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    Frosinone e il tris d’assi Juve: perché Kaio Jorge vede il Sassuolo

    Una verticalizzazione di Barrenechea, poi un dribbling e un assist di Soulé per un gol di Kaio Jorge. È un’azione che si sarebbe potuta vedere nella Juventus Next Gen, se Kaio Jorge non fosse stato fermato da un gravissimo infortunio il 23 febbraio del 2022, dopo il quale non ha ancora giocato una partita ufficiale. È un’azione che si potrebbe vedere in futuro nella Juventus, se i tre giovani talenti sudamericani sapranno sviluppare tutto il loro potenziale.

    Ed è un’azione che ci sono buone possibilità di vedere presto nel Frosinone, che si è assicurato in prestito tutti e tre, grazie al fiuto del direttore sportivo Guido Angelozzi, grazie al buon rapporto che ha costruito con la Juve fin dalla cessione ai bianconeri di Gatti e grazie al progetto a cui lui dietro la scrivania ed Eusebio Di Francesco in campo stanno dando attuazione. Un progetto che ha convinto sia la società bianconera sia i giocatori stessi del fatto che Frosinone sia per loro la piazza ideale per trovare spazio e salire un altro gradino verso la piena maturazione. LEGGI TUTTO

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    Szczesny, la Juve pensa al rinnovo: la mossa che ha in mente il club

    Un amore nato nell’estate 2017, quando la Juve individuò nel polacco l’erede di sua maestà Gigi Buffon. Scelta rivelatasi vincente e ricca di soddisfazioni per entrambe le parti. Ecco perché c’è la volontà condivisa di proseguire insieme. Ancora a lungo. Tek, infatti, si trova benissimo a Torino, dove insieme alla moglie Marina hanno messo radici integrandosi perfettamente nella realtà sabauda.

    Szczesny, le offerte ricevute da Premier e Arabia

    Non a caso l’estremo difensore ex Arsenal in questi ultimi due anni non ha mai preso realmente in considerazione la possibilità di cambiare maglia per trasferirsi altrove. Nell’estate 2022 un paio di club inglesi avevano bussato alla porta del suo agente Jonathan Barnett per sondare il terreno, ma Szczesny aveva, un po’ come fa in campo, murato ogni possibile assalto. Nella sessione di mercato appena conclusasi, invece, c’erano stati a giugno i sondaggi sauditi (Al Nassr e Al Hilal) subito rispediti al mittente. Niente da fare anche per il Bayern Monaco, che a fine luglio l’aveva inserito nel casting per il dopo Sommer destinato all’Inter. La priorità di Tek è sempre stata quella di proseguire la sua avventura juventina. LEGGI TUTTO

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    Chiesa, infortunio e sollievo: risonanza negativa, le condizioni

    TORINO – L’ansia per Federico Chiesa viene frenata dalla risonanza magnetica effettuata nel primo pomeriggio. L’esame strumentale ha escluso lesioni all’adduttore che sarebbe solo affaticato. Chiesa ha quindi lasciato il ritiro della Nazionale a Coverciano per la la vicinanza dei due impegni con la Nazionale (domani contro la Macedonia e martedì contro l’Ucraina a San Siro) che non avrebbe lasciato spazio al suo utilizzo. La decisione è stata quindi condivisa con i medici della Nazionale e con il neo ct Spalletti. Da domani Chiesa inizierà un percorso di recupero con lo staff bianconero che potrebbe anche portarlo a giocare contro la Lazio, anche se per il momento prevale la prudenza.

    Chiesa, con la Lazio in panchina?

    Resta, comunque, certa la mancanza di lesioni e, quindi, di preoccupazione per uno stop prolungato. Chiesa potrebbe andare in panchina contro la Lazio (sabato ore 15) e comunque essere disponibile a partire dal primo minuto per l’impegno successivo dei bianconeri sabato 23 contro il Sassuolo (ore 18). C’è, insomma, ottimismo, ma tutto viene gestito con cautela, anche per evitare che il giocatore possa effettivamente aggravare il piccolo inconveniente muscolare. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, c’è solo la Juve: “Ritorno al Psg? Non ci penso affatto”

    PARIGI (FRANCIA) – In campo per 90′ nel 2-0 della Francia contro l’Irlanda al Parco dei Principi, Adrien Rabiot in un’intervista al quotidiano L’Équipe ha risposto così alle voci di mercato che vorrebbero un suo ritorno al Psg: “No, in questo momento non ci penso affatto. Sono concentrato sulla Juventus e sulla Francia, sono contento di ciò che abbiamo fatto stasera, poi vedremo cosa succederà”.
    Neymar trolla il Psg: “La Saudi League è migliore della Ligue 1”
    Rabiot, stagione da urlo e prolungamento con la Juventus
    Il centrocampista, dunque, vuole solo il bianconero. Autore di una stagione super lo scorso anno, la migliore in termini realizzativi della sua carriera – 11 gol totali e sei assist in 48 apparizioni con la maglia della Vecchia Signora -, il classe ’95, dopo una lunga contrattazione, a giugno ha firmato il prolungamento per un’altra stagione. Perno della mediana di Massimiliano Allegri, non ha saltato nemmeno un minuto nelle prima tre gare di campionato andando anche in gol all’esordio contro l’Udinese alla Dacia Arena.  
    Rabiot, Francia e fatica: in Juve-Lazio serve il “Cavallo pazzo” di Allegri
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    La classifica di Serie A dove la Juve non è neanche da Champions

    Stop al campionato di Serie A. Dopo appena tre giornate, è arrivata la consueta sosta nel mese di settembre per lasciare spazio alle Nazionali. Una pausa che non piace particolarmente i tifosi, che hanno giusto il tempo di riassaporare la Serie A per poi dover vedere il campionato fermarsi. Una soste che stavolta sarà particolarmente interessante, con l’Italia che vedrà l’esordio in panchina di Luciano Spalletti.
    Ma quali sono le squadre del massimo campionato italiano con più convocati dai rispettivi ct? Non solo le big presenti, ma anche un paio di sorprese. In questa speciale classifica formata dalle 10 squadre con più convocazioni, la Juventus non figura tra le primissime. Proprio i bianconeri che erano soliti primeggiare in questa graduatoria, tra top da tutto il mondo e moltissimi italiani (da qui nacque anche la dicitura ItalJuve), passando a non essere nemmeno “qualificata in Champions League”, e cioè fuori dalle prime quattro. Ecco la lista delle italiane, che duello davanti… LEGGI TUTTO

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    Inchiesta Prisma, quel ragionevole dubbio sulla fretta dei pm torinesi

    Dopo alterne vicende procedurali e una dura battaglia che ha visto protagonisti la pubblica accusa e i difensori, finalmente la Corte di Cassazione ha posto un punto fermo in materia di competenza territoriale, vale a dire su quali magistrati siano e fossero legittimati ad indagare e giudicare nel cosiddetto “processo Prisma” che vede coinvolta la Juventus e molti dei suoi ex dirigenti.

    È certo difficile per il lettore comprendere meccanismi processuali già di per se stessi assai complicati anche per gli esperti del diritto. Si possono però segnalare alcune situazioni che, senza dubbio, appaiono quantomeno singolari. La difesa della Juve ha, sin dalla fase delle indagini preliminari, contestato la competenza territoriale ad agire della Procura di Torino e, pertanto, lo stesso suo potere d’indagine, indicando come competente la Procura di Milano o in subordine quella di Roma. Non era e non è questione di lana caprina, posto che ogni ufficio della Pubblica Accusa ha un proprio modo di procedere, diverse “sensibilità” (la tardiva astensione, per esternazioni a dir poco inopportune, di uno dei PM titolari dell’inchiesta ne è stata la evidente dimostrazione), nonché propri orientamenti giuridici. LEGGI TUTTO

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    “I 100 giocatori più forti di sempre”: tanta storia Juve in classifica

    Icone, fenomeni, leggende. La rivista inglese FourFourTwo ha aggiornato la classifica dei 100 giocatori più forti di tutti i tempi. Maradona, Pelé, Messi o Cristiano Ronaldo? Chi sarà il migliore di sempre? Nella graduatoria figurano tanti nomi della storia juventina, anche se spicca l’assenza di Alessandro Del Piero. Neuer fa meglio Buffon mentre Valentino Mazzola, simbolo del Grande Torino, è ‘solo’ al 37° posto. Siete d’accordo con queste scelte? LEGGI TUTTO

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    Serie A, l’impatto del mercato sul valore delle rose: chi sale, chi scende

    La finestra dei trasferimenti si è conclusa da qualche giorno, cinque per la precisione, e nel dettaglio Transfermarkt ha stilato una classifica col valore attuale squadra per squadra dal 1 al 20esimo posto menzionando affianco l’impatto, in postivo o in negativo, del mercato tra arrivi e cessioni rispetto al valore dato a ogni squadra il 15 giugno. 

    Lecce (-24,5%)

    In casa Lecce il protagonista assoluto del mercato è stato, come spesso accade, Pantaleo Corvino. Il responsabile dell’area tecnica ha spiegato qualche giorno fa la strategia e il modus operandi del club pugliese con un occhio ai giovani talenti e, soprattutto, al patrimonio della società. In queste tre giornate disputate i giallorossi sono stati una delle sorprese e hanno mostrato le intuizioni del direttore: da Krstovic (due gol in due partite) ad Almqvist (decisivo contro la Lazio) o Rafia, giovanissimo ex Juve arrivato dopo l’exploit in C a Pescara. Mercato che ha portato il valore della rosa a scendere di circa 20 milioni con un impatto in negativo, al momento solo nei numeri, di 24,5%. 

    Monza (-14,9%)

    Il lavoro di Galliani sul mercato del Monza è stato più che altro per i riscatti: Pessina, Petagna (poi mandato a Cagliari), Caprari, Pablo Marì, Cragno (ceduto al Sassuolo) e Izzo. L’impatto dei trasferimenti con le entrate è stato in negativo perché il valore della rosa rispetto al 15 giugno si è abbassato del 14,9%. Nello specifico sono arrivati giocatori come D’Ambrosio, Gagliardini, Valentin Carboni, Akpa Akpro e Colombo ma a incidere sul mercato è stata la cessione di Carlos Augusto all’Inter oltre al ritorno proprio in nerazzurro di Sensi. 

    Verona (-5%)

    Il valore della rosa del Verona prima e dopo il mercato non è variato di molto, soltanto un 5% in negativo dovuto alle cessioni di Tameze al Torino oltre a Sulemana al Cagliari. La squadra veneta ha mantenuto l’ossatura della passata stagione con l’aggiunta di Baroni in panchina e di qualche innesto importante tra Bonazzoli, l’arrivo di Saponara per portare esperienza e l’innesto di qualche scommessa come Folorunsho, Mbula e Tchatchoua.

    Frosinone (+45,3%)

    Il Frosinone è stata la squadra a muoversi di più in questo mercato con ben 21 operazioni soltanto in entrata, tante in prestito, ed è la terza come incremento del valore della rosa. I trasferimenti estivi hanno avuto un impatto positivo del 45,3% con un valore attuale di 54,63 milioni di euro (a fronte dei 37,60 del 15 giugno). Nello specifico tra i volti nuovi in casa gialloblù sicuramente possiamo mettere Kaio Jorge, Soulé e Barrenechea (tutti dalla Juve) o anche il ritorno in A di Lirola e alcune scommesse come Cuni e Ibrahimovic dal Bayern o Reinier dal Real Madrid. 

    Cagliari (+76,6%)

    L’impatto del mercato sulla rosa del Cagliari è stato del 76,6% in positivo. La formazione sarda, infatti, è al secondo posto considerando questa percentuale e penultima come valore totale: 63,33 milioni di euro. Nel dettaglio la campagna acquisti dei rossoblù ha portato in dote giovani interessanti: Prati, Sulemana e Oristanio, in prestito dall’Inter, oltre a qualche volto d’esperienza come Petagna, per sopperire all’infortunio di Lapadula, Augello e Shomurodov dalla Roma oltre al ritorno di Jankto.   LEGGI TUTTO