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    Kean, la rabbia per la sostituzione in Juve-Verona: il dialogo con Landucci

    TORINO – Grande amarezza per Moise Kean. Autore di due gol bellissimi, entrambi annullati dopo l’intervento del Var, ha vissuto con particolare nervosismo gli ultimi minuti in campo sul prato verde dell’Allianz Stadium. Appena ammonito per un gesto di stizza, il tecnico Massimiliano Allegri – al minuto 62 – ha deciso di inserire al suo posto Federico Chiesa.
    Il nervosismo di Kean
    Moise Kean, nonostante i lunghi e meritati applausi del pubblico presente sugli spalti dell’impianto torinese, ha tirato dritto negli spogliatoi, mentre la mimica labiale palese un inequivocabile, e ripetuto, “Perché, perché?”. Immediato l’intervento del vice di Allegri, Landucci, che ha spiegato all’attaccante italo-ivoriano come l’ingenua ammonizione appena rimediata potesse rappresentare un rischio per il prosieguo della partita. Bellissimo, poi, il gesto di Carlo Pinsoglio, che si è affrettato a raggiungere Kean che, dopo pochi minuti, è tornato a sedersi regolarmente in panchina. LEGGI TUTTO

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    Douglas Costa chiama la Juve: “Fino alla fine soldato di Allegri”

    Douglas Costa, messaggio alla Juve

    Nell’intervista rilasciata a Fabrizio Romano, Douglas Costa ha dichiarato che i suoi agenti sarebbero in contatto anche con la dirigenza della Juve: “Il mio sogno e desiderio è di tornare alla Juve per aiutare e lottare con gli altri giocatori per portare la Juve al livello che il club merita. E ovviamente lottare per ogni titolo. Contatti? Sì, Junior Mendoza, il mio agente è in contatto con tutti i club che mostrano interesse, inclusa la Juve. Ovviamente ho vissuto lì i migliori momenti possibili, spero di essere con voi presto, per combattere per i nostri sogni. Credo che questa squadra, sotto il controllo di mister Allegri possa combattere per tutto. Voglio essere uno dei suoi soldati per vincere tutto. Grazie per il vostro amore e spero di vedervi presto ragazzi. Insieme possiamo farlo. Fino alla fine, forza Juve”. LEGGI TUTTO

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    Gatti e il regalo per Citi della Juve Next Gen: maglia con dedica speciale

    Da difensore a difensore, dal bianconero della Next Gen a quello della prima squadra della Juventus. Alessandro Citi sta crescendo esponenzialmente nell’U23 di Massimo Brambilla, provando a “rubare” i trucchi del mestiere a chi oggi alza il muro davanti la porta della squadra di Massimiliano Allegri, ovvero Federico Gatti.

    Juve, Citi e la dedica di Gatti

    Sui propri canali ufficiali, la Juventus Next Gen ha postato una foto di Citi proprio accanto a Gatti, con la scritta “Esempi da seguire. Gattone regala la sua maglia ad Ale Citi”. I due hanno posato insieme per lo scatto, con il difensore della prima squadra che ha regalato al giovane bianconero una sua maglia con tanto di dedica: “Ad Ale, con tanto affetto, continua sempre su questa strada”. Citi proverà sicuramente a seguire il consiglio e l’esempio di Gatti, con il roccioso classe 1998 fresco di rinnovo con la Juventus: proprio ieri ha prolungato il suo idillio col club bianconero, svelando anche numerosi retroscena in una diretta su Twitch. LEGGI TUTTO

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    Juve, hai sentito Douglas Costa?

    Clamoroso, Douglas Costa torna alla Juve! Beh, no a essere precisi è: clamoroso, Douglas Costa vorrebbe tornare alla Juve. Vi ricordate di lui? Talento micidiale e altrettanta micidiale discontinuità oltre a una sinistra tendenza a infortunarsi. Però gol che hanno fatto la storia come quello contro la Lokomotiv Mosca. Dov’è finito Douglas Costa? A Los Angeles, nei Galaxy. Dove ha continuato a stupire con i suoi numeri e saltare partite per guai assortiti. Finora in questa stagione 15 partite da titolare e 13 saltate per infortunio, in compenso però ha segnato 4 gol e fornito 7 sassist.
    Insomma, il solito Douglas. Il suo contratto sta per scadere e lui ha dichiarato che tornerebbe di corsa (e lui sa andare molto veloce) alla Juventus, la squadra per la quale fa il tifo. Ma ci sarebbe spazio per Douglas Costa nella nuova Juventus? Onestamente molto poco. Anche se a parametro zero sarebbe piuttosto difficile che uno con quella tabella infortuni venga arruolato da Giuntoli, nonostante qualche tifoso, innamorato della sua fantasia, continui a sognare. LEGGI TUTTO

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    Samardzic-Juve a gennaio o a giugno: da cosa dipende il colpo mercato

    TORINO- Vero, l’Udinese ha Samardzic, sul quale la Juventus ha messo non solo gli occhi. Il problema è che l’Udinese ha anche solo 6 punti, frutto di cinque gol segnati e tredici incassati e così è terzultima, dunque con un piede in Serie B. Le due situazioni non le abbiamo abbinate a caso. Esiste infatti una correlazione tra il fatto che il club bianconero punti al fantasista serbo e quando lo stesso verrà eventualmente ceduto dalla società friulana. Che farà di tutto per evitare la retrocessione, come dimostra il recentissimo cambio della guida in panchina con l’ingaggio di Cioffi e il saluto a Sottil.

    Dunque il mese di gennaio, il primo utile per il possibile trasferimento alla Continassa di Samardzic, vivrà una temperatura differente a seconda di quanto il nuovo tecnico saprà cambiare marcia a una squadra scattata male dal punto di vista soprattutto dei risultati e della capacità di restare in partita per tutti i novanta minuti. Se in pieno inverno le probabilità di salvezza dovessero risultare molto basse, allora ecco che le avances della Vecchia Signora potrebbero trovare terreno fertile perché rischiare di cederlo a stagione terminata, magari a Serie B ormai diventata realtà, inevitabilmente contribuirebbe ad abbassare il prezzo del cartellino. LEGGI TUTTO

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    Bremer, le domande su Allegri a Chiellini e l’arrivo alla Juve: “Tutto facile”

    “Quando è arrivata la Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d’Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Era un’occasione d’oro. Inoltre, le convocazioni per il Mondiale del 2022 si avvicinavano sempre di più e avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io”. Così Gleison Bremer spiega a ESPN la scelta di passare dal Torino ai bianconeri nell’estate del 2022. Dopo aver collezionato 43 presenze, condite da cinque gol e un assist alla prima stagione, il difensore brasiliano è sempre sceso in campo nelle nove partite di questo campionato saltando solo sei minuti nel finale del match contro l’Atalanta. 804 minuti su 810, numeri che ne rivelano l’importanza nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri. 
    Bremer e il rapporto con Chiellini
    A proposito del rapporto con Giorgio Chiellini spiega: “Gli ho fatto qualche domanda sul club e sullo stile di gioco dell’allenatore, lui si è dimostrato subito disponibile dicendomi: ‘Puoi andare senza paura, sei pronto!’. Dopo quella chiacchierata è stata una scelta facile. Gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme”. Sui connazionali e compagni Danilo e Alex Sandro: “Mi hanno dato il benvenuto e mi hanno aiutato a capire cosa fosse la Juventus. Anche grazie a loro il mio adattamento e il mio inserimento nel gruppo non è stato difficile. La scorsa stagione abbiamo persino formato un trio di difensori centrali tutto brasiliano”. 
    Berhalter dalla Juve: colloquio con Weah e McKennie, abbracci con Allegri LEGGI TUTTO