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    Bonucci: “Juve-Atalanta? Punto importante per lo Scudetto”

    TORINO – “Oggi era importante provare a vincere, ma portare a casa un punto mantiene a distanza la Lazio e la stessa Atalanta. La squadra ha fatto un grande lavoro di sacrificio, lo spirito di gruppo è quello che dobbiamo avere. Stasera quello che dobbiamo guardare è il risultato: è un punto verso lo scudetto: si vince anche grazie a questi risultati”. Queste le parole del difensore della Juventus Leonardo Bonucci dopo il pareggio contro l’Atalanta raggiunto allo scadere: “È sempre dura giocare contro di loro. Era troppo importante portare a casa il risultato – spiega il centrale bianconero ai microfoni di Dazn -, è un punto importantissimo che tiene lontane le inseguitrici”. Un pareggio fondamentale per i bianconeri che mercoledì sono attesi da un altro impegno complicato contro il Sassuolo: “Adesso recuperiamo le energie e pensiamo alla prossima gara, incontriamo una dopo l’altra due squadre che giocano bene. A Reggio Emilia sarà difficile portare a casa il risultato”, conclude Bonucci.
    Juve-Atalanta, la cronaca
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    Paratici: “Dybala? È il futuro della Juve. Stiamo trattando il rinnovo”

    TORINO – A pochi istanti dal fischio d’inizio di Juventus-Atalanta, il ds bianconero Fabio Paratici commenta ai microfoni di Dazn le voci riguardanti il possibile rinnovo del contratto di Paulo Dybala: “Stiamo parlando con continuità con i suoi manager. È un giocatore importante, abbiamo fatto un investimento importante quando è venuto. Ci abbiamo sempre creduto, gli abbiamo dato la maglia numero 10 che ha un’importanza simbolica. La fiducia in Paulo c’è sempre stata. Siamo sicuri che sarà il futuro della Juve”. Sul 4-2 subito in rimonta al Meazza contro il Milan: “Per qualsiasi squadra è difficile subire tre gol in pochi minuti. Succede, è successo anche con la Fiorentina qualche anno fa. Andiamo avanti, dobbiamo pensare a ciò che verrà da stasera e poi contro il Sassuolo”.
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    Sarri prepara Juve-Atalanta: tornano De Ligt e Dybala

    TORINO – Dopo la seduta defaticante di mercoledì e il riposo di ieri, oggi pomeriggio Maurizio Sarri ha svolto l’unico vero allenamento della Juventus in vista della partita di domani sera in programma alle 21.45 a Torino contro l’Atalanta. Di sicuro, rispetto alla deludente sconfitta di martedì scorso in casa del Milan, il tecnico bianconero riavrà a disposizione De Ligt in difesa e Dybala in attacco. I due avevano saltato la sfida contro i rossoneri per squalifica. Nel reparto difensivo è recuperato Alex Sandro che aveva giocato già uno spezzone di gara contro il Milan e a sinistra potrebbe rimpiazzare Danilo. A centrocampo il trio Bentancur-Pjanic-Rabiot sembra quello maggiormente candidato a scendere in campo dal primo minuto mentre in attacco, detto di Dybala, ci sarà certamente Ronaldo a sinistra mentre a destra Bernardeschi è in vantaggio su Douglas Costa. LEGGI TUTTO

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    Santoni: “De Ligt, meglio la Juve del Barcellona”

    TORINO – La scorsa estate Matthijs De Ligt era uno dei pezzi pregiati del calciomercato. Il difensore olandese ha deciso di accettare l’offerta della Juve e trasferirsi in Italia. Il suo inizio nel campionato italiano è stato caratterizzato da prestazioni deludenti e complicate ma poi è riuscito a trovare continuità e condizione. “E’ stato un inizio strano. Non ha giocato, l’opinione pubblica è stata condizionata da qualche mano. Soprattutto in Olanda. Spesso dimentichiamo che ha solo 20 anni. Non ci si poteva aspettare che fosse decisivo da subito, ma ha stravolto tutto in sei mesi … Chapeau. Sta seguendo l’esempio di giocatori come Bonucci o Chiellini” sono le parole, riportate da As, di Michel Santoni, ex Match Analyst dell’Ajax, che approva la decisione di De Ligt di andare alla Juve e rifiutare le offerte del Barcellona. Santoni ha poi aggiunto: “La Juventus è migliore per la crescita dei giocatori. A Barcellona, non sarebbe migliorato”. Infine, in un’ipotetica finale di Champions League: “De Ligt assolutamente in campo, con gli altri a combattere per giocare con lui. Sui media italiani, ora si leggono solo elogi. Dalla ripresa, De Ligt è tornato molto più forte. Sapevamo già che andava bene, aveva solo bisogno di un po’ di allenamento”.
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    Blanc: “E ora vedrete com’è forte Rabiot”

    TORINO – Tutti stupiti, tranne Laurent Blanc. «Rabiot è il mio pupillo», racconta il tecnico che per tre anni ha cresciuto il centrocampista juventino al Paris Saint Germain.
    È sorpreso, invece, che Rabiot abbia impiegato quasi un anno per esplodere e segnare con la Juventus?«No, perché Adrien non è più un ragazzino, ma è pur sempre un classe ‘95. A parte la breve esperienza al Manchester City a 14 anni, questa per lui è la prima vera avventura da adulto fuori casa, lontano dalla Francia. Un tempo di adattamento al calcio italiano e a un grande club come la Juventus era da mettere in conto».
    Qual è il segreto per ottenere il massimo da Rabiot?«Fargli sentire fiducia. Sono così un po’ tutti i giocatori. Ma anche io all’inizio ho avuto dei problemi con lui a Parigi».

    Perché?«Quando arrivai al Psg nel 2013, Rabiot voleva andarsene. Parlammo più volte, lui mi ripeteva che intendeva cambiare aria perché pensava che avrebbe giocato poco con gente come Verratti, Thiago Motta, Matuidi… Io, invece, ero sicuro che si sarebbe ritagliato uno spazio importante perché possedeva qualità diverse. Prima glielo ho detto, poi ho cercato di dimostrarglielo impiegandolo parecchio. Alla fine penso che lui abbia apprezzato la mia sincerità, infatti è esploso in tutto il suo talento. Era un ragazzino, ma si muoveva come un 30enne in campo. Questione di fiducia. Però comprendo Sarri: noi allenatori non possiamo sempre capire i giocatori dopo 5 minuti, a volte serve più tempo: esistono tante variabili».
    Leggi l’intervista completa sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO