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    Pogba e quei ritorni eccellenti alla Juve

    TORINO – A volte ritornano e non si tratta solo di una questione di nostalgia canaglia. Il richiamo della Juventus diventa forte, irresistibile, per svariate e variegate ragioni: per opportunità economiche, di rilancio, affettive, chi più ne ha più ne metta. Il popolo bianconero attende con fibrillazione il ritorno a casa di Paul Pogba, l’ultimo in ordine cronologico di juventino, giocatore o allenatore, pronto a rientrare a Torino dopo essere transitato altrove. Certi amori non finiscono, ma solo alcuni ritorni eccellenti sono possibili: il Polpo è il prossimo, ma ce ne sono stati altri. Vediamo insieme alcuni tra i più significativi.

    ALLEGRI Pogba troverà Massimiliano Allegri, anch’egli un cavallo di ritorno: lui non è mai andato da un’altra parte, è rimasto ad aspettare, dopo che nel 2019 si era separato dalla Juventus. Ma poi nel 2021, alla fine di due anni di attesa, è rientrato nella Torino bianconera ed è uno dei principali sponsor (se ce ne fosse bisogno) del francese.

    BONUCCI Paul potrà riabbracciare anche un altro protagonista di tante battaglie in bianconero: Leonardo Bonucci. I tifosi ricordano bene come è andata: colonna dal 2010 al 2017 e idolo della juventinità, Bonucci aveva deciso di cambiare aria. Una stagione al Milan e nel 2018, dopo un anno al di sotto delle aspettative personali e di squadra, il difensore è ritornato a Torino dove ha ricominciato a vincere.

    BUFFON Anche ad altri simboli è capitato di lasciare la Juventus per poi ritornare dopo poco tempo. Da ricordare Gianluigi Buffon, capitano e icona bianconera dal 2001 al 2018, poi l’avventura straniera al Psg e il rientro a casa un anno dopo per due stagioni prima di un altro ritorno per il portierone, quello al Parma dove tutto era cominciato.

    MORATA Pogba potrebbe ritrovare Alvaro Morata, un altro che non è nuovo a ritorni di fiamma con la Juventus. In bianconero dal 2014 fino al 2016, lo spagnolo – sposato con l’italiana Alice Campello – ha deciso di riabbracciare il bianconero nel 2020 in prestito dall’Atletico. E proprio a Madrid ora è ritornato, in attesa di conoscere il suo futuro in maniera più chiara, con la Juve sullo sfondo.

    I TECNICI Non solo Allegri, anche altri allenatori hanno ritrovato la Juve nei loro percorsi professionali. E si parla di tecnici che hanno scritto la storia. Come Marcello Lippi, protagonista dell’ultima Champions vinta dai bianconeri nel 1996 e andato via nel 1999, per poi tornare nel 2001 dopo una parentesi breve all’Inter. Ed è successo anche a Giovanni Trapattoni, per dieci anni alla guida dei bianconeri dal 1976 al 1986 e poi di nuovo in sella dal 1991 al 1994. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini sul futuro: “Devo valutare tante cose, vedremo a breve”

    TORINO – A quasi 38 anni Giorgio Chiellini guarda al futuro con prudenza, senza però escludere di continuare la sua carriera da sogno: “Mi godo la giornata, a breve vediamo. Sono contento, sereno, devo capire e valutare tante cose. Nel frattempo penso alle partite, mi godo quelle”, le parole del capitano della Juventus, in occasione della presentazione a Viareggio della Reset Group, l’agenzia di Davide Lippi: “Conosco Davide dal 2001 – racconta Chiellini a proposito del proprio agente – il feeling nato è stato da subito importante. Ho deciso di farmi seguire da lui, nei primi anni di carriera mi ha accompagnato. Siamo cresciuti insieme, non mi è mai passato per la testa di mettere in discussione il nostro rapporto. Una cosa che sembrava scontata per me, forse non lo era: in lui ho visto gioia e soddisfazione. Questo ci ha permesso di cementare il nostro rapporto e crescere nel nostro mestiere. Dopo più di vent’anni siamo ancora qui”. LEGGI TUTTO

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    Lippi e la lotta Scudetto: “Dico Napoli, Milan e Inter”. E sulla Juve…

    VIAREGGIO – Dopo la sosta per le Nazionali tornerà a prendersi la scena la lotta per il campionato e sul tema è intervenuto Marcello Lippi. Queste le parole dell’ex ct campione del Mondo nel 2006 durante l’inaugurazione di un nuovo centro sportivo a Viareggio: “Il campionato non sarà una lotta a due tra Milan e Napoli come sembra adesso. Io inserirei anche l’Inter, le prime due hanno fatto bene fino ad oggi, ma non trascurerei i nerazzurri”. Non poteva mancare un pensiero sulla Juventus e sull’anomala posizione di classifica: “Non saprei, ma potrebbero aver fatto delle valutazioni puntando alla Champions League. Se così fosse credo che ci metterebbero la firma per vincerla e arrivare anche settimi in campionato”. Parole positive per Stefano Pioli: “Mi ha colpito per il suo lavoro, è ai vertici del campionato con una partenza eccezionale, pratica un bel calcio il Milan, semmai forse sta pagando la disabitudine al calcio internazionale per sette anni che non faceva la Champions League. A livello italiano sta facendo benissimo, mi ricorda Carlo Ancelotti”. Anche per Luciano Spalletti arrivano elogi: “E’ rientrato da una vacanza dopo tre anni. L’ho trovato più riflessivo, disponibile al dialogo, è capace ed ha competenza. Dimostra di non aver dimenticato questo lavoro”. Infine, un giudizio su Dusan Vlahovic: “E’ molto bravo e ha due p…e non indifferenti per gestire la situazione non comune in cui si è trovato, soprattutto a Firenze. Sta dimostrando serietà, attaccamento alla società. Qualcuno sta facendo i suoi interessi, è evidente, poi verrà fuori. Lui intanto dimostra qualità tecniche e carattere”.
    Lippi: “Jorginho merita il Pallone d’Oro”
    Marcello Lippi ha parlato anche della Nazionale: “Il pareggio con la Svizzera è un risultato che quando giocano due squadre forti ci può stare e va messo in preventivo. Certo se si vinceva, con l’opportunità che abbiamo avuto con il calcio di rigore, che è stato sbagliato, la pratica era risolta. Le possibilità ci sono però per arrivare al Mondiale. La squadra è forte, sono persone intelligenti, sia i giocatori, sia l’allenatore. La qualificazione arriverà con un po’ di sofferenza in più”.  Un pensiero anche sul rigore fatto calciare a Jorginho: “Sono un ex, nella mia carriera però ho deciso tre volte, due volte è andata bene, una male”, che per Lippi meriterebbe il Pallone d’Oro: “Anche se ha sbagliato il calcio di rigore contro la Svizzera, ha vinto in tutte le competizioni. Ci sono a volte grandissimi campioni che hanno vinto poco o niente”. Per Lippi la Nazionale di di Mancini non ha problemi in attacco: “La squadra è a un passo dalla qualificazione ai Campionati del Mondo in Qatar ed è reduce dalla vittoria dell’Europeo. Nell’arco di una stagione non si può avere giocatori tutti al cento per cento. Il campionato potrebbe anche proporre un giocatore che risolve i problemi”. LEGGI TUTTO