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    Juventus, Kostic terzino? La mossa di Allegri dopo il rientro di Chiesa

    TORINO – Kostic più altri dieci. Ecco: i pensieri di Allegri al momento di disegnare le formazioni della Juventus in stagione non sono ancora arrivati a questo punto, ma poco ci manca. L’ala serba, infatti, è uno dei “millennials” dell’organico bianconero: nel senso demografico del termine, dal momento che è nato nel 1992, e anche in quello cronometrico, dato che insieme a Danilo, Vlahovic e Bremer è l’unico ad aver già scavallato oltre i 1000’ in campo. Atterrato a Torino in estate appena in tempo per disputare l’ultima mezz’ora dell’esordio di Ferragosto con il Sassuolo, infatti, l’ex Eintracht Francoforte è attualmente a quota 15 presenze su 15 in stagione, di cui ben 12 da titolare: Kostic più altri dieci, appunto, o giù di lì.Guarda la galleryBenfica-Juventus, la probabile formazione di AllegriIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juventus, la rivelazione di Allegri sul futuro ruolo di Kostic

    Un passo alla volta, come predica lui, Massimiliano Allegri, ma finalmente nella direzione giusta. Uno, due, uno, due, marsh! La Juventus trova la continuità sinora mancata e così la seconda vittoria di fila, mai accaduto prima in campionato, permette al tecnico toscano di ossigenare la classifica e avvicinare la prossima sfida di Champions League di martedì sera a Lisbona contro il Benfica nel migliore dei modi. Anche perchè la vittoria robusta e voluminosa contro l’Empoli, 4-0, in realtà è bugiarda. In 90 minuti la Juventus ha creato dieci palle gol clamorose, di cui solo poco meno della metà finite nel tabellino alla voce marcatori. E così i miglioramenti che si erano visti in una fase poco più che embrionale contro il Torino, ieri sera hanno assunto una fisionomia ancora più definita e precisa. La Juventus sta crescendo sia dal punto di vista della corsa e dell’intensità sia della qualità delle giocate, grazie a una precisione nei tocchi decisamente più alta rispetto all’inizio della stagione, quando i piedi dei bianconeri a volte parevano montati al contrario.

    Le sensazioni di Allegri

    A fine gara il Conte Max offre un viso sereno che da tempo non si vedeva, visto che era finito nella bufera in quanto massimo responsabile della Juve sgonfia e attardata. «Ora sembriamo una squadra, siamo indietro in classifica perché abbiamo bucato la settimana tra Salernitana e Monza: con l’Empoli dovevamo confermare il derby e ci siamo riusciti. Non era facile perchè loro corrono molto e infatti per 60’ ci hanno impegnato mica poco. Nel primo tempo abbiamo avuto un paio di occasioni per il raddoppio, poi nella ripresa molte di più e la gara è stata piacevole. Cosa è cambiato rispetto a inizio stagione? Siamo stati più compatti, grazie a un equilibrio che ci assiste per 90’. Poi la condizione atletica non era ottimale a inizio stagione e questo non ci aiutava. Invece nel secondo tempo siamo riusciti a tenere ritmi importanti: del resto abbiamo avuto cinque giorni per prepararci». Dunque una gamba più robusta e una testa più serena grazie anche alla vittoria nel derby. Tra coloro che sembrano particolarmente in crescita c’è si curamente Kean: «Ha giocato poco prima di queste ultime gare, però ha ritrovato la condizione mentale, ha segnato, ha avuto occasioni, ma sono contento di tutti. Anche Paredes e Milik sono entrati bene, però il polacco non si deve innervosire se non fa gol. I risultati, poi, si sa, aiutano a vincere. Il 3-5-2 sistema di gioco migliore per noi? E’ normale: Kostic e Cuadrado sugli esterni dobbiamo usarli, l’Empoli poi gioca molto stretto, avremmo dovuto allargare ancora di più il raggio del nostro gioco. Ora dobbiamo andare in Portogallo e ribaltare la situazione. Sono fiducioso». Sul perché di una nuova panchina per Paredes, Allegri spiega che si tratta più che altro di un problema di forma: «Leandro è arrivato dal Psg che non era in condizione ottimale. Ha giocato sei partite di fila perché Rabiot e Locatelli erano fuori. Ma è entrato bene, offrendo la qualità di gestione della palla che in quel momento serviva. Gliel’ho detto il giorno prima di questo match che non l’avrei messo titolare, perché all’inizio avevamo bisogno di gamba».

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    La crescita di Kostic e il ruolo

    Infine una spiegazione sulla crescita di Kostic, tanto semplice quanto efficace per comprendere il miglioramento del serbo: «Sta progredendo perchè conosce meglio i compagni e il nostro campionato, che è diverso dalla Bundesliga. Copre di più e, quando migliorerà ancora in questa situazione, potrebbe diventare anche un terzino»

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    Juventus-Empoli: Mancuso, Kostic e il tabù di Destro

    Dopo la vittoria nel derby contro il Torino firmata Vlahovic, la Juventus cerca continuità di risultati per tentare di rosicchiare qualche punto sulle prime della classe prima dello stop del campionato per i Mondiali di Qatar 2022. Alle 20.45, nel match contro l’Empoli, anticipo dell’11ª giornata del campionato di Serie A, la squadra di Massimiliano Allegri è chiamata a confermare in campo i buoni segnali mostrati nella stracittadina. Poi sarà tempo di pensare alla partita di Champions League in programma martedì al Da Luz contro il Benfica, quando i bianconeri saranno chiamati a vincere a tutti i costi per mantenere ancora viva qualche speranza di qualificazione. Al momento, infatti, la classifica vede in testa il Psg e i lusitani con 8 punti e Juve e Maccabi Haifa indietro a 3. Ora, però, bisogna restare concentrati sulla sfida contro i toscani di Paolo Zanetti: ecco numeri, curiosità statistiche e tutto quello che c’è da sapere sulla partita delle 20.45.
    – La Juventus è rimasta imbattuta in 17 delle ultime 18 sfide contro l’Empoli in Serie A (15V, 2N), segnando 39 gol (2.2 di media) e registrando ben 11 clean sheet nel periodo.
    – Dopo una striscia di 11 sconfitte e un pareggio nelle prime 12 trasferte contro la Juventus in Serie A, l’Empoli ha vinto l’ultimo match fuori casa contro i bianconeri in campionato: 0-1 il 28 agosto 2021 grazie al gol di Leonardo Mancuso.
    – La Juventus ha alternato un pareggio a una vittoria nelle ultime otto gare casalinghe in campionato; successo contro il Bologna per 3-0 in quella più recente – la squadra bianconera non riesce a vincere due partite interne di fila in Serie A da marzo (successi contro Spezia e Salernitana).
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    La Juve riparte: 3-0 al Bologna

    TORINO – La partita contro il Bologna doveva segnare per la Juventus l’inizio di una nuova stagione, aveva ordinato Massimiliano Allegri alla vigilia, ed è una stagione che si è aperta decisamente bene: ritorno alla vittoria dopo più di un mese (il 31 agosto con lo Spezia l’ultima, nel frattempo tre sconfitte e due pareggi), ritorno al gol di Vlahovic e porta di nuovo inviolata dopo altrettanto tempo. Con una vittoria per 3-0, però, contro il Sassuolo alla prima giornata, era iniziata anche la stagione effettiva della squadra bianconera, subito macchiata dallo scialbissimo 0-0 in casa della Sampdoria una settimana dopo. Ora non c’è più spazio per passi falsi, la Juventus dovrà essere continua: lo diranno il campo e il tempo. Intanto i segnali contro i rossobù sono stati incoraggianti.

    PARTI INVERTITE Allegri ha ripresentato subito in campo i quattro recuperati da infortuni, Szczesny, Alex Sandro, Locatelli e Rabiot (dominante in mezzo al campo), e Milik al rientro dopo la squalifica di Monza. Proprio Locatelli, centrale accanto a Rabiot nel 4-4-2 (turno di riposo per Paredes), è andato al tiro dopo un minuto, calciando però male. Conclusione che è stata comunque segnale dell’atteggiamento aggressivo della Juventus, che ha costretto il Bologna sulla difensiva, senza tuttavia creare problemi alla linea arretrata di Thiago Motta. Almeno fino al 13’ quando McKennie si è inserito bene in area ma di testa ha spedito tra le braccia di Skorupski. Episodio isolato: la squadra bianconera ha faticato a trovare spazi nella difesa bassa del Bologna e infatti è passata al 24’, quando è riuscita a prendere i rossoblù in contropiede. Bravo Milik a recuperare in scivolata su Sansone nella trequarti bianconera servendo Vlahovic, che dopo essersi divorato 40 metri in progressione ha restituito a Kostic l’assist ricevuto martedì in Serbia-Norvegia: assist che l’esterno ha sfruttato firmando con un diagonale di sinistro non banale il suo primo gol bianconero. Contrariamente a quanto accaduto troppo spesso, il gol non ha appagato la Juventus, che trovando qualche spazio in più ha iniziato a essere più ficcante e al 30’ ha sfiorato il raddoppio con Milik, non impeccabile nel sinistro al volo su cross di Alex Sandro, su cui è comunque stato reattivo e decisivo Skorupski. Parata che ha permesso a un impreciso Bologna di arrivare all’intervallo con la partita ancora aperta, sporcando per la prima volta i guanti di Szczesny con un debole colpo di testa di De Silvestri al 40’.

    UNO-DUE Un altro sinistro di Milik, stavolta malamente alto su cross di Kostic, ha aperto una ripresa in cui il Bologna ha provato ad alzare il baricentro, senza tuttavia impensierire la Juventus. Anzi, i rossoblù hanno finito con l’offrire spazi in più che la squadra di Allegri ha capitalizzato al 13’ con un perfetto contropiede nato da un angolo avversario, avviato da una verticalizzazione di Rabiot per Kostic e finalizzato di testa da Vlahovic su cross di McKennie. Il texano e Kostic hanno lasciato subito il posto a Paredes e Cuadrado e proprio il colombiano al 17’, dopo una respinta della difesa bolognese, ha rimesso in mezzo di testa il pallone che Milik ha scaraventato alle spalle di Skorupski con un gran sinistro di prima. Se anche sull’1-0 era apparso difficile immaginare come il Bologna avrebbe potuto risalire lo svantaggio, l’uno-due firmato dai due attaccanti ha chiuso la partita con mezzora d’anticipo (e Vlahovic, servito proprio da Milik, ha fallito il 4-0 al 22’ a tu per tu con Skorupski). Per sapere se ha chiuso anche la crisi della Juventus occorreranno conferme, a cominciare da mercoledì in Champions contro il Maccabi Haifa. Intanto però ieri la squadra di Allegri ha fatto quello che doveva.
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    Juve-Bologna, la probabile formazione

    TORINO – Si torna in campo, si torna a giocare la Serie A e la Juventus prova a ripartire dopo un inizio zoppicante in campionato e terribile in Champions. Allo Stadium arriva il Bologna, con Arnautovic spauracchio della difesa bianconera da esorcizzare e tre punti tassativi per riprendere la corsa per ora neanche alla vetta ma almeno alle prime posizioni. Ecco come dovrebbe scendere in campo la squadra di Allegri, che ritrova tanti uomini rigenerati dalle prestazioni con le rispettive nazionali. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic con Milik. E Szczesny si riprende la porta: la Juventus anti Bologna

    TORINO – Meno tre alla ripartenza: domenica la Juventus ospita il Bologna all’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri, in attesa di verificare le condizioni degli ultimi nazionali, pensa al 3-5-2 per l’incrocio contro i rossoblù di Marko Arnautovic, capocannoniere della Serie A con 6 gol. E saranno Arkadiusz Milik e Dusan Vlahovic (Di Maria è squalificato) i terminali bianconeri. Se DV9 è rientrato più leggero dalla Nazionale grazie al gol segnato contro la Norvegia di Erling Haaland, Arek è uno degli juventini più in forma, senza contare che si ritroverà di fronte quell’Arnautovic con il quale è stato in ballottaggio proprio per la maglia bianconera.
    RABIOT E LOCATELLI Novità importanti soprattutto in mezzo al campo. Allegri recupera Adrien Rabiot e Manuel Locatelli, out contro Benfica e Monza prima della sosta. Il francese e l’italiano probabilmente si piazzeranno ai lati di Leandro Paredes. Recuperato anche Fabio Miretti, che probabilmente si accomoderà in panchina. Qualche dubbio in più sugli esterni: Filip Kostic, reduce dall’assist per Vlahovic in Nazionale, è in ballottaggio con il rientrante Alex Sandro, mentre a destra Mattia De Sciglio è in vantaggio su Juan Cuadrado.
    RIECCO SZCZESNY In porta riecco Tek Szczesny, assente dal 31 agosto (Juventus-Spezia 2-0) ma reduce dal buon rodaggio con la Polonia. Davanti al polacco il trio composto da Gleison Bremer, Leonardo Bonucci e Danilo.
    PROBABILE FORMAZIONEJUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bremer, Bonucci, Danilo; De Sciglio, Locatelli, Paredes, Rabiot, Kostic; Milik, Vlahovic. All. Allegri
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    Juve, complimenti a Vlahovic e Kostic per la vittoria in Nations League

    Dusan Vlahovic e Filip Kostic ritrovano il sorriso in nazionale. I due serbi della Juve hanno trovato l’intesa vincente nel match di Nations League contro la Norvegia, vinto per 2-0. Il centravanti ha vinto il duello con Erling Haaland sfruttando un assist dell’ala classe 1992, tornando così al gol su azione che gli mancava dalla prima partita di Serie A contro il Sassuolo, datata 15 agosto. Il club bianconero ha voluto fare i complimenti ai due connazionali tramite un post su Twitter: “Assist e gol, complimenti a Filip e a DV9 per la vittoria con la Serbia in Nations League”. Buone notizie dunque per Max Allegri in vista del match di campionato in casa contro il Bologna in programma domenica 2 ottobre alle 20:45, con i bianconeri costretti a vincere dopo una partenza da incubo (due vittorie, quattro pareggi e una sconfitta in campionato). LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, la ricarica in serbo. Tra voglia di gol e di derby

    TORINO – (e.e.) La Juventus, con tutti i suoi guai, è temporaneamente accantonata. Così, ecco la ricarica in serbo: Dusan Vlahovic, in Nazionale, ha ritrovato sorrisi, buonumore e carica emotiva, dimenticando nervosismo e incomprensioni. Scortato da Filip Kostic, apre l’allenamento determinato a tirato a lucido. Rivuole il gol, rivuole certe sensazioni che con il gioco di Max Allegri sta faticando a riscontrare quando indossa la maglia della Juve, spesso in fuorigioco e fuori contesto. Domani c’è la sfida di Nations alla Svezia, per far partire l’operazione Mondiale.

    GUAI ALLE SPALLE L’attaccante sta bene, lo conferma lui stesso: «Sono venuto anche durante il processo di recupero per fare il tifo per i miei compagni ed è il minimo che potevo fare per la mia nazionale in quel momento. Il ct Dragan Stojkovic mi è venuto sempre incontro e devo ringraziarlo per avermi aiutato a guarire dall’infortunio nel miglior modo possibile. Ora sono pronto e molto felice di essere di nuovo tra i convocati. Non vedo l’ora di giocare contro Svezia e Norvegia».

    Guarda la galleryIl derby è servito: con la maglia della Serbia

    IL DERBY Nella Serbia, poi, un bel gruppo arriva da Torino: Vlahovic e Kostic della Juventus, Vanja Milinkovic Savic, Namanja Radonjic e Sasa Lukic del Toro. Il derby del 15 ottobre è dietro l’angolo e già sono partite le grandi manovre: ti fermo io, e io segno, e io ti piazzo un tiro da tre punti, e io paro tutto. Da vivere intensamente, così, nella quotidianità. Poi, si avvicinerà il momento e anche i telefonini smetteranno di dialogare. Prima, però, la Serbia felice che andrà ai Mondiali con i ragazzi che vivono su sponde opposte del Po.
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