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    Ronaldo: “Juve, continuiamo insieme. È lo scudetto dei tifosi”

    TORINO – Secondo anno in Italia e secondo scudetto consecutivo vinto. I numeri di Cristiano Ronaldo si aggiornano e sono pazzeschi: ha reso ancora più grande la Juventus. Dopo la festa in campo e nello spogliatoio, CR7 ha postato su Instagram per esprimere la sua gioia: “Ecco fatto! Campioni d’Italia. Felicissimo per il secondo scudetto consecutivo e per continuare a costruire la storia di questo grande e splendido club” ha scritto sui social.
    Juve, che festa in campo per lo scudetto!
    Juve, Sarri alla squadra: “Se avete vinto con me siete forti”

    Ronaldo: “È lo scudetto dei tifosi della Juve”
    “Questo titolo e? dedicato a tutti i tifosi della Juve, in particolare a coloro che hanno sofferto e soffrono per la pandemia che ci ha colti tutti di sorpresa rovesciando il mondo. Non e? stato facile! Il vostro coraggio, la vostra attitudine e la vostra determinazione sono state la forza di cui avevamo bisogno per affrontare questa stretta finale del campionato e lottare fino alla fine per questo titolo che appartiene a tutta l’Italia. Un grande abbraccio a voi tutti!” ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Juve, Sarri alla squadra: “Se avete vinto con me siete forti”

    TORINO – “Se avete vinto con me siete forti”, queste le parole di Maurizio Sarri dette ai giocatori della Juventus nello spogliatoi durante la festa per lo scudetto, vinto dopo il 2-0 contro la Sampdoria. La frase è stata catturata da una diretta Instagram postata sul profilo di Leonardo Bonucci ed è immediatamente diventata virale. Dopo aver celebrato il tricolore, il nono consecutivo per la Vecchia Signora, l’allenatore bianconero è stato raggiunto dai microfoni di Sky Sport: “Questo scudetto ha “un sapore forte, particolare. Vincere è difficile, questa è una squadra che vince da anni, tutti gli anni diventa sempre più complicato e difficile. Non si può mai dare qualcosa per scontato nello sport, stare per così tanti anni a questi livelli non è stata passeggiata”.

    Sarri: “Gran parte del merito è di Dybala e Cristiano Ronaldo”
    Maurizio Sarri prosegue: “Gran parte del merito dello scudetto è di Dybala e Cristiano Ronaldo che hanno fatto la differenza”, poi aggiunge: “A livello di organizzazione la Juventus è tra i top club europei. Sono entrato in punta di piedi e attraverso un percorso lungo ho iniziato a cambiare quel che mi piaceva meno”.

    Le condizioni di Dybala
    Intanto, saranno da valutare le condizioni di Paulo Dybala, uscito per infortunio al 40′ del primo tempo: “Valuteremo domani perché in questo momento è difficile. A sensazione credo che un problema muscolare ci sia”. LEGGI TUTTO

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    Bonucci: “Juve, è lo scudetto più bello! Ora il Lione”

    “Nonostante lo scetticismo, abbiamo continuato a dare tutto noi stessi. Abbiamo fatto alcuni passaggi a vuoto durante l’anno, un anno complicato fuori dal campo se penso a quello che è successo. È stato difficile per tutti, per noi per mettere la testa e ricominciare dopo tre mesi”. Bonucci sfoga con queste parole la gioia per il nono scudetto consecutivo della Juventus.
    Juve, la super rosa del nono scudetto consecutivo
    Juve, un dominio in numeri

    Bonucci: “Juve, è lo scudetto più bello”
    “È lo scudetto più bello, l’abbiamo voluto e sofferto. Non ho parole, abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo per darci soddisfazioni, per darle alla società e ai tifosi, a chi ha fatto il tifo dall’alto. È stato brutto riprendere senza pubblico e anche per questo l’abbiamo voluto di più per festeggiarlo con chi non era presente. Il presidente, Paratici e Nedved ci hanno spinto, così come Sarri, a dare tutto per questa maglia. Abbiamo vissuto un anno intenso, abbiamo fatto fatica a interpretare le indicazioni del mister, ma siamo stati uomini, ci prendiamo questo scudetto sul campo. Ora recuperiamo e pensiamo al Lione” ha aggiunto a Sky. LEGGI TUTTO

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    Juve, Dybala e Danilo out per infortunio nel primo tempo con la Sampdoria

    TORINO – Due tegole una dietro l’altra, per il tecnico della Juventus Maurizio Sarri, che perde, in 40′ minuti, Danilo e Dybala, entrambi out dalla gara con la Sampdoria per infortunio. Al 24′ spavento per Danilo: Quagliarella mette un pallone in mezzo per Ramirez che si scontra in maniera violenta testa contro testa con il difensore bianconero: entrambi i giocatori finiscono a terra, soccorsi dagli staff medici. Danilo resta a terra sanguinante e non ce la fa a proseguire l’incontro (mentre Ramirez torna in campo con una vistosa fasciatura): Danilo infatti fa segno alla panchina di non poter proseguire e viene sostituito da Bernardeschi. Ma le tegole per Sarri non finiscono qui: al 40′ Dybala si avvicina alla panchina e chiede il cambio, per un infortunio muscolare all’adduttore sinistro: Sarri al suo posto manda in campo Higuain.  LEGGI TUTTO

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    Paratici e il rinnovo di Dybala: “Siamo a buon punto. Sarri? Un protagonista”

    TORINO – “Sul rinnovo di Dybala siamo a buon punto e stiamo avanzando con le tempistiche del caso. Ma giochiamo ogni tre giorni ed è difficile avere attività collaterali”. Queste le dichiarazioni di Fabio Paratici a proposito del futuro di Paulo Dybala il cui contratto scade nel 2022. Nel pre partita di Juventus-Sampdoria – gara che può sancire l’aritmetica del nono scudetto bianconero consecutivo – il ds bianconero si è soffermato su Maurizio Sarri ai microfoni di Sky Sport: “Se è il suo scudetto? Sì, è un protagonista. Maurizio ha fatto una scalata incredibile e si è meritato questa avventura sulla panchina della Juventus”.
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    Paratici, l’obiettivo Champions e lo scudetto
    Poi sulla Champions League: “Parliamo di un torneo molto particolare, è importante arrivare alle sfide decisive in buona condizione e senza infortunati”. Infine sulla festa scudetto: “Non sarà organizzata. Siamo concentrati sulle prossime partite”, ha concluso Paratici. LEGGI TUTTO

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    Sarri, la conferma della Juve è sicura. Salvo nuove figuracce

    TORINO – La figuraccia di Udine per ora non avrà ripercussioni sul futuro di Maurizio Sarri, che ha un contratto con la Juventus fino al 2022: certo, la dirigenza non ha gradito il ko contro una squadra che lotta per la salvezza nel giorno in cui i tre punti avrebbero permesso ai bianconeri di festeggiare il nono scudetto consecutivo, ma Andrea Agnelli ha rinnovato la fiducia all’allenatore bianconero, arrivato l’estate scorsa per portare il bel gioco, oltre i risultati. Nessun processo alla Continassa, il momento sarebbe sbagliato perché la stagione non è ancora finita. Il tempo dei bilanci arriverà, adesso c’è il titolo di Campioni d’Italia da conquistare, un trofeo che – a dispetto dei tifosi, quasi assuefatti dai tricolori tanto da snobbarli rispetto a una Champions che manca da 24 anni – è assai caro al presidente, proiettato verso l’obiettivo di vincerne dieci di fila.

    E poi ad agosto ci sarà la Champions, con l’affascinante formula delle Final Eight da agguantare per continuare il cammino europeo e confrontarsi con i top club nella cornice di Lisbona. Sarri è dunque confermato sulla panchina della Juventus, a meno di nuove e clamorose figuraccie stasera allo Stadium contro la Sampdoria, ma la dirigenza bianconera resta vigile: osserva con attenzione quello che succede intorno alla squadra e alla fine tirerà le somme.
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    Juve, Jorginho per Sarri: Locatelli il piano b

    TORINO -Il mercato estivo della Juventus è partito dalla A di Arthur. Il 23enne brasiliano, ingaggiato dal Barcellona nello scambio con Pjanic, è però soltanto la prima tessera della ristrutturazione del centrocampo progettata alla Continassa. Il dg juventino Fabio Paratici, al netto delle cessioni (da Khedira a Ramsey fino a Matuidi), ha in mente di consegnare a Maurizio Sarri una mediana più “sarriana”. Con più qualità nel palleggio, maggiore abitudine a muoversi senza palla e a difendere in avanti. Tutte caratteristiche che Jorginho, pretoriano del tecnico bianconero prima al Napoli e poi al Chelsea, ha dimostrato di avere e saper applicare in contesti differenti. L’inserimento dell’italo-brasiliano nel gioco di Sarri sarebbe naturale e immediato. Motivo che spinge la Juventus a non avere fretta visto che la posizione del regista della Nazionale è cambiata negli ultimi mesi a Stamford Bridge. Il tencino Frank Lampard, alla ripresa post lockdown, ha retrocesso Jorginho nelle gerarchie del suo Chelsea. Un dato? Cinque panchine su nove convocazioni. Tanto che per rivedere il pupillo di Sarri di nuovo titolare nel Chelsea, come è accaduto nelle ultime gare, c’è voluta una moria di centrocampisti. Prima Kanté e poi il giovane Gilmour, preferiti a Jorginho alla ripresa della Premier, si sono infortunati.
    Juve, le combinazioni per lo scudetto nel prossimo turno

    A prescindere dal presente, che comunque qualche interrogativo al giocatore lo ha fatto venire, stando a quanto filtra da fonti inglesi nel Chelsea del futuro saranno meno centrali le geometrie del numero cinque di Imbituba. A tutto questo si aggiunge il brivido Champions. Il Chelsea non è ancora qualificato aritmeticamente alla prossima Coppa. Domani la Premier propone un finale thrilling con due scontri diretti. Se la squadra di Lampard dovesse perdere contro il Wolverhampton di un altro obiettivo juventino – Raul Jimenez  – e il Leicester dovesse fare punti con il Manchester United, a Stamford Bridge saluterebbero la musichetta dell’Europa più prestigiosa dal momento che ribaltare l’ottavo col Bayern sembra un’impresa impossibile (3-0 all’andata). Senza Champions, probabilmente anche per Jorginho, non più centrale nei progetti Blues ma con uno stipendio da 5 milioni, sarebbe più facile riabbracciare il maestro Sarri alla Juventus. La sensazione è che sarà un affare da ultimi giorni. […]
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    Rabiot adesso è da Juve. Ramsey, sirene dalla Premier

    TORINO – Chissà se stupisce di più la riscoperta di Adrien Rabiot giocatore vero oppure la stagione declinante di Aaron Ramsey, considerate le premesse. Quelle che fino allo scoppio della pandemia di Coronavirus segnalavano il francese in seria difficoltà, comunque alla ricerca della migliore condizione psicofisica possibile in seguito ai litigi con il Paris Saint-Germain che l’aveva scaricato costringendolo quasi a ricominciare da capo un’estate fa. Quelle che incentivavano il decollo del gallese, reduce da una prestazione spaziale contro l’Inter prima dello stop e dopo aver diffuso sprazzi di qualità vera a Ferrara con la Spal. Il Covid ha fatto il suo e la situazione alla ripresa dei lavori ha ribaltato sensazioni e giudizi: a parte la parentesi non indimenticabile di Coppa Italia, per Rabiot la svolta è datata 7 luglio, quando nonostante il 4-2 per il Milan il ragazzo è estremamente piaciuto al di là della rete realizzata al termine di una sontuosa cavalcata personale nel burro rossonero. Esclusa la prova negativa (quasi generale, per altro) contro l’Atalanta, dal Sassuolo all’Udinese monsieur Adrien ha scalato le gerarchie.
    Juve, Paratici si muove: avanti su Jimenez e Milik

    Quanto a Ramsey, la prova della Dacia Arena è l’epitome di un’annata eccessivamente ricca di ombre: il brutto fallo commesso su Rodrigo De Paul dopo una trentina di secondi dal fischio d’inizio, con ammonizione in allegato (l’effetto condizionante del giallo non va spiegato), quindi il rischio del rigore sullo stesso argentino, infine una graduale sparizione dal campo. Pallone da un lato, l’ex Arsenal dall’altro e un’uscita dal match sempre più evidente. Per Ramsey i problemi di inserimento nello scacchiere sarriano sorprendono per un altro motivo: non sarà al massimo della condizione, ma sta bene e per uno che all’infermeria suo malgrado s’è abbonato spesso in carriera è comunque un segnale. Però i numeri di Udinese-Juventus schiacciano qualsiasi opinione incoraggiante a proposito del centrocampista, che ha giocato 49 palloni in un’ora abbondante – praticamente la metà di Danilo rimasto in campo per 16 minuti in più – con due soli recuperi a bilancio: undici in meno del dominatore Rabiot. Ora, i due vivranno anche un periodo di forma differente, con il francese nel pieno della consapevolezza delle proprie possibilità. Ma se Ramsey deve essere recuperato non va perso tempo. Pressione alta, inserimenti, corsa, tecnica: niente di tutto questo s’è ammirato giovedì sera, l’Udinese viaggiava su altre frequenze e il gallese è sembrato lontano dal miglior feeling con i compagni. Forse Maurizio Sarri gli darà un’altra possibilità contro la Sampdoria, però questo è un momento in cui servono certezze, anche in prospettiva Champions. […]
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