spiegato che Ronaldo «sarà un pilastro della prossima stagione». E dicono che CR7 sia stato uno dei primi a sapere della scelta di affidare la panchina ad Andrea Pirlo, dopo l’esonero di Maurizio Sarri. Una scelta, sempre secondo indiscrezioni piuttosto attendibili, che CR7 avrebbe approvato con entusiasmo. […]
Pirlo
In tutto questo, risulta che Pirlo stia ragionando su una Juventus da far nascere intorno a Cristiano Ronaldo, provando ad affiancargli un centravanti, come accadeva ai tempi del Real e provando a innescarlo da dietro, aumentando la qualità e il dinamismo dei centrocampisti. Un altro indizio che l’estate di CR7 non dovrebbe avere sorprese.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
La Juventus del Maestro inizia a prendere corpo. Ieri Andrea Pirlo si è riunito nuovamente alla Continassa con la dirigenza al gran completo per confrontarsi e aggiornarsi su diversi temi: mercato, completamento dello staff, giovani. Non è stato il primo colloquio e di sicuro non sarà l’ultimo. L’ex regista, proprio come quando giocava, si è messo subito al centro della Juventus. Pirlo conosce perfettamente le regole del club e una delle prime è che i tecnici danno le proprie indicazioni, ma i giocatori da comprare li sceglie la dirigenza. Come era già filtrato da qualche giorno, l’idea della Juventus è quella di rinforzare il centrocampo e la priorità assoluta è l’acquisto di (almeno) un centravanti.
Il dopo Higuain
Pirlo ha accettato l’incarico ben consapevole che sarà un’estate con molta creatività e poche follie di mercato. Alla Continassa concordano sull’esigenza di affiancare un nove a Cristiano Ronaldo. Il dg Fabio Paratici sta lavorando su più tavoli in attesa di sancire il divorzio da Gonzalo Higuain (si tratta la rescissione) e capire, in base alle varie cessioni, il centravanti più accessibile. Le idee sono tante. La prima scelta è sempre Raul Jimenez del Wolverhampton. Il 29enne messicano è anche il preferito di Ronaldo, con cui condivide il manager Jorge Mendes, ma è pure il più costoso (c’è il Manchester United). Mendes sta cercando una mediazione e in Portogallo sono ottimisti. Paratici al contempo insiste su soluzioni più economiche: come Arkadiusz Milik (scadenza 2021), per il quale si spera sempre nello scambio con Federico Bernardeschi (o Romero). E Edin Dzeko, in uscita dalla Roma soprattutto se Milik decidesse di accettare la corte giallorossa cambiando i programmi juventini. Può succedere di tutto, assicurano i ben informati. Compreso il ritorno di Alvaro Morata (Atletico), già compagno di Pirlo a Torino. In lista resistono anche Alexandre Lacazette (Arsenal) e Duvan Zapata. Quest’ultimo, però, è incedibile per l’Atalanta.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
«E’ la difesa il reparto che pesa di più, perché alla fine i grandi successi nascono dalle retrovie», scriveva Andrea Pirlo nella sua autobiografia del 2013, «Penso, quindi gioco». Va detto che scriveva anche «Non punterei nemmeno un centesimo su un mio futuro da allenatore», ma è improbabile che abbia rivisto pure la sua convinzione sulla solidità difensiva: è un requisito considerato fondamentale da qualsiasi tecnico di successo, anche se poi i modi per ottenerlo possono essere i più diversi. Quale sceglierà Pirlo è una delle maggiori tra le tante curiosità che aleggiano attorno al suo debutto sulla panchina della Juventus, tanto più che la mancanza di solidità difensiva è stato uno dei difetti più evidenti della squadra di Maurizio Sarri. Premesso che la fase di non possesso coinvolge tutta la squadra, è chiaro che i centrali hanno un’importanza fondamentale e proprio le scelte relative a questo ruolo rappresentano un altro punto di particolare interesse.
Il dubbio
Intanto nella posizione il tecnico bianconero ha quattro certezze, e un dubbio: sarà Daniele Rugani o Cristian Romero il quinto centrale? Decisione legata al mercato più che alle scelte tecniche. La Juventus preferirebbe portare a casa il ventiduenne argentino acquistato l’anno scorso e lasciato in prestito al Genoa: è più giovane, ha un ingaggio più basso e la sua cessione, visti i 26 milioni pagati al Genoa, difficilmente genererebbe una plusvalenza. Plusvalenza che sarebbe invece netta per Rugani, a bilancio praticamente a zero. Proprio età e soprattutto ingaggio, però, rendono Romero più appetibile del ventiseienne toscano, che con un contratto da 3 milioni a stagione fino al 2024 è fuori portata per molti. Così, visto che comunque la società lo ritiene affidabile, è probabile che sia ancora lui il quinto centrale.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
Un campione esce e uno entra. Un idolo potrebbe salutare e un altro potrebbe riabbracciare il popolo juventino. I destini di Paulo Dybala e Paul Pogba, ex compagni e grandi amici, s’incrociano. Di scontato non c’è ancora nulla, ora come ora. Né l’addio della Joya né il ritorno del Polpo. Qualcosa, però, sottotraccia si muove. E se i campioni d’Italia, da mesi in trattativa con il numero 10 per rinnovare il contratto (scadenza 2022), si dovessero trovare costretti a sacrificare l’argentino, l’idea più gettonata alla Continassa è quella di provare a regalare ad Andrea Pirlo un grande centrocampista.
Pogba il preferito di Pirlo
E non è un mistero che il preferito del nuovo allenatore sia il 27enne campione del mondo del Manchester United, ex compagno di tante vittorie in bianconero. Dybala e Pogba sono coetanei, hanno un valore di mercato analogo (intorno ai 100 milioni) e vista la richiesta di ingaggio dell’ex Palermo (15 milioni), anche a livello di stipendio potrebbero non essere così lontani. Pogba tornerebbe volentieri alla Juventus, a maggior ragione adesso che c’è Pirlo in panchina, mentre Dybala già un anno fa ha dimostrato tutto il suo attaccamento ai colori bianconeri. Un cosa è certa: le big d’Europa tengono le antenne dritte sulla situazione Dybala-Juve.
Dybala piace a tanti
Il Real Madrid non sembra in vena di follie, ma Florentino Perez potrebbe calare sul piatto uno tra Isco e Asensio in una sorta di replica dello scambio Pjanic-Arthur tra Juventus e Barcellona. Alla Joya stanno facendo un pensiero anche nel quartier generale del Manchester City, dove fra meno di un anno saranno costretti a salutare un altro campione argentino: Aguero. Tanto Zinedine Zidane quanto Pep Guardiola hanno un carisma tale da poter convincere Paulo al grande passo. Il City, in più del Real Madrid, ha anche la possibilità di calare sul tavolo un assegno importante (90-100 milioni) o poco più basso con l’inserimento di una contropartita.
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ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Ripartiamo dalle frasi del direttore generale bianconero Fabio Paratici. Frasi pronunciate il 12 luglio, quando la conquista del Tricolore non era ancora aritmetica bensì imminente e quando la prematura eliminazione dalla Champions League della Juventus per mano del Lione era tutt’altro che preventivata. Già ai tempi, però, stando alle farsi sibilline e rivelatrici di Maurizio Sarri («I dirigenti della Juventus non sono dei dilettanti, il mio futuro non lo decidono in base ad una partita») la scelta di cambiare allenatore era già stata presa. Eccole, le frasi, ora che abbiamo chiarito il contesto: «Stiamo parlando di rinnovo con i suoi manager con una certa continuità. Sicuramente Paulo è un giocatore molto importante, per il quale è stato fatto un grande investimento già al momento dell’acquisto. Abbiamo sempre creduto in lui e non a caso gli abbiamo assegnato la maglia numero 10 che, visti gli ultimi dieci della storia bianconera, ha un valore simbolico per noi. Speriamo, anzi siamo sicuri, che Dybala sarà il futuro della Juventus».
LE SIGARETTE DI SARRI – Rispetto a quei giorni, al netto del nono scudetto consecutivo messo al sicuro e della Champions sfumata più o meno quanto le sigarette di Sarri, non risultano particolari novità sul fronte Dybala (che tra l’altro è uno dei pochi che hanno avuto il buon cuore di salutare il tecnico uscente). E, anzi, le trattative per un rinnovo che – davvero – pareva cosa fatta, proseguono incessanti. Non aiutate, peraltro, dalle difficoltà di spostamento tra continenti causa pandemia per le quali buona parte dei componenti dell’entourage dell’argentino sia bloccata Oltreoceano e possa comunicare solo online o per interposta persona.
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