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    Aquilani a Pisa, ora può essere un’altra storia

    TORINO – Fino a sabato scorso, Alberto Aquilani a Pisa era un De Zerbi che non ce la stava facendo ma del resto, anche il guru del Brighton ha dovuto mangiare pane duro prima di diventare l’allenatore più alla moda. Normale dunque, che nella sua prima annata su una panchina professionistica, dopo un promettente praticantato per le giovanili della Fiorentina, Aquilani avesse bisogno del suo tempo per confrontarsi col mestiere di allenatore, su una panchina non certo semplice come quella del Pisa, piazza calda ed ereditata dopo delusioni cocenti, non semplici da archiviare, anche se in estate era stato giusto chiudere il ciclo di D’Angelo e rifondare. Di sicuro Aquilani è stato molto protetto da tutti (e se non avesse un nome importante per i suoi trascorsi da calciatore, sarebbe andata diversamente), scelta che alla fine sta pagando. Perché la convincente vittoria di sabato del Pisa al Rigamonti-Ceppi di Lecco (1-3), è stata forse la miglior prova stagionale, la prima giocata dagli Aquilani’s boys con attenzione e intensità per 90 minuti. E che ha proiettato i toscani in un tranquillo centro classifica, a -3 dai playoff ma soprattutto con 5 lunghezze di margine sui playout. II Pisa era in crescita già da fine 2023 ma la vittoria netta sui blucelesti è stato forse il primo vero punto esclamativo dei toscani, ora il Pisa è in serie positiva da 4 partite, in cui ha fatto 8 punti. Un passo che per ora ha fruttato un vantaggio abbastanza rassicurante sulla zona calda che potrà dare tranquillità alle giocate dei nerazzurri, la palla scotterà meno. Poi, è chiaro che quando proponi un calcio fatto di costruzione dal basso, possesso palla e pressione alta, hai bisogno di tempo perché le tue idee s’impongano e il Pisa glielo sta dando, mai Aquilani in stagione è stato messo in discussione quando i risultati mancavano e anche la stessa piazza al massimo ha mormorato ma mai discusso veramente il tecnico. E così, adesso per il Pisa e per Aquilani può schiudersi tutta un’altra stagione. Giocando così, i playoff sono scalabili. Al momento, l’8° posto è occupato dal Brescia ma per quel che s’è visto nell’ultimo turno, il Pisa appare come la squadra più in palla e forse la più attrezzata per conquistarli. Gli altri cinque posti della zona playoff sono molto più distanti e potrebbero già essere prenotati dalle squadre che oggi li occupano (anche se va verificata la tenuta del Cittadella e la flessione del Venezia che comunque hanno 8 e 10 punti più del Pisa). L’importante è che un successo così ineccepibile permetta ad Aquilani di lavorare con la serenità necessaria. Nessuno gli ha chiesto la A per questa stagione. Ma a differenza della scorsa annata, chiusa con un girone di ritorno che fu un’autentica via crucis, basterebbe terminare la stagione in crescendo e magari con una qualificazione ai playoff, dimostrando che ci sono le basi per il progetto di riportare il Pisa in A, una annata insomma promettente, che archivi definitivamente quella finale beffarda, persa ai playoff del 2022, contro il Monza di Berlusconi e Galliani, partita che ancora fa sospirare la piazza nerazzurra. Vedremo intanto cosa riserverà il mercato di gennaio, dopo l’arrivo dell’attaccante Nichola Bonfanti, a segno all’esordio, gol pesante del 2-2 interno con la Reggiana. Purtroppo però, Bonfanti a Lecco s’è infortunato, ha avvertito un dolore muscolare alla coscia ma forse s’è fermato per tempo, potrebbe essere solo una contrattura. Dal mercato potrebbero arrivare, dalla Primavera del Milan, il terzino sinistro Davide Bartesaghì, 18 anni e dalla Cremonese, nello stesso ruolo (ma può fare anche il centrale) il 20enne Yuri Rocchetti, scuola Roma:ma serve anche un difensore più esperto mentre in avanti, la trattativa per Ciccio Caputo con l’Empoli, appare difficile. Attenzione allora alla pista Luca Moro che il Sassuolo vuole mandare da un’altra parte a maturare dopo 6 mesi al di sotto delle aspettative nello Spezia. Già, i liguri. Ultimi in classifica e coi tifosi in contestazione permanente, sabato sbarcheranno a Pisa. Partita tutt’altro che banale, di fatto le due tifoserie sono divise da una feroce rivalità e vista la ridotta distanza fra le due città, la vivono come una specie di derby. Attenzione però, perché i tifosi della Curva Nord, con un comunicato, hanno annunciato che a partire dalla gara coi liguri non entreranno all’Arena Garibaldi, scelta che manterranno a tempo indeterminato, finché non ci saranno risposte sui problemi che affliggono il vetusto stadio (di cui ne chiedono l’aumento della capienza). Una protesta di cui magari Aquilani e i suoi avrebbero fatto a meno, visto che sabato potrebbe essere la gara della verità per capire quanto vale questo Pisa. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Venezia da A. Samp-Lecco: Pirlo vs Bonazzoli

    TORINO – La 16ª giornata di Serie B si apre oggi con sette partite. Il match clou fra le 6 gare delle 14, dove spicca Cremonese-Venezia. I padroni di casa hanno svoltato dall’avvento di Stroppa e vincendo oggi si porterebbero a -4 dai lagunari che oggi sarebbero promossi in A assieme all’altra capolista, il Parma. Il Venezia di Vanoli è la squadra più in palla, viene da 5 vittorie di fila e ha l’occasione di staccare in classifica almeno per una notte il Parma, impegnato domani in casa col Palermo. Come rendimento nell’ultimo mese però, subito dopo il Venezia viene proprio la Cremonese che prima di fare 0-0 a Pisa nell’ultima uscita, aveva messo insieme 4 vittorie consecutive. Di sicuro, tanti oggi tiferanno per i grigiorossi lombardi perché se vincono si riapre la corsa per uno dei due posti che danno la promozione diretta. Fra le altre gare delle 14, occhio a Sampdoria-Lecco, scontro salvezza e sfida in panchina fra Pirlo e Bonazzoli, entrambi classe 1979, cresciuti insieme nelle giovanili del Brescia. Allenatori che hanno idee diverse: Pirlo vorrebbe praticare un calcio ambizioso e arioso, cosa non semplice da fare in B, lo si è visto nell’ultima uscita dei blucerchiati, il ko per 3-1 a Brescia che ha ridimensionato la Samp, veniva da tre vittorie di fila e 4 successi nelle precedenti 5 partite. Insomma, al Rigamonti la Samp ha fallito l’esame di maturità e oggi riceve un Lecco che, battendo il Bari, ha raggiunto a quota 16 la Samp. Ecco, Bonazzoli invece, rispetto a Pirlo propone un calcio più efficace che sta stupendo tutti: prima del suo arrivo, il Lecco era dato per spacciato, pronto all’immediato ritorno in C. Invece con Bonazzoli sono già arrivati gli scalpi di Pisa e Palermo in trasferta, Parma e Bari in casa, i blucelesti ora hanno un passo da playoff e dimostrano di poter raggiungere la salvezza, traguardo a cui deve tornare a pensare la Samp, dopo aver passato un mese a sognare di raddrizzare una stagione nata fra mille difficoltà. Oggi a Marassi, i tifosi blucerchiati ritroveranno Bonazzoli, protagonista da giocatore della Samp, si celebrerà anche l’addio al calcio di Quagliarella che sarà omaggiato dal Ferraris, Bonazzoli, scherzando ma non troppo, lo ha “convocato” per il Lecco. Sempre fra le gare delle 14, Marino si gioca la panchina del Bari che ospita il Sudtirol. Negli altoatesini, dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli va in panchina Federico Valente, appena promosso dalla Primavera altoatesina: la società vuole scegliere con calma il sostituto di Bisoli ma nello stesso tempo vuole soppesare Valente, dandogli almeno una chance per mettersi in mostra. Negli altoatesini, non convocato il difensore Masiello: come nella passata stagione, gli si evita il confronto col Bari, con cui fu coinvolto in un caso di calcioscommesse, è particolarmente osteggiato dalla tifoseria pugliese. Da brividi salvezza Ascoli-Spezia, da due giornate guidate, rispettivamente, da Castori (un pari e un ko) e D’Angelo (2 sconfitte). Nessuna delle due squadre può fallirla: l’Ascoli oggi è scivolato in zona playout, lo Spezia sarebbe retrocesso ma se oggi vince acciuffa in classifica i marchigiani. Traballa la panchina di Caserta nel Cosenza, impegnato a Cittadella coi granata che sembrano essere tornati quelli dei bei tempi che furono: vengono da 4 vittorie di fila e sono settimi, farebbero insomma quei playoff che mancano da due anni, dopo averli raggiunti per 5 stagioni di fila (con due finali disputate). Situazione simile anche per Ternana-Feralpisalò che oggi sarebbero entrambe retrocesse. I gardesani, ultimi in classifica, cercano ancora la prima vittoria con Zaffaroni che in caso di altro rovescio potrebbe essere esonerato (si pensa al ritorno di Vecchi). La Ternana invece, pare aver svoltato dall’arrivo di Breda: sabato scorso è arrivata la prima vittoria (1-3 a Cosenza), con lui le Fere sono ancora imbattute e hanno messo insieme 5 punti nelle ultime 3 gare, non pochi quando si sta sul fondo. Interessante anche la sfida delle 16.15, Catanzaro-Pisa. I calabresi di Vivarini si sono rilanciati con due vittorie di fila (nel derby col Cosenza e a Palermo) e oggi scenderanno in campo sapendo il risultato di Cremonese-Venezia (il Catanzaro è a -6 dai lagunari). Il Pisa di Aquilani invece, continua a fallire il decollo e ora deve guardarsi alle spalle (zona playout a -2). Il turno si chiude domani con le altre tre sfide (fischio d’inizio alle 16.15): oltre alla già citata Parma-Palermo, si giocano Como-Modena e Reggiana-Brescia. LEGGI TUTTO

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    Samp: a Brescia l’esame di maturità

    TORINO – La 15ª giornata di B si chiude oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 16.15. Esame di maturità per la Sampdoria, impegnata in una trasferta-verità in casa del Brescia, da due partite sotto la guida di Maran. Pirlo torna a casa sua, l’ultima volta fu col Milan nel 2011, oggi però è squalificato e in panchina va il vice Baronio, un altro dei 7 bresciani presenti in tutto nella truppa sampdoriana. I blucerchiati vengono da tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque partite, passo d’alta quota, che permette di mettere nel mirino la zona playoff, dimenticando gli incubi di classifica che si sono vissuti a inizio stagione. Il futuro della SamPirlo è assolutamente impronosticabile, può accadere di tutto: ha dimostrato, anche a se stessa, di essere una delle forze della B mentre se in questo mese arriveranno novità societarie, con ingressi importanti nel capitale del club, ci sarebbe la possibilità di fare un mercato di livello alla finestra di gennaio, da permettere il miglior piazzamento possibile ai playoff che anche nella precedente esperienza in B, nel 2012 con Iachini, furono acciuffati in extremis, prima di vincerli. Ma attenzione al Brescia che dà qualche segnale di risveglio, pur restando in una situazione difficile: Maran ha ereditato una squadra che con Gastaldello era in picchiata (5 ko di fila, compreso quello col traghettatore Belingheri) e sta provando a raddrizzarla, confortanti i punticini conquistati a Pisa nell’esordio e contro il Sudtirol. (a Bolzano in inferiorità numerica per un tempo), con la squadra tutto sommato in crescendo. Oggi prima panchina in trasferta per Cesc Fabregas, il suo Como è impegnato in casa del Sudtirol, dopo aver conquistato 4 punti nelle due precedenti uscite dei lariani sotto la sua guida: vittoria per 2-1 (maturata nel recupero e in superiorità numerica) sulla Feralpisalò ultima, 0-0 nel derby del Lario col Lecco, recupero della 3ª giornata, disputatosi martedì. Certo, ci vuole tempo per capire se la stella iberica diventerà un grande allenatore. Nel frattempo però, maggior sportività e obiettività nell’analisi post gara, non guasterebbe. Dopo il pari col Lecco, Fabregas ha parlato di vittoria mancata, quando le occasioni per vincere la gara erano state tutte degli avversari, parole da cui hanno preso le distanze anche tifosi del Como che continuano ad avere riserve (e non solo loro) sull’esonero di Longo, defenestrato dopo la vittoria di Ascoli e con la squadra potenzialmente terza in classifica. Oggi Fabregas si misurerà con il Sudtirol di Bisoli che tanto bene non se la passa: non vince da quattro gare nella quali ha conquistato un solo punto, quello di martedì in casa col Brescia, perdere colpi anche oggi vorrebbe dire per gli altoatesini veder tramontare la possibilità di replicare la scorsa formidabile annata, chiusa in semifinale playoff, per questa stagione resterebbe da preoccuparsi di mettere in sicurezza il campionato. Intrigante anche Lecco-Bari. I blucelesti, dopo l’ottimo derby disputato a Como, confermano di avere tutti i mezzi per lottare per la salvezza, certezza che non c’era prima dell’avvento di Bonazzoli. Per il Bari invece, c’è da capire se con Marino in panchina si è imboccato la strada giusta. Prima di cedere 0-3 dal Venezia capolista nell’ultimo turno, col tecnico di Marsala la squadra aveva messo assieme 8 punti in 4 gare e sentiva aria da playoff, ammesso e non concesso che questo Bari abbia i mezzi per conquistarli, vista anche la folta e qualificata concorrenza. LEGGI TUTTO

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    Recuperi Serie B: Como-Lecco derby senza gol, Sudtirol-Brescia 1-1

    Il derby del Lario tra il Como di Fabregas e il Lecco di Bonazzoli è finito 0-0. Il recupero della terza giornata di Serie B non ha regalato grandi emozioni permettendo ai padronidi casa di agganciare la Cremonese al terzo posto in classifica e agli ospiti di fare altrettanto con l’Ascoli al quintultimo posto, portandosi a due lunghezze dalla zona salvezza diretta.
    Sudtirol, non bastano un gol e un tempo con uomo in più: 1-1 col Brescia
    Tait, in gol al 7′, ha invece illuso il Sudtirol contro il Brescia. Niente ritorno alla vittoria dopo tre giornate. Un gol del capitano degli altoatesini ha mandato i bolzanini al riposo avanti di un gol e quando Olzer è stato espulso per somma di ammonizioni al 47′ del primo tempo il destino degli uomini di Maran sembrava ormai definitivamente segnato. Ci ha pensato, però, Borelli a regalare il secondo pari di fila alle rondinelle firmando la rete del pari al 79′. Maran, subentrato all’esonerato Gastaldello, si è confermato così imbattuto. LEGGI TUTTO

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    Lecco, prima vittoria in B: Pisa ko al 96′. Il Modena passa a Brescia

    PISA – Nel recupero della prima giornata di arriva la prima vittoria in Serie B del Lecco che passa a Pisa al 96′. Un successo storico per la formazione di Bonazzoli che alla sua seconda panchina regala un successo clamoroso al club. Gara subito a ritmi elevati con occasioni da una parte e dall’altra. Prima dell’intervallo sono gli ospiti a passare con Alessandro Bianconi che anticipa tutti e batte Nicolas. La risposta nerazzurra arriva con Tramoni nella ripresa, ma allo scadere è Tordini a regalare la grande gioia ai blucelesti che restano al momento ultimi in classifica. Amaro ko per il Pisa che non riesce a dare continuità all’ultimo successo. 
    Pisa-Lecco, tabellino e statistiche
    Brescia, primo ko: torna a vincere il Modena
    Dopo 7 giornate arriva il primo ko per il Brescia di Gastaldello che al Rigamonti si arrende nel finale al Modena. Gara bloccata che si accende solo nell’ultimo quarto d’ora. Prima una grande occasione per le rondinelle con Bisoli, poi succede di tutto nell’altra area di rigore. Prima Lezzerini regala un rigore ai canarini, riesce a neutralizzarlo, ma sul successivo calcio d’angolo viene infilato dalla deviazione ravvicinata di Zaro che riporta alla vittoria la squadra di Bianco.
    Brescia-Modena, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Bari a secco di vittorie. Sorride il Pisa di Aquilani, buio Lecco

    La Serie B entra nel vivo con il decimo appuntamento della stagione. Dopo l’anticipo tra Parma e Como, con la vittoria dei padroni di casa, il sabato di campionato si riempie di altri gol e sorprese. Continua il momento negativo del Bari, che non trova la vittoria da otto giornate: solo un pari contro il Modena. Ritrova il sorriso il SudTirol con una grande vittoria in trasferta sul campo della Cremonese. Gli altoatesini si rilanciano in classifica. Tre punti anche per il Pisa di Aquilani contro il Cittadella. Sempre più buio il momento del Lecco, sconfitto in casa anche dall’Ascoli. Ottavo risultato utile di fila per il Brescia. I biancazzurri devono recuperare ancora tre partite e possono continuare la scalata.
    Serie B, i risultati degli anticipi
    Il match tra Bari e Modena si sblocca solo nell’ultima fase di gara: Sibilli illude Marino, Manconi risponde e strappa un punto importante. Al SudTirol di Bisoli basta un autogol di Ravanelli all’84’ per battere la Cremonese e prendersi la zona playoff. Vince anche il Pisa grazie alle reti di Piccinini e Torregrossa, inutile il gol allo scadere di Magrassi per il Cittadella. Gastaldello esulta grazie a Bisoli, che con il suo timbro regala la vittoria al Brescia contro la Ternana. Sempre peggio il Lecco, sconfitto 2-0 dall’Ascoli: apre Nestorovski, chiude Quaranta. A chiudere le gare del sabato di Serie B è stata la vittoria del Catanzaro al Ceravolo contro la FeralpiSalò. I giallorossi hanno risposto alla vittoria del Parma e con i tre punti si sono portati al momento al secondo posto a 21 punti in attesa delle partite di Palermo e Venezia. E’ successo tutto nella ripresa con i calabresi avanti con Vandeputte poi Biasci e l’autorete di Bacchetti hanno chiuso il match. 

    Bari-Modena 1-1
    Cremonese-SudTirol 0-1
    Lecco-Ascoli 0-2
    Pisa-Cittadella 2-1
    Ternana-Brescia 0-1
    Catanzaro-FeralpiSalò 3-0 LEGGI TUTTO

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    Bari e Lecco, esonerati Mignani e Foschi: saltano altre due panchine in B

    Bari e Lecco cambiano in panchina
    Mignani paga lo scotto del palese contraccolpo psicologico subito dai pugliesi per il gol all’ultimo respiro subito nel ritorno della finale playoff contro il Cagliari, che ha mandato in frantumi un salto di categoria che stava per essere sancito dal triplice fischio finale. Foschi aveva vinto, invece, la sua di finale playoff: quella in Serie C con il Foggia ma l’avvio di campionato ha regalato un solo punto in sei partite.
    Lo score di Mignani in nove giornate è stato, invece, di una vittoria, sette pareggi e una sconfitta. Troppo poco per garantirgli ulteriore credito e riconoscenza, nonostante il tecnico avesse riportato il Bari in Serie B e, come detto, a un passo dalla A. LEGGI TUTTO

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    Samp a Cremona: Pirlo insegue la svolta

    TORINO – Dopo i quattro anticipi di ieri (Modena-Pisa 2-0, Palermo-Feralpisalò 3-0, Parma-Reggiana 0-0, Sudtirol-Ascoli 3-1), la 4ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre sei partite. La prima alle 16.15: al Rigamonti il Brescia fa il suo esordio in campionato ricevendo il Cosenza. Si gioca a porte chiuse perché i lombardi devono scontare la follia della gara di ritorno del playout della passata stagione. Anche allora a Brescia c’era il Cosenza che quando pareggiò, scatenò l’ira degli ultrà delle rondinelle, fecero sospendere la partita con lancio di fumogeni e invasione di campo, la gara non riprese più e il Cosenza ottenne anche la vittoria a tavolino. Curioso che si debba riprendere proprio dalla stessa sfida, per non parlare di un regolamento che ha riammesso in B una squadra sconfitta sul campo, vietando di premiare una possibile emergente dalla C. Quattro gare alle 18.30. La Sampdoria di Pirlo è di scena a Cremona e verrebbe voglia di dire, blucerchiati, battete un colpo. Non solo la Samp è reduce da due sconfitte di fila in casa (contro Pisa e Venezia, meno male che non era il palio delle Repubbliche Marinare) ma la squadra è uscita incompleta dal mercato. Nell’ultimo giorno neanche un colpo ma per puntare alla A servivano un portiere, un difensore e un bomber d’affidamento. Invece, il nulla, forse qualcuno arriverà in seguito, dagli svincolati. Ma con la squadra attuale, più che ai quartieri alti per i quali la rosa non è attrezzata, Pirlo dovrà pensare di evitare rischi. Sull’altro fronte la Cremonese degli ex genoani, Ballardini e soprattuuto Coda, quest’ultimo era stato anche a un passo dalla Samp, prima di firmare per i grigiorossi. Una Cremo che ha vissuto una partenza diesel ma che è reduce dalla vittoria di Terni nell’infrasettimanale, gara decisa proprio da Coda, 52 gol nelle precedenti 3 annate di B, promosso in A con Lecce e Genoa. Oggi fa il suo esordio anche il Lecco che il 30 agosto, assieme al Brescia, ha vinto la battaglia legale per un posto in B. I blucelesti, che tornano nella categoria dopo mezzo secolo, sono costretti a giocare all’Euganeo di Padova, in attesa che lo stadio di casa, il Rigamonti-Ceppi, sia a norma per la B. Oggi affrontano un Catanzaro che va tenuto d’occhio per come si sta facendo strada. Dopo lo 0-0 di Cremona, la squadra di Vivarini ha raccolto due vittorie di fila (2-1 alla Ternana e soprattutto 3-0 allo Spezia), risultati che pongono i calabresi come una possibile candidata nella lotta per la A anche se per patron Noto l’obiettivo è la parte sinistra della classifica. Già, però, vincessero oggi, affiancherebbero il Parma in vetta. Il Bari invece, è di scena a Terni. I pugliesi hanno completato l’organico solo nelle ultime ore di mercato con gli arrivi, soprattutto, di Aramu e Acampora. Ancora imbattuti, in classifica sono un po’ attardati, anche per il pari subito in casa dal Cittadella nell’infrasettimanale ma i mezzi per risalire non mancano. La Ternana invece, finora ha raccolto tanti complimenti ma zero punti in tre uscite. Lucarelli è alle prese con la complicata rifondazione di una squadra che ha cambiato pelle sul mercato, via i big, spazio a giovani promettenti. L’allenatore si sente sulla graticola e ha risposto da par suo, ci sono io in panchina perché tutti gli altri si sono rifiutati, ha detto. Ma anche perché ha un contratto fino al 2025, eredità della gestione Bandecchi. Sempre alle 18.30, il confronto fra due squadre che avrebbero ambizioni ma che finora stanno deludendo, Spezia-Como, entrambe con un solo punto (anche se hanno giocato solo due gare). Si gioca a Cesena per il lavori al Picco, chi perde oggi fra Longo e Alvini, potrebbe vedersela brutta. Clima teso soprattutto a La Spezia. Se a Como, coi soldi dei potenti fratelli Hartono, quasi non s’è badato a spese per fare una squadra competitiva, sui liguri ci sarebbe molto da dire. Nessuno aveva, potenzialmente, la liquidità del club di Platek, considerando il paracadute per la retrocessione (25 milioni) e le decine di altri milioni incassati con le cessioni dei big che avevano offerte. Eppure, il mercato è stato fatto al risparmio. Al momento, con la squadra attuale, è quasi una scommessa pensare di tornare subito in A. Alle 20.45, il turno si chiude con il derby veneto Cittadella-Venezia. I padroni di casa, rifondati in estate con 10 acquisti perlopiù giovani, in caso di successo in classifica acciuffano i lagunari a quota 7. Curiosità per Claudio Cassano, il 20enne di Trani e di scuola Roma che nell’ultima uscita ha incantato al San Nicola, dove esplose il suo celebre omonimo, Fantantonio da Bari. Ma la vera attesa è per il Venezia di Vanoli che ha chiuso il mercato senza cedere bomber Pohjanpalo mentre il prezioso Johnsen nelle ultime ore ha rifiutato il Real Valladolid. Ciò vuol dire avere i mezzi per andare in A, anche direttamente. Da quasi un anno Vanoli sta facendo un gran lavoro sulla panchina dei lagunari che può portare molto lontano, magari in quella A persa nel 2022. E intanto, vincere stasera vorrebbe dire acciuffare il Parma in vetta. LEGGI TUTTO