consigliato per te

  • in

    Juve, Dybala “porta” De Paul? Eccoli insieme a Ibiza

    ROMA – Meritato riposo per Paulo Dybala, che ha chiuso la stagione in anticipo causa infortunio. L’attaccante della Juve è volato a Ibiza con la fidanzata Oriana Sabatini. Nulla di strano, se non per il fatto che una foto pubblicata su una stories dalla compagna dell’attaccante bianconero può accendere le voci di mercato sul possibile arrivo di Rodrigo De Paul alla Juve. Su Instagram, infatti, la Sabatini ha pubblicato uno scatto che ritrae Dybala e De Paul in costume, cappello e occhiali, con un drink in mano e il mare alle spalle. 

    De Paul: “Mi sei mancato fratello!”
    Poco dopo è arrivata la “replica” dello stesso De Paul, sempre su Instagram. Il centrocampista dell’Udinese ha pubblicato una foto con Dybala, entrambi sorridenti, con il messaggio “Mi sei mancato fratello”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Matuidi lascia la Juve, il comunicato: “Grazie di tutto, Blaise”

    TORINO – “Con i nostri colori ha lottato in ogni singola partita, in pressione costante sugli avversari, strappando una marea di palloni e rilanciando l’azione”. Inizia così il saluto della Juventus, sul proprio sito web, a Blaise Matuidi: “Ora, dopo tre stagioni, cinque titoli vinti (3 Scudetti, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana), Blaise Matuidi e la Juventus si salutano in seguito alla risoluzione consensuale del contratto”. Il giocatore sosterrà presto le visite mediche per l’Inter Miami, squadra della MLS di David Beckham. 
    “Campione del Mondo con la Francia a Russia 2018, il transalpino ha sempre avuto un DNA vincente: lo dimostra la sua carriera, fin da quando indossava la casacca del Paris Saint-Germain, l’ultima squadra nella quale ha militato prima del suo arrivo a Torino, avvenuto nell’estate del 2017, a 30 anni.
    “Charo”, diminutivo di “charognard”, avvoltoio in francese, dalla stagione del suo approdo alla Juventus (2017/18), nessun giocatore bianconero ha collezionato più presenze in Serie A di lui (98). Non solo: considerando tutte le competizioni, a partire dal 2017/18, solo Paulo Dybala (134) ha disputato più partite di Blaise (133) con la nostra maglia. Tutto questo, segnando 8 reti, fornendo 5 assist, intercettando 114 palloni e vincendo 210 contrasti, con una precisione nel passaggio dell’89%.

    La prima delle 133 gare disputate in bianconero risale al 19 agosto 2017, nel 3-0 interno inflitto al Cagliari. La prima rete arriva invece quattro mesi dopo, a Bologna, con un tiro tanto preciso quanto angolato che supera Mirante. E’ stata soprattutto la sua sostanza nella linea mediana a fare la differenza, e a renderlo un giocatore molto amato al pubblico bianconero: per la sua grinta, per la sua caparbietà e per la capacità di non mollare mai.
    Ed è per tutte queste sue caratteristiche e per il grandissimo impegno che ha sempre messo in campo con noi, che lo ringraziamo di cuore.
    E gli auguriamo buona fortuna per il futuro.
    Merci, blaise!”
    Il saluto di Matuidi
    Sul proprio profilo Instagram, Matuidi ha salutato a sua volta la Juve: “Essere stato un membro della famiglia Juventus è un sogno che si avvera, un onore. Ho scoperto un’istituzione incredibile, compagni di squadra che sono diventati molto di più. Rimarrò sempre il tuo fan numero 1, o meglio il numero 14. Grazie Juventus, grazie davvero
    [[dugout:eyJrZXkiOiJERUd4azZHSiIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]] LEGGI TUTTO

  • in

    De Ligt operato, tempi di recupero lunghi: il comunicato della Juve

    ROMA – Intervento alla spalla riuscito per Matthijs de Ligt che dovrà però saltare la prima parte della nuova stagione della sua Juve in Serie A, in partenza il 19 settembre: “Questa mattina Matthijs de Ligt è stato sottoposto a intervento chirurgico di stabilizzazione della spalla destra, presso la clinica UPMC Salvator Mundi di Roma – si legge in un comunicato della Juventus – l’intervento eseguito dal dottor VolkerMushal, coadiuvato dai dottori Bryson Lesniak e Fabrizio Margheritini, alla presenza del responsabile sanitario della Juventus Luca Stefanini, èperfettamente riuscito. I tempi di recuperosono di circa 3 mesi”. Proprio oggi de Ligt, che soffriva di un problema alla spalla destra dallo scorso novembre, festeggia il suo 21° compleanno.
    De Ligt: “È tempo di recuperare”
    “Grazie a tutti per il supporto e per gli auguri di compleanno. L’intervento è andato bene. Un grande ringraziamento agli incredibili dottori e all’équipe medica che mi hanno aiutato! Adesso è tempo di recuperare”, la didascalia scritta da Matthijs de Ligt su Instagram, a corredo di una foto che lo ritrae sorridente nel lettino d’ospedale. Il difensore olandese ex Ajax compie oggi 21 anni e, sopra la testiera, domina l’immancabile scritta “Happy birthday”.
    [[dugout:eyJrZXkiOiJ6aHlaanFZSiIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]] LEGGI TUTTO

  • in

    Dybala via dalla Juve? Tifosi in rivolta sui social

    TORINO – Tifosi della Juve in rivolta a favore di Paulo Dybala dopo le voci di una possibile cessione dell’argentino, il cui rinnovo di contratto con i bianconeri procede peraltro lentamente. Sui social Dybala è diventato di tendenza nelle ultime ore: “Pare che Dybala abbia chiesto 15 milioni di ingaggio – scrive un utente su Twitter – sembra una cifra enorme, ma in realtà è solo la metà di quanto prende Ronaldo e poco più di quanto guadagna De Ligt: gli errori si pagano”. “Comunque Dybala non ha chiesto alcun aumento o rinnovo – sostiene invece un altro appassionato di Juve – questa è tutta una scusa per renderlo inviso ai tifosi e per giustificare la cessione”.
    I commenti dei tifosi su Dybala
    Un tifoso la mette sul piano della comunicazione e dei bilanci: “Juve in rosso di 70 mln = Dybala in bilico; Inter in rosso di 100 mln = Messi possibile” scrive sarcasticamente. Un altro non si spiega la strategia della Juve: “Ogni stagione Dybala viene messo in vendita. Ogni volta resta ed è tra i migliori. Non capisco cosa abbia fatto a Paratici e Nedved costui, ma deve avergli fatto qualcosa di molto grave”. Ironia amara da parte di un altro tifoso bianconero: “Vendi Dybala classe ‘93 e tieni Ronaldo, classe ‘85. Ho degli ottimi presentimenti…”. Si leggono poi frasi assolute: “Dybala non si merita tifosi simili. Come già detto molte volte, chi non ama Dybala non ama il calcio”. Non manca, tra i tanti commenti favorevoli, anche qualcuno che appoggia l’idea di una cessione della ‘Joya’ da parte della Juve: “C’è ancora gente che pensa Dybala sia un fenomeno – le parole di un contestatore dell’argentino – 11 gol in serie A come Lapadula e Gabbiadini, va bene”.
    [[dugout:eyJrZXkiOiJzcmFWdnYzaSIsInAiOiJ0dXR0b3Nwb3J0IiwicGwiOiIifQ==]] LEGGI TUTTO

  • in

    Dybala tra rinnovo e i dubbi della Juve: ecco le ultime novità

    La trattativa per il rinnovo del contratto di Paulo Dybala è in pausa. Se ne riparlerà dopo le vacanze, probabilmente alla ripartenza degli allenamenti nell’ultima settimana di agosto. Anche perché è lo stesso Dybala che, finora, ha parlato con Fabio Paratici, visto che il suo rappresentante Jorge Antun è in Argentina e non può viaggiare in Italia. Il punto in cui si è fermata è sempre lo stesso: la Joya chiede 15 milioni a stagione, la Juventus ha proposto un contratto da 8 a stagione con bonus che possono aggiungerne altri due.

    La distanza non spaventa
    La distanza, insomma, è consistente, ma non spaventa, anche perché, di fatto, le parti non si sono mai veramente sedute e, da parte di Dybala, sembra esserci la ferma intenzione di rimanere alla Juventus. E la Juventus vuole tenere Dybala? In linea di massima sì, ma i dubbi della scorsa estate stanno riafforrando sulla superficie delle riflessioni di fine stagione. Dybala ha avuto una partenza stentata, ma ha poi spiccato il volo e il rendimento medio è stato soddisfacente.
    Leggi l’articolo completo su Tuttosport in edicola
    [[dugout:eyJrZXkiOiJzcmFWdnYzaSIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]] LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, rispunta Morata: ha giocato anche con Pirlo

    Chissà che Andrea Pirlo non si ritrovi ad allenare anche un altro ex compagno. Già, perché c’è pure Alvaro Morata in corsa per la maglia numero 9 della Juventus. L’ex bianconero non parte favorito, ma il mercato è ancora lungo e il tempo per sorpassare i candidati al momento più quotati (Jimenez e Milik) non manca. Il dg juventino Fabio Paratici, dopo essersi confrontato con il nuovo tecnico, continua a lavorare su più tavoli alla ricerca di un erede di Gonzalo Higuain, destinato a lasciare Torino con un anno d’anticipo (scadenza 2021).

    Divorzio da Higuain
    In attesa di sancire il divorzio con il Pipita, alla Continassa insistono nella ricerca di un nuovo centravanti. Meglio se Under 30 e dai costi non esorbitanti. Nella lista figura anche il nome di Morata. Il 27enne spagnolo è stato protagonista col Pirlo giocatore della cavalcata Champions della Juventus nel 2015 e ha alzato la Coppa ai tempi del Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Tutti motivi che, uniti alla conoscenza del mondo Juve e all’abilità nell’attaccare la profondità, stanno facendo fare qualche pensiero ai dirigenti bianconeri.
    Leggi l’articolo completo su Tuttosport in edicola
    [[dugout:eyJrZXkiOiJhTTdFa2xBaCIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]] LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, così Pirlo riscatena la passione dei tifosi

    Da solo non basterà, e Andrea Pirlo è sicuramente il primo a saperlo. Però non fa certo male partire con il vento del tifo che ti spinge con convinzione nelle vele, piuttosto che riceverne continue folate in faccia, anche se il soffio principale è rivolto a mandare avanti la nave. Quelle folate che si erano levate contro Maurizio Sarri fin dalle prime notizie del suo possibile ingaggio, e ancor più violente contro Massimiliano Allegri che fu accolto da una vera contestazione all’arrivo a Vinovo nel giugno del 2014.

    Proprio le esperienze del fresco ex allenatore nel nono tricolore consecutivo bianconero e, più ancora, dell’uomo del doppio record di cinque Scudetti e quattro Coppe Italia e delle due Champions sfiorate, dimostrano come il vento del tifo abbia un’incidenza molto molto relativa sulla navigazione di una nave come la Juventus. Però è di sicuro meglio averlo a favore che contro. E Pirlo lo ha di certo a favore. E’ anche un vento piuttosto teso, quello che si è levato dagli innamorati della Juventus a sostegno del tecnico scelto prima per guidare la formazione Under 23 e poi (o forse già allora, vista la presenza di Andrea Agnelli al suo fianco durante la presentazione) per dare l’assalto al decimo Scudetto di fila e a quella che sarebbe la prima Champions bianconera del ventunesimo secolo.
    L’entusiasmo
    Un vento che nasce da diversi fattori, che emergono sul web e sui social. Fattori tra i quali non manca l’entusiasmo di chi non aveva mai digerito l’approdo in panchina di Sarri, ex nemico sempre aspro nei confronti della Juventus al tempo delle sfide contro il suo Napoli e con spigoli caratteriali giudicati incompatibili con la società bianconera da una parte dei tifosi. Salutare il vecchio avversario poco curante dell’etichetta per riabbracciare un idolo del passato che di stile è un emblema è stato già da sé fonte d’entusiasmo per una parte del popolo bianconero.
    Leggi l’articolo completo su Tuttosport in edicola
    [[dugout:eyJrZXkiOiJDa0U4NjRmViIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]] LEGGI TUTTO

  • in

    Prandelli: “Pirlo è un leader alla Scirea”

    Cesare Prandelli non è stato solo uno dei tecnici che hanno avuto la fortuna di allenare Andrea Pirlo – nel suo caso in Nazionale tra il 2010 e il 2014 -. E’ stato anche l’uomo scelto da Pirlo per scrivere la prefazione della sua autobiografia, “Penso, quindi gioco”, uscita nel 2013. Un legame particolarmente significativo, dunque, quello che li ha uniti. Come particolarmente significativo è un passaggio di quella prefazione: «Pirlo mi ricorda in maniera incredibile Gaetano Scirea: gli assomiglia, il loro modo di essere è identico, e davanti a questi leader silenziosi – le rare volte in cui decidono di intervenire nello spogliatoio per dire qualcosa – si zittiscono tutti. Ho assistito dal vivo a scene del genere e non le potrò mai dimenticare».
    E non le ha dimenticate…«Assolutamente, Andrea mi ricorda Gaetano. Il leader non dice “io sono un leader”. Lo dicono gli altri. Quando hai certi comportamenti, fai certe giocate, gli altri ti seguono. Pirlo faceva parlare tecnica e intelligenza tattica. E quando poi il leader silenzioso parla, come accadeva con Scirea e con ui, tutti stanno zitti. Ma tutti. Dicono: “Ok, ora sentiremo qualcosa di non banale, che fa riflettere”».
    Un allenatore però deve parlare tutti i giorni.«Certo, ma Andrea, come confermano tutti i compagni, ha anche grande ironia e dunque grande intelligenza e questo gli resterà anche nel rapportarsi da allenatore. E’ stato un grande campione e sa parlare il linguaggio dei campioni: non avrà difficoltà. Nel momento in cui la Juventus decide di affidargli la prima squadra non penso che siano impazziti. Avranno ponderato tutto bene e lui sicuramente avrà studiato e ha convinto la società a dargli fiducia. Non hanno improvvisato nulla».
    Leggi l’intera intervista sull’edizione odierna di Tuttosport 
    [[dugout:eyJrZXkiOiJvVk1GNTg1cCIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]] LEGGI TUTTO