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    Sarri libera la Juve: riposo anti Atalanta

    TORINO – «Io ho sempre visto le gambe a disposizione del cervello e mai il cervello a disposizione delle gambe. Dunque ho sempre pensato che l’aspetto mentale sia fondamentale», aveva detto un paio di settimane fa Maurizio Sarri, alla vigilia di Juventus-Lecce. E all’aspetto mentale il tecnico bianconero ha dato la priorità nell’intervallo tra la sfida persa a San Siro martedì sera contro il Milan e quella da vincere all’Allianz Stadium domani sera contro l’Atalanta. Tre giorni appena, come del resto capita normalmente in questo finale di campionato ipercompresso, durante i quali di fatto la squadra bianconera non farà allenamenti “veri”. Ossia slegati da una sfida immediatamente precedente o immediatamente successiva: mercolerdì i giocatori impiegati la sera prima contro il Milan hanno svolto lavoro di scarico, oggi ci sarà una seduta di rifinitura finalizzata a preparare la partita di sabato sera contro l’Atalanta.

    DIMENTICARE MILANO – Il giorno in cui lavorare in modo un po’ più intenso avrebbe potuto essere ieri, ma invece è stato quello in cui la Juventus ha lavorato di meno. Anzi, non ha lavorato per niente (a parte De Ligt, alla Continassa in mattinata), perché Sarri e il suo staff avevano programmato una giornata di riposo.
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    Van't Schip: “De Ligt diventerà uno dei migliori al mondo”

    NAPOLI – John van’t Schip, Commissario Tecnico della Nazionale greca, ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli, cominciando da un bilancio del suo lavoro con la Grecia: “Il primo anno da commissario tecnico della Grecia è stato difficile per me e lo staff, siamo arrivati all’inizio di Agosto, pian piano ci siamo addentrati nel calcio greco. Abbiamo scelto di visionare con attenzione giocatori giovani che non avevano giocato con la nazionale maggiore, prima dello stop per il Covid abbiamo avuto buone impressioni dalla squadra. Abbiamo grande fiducia nel loro talento”. Il selezionatore ha poi spostato l’obiettivo su Kostas Manolas, perno della difesa del Napoli e della sua squadra: “È un buon difensore, lo ha dimostrato al primo anno a Napoli, ma ha bisogno di vincere altri trofei per diventare una leggenda. La cosa importante per i giocatori è raggiungere obiettivi con i propri club, così possono essere ricordati per sempre”.

    “De Ligt diventerà uno dei migliori al mondo”
    Su Kostas Tsimikas, difensore dell’Olympiacos accostato a più squadre, compresi gli azzurri: “E’ un buon giocatore, esterno difensivo giovane che gioca molto bene. Ha fatto un’ottima stagione partendo sempre da titolare, capisco l’interesse di club importanti, se il Napoli è tra questi sarebbe altrettanto comprensibile. Il Napoli è tra i club più importanti in Italia, per Tsimikas sarebbe un passo importante, ha le qualità per attestarsi a grandi livelli”. Alla domanda su Dries Mertens van’t Schip ha spiegato di conoscere il calciatore sin da quando “giocava nella serie B olandese. Fece un passo importante andando al Psv, continuò la sua crescita. Se ha una carriera come la sua, diventando una stella del Napoli, è davvero eccellente. Ha mantenuto alto il livello delle sue prestazione, è bello da vedere, sono felice che sia diventato una leggenda del Napoli”. La chiosa finale è sul difensore della Juventus Matthijs De Ligt: “Diventerà un grande difensore per la Juventus e tra i migliori a livello mondiale. Lo sta dimostrando anche in questa stagione”. LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo…si ricarica: Juve-Atalanta nel mirino

    Il brutto ko contro il Milan è ormai alle spalle. Per Cristiano Ronaldo e la Juve è già tempo di pensare all’Atalanta, che sabato sera farà visita allo Stadium in un match che si preannuncia spettacolare. Oggi il portoghese ha approfittato della bellissima giornata per godersi il riposo e ricaricarsi in vista della volata scudetto. La foto pubblicata su Instagram lo ritrae in totale relax: disteso su una sdraio, baciato dal sole e con un costume super fashion. CR7 non ha perso il sorriso dei tempi migliori: anche perché sa bene che contro Gasperini riavrà a disposizione Dybala e De Ligt, al rientro dopo la squalifica. 
    Georgina Rodriguez fa impazzire i fan su Instagram
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    Juve, la tabella per lo scudetto

    TORINO – Stilare tabelle è operazione sempre rischiosa, perché non tiene conto dell’imprevedibilità del calcio. Figurarsi in un periodo come questo, in cui quell’imprevedibilità è accresciuta esponenzialmente dalle condizioni particolari in cui si gioca: dopo tre mesi di stop (un paio dei quali in isolamento domiciliare), andando in campo ogni tre giorni e con temperature che aumentano il dispendio energetico. A sette giornate dalla fine del campionato, però, si può comunque analizzare il calendario di Juventus e Lazio per provare a individuare quali saranno le curve decisiva della corsa verso lo scudetto, fermo restando che ogni giornata può offrire una sorpresa.
    Con De Ligt e Dybala vitamina D per Sarri

    Curve decisive una delle quali è già davanti alle squadre di Maurizio Sarri e Simone Inzaghi, che dopodomani torneranno in campo per cancellare i ko subiti con Milan e Lecce. Il compito più difficile ce l’ha senza dubbio la squadra bianconera, che allo Stadium ospita l’Atalanta, ma non è facile quello dei biancocelesti contro il Sassuolo. Se battesse la formazione di Gasperini, la Juventus farebbe un passo verso lo Scudetto più lungo dei tre punti conquistati perché vista la forza dell’avversaria un eventuale successo avrebbe anche un risvolto psicologico positivo sui bianconeri e negativo sui rivali. Un altro snodo cruciale sarà ovviamente quello del 20 luglio, con lo scontro diretto. Anche se prima bianconeri e biancocelesti dovranno preccuparsi di superare due trasferte insidiose: quella che attende la Juventus contro il Sassuolo un po’ di più di quella che vedrà la Lazio a Udine. Poi, come detto, lo scontro diretto dell’Allianz Stadium. Se non perdesse altri punti prima, e dunque arrivasse a giocarlo a +7, la squadra di Sarri vincendolo potrebbe di fatto chiudere il discorso. […]
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    Juve, la scossa dei senatori: “Mai più così”

    Maurizio Sarri tira dritto. «Guardare subito avanti, pensare all’Atalanta» e ai rischi che comporta la partita contro una delle squadre più in forma d’Europa. Non è un tentativo di spazzare la polvere sotto il divano, piuttosto è la volontà di non alimentare ansia, andando a caccia di fantasmi. Il black out di martedì sera è, forse, il passaggio più brutto della Juventus di questa stagione, perché vederla così sconclusionata, sfilacciata e svampita è stato doloroso per milioni di tifosi, ma è anche vero che cercare di analizzare in modo coerente un momento di così profonda follia collettiva può essere addirittura controproducente, creando timori e insicurezze che oggi non ci sono. Anche perché il buio di San Siro non è paragonabile a nessuno degli altri che, qua e là, avevano punteggiato la prima parte della stagione. Lo spettacolare sbaglio di Alex Sandro nel finale, l’orripilante schieramento difensivo in occasione dell’uno-due di Kessie e Leao, l’impaccio nel gestire il pallone negli ultimi venti minuti non sono parenti degli approcci molli contro il Verona o il Napoli in campionato o dei finali di gara con l’Atletico al Wanda o con la Lazio all’Olimpico, tanto per citare i segnali più preoccupanti comparsi sul pannello di controllo bianconero in questa annata. Tutt’al più Milan-Juventus 4-2 assomiglia a Juventus-Napoli 4-3 della seconda giornata, quando i bianconeri si erano fatti rimontare dal 3-0 al 3-3 e avevano strappato la vittoria con l’autorete di Koulibaly all’ultimo secondo. Ma questo succedeva quasi undici mesi fa, quasi un’altra vita per questa Juventus che, prima di quei cinque sciagurati minuti a San Siro, aveva dato al suo popolo la confortante sensazione di essersi ritrovata come squadra. Il problema per Sarri è che non si può capire ora se il black out di San Siro è il segnale che si stavano sbagliando tutti, lui compreso. Neanche rivedendo la partita cento volte si possono trovare risposte attendibili. Quelle, invece, si potranno trarre sabato sera, contro l’Atalanta, quando la prestazione della Juventus offrirà una controprova.

    La scossa dei senatori
    Quella che aspettano anche i giocatori bianconeri, che non si danno pace dalla notte di martedì. I senatori hanno avviato una feroce autocritica: da Buffon a Chiellini, passando per Bonucci, Dybala e lo stesso Ronaldo hanno stimolato l’orgoglio della squadra, macchiato da quattro gol e una sconfitta che brucia sulla pelle dei giocatori bianconeri, perfettamente consapevoli di essere i principali responsbaili del disastro di quei minuti di buio collettivo. LEGGI TUTTO

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    Con De Ligt e Dybala vitamina D per Sarri

    TORINO – Forse, anzi probabilmente, non sarebbe cambiato nulla. Soprattutto in quegli incredibili e sciagurati (per i bianconeri) cinque minuti trascorsi tra il 17’ e il 23’ della ripresa di Milan-Juventus, durante i quali i rossoneri sono passati dallo 0-2 al 3-2. Un tale blackout mentale di un’intera squadra, proseguito anche nei minuti successivi con il “cross” di Alex Sandro per il quarto gol del Milan, prescinde dai singoli ed è difficile pensare che la presenza idegli squalificati Matthijs De Ligt e Paulo Dybala lo avrebbe evitato. Di certo, però, avere avuto in campo il difensore olandese e la Joya non avrebbe peggiorato la serata della Juventus, trattandosi di due campioni e di due dei giocatori più in forma dell’intera Serie A. Per giunta sostituiti da due compagni, Daniele Rugani e Gonzalo Higuain, che non giocavano titolari rispettivamente dal 22 febbraio e dall’8 marzo e dunque non potevano essere certo al top della forma (e neppure vicini). Il blackout è stato qualcosa di così irrazionale che è difficile ragiornarci sopra, ma probabilmente nell’ora precedente con De Ligt e Dybala la Juventus avrebbe fatto ancora meglio di quanto abbia fatto. “Cosa sarebbe successo se…” resta però una domanda senza risposta e dunque inutile da porsi. Sarà invece utilissimo per Sarri ritrovare De Ligt e Dybala per la sfida di sabato all’Allianz Stadium contro l’Atalanta, in cui la Juventus sarà chiamata a cancellare il crollo di San Siro e a evitare di far comparire nell’aria fantasmi fastidiosi.

    Alla squadra bianconera serve una vittoria che certifichi come l’incredibile rimonta subita dal Milan sia stata solo il frutto di mezzora di follia (con cinque minuti ai confini della realtà), un incidente in un percorso che la Juventus stava conducendo con autorità sia sul piano dei risultati, sette vittorie consecutive in campionato di cui quattro dopo la ripresa post Covid, sia sul piano del gioco, sempre più convincente.
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    Juve-Atalanta: la probabile formazione di Sarri

    TORINO – La filosofia di Maurizio Sarri non cambia sulle scelte di formazione: nessuna rivoluzione, qualche alternanza, dovuta soprattutto alle necessità, come sostituire uno squalificato o un giocatore che ha bisogno, visti gli impegni ravvicinati, di più tempo per recuperare. Così, sabato contro l’Atalanta all’Allianz Stadium, dovrebbero rientrare i due bianconeri assenti a San Siro, […] LEGGI TUTTO