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    Lazaro-Torino, è fatta: le cifre dell’operazione con l’Inter

    Il calciatore, out da gennaio ad aprile per un grave infortunio al legamento collaterale, sarà domani in città per svolgere le visite mediche di rito, ultimo step prima di porre la propria firma sul contratto che lo legherà ufficialmente al club piemontese.
    Con Lazaro il Toro mette la freccia
    Le cifre dell’operazione
    Pur non avendo esercitato nei termini concordati il diritto di riscatto in proprio favore, il Torino non ha mai ‘mollato’ definitivamente il calciatore e ha convinto la dirigenza dell’Inter con un’operazione a titolo definitivo sulla base di 4 milioni di euro, più una percentuale sulla futura rivendita. 
    Dopo Lazaro Toro su Correa, l’argentino ci pensa: la situazione aggiornata LEGGI TUTTO

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    Toro, per Lazaro stop e niente Inter. Ma si lavora al riscatto

    TORINO – Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto Valentino Lazaro hanno individuato una lesione tra il primo e il secondo grado del muscolo grande adduttore destro. Salta quindi Toro-Inter di sabato. Tra l’altro, il laterale austriaco aveva una motivazione in più contro i nerazzurri: il cartellino, infatti, è di proprietà del club di Zhang e il Toro vorrebbe tenerlo, magari con lo sconto. LEGGI TUTTO

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    Lazaro, Vagnati tratta con l’Inter: Torino tra rinnovi e riscatti

    TORINO – Il rinnovo di Gvidas Gineitis è solo il primo passo di un lunghissimo lavoro che attende Davide Vagnati da qui ai mesi estivi. Il fronte più caldo, vista la caratura dei giocatori, è senza dubbio quello relativo ai riscatti dei cartellini che in questo momento non sono di proprietà del Toro. A partire da Ivan Ilic e Nemanja Radonjic: due storie così uguali, ma allo stesso tempo profondamente diverse. Uguali perché sugli accordi con Verona e Marsiglia ci sono obblighi di riscatto già pattuiti: il primo a 16 milioni (17 con le provvigioni), il secondo a 2. Diversi, invece, sono i momenti che stanno vivendo in granata: il primo è appena sbocciato, il secondo è in rotta di collisione con Juric dopo lo scontro col tecnico nel derby. Poi ci sono i casi spinosi: Nikola Vlasic (per farlo restare sotto la Mole servono 15 milioni da versare al West Ham) e Aleksej Miranchuk (l’Atalanta chiede 12 milioni e non farà sconti) sono in attesa di conoscere il loro destino. In questo caso, sarà decisiva la volontà di Cairo: rilanciare oppure lasciarli andare disattendendo le idee di Juric? Servirà un’attenta riflessione, dalla quale passa il Toro che verrà. LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric ritrova le frecce

    TORINO – Juric ritrova le frecce. Vero che colui che fin qui ha complessivamente avuto il rendimento migliore – sorprendendo per continuità e qualità delle prestazioni – cioè Lazaro, è fermo e ne avrà ancora per un po’ (ipotizzabile rivederlo in campo tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo), ma tra quanto si è visto a Firenze e la notizia del ritorno in gruppo di Ola Aina il tecnico granata può ora sentirsi tranquillo.

    Il tempo di Aina

    Tanto che Bayeye, il co-protagonista dell’ottavo di finale di Coppa Italia vinto contro il Milan, potrà comunque essere mandato a giocare: la Reggina di Pippo Inzaghi lo aspetta a braccia aperte. L’ex del Catanzaro, da dove Vagnati lo ha prelevato dopo un convincente campionato in Serie C, non è stato impiegato né con lo Spezia né a Firenze, a differenza di Adopo, il match-winner di San Siro che al Franchi contro i viola ha avuto un importante ruolo da incontrista. Per la gara contro l’Empoli di sabato, e in considerazione della buona gara disputata da entrambi – da Vojvoda, autore dell’assist per il gol di Miranchuk, più ancora che da Singo – è presumibile toccherà di nuovo all’ivoriano a destra con il kosovaro a sinistra. Anche perché Ola Aina, che potrebbe tornare in campo per uno spezzone di partita, avrà bisogno di un paio di settimane, prima di trovare una buona condizione. Quella necessaria per interpretare il ruolo di esterno di centrocampo nell’atleticamente dispendioso 3-4-2-1 di Juric.

    Urgenza rinnovi

    Aina che resta intanto con il contratto in scadenza nel ’23, con Voivoda che invece in questo momento andrebbe a interrompere il rapporto con il Torino nel 2024. Una di quelle situazioni denunciate dall’allenatore croato alla vigilia della vittoria di Firenze. «Sui rinnovi e sui riscatti la situazione è complessa e difficile, ma può essere affrontata», diceva auspicando che alle parole del giovedì precedente – quello dell’incontro a Milano con Cairo e Vagnati con la condivisione delle intenzioni – seguano adesso i fatti. Ebbene il rinnovo di Voivoda, con il serio rischio di perdere Aina a parametro zero (prospettiva certa in assenza di una cessione nel gennaio in corso o di un prolungamento da qui all’estate), deve essere chiuso entro la fine della stagione. LEGGI TUTTO

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    Lazaro, lungo stop e riscatto in bilico. E il Toro resta con Singo e Vojvoda

    TORO – Ivan Juric resta con gli uomini contati: gli esterni a tutta fascia sono soltanto due, ovvero Mergim Vojvoda e Wilfried Singo. Valentino Lazaro, infatti, resterà fermo a lungo per la lesione di alto grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, andato ko a Salerno. «Purtroppo ho dovuto lasciare il campo dopo essere stato colpito al ginocchio… volevo continuare ad aiutare la squadra a vincere. Ma tornerò presto a lottare fianco a fianco con i miei colleghi per i nostri obiettivi. Grazie per i vostri messaggi e per il supporto. Forza toro», scrive il nazionale austriaco. E torna in discussione anche il riscatto dall’Inter, vista la situazione. Ancora fermo ai box anche Ola Aina, che va pure a scadenza. Insomma, una situazione critica.Guarda la galleryFlop Radonjic, Milinkovic-Savic evita la sconfitta: le pagelle di Salernitana-Torino LEGGI TUTTO

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    Torino anti-Milan: occhio alle fasce

    TORINO – Nel momento migliore della sua esperienza al Torino, Ola Aina è costretto a fermarsi. L’esterno ha riportato mercoledì una distrazione del bicipite femorale sinistro, che di fatto sancisce la fine del suo 2022, visto che dovrà restare fermo un mese e da metà novembre la Serie A si ferma per fare spazio al Mondiale. Il guaio assume un peso ancora maggiore, visto che domenica al Grande Torino arriva il Milan e Juric è costretto a sostituire un elemento in gran forma proprio sulla fascia dove i campioni d’Italia proporranno Theo Hernandez e Leao. Il tecnico ha a disposizione tre esterni tra i quali scegliere i due che scenderanno in campo. Il maggiore indiziato per la sostituzione di Aina è Valentin Lazaro, che dopo un inizio da riserva si è via via guadagnato uno spazio importante, tanto da essere il più utilizzato finora. Dall’altra parte, il ballottaggio è tra Mergim Vojvoda e Wilfried Singo, con il kosovaro favorito, data l’involuzione del senegalese, ancora alla ricerca della condizione migliore. Da quella parte, Pioli dovrebbe proporre Kalulu e Messias. avversari temibili, ma è sull’altra fascia che i granata non potranno concedere il minimo errore.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro, la parabola di Lazaro: così si è conquistato il posto

    TORINO – Oggetto misterioso prima, riserva annunciata poi e alla fine titolare: Valentino Lazaro è l’esterno di centrocampo che Juric ha utilizzato di più in questa prima parte di campionato. Sulla fascia destra o su quella sinistra, l’austriaco ha colmato le distanze e il gap con la concorrenza, dimostrandosi affidabile in fase di spinta. Sull’atteggiamento difensivo, invece, deve migliorare e per questo sta lavorando al Fialdelfia agli ordini di Ivan Juric e del suo staff. Le aspettative (basse, per la verità) su Lazaro, primo innesto dopo la sfuriata estiva tra l’allenatore e Vagnati, sono state capovolte da una serie di prestazioni incoraggianti. Per convincere Juric e l’ambiente granata – scettico sul suo conto, considerando come all’Inter prima e poi nei prestiti a Newcastle, Borussia Monchengladbach e Benfica non avesse quasi mai convinto – Lazaro si è preso il Toro uno spezzone alla volta. Alla prima di campionato contro il Monza ha giocato 11 minuti, mentre contro la Lazio si è fermato a 18. Dopo i 90’ in panchina contro la Cremonese, Juric ha deciso di inserirlo in pianta stabile nell’undici titolare, senza mai privarsene. Dopo 8 partite di campionato, Lazaro è il primo tra gli esterni di centrocampo per minuti giocati: 422 contro i 416 di Singo e i 338 di Ola Aina. «Può fare ancora di più e ha margini di miglioramento» aveva detto su di lui Juric alla viglia della sfida contro il Sassuolo, confermandogli fiducia e stima.Sullo stesso argomentoToro, per la prima volta zero assenzeTorino

    Lazaro titolare

    Sulla titolarità di Lazaro, va detto, hanno inciso anche i problemi fisici accusati da Singo e Vojvoda e l’involuzione preoccupante di Aina, incapace di invertire la tendenza negativa che ha caratterizzato le ultime stagioni. In campo, Lazaro ha comunque dimostrato il suo valore. L’unico vero passaggio a vuoto si è verificato contro l’Atalanta, causando il rigore (intervento scriteriato su Lookman) trasformato dal nerazzurro Koopmeiners per il 3-1 che ha spento le speranze del Torino di conquistare un punto al Gewiss Stadium. Nell’ultima sfida contro il Napoli, invece, pur soffrendo Politano in fase difensiva è riuscito a proporsi in avanti, partecipando all’azione del gol di Sanabria: il suo traversone dalla sinistra, infatti, dopo una serie di deviazioni ha permesso al centravanti paraguaiano di riaprire la sfida del Maradona nel finale di primo tempo. La duttilità, del resto, è la qualità migliore dell’ex Inter, capace di agire da terzino e laterale di centrocampo (su entrambi i fronti d’attacco) ma anche da esterno offensivo. Soluzione, quest’ultima, già sperimentata in Nazionale e che potrebbe tornare utile anche a Juric in caso di emergenza. Giocare con continuità con il Torino è l’obiettivo principale di Lazaro per rilanciarsi. La sua Austria, infatti, ha mancato la qualificazione al Mondiale in Qatar e dovrà accontentarsi di sfidare l’Italia in amichevole il 20 novembre. Il futuro del giocatore, quindi, passerà solo e soltanto dal rendimento con la maglia granata. L’età – ha compiuto 26 anni a marzo – gioca ancora a suo favore, ma le 4 squadre diverse nelle ultime 3 stagioni dimostrano che ha bisogno di stabilità. Intanto domenica, nella sfida dell’ora di pranzo contro l’Empoli, dovrebbe ancora una volta toccare a lui presidiare la fascia sinistra di centrocampo, con Singo dall’altra parte. Il recupero di Vojvoda, rientrato da pochi giorni in gruppo dopo l’infortunio accusato nel riscaldamento della sfida contro il Sassuolo del 17 settembre, impone prudenza sull’utilizzo del kosovaro. Aina, invece, in questo momento rappresenta la quarta scelta sugli esterni. Contro i toscani ci sarà ancora Lazaro, l’ennesima trovata di Juric per il Toro.
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    Il Toro ha una freccia in più: torna Singo per colpire l'Inter

    TORINO – Il Toro ci crede, eccome se ci crede. I granata sono convinti di sbancare San Siro sabato sera e impreziosire ancora di più la loro classifica. Per questo motivo al Filadelfia si vivono giorni intensi, giorni di grande lavoro con il sorriso sulle labbra da parte di tutti. E arriva anche una buona notizia: Wilfried Singo è tornato in gruppo ed è disponibile per la sfida del Meazza. Il terzino, dunque, entra in concorrenza con Valentino Lazaro, che contro il Lecce è stato uno dei migliori in campo. Ivan Juric, che segue la squadra da casa e fornisce le istruzioni in diretta al vice Matteo Paro, ora ha due giocatori fortissimi sulla destra ed è proprio su questa zona del campo che i granata vogliono colpire. Tra i due è ballottaggio, ma di sicuro entrambi scenderanno in campo nel corso dei 90 minuti. La staffetta sarà concordata prima dell’inizio della partita. Contro l’Inter, chi scenderà in campo dall’inizio dovrà dare tutto senza risparmiarsi per poi venire sostituito quando sarà finita la benzina.
    Le altre scelteIl resto della squadra è praticamente fatto: Vanja Milinkovic-Savic in porta, poi Koffi Djidji, Perr Schuurs e Ricardo Rodriguez. E ancora: Singo (o Lazaro) sulla destra e Mergim Vojvoda sulla sinistra (l’alternativa è Ola Aina), Karol Linetty e Sasa Lukic centrali, Nikola Vlasic e Nemanja Radonjic trequartisti con Antonio Sanabria unica punta. E in panchina tanti giocatori-titolari che scalpitano per entrare: Alessandro Buongiorno, Emirhan Ilkhan e Pietro Pellegri, pronti a dare il cambio in qualsiasi momento. Oltre naturalmente ad Aina e a colui che non partirà dall’inizio tra Singo e Lazaro.
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