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    Barcellona, i soci contro Bartomeu: raccolte più di 7.500 firme

    BARCELLONA (Spagna) – Sono già 7.500 i soci del Barcellona che hanno firmato per una mozione contro il presidente uscente Josep Maria Bartomeu. Lo ha annunciato su Twitter lo stesso gruppo di soci, autori dell’iniziativa ‘Més que una Moció’. Sul proprio sito internet, Marca ricorda che per poter portare avanti la mozione i soci devono raccogliere 16.520 firme (il 15% del corpo elettorale) entro il 17 settembre.

    Bartomeu e il caso Messi
    Ieri c’è stata la prima seduta della settimana e Messi ha ripreso confidenza con l’ambiente. I suoi compagni di squadra hanno iniziato i lavori in vista della nuova stagione lunedì scorso, quando lui aveva disertato la prima seduta agli ordini di Ronald Koeman: il rapporto con la società era ai minimi termini e il richiamo di Pep Guardiola da Manchester sembrava troppo forte per resistergli. Messi aveva inviato un burofax alla società in cui annunciava la sua volontà di rescindere il contratto. Poi le frizioni con la Liga, gli incontri tra il padre e il presidente Bartomeu. Infine, l’epilogo: le sue parole di venerdì hanno ripianato tutto, ma questo “tutto” sa molto di armistizio. In ogni caso ha assicurato: “Farò del mio meglio. Voglio sempre vincere, sono competitivo e non mi piace perdere nulla”.  LEGGI TUTTO

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    Mundo Deportivo: “Messi torna ad allenarsi con il Barcellona”

    Messi torna ad allenarsi con il Barcellona
    L’allenamento sarà a porte chiuse perché sono previsti tantissimi giornalisti per documentare il rientro alla base di Messi. Se già non l’ha avuto, il fuoriclasse forse avrà un confronto con squadra e tecnico, c’è ancora il nodo fascia di capitano da sciogliere. Probabilmente la prima uscita della nuova stagione di Messi con il Barcellona avverrà nell’amichevole del 12 settembre contro il Nastic, oppure contro il Girona.
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    Sport: “Messi non sarà più il capitano del Barcellona?”

    BARCELLONA (Spagna) – A due giorni dall’annuncio di Leo Messi, al Barcellona è ora di raccogliere i cocci e provare ad andare avanti insieme, almeno fino a giugno. Il fuoriclasse argentino, nel corso dell’intervista, ha dichiarato di voler essere pienamente coinvolto nel nuovo progetto blaugrana e non c’è alcun motivo di dubitare delle sue parole. Il desiderio di tutti i tifosi del club è quello di tornare ai fasti di un tempo, cancellando il dolorosissimo 8-2 di Lisbona in Champions contro il Bayern. Alle 17.30 di lunedì ci sarà il tanto atteso faccia a faccia tra la Pulce e Koeman: il tecnico vorrà sapere cosa sta passando nella testa di Leo che, secondo quanto rivelato da Sport, potrebbe addirittura fare un passo indietro e lasciare la fascia di capitano ai vice Busquets, Piqué e Sergi Roberto. È probabile che l’argentino non si senta più a suo agio dopo le settimane burrascose che lo hanno portato a un passo da uno storico divorzio con la società che lo ha lanciato, cresciuto e fatto diventare grande. Quel che appare certo è che gli occhi del mondo saranno ancora puntati su di lui, soprattutto domani, quando Messi tornerà finalmente alla Ciutat Esportiva per il primo allenamento della nuova stagione.
    “Messi resta al Barça: le pesanti conseguenze per il club” LEGGI TUTTO

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    Messi, guerra al Barcellona e alla Liga: “Clausola non valida!”

    TORINO – La guerra tra Leo Messi e il Barcellona continua. Il tanto atteso comunicato del fenomeno argentino è stato pubblicato e le parole della Pulce sono al veleno contro il club blaugrana e la Liga. Messi, tramite il padre-agente Jorge, contesta l’applicazione della clausola rescissoria presente nel suo contratto, che stabilisce che per liberarsi dal club bisogna pagare 700 milioni di euro.
    Rakitic, veleno su Messi e Vidal
    Messi-Barcellona, il comunicato
    Il rappresentante del giocatore risponde alla nota informativa pubblicata dalla Liga lo scorso 30 agosto. Nel comunicato si legge: “Non sappiamo quale contratto abbiano analizzato e quali siano le basi sulle quali concludano che il suddetto avrebbe una “clausola di rescissione” applicabile nel caso in cui il giocatore dovesse decidere di esercitare la clausola unilaterale per liberarsi, con effetto a partire dal termine della stagione 2019/2020″. La nota prosegue: “Ciò è dovuto a un evidente errore della Liga. Così come indica letteralmente la clausola 8.2.3.6 del contratto firmato dal giocatore col club: “questo indennizzo non si applicherà qualora la risoluzione del contratto per decisione unilaterale del giocatore abbia effetto a partire dal termine della stagione 2019/2020”. Infine si legge: “E’ ovvio quindi che la clausola di risoluzione da 700 milioni di euro non sia assolutamente applicabile”.
    La risposta della Liga a Messi
    La Liga spagnola ha risposto immediatamente al comunicato di Messi: “La clausola da 700 milioni esiste – si legge sul comunicato pubblicato dal campionato spagnolo – ed è assolutamente valida, la loro interpretazione del contratto è decontestualizzata e lontana dalla letteralità dello stesso”. La Liga ribadisce così la nota ufficiale pubblicata lo scorso 30 agosto. LEGGI TUTTO

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    Rakitic, veleno su Messi e Vidal: “Giocava perché era amico suo”

    “Vidal giocava perché era amico di Messi? Non lo so, mi sono sempre messo a disposizione dell’allenatore anche se certe decisioni non volevo capirle, ma per il bene del gruppo l’ho fatto”. Le prime parole di Rakitic come nuovo giocatore del Siviglia sono cariche di veleno e riguardano Vidal, la ‘Pulce’ e il Barcellona. “Non posso dire certo che io e Messi eravamo migliori amici, ma mi ha sempre trattato bene. Non mi ha mai parlato della sua volontà di lasciare il Barça, l’ho saputo dai media” ha aggiunto a Cope e Radio Marca.
    Tra Suarez e la Juve ora c’è anche Messi
    Marca: “Messi resta al Barcellona per cinque motivi, ecco quali” LEGGI TUTTO

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    Atletico Madrid, Diego Costa e Arias positivi al Coronavirus

    TORINO – Il Coronavirus continua a colpire e, questa volta, arriva in casa Atletico Madrid. Il club spagnolo ha comunicato che Diego Costa e Santiago Arias sono risultati positivi al Covid-19 e che i due giocatori sono in isolamento. Sia l’attaccante che il terzino sono asintomatici e non hanno avuto contatti con gli altri membri della rosa. Tutti negativi, infatti, i tamponi effettuati sul resto della squadra e sullo staff tecnico. Questo il comunicato del club: “Oggi tutti i membri della prima squadra hanno superato i test precedenti richiesti dal protocollo all’inizio della nuova stagione 2020/21 nella Wanda Sports City di Majadahonda. La prima squadra ha partecipato, ad eccezione di quelli internazionali che sono impegnati con le rispettive selezioni e che saranno sottoposti a controlli finiti gli impegni con i loro paesi”. LEGGI TUTTO

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    Modric: “Messi? Se va via è come l'addio di Ronaldo”

    MADRID – “La partenza di Messi sarebbe una grande perdita per il prestigio della Liga. Il calcio è così e devi voltare pagina. Quando Cristiano è andato via, è successa la stessa cosa, la vita è continuata senza di lui al Real. Lo stesso accadrà a Barcellona e nella Liga se andrà via Messi”. Luka Modric analizza cosi l’eventuale addio di Leo Messi al Barcellona, ai microfoni del Mundo Deportivo, facendo un parallelismo con la cessione di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus.
    Messi, l’apertura del padre: “Può restare al Barcellona” LEGGI TUTTO

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    Messi, retroscena Marca: “Il Barcellona sapeva già del suo addio”

    BARCELLONA (Spagna) – A Barcellona ne sono certi, quella che comincerà lunedì sarà una settimana chiave per il futuro di Leo Messi. E intanto continuano ad arrivare nuovi retroscena sulla delicata situazione del fuoriclasse argentino, come quello svelato dal quotidiano Marca. L’ormai famoso burofax inviato dalla Pulce lo scorso martedì ha spiazzato i tifosi blaugrana, ma non la società. Perché la dirigenza sapeva già da luglio che il suo campione avrebbe lasciato il Camp Nou. Giocatore, agenti e vertici del club: tutti erano a conoscenza dell’ultima stagione dell’argentino in Catalogna. Nei mesi c’erano stati dei colloqui informali e la notizia non era uscita perché mancavano i documenti ufficiali. La richiesta formale è arrivata a inizio settimana e ha portato al braccio di ferro tra le due parti: l’entourage vuole far valere quella clausola che permetterebbe alla Pulce di liberarsi a titolo gratuito, il Barça invece continua a fare muro ricordando più volte che c’è un contratto valido fino al 30 giugno del 2021 da rispettare. Gli avvocati di Messi avrebbero inoltre richiesto, senza avere una risposta, una riunione con la società per discutere una situazione che appare sempre più delicata.
    Barcellona, addio Messi? Cinque ragioni per non farlo partire LEGGI TUTTO