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    Endrick al Real Madrid, ora è ufficiale: i dettagli

    MADRID (Spagna) – Endrick è un nuovo giocatore del Real Madrid: ora è ufficiale! La nuova stella del calcio brasiliano ha trovato l’accordo con i Blancos, questo il comunicato: “Il RealMadrid CF, SE Palmeiras, Endrick e la sua famiglia hanno raggiunto un accordo che consente al giocatore di passare al Real Madrid quando diventerà maggiorenne nel luglio 2024. Fino ad allora, Endrick continuerà ad allenarsi con SE Palmeiras. Il giocatore arriverà a Madrid nei prossimi giorni per visitare le strutture del nostro club”. Endrick non sarà subito a disposizione di Ancelotti, ma continuerà il suo percorso di crescita in Brasile. L’investimento dell’operazione partirà da un importo fisso di circa 35 milioni di euro e potrebbe arrivare a 60 a seconda del raggiungimento degli obiettivi inseriti nelle clausole dell’accordo.

    Endrick al Real Madrid

    Il 16enne brasiliano, come riportato da Marca, seguirà gli stessi passi di Vinicius e Rodrygo con l’investimento dell’operazione che partirà da un importo fisso di circa 35 milioni di euro per poter raggiungere i 60 a seconda del raggiungimento degli obiettivi inseriti nelle clausole dell’accordo. Il Real per strappare Endrick al Palmeiras ha dovuto battere la concorrenza di Psg, Chelsea e Barcellona, ma i vertici madrileni sono stati i primi ad inviatre il calciatore e la sua famiglia a visitare Madrid e Valdabebas conquistando così un  rapporto di fiducia con il talento carioca. Queste le sue prime parole per il passaggio nei Blancos: “Ringrazio il Palmeiras, è il club del mio cuore, per avermi dato tutto ciò di cui ho bisogno per diventare quello che sono oggi, aiutandomi a realizzare i miei sogni e rispettando i miei desideri e quelli della mia famiglia. Fino a quando non passerò al Real Madrid, continuerò a dedicarmi come mi sono sempre dedicato per poter offrire ancora di più al Palmeiras sul campo: più gol, più vittorie, più titoli e ancora più gioia per i nostri tifosi” .

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    Real: la prima notte di Champions per il gioiellino Paz

    TORINO – Non sarà una giornata come le altre per Nicolas Paz Martinez. Difficilmente il centrocampista diciottenne ispano-argentino dimenticherà questo martedì, l’emozione della prima panchina in Champions League con il Real Madrid dei grandi e pure la musichetta diffusa dagli altoparlanti della Red Bull Arena di Lipsia. Il tecnico dei Blancos Carlo Ancelotti ha infatti deciso di convocare il talento del Castilla, la seconda squadra dei Merengues, al posto dell’infortunato Luka Modric: il croato, infatti, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare. Paz non sarà l’unico baby in blanco questa sera in Germania: assieme a lui, Ancelotti ha convocato anche Sergio Arribas, Carlos Dotor e Alvaro Rodriguez. Tutti e 4 si sono già allenati con il gruppo della prima squadra al centro sportivo di Valdebebas per sopperire alle assenze di Modric, Karim Benzema, Fede Valverde e Dani Ceballos.
    Figlio d’arte
    Nico Paz, classe 2004 nato a Santa Cruz de Tenerife, è il figlio di Pablo, ex difensore centrale cresciuto nelle giovanili del Newell’s Old Boys, che ha militato in carriera anche con Banfield, Independiente, Tenerife, Valladolid e con moltissime squadre di B e C spagnole, chiudendo la carriera con il Vera 14 anni fa. Con la Seleccion disputò il Mondiale del 1998 in Francia e, due anni prima, centrò la medaglia d’argento all’Olimpiade di Atlanta, quella del centenario. Suo figlio Nico, tinerfeño di nascita, ha iniziato a giocare a pallone proprio nel club dell’isola e 6 anni fa si è trasferito al Real Madrid in cui agisce in posizione di 5, di playmaker davanti alla difesa, e pure in quella di enganche, di trequartista. E’ uno dei punti fermi della Sub 20 albiceleste allenata dal Jefecito Mascherano e pure il ct della nazionale maggiore, Lionel Scaloni, lo tiene in considerazione, al punto da averlo convocato, nonostante la giovanissima età, per la doppia sfida di qualificazione a Qatar 2022 contro Venezuela ed Ecuador a marzo di quest’anno, insieme ad Alejandro Garnacho, stellina del Manchester United, Tiago Geralnik del Villarreal e ai fratelli Franco e Valentin Carboni di Cagliari e Inter. Stasera, alla Red Bull Arena di Lipsia, per Nico Paz ci sarà un’altra notte indimenticabile: la prima notte di Champions.
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    Poker Barcellona: Xavi risponde ad Ancelotti. Griezmann trascina l'Atletico

    BARCELLONA (Spagna) – Tiene il passo del Real Madrid capolista, il Barcellona che nell’11° turno di Liga supera con un netto 4-0 l’Athletic Bilbao. Assoluto dominio per la formazione di Xavi che chiude la pratica contro i baschi in appena 22 minuti: Dembele, Sergi Roberto e Lewandowski calano il tris e mettono subito la partita in discesa. Nella ripresa si iscrive alla festa blaugrana anche Ferran Torres che serve il poker e chiude i conti. I catalani rispondono così alla formazione di Ancelotti, la differenza tra le due squadre al momento la fa il Clasico che permette ai Blancos di restare a+3. Unica nota negativa della serata del Barça è l’infortunio di Gavi.
    Barcellona-Athletic Bilbao, tabellino e statistiche
    Liga, la classifica
    Griezmann trascina l’Atletico contro il Betis
    Successo esterno per 2-1 per l’Atletico Madrid sul campo del Real Betis nel segno di Griezmann. A decidere il match una doppietta del francese che non perdona gli andalusi ai quali non basta il gol realizzato da Fekir nel finale. Con questa vittoria la formazione di Simeone si porta a 23 punti in classifica e al 3° posto, sorpassando proprio la compagine guidata da Pellegrini che resta ferma a quota 20. Colpo all’ultimo respiro invece per il Villarreal che ribalta per 2-1 l’Almeria. Clamoroso quanto accade alla squadra di Emery che acciuffa il pareggio con Baena: nell’esultanza il numero 16, già ammonito, alza la maglia sopra il collo per ringraziare Llaneza, vicepresidente del Sottomarino giallo scomparso in settimana, e ricevendo così il cartellino rosso. Nonostante l’inferiortà numerica è Jackson al 94′ a decidere la sfida. Negli altri match tutti pareggi con il 2-2 tra Espanyol ed Elche e gli 1-1 tra Girona e Osasuna.
    Betis-Atletico Madrid, tabellino e statistiche
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    De Paul e un rapporto speciale: “Per Scaloni do più del massimo, ha realizzato il mio sogno”

    TORINO – In quattro anni ne ha fatta di strada: dal debutto in Albiceleste a ottobre del 2018 fino a prendersi completamente le chiavi del centrocampo dell’Argentina. La parabola in Nazionale di Rodrigo Javier de Paul è impressionante: l’ex Udinese ora all’Atletico Madrid, oggetto del desiderio di moltissimi top club europei, è realmente “il motore della Scaloneta”. E’ stato decisivo nel trionfo nella Copa América 2021 in Brasile e ora sogna di poter dire la sua anche nel Mondiale che partirà in Qatar tra meno di un mese. De Paul è legato al 10, al Goat, al miglior giocatore in attività, a Lionel Messi insomma, da un rapporto che non è solo professionale ma anche di amicizia: «A volte lo chiamo El Pequeño, il piccolo. Lio è una persona normale e gli piace molto che tu lo tratti così, pure se lo sfotti. Ama sentirsi in un gruppo dove può permettersi di essere solo Lionel, mica Messi».

    Sveglia presto e matecito Non solo: de Paul ha rivelato anche altri gustosissimi aneddoti sulla banda Albiceleste, sui ritiri con i compagni di Nazionale. «La mattina ci alziamo molto presto e beviamo sempre mate. Anche se qualcun altro tra i nazionali si alza presto, non può venire subito da noi: è un’usanza. Cominciamo Lio, Papu Gómez ed io. Poi si aggiungono il Fide (Di María), poi Leo (Paredes), Gio (Lo Celso) e, per ultimo, Nico Otamendi. Dev’essere questo l’ordine: non si può transigere. Se ti svegli e ti alzi alle 8 del mattino perché non riesci a dormire, beh, fai qualcos’altro. C’è un rigoroso ordine di arrivo nella stanza del mate, va rispettato assolutamente», racconta il centrocampista cresciuto nel Racing Club.

    Fiducia reciproca Particolarissimo anche il rapporto che lega de Paul a Lionel Scaloni, il ct: da quando, nel 2018, ha assunto la guida della Nazionale, l’asso ex Udinese non è mai mancato. «I miei compagni dell’Argentina mi sfottono un sacco per questo. Mi chiamano “Rodrigo Scaloni”, sono sfacciati – e ride -! Ma c’è una realtà dietro tutto questo e no, non mi vergogno a confessarla: il ct sa che ogni volta indosso la maglia Albiceleste darò più del mio massimo. Per l’Argentina, ovvio, ma anche per lui. Scaloni infatti, mi ha fatto realizzare il sogno più grande della mia vita. Proprio come lui sa che darò più di quello che ho, ugualmente io confido ciecamente nel ct. A volte gli dico “Dai però, te la prendi sempre con me!” e lui mi risponde “Bene, boludo, allora fai le cose nel modo giusto!”. Tutto questo sempre con rispetto, lui è il ct, quello che comanda, il capo. So da che parte sta e lui sa che che da me avrà sempre estrema correttezza e fiducia. Tutta quella fiducia che ha riposto in me posso restituirgliela e questo fa bene alla Nazionale». Il motore della Scaloneta è già caldissimo, Rodri de Paul vuol lasciare ancora il segno. Le rivali Mundial sono avvisate. 
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    Tris Real Madrid, Barcellona ko: Ancelotti si prende la vetta della Liga

    MADRID (Spagna) – Il Real Madrid vince il Clasico contro i rivali del Barcellona e si prende la vetta della Liga in solitaria. Ancelotti batte Xavi grazie alle reti del solito Benzema, un altro gol in attesa della cerimonia che gli consegnerà il Pallone d’Oro, Valverde e Rodrygo su rigore. Accorcia troppo tardi Ferran Torres per un 3-1 finale che permette al tecnico italiano di salire a quota 25 con l’ottava vittoria in 9 giornate di campionato, gli azulgrana invece incappano nella prima sconfitta fermandosi al secondo posto a -3 dai madrileni.
    Real Madrid-Barcellona, tabellino e statistiche
    Liga, la classifica
    Benzema e Valverde a segno nel primo tempo
    Gara subito in discesa per il Real Madrid. Dopo 12′ i Blancos trovano il varco sulla destra per lanciare Vinicus in porta, Ter Stegen respinge ma sui piedi di Benzema che a porta vuota non perdona. La risposta al 9 madrileno prova a darla Lewandowski al 25′, ma la sua conclusione esce alta di poco. Passano 10′ e il Real raddoppia: Valverde riceve dal limite, spara e infila all’angolino basso con il portiere avversario che non può nulla. All’intervallo la formazione di Ancelotti va avanti meritatamente sul 2-0.
    Ferran Torres accorcia, Rodrygo firma il tris Real
    Nella ripresa Xavi alza il baricentro confermando gli stessi 11, ma è ancora Benzema a timbrare: per fortuna dei blaugrana il Var annulla per fuorigioco. Con Gavi, Jordi Alba e Ferran Torres il tecnico catalano prova a muovere le carte in tavola, la difesa di Ancelotti è ben organizzata e non concede occasioni. Al 73′ Lewandowski reclama un rigore dopo un contatto con Carvajal che l’arbitro non ritiene così intenso per assegnare il penalty. Xavi manda dentro anche Kessie e Ansu Fati e proprio il numero 10 trova l’assist per Ferran Torres che all’83’ riapre il match. Illusione però momentanea: Ancelotti cambia le pedine mandando in campo Rodrygo e il 21 si conquista il calcio di rigore che poi trasforma per il 3-1 finale.
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    Il Real Madrid riparte sicuro dopo lo sgarbo Mbappé

    TORINO – Il Real Madrid campione di tutto, reduce da una stagione culminata con Champions League e Liga, riparte con le stesse convinzioni di sempre. Carlo Ancelotti alla guida, un mix di talento e esperienza in campo con un mercato che ha regalato una cocente delusione, lo sgarbo di Kylian Mbappé che ha preferito rimanere al Paris Saint Germaine e non scontentare il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Sembrava tutto fatto per il colpo dell’estate, alla pari con quello che ha portato Erling Haaland al Manchester City… La retromarcia di Mbappé non ha comunque intaccato il valore di un club iconico che continua a recitare da protagonista assoluto in ogni contesto, vedi i prossimi appuntamenti della Supercoppa Europea (10 agosto contro l’Eintracht Francoforte), e del Mondiale per club sul quale però al momento la Fifa ha steso un pietoso velo di incertezza.

    INNESTO SUPER Ancelotti, nel frattempo, non si distrae e prosegue sicuro con un gruppo impreziosito da due innesti di qualità, il promettente centrocampista francese Aurélien Tchouameni pagato 80 milioni al Monaco che raggiunge l’altro baby Eduardo Camavinga, e l’esperto difensore Antonio Rüdiger, ex Roma e Chelsea, arrivato da svincolato, come David Alaba la scorsa estate. Non serviva altro al Real Madrid anche alla luce delle conferme dei “califfi” della rosa come il portiere Thibaut Courtois, i centrocampisti Toni Kroos, Luka Modric e Casemiro e in attacco gli emergenti Rodrygo, autore del gol decisivo nella finale di Champions con il Liverpool, e Vinicius Junior oltre alla certezza Karim Benzema, letteralmente esploso da quando si è “liberato” della ingombrante convivenza con Cristiano Ronaldo (131 gol nelle ultime quattro stagioni). Il tecnico italiano in queste prime settimane di preparazione ha “investito” tempo e parole per esaltare le qualità di Eden Hazard, il “folletto” belga per il quale Don Florentino Pérez nel 2019 spese ben 115 milioni e che finora ha trascorso più tempo in infermeria che in campo. Sarà lui la scommessa di Carletto che ha più volte manifestato il proposito di chiudere prima o poi la sua carriera di allenatore al Real. LEGGI TUTTO

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    Il rinnovo di Kroos spaventa il Real Madrid. E Vinicius…

    TORINO – La finale di Champions League di Parigi vinta contro il Liverpool rischia di essere l’ultima recita del triangolo magico, del cervello meréngue. Sì, perché tra i punti di forza madridisti c’è, senz’ombra di dubbio, il centrocampo. E proprio la mediana dei campioni d’Europa potrebbe perdere uno dei suoi interpreti principali, Toni Kroos. Il tedesco, infatti, dubita e non poco se firmare il rinnovo di contratto con la Casa Blanca: tra un anno scadrà il suo accordo e il club di Florentino Pérez ha messo sul tavolo il prolungamento per un’altra stagione. Kroos, però, ha  fatto capire che preferirebbe temporeggiare ancora: intende legarsi per un altro anno ai campioni d’Europa soltanto se riuscirà a dimostrare d’essere ancora a un livello d’assoluta eccellenza. Una dichiarazione che ha spiazzato la dirigenza blanca, che ha ribattuto di fidarsi totalmente del tedesco, indipendentemente dal fatto che decida di firmare in queste settimane oppure alla fine della prossima stagione. Ma non basta: dopo gli addii a Marcelo, Isco e Bale e gli arrivi di Tchouaméni e Rüdiger, un altro crack dei blancos oltre a Kroos è pervaso dai dubbi. Stiamo parlando di Vinícius Júnior: l’attaccante carioca infatti è rimasto spiazzato dalla proposta del club di allungare il vincolo che lo lega al Real Madrid fino al 2028. Vinícius preferirebbe prolungare fino al 2026 ed è quindi ipotizzabile che le due parti trovino l’accordo fino a giugno 2027. Nessun dubbio, invece, ha attanagliato Luka Modric, che ha rinnovato fino al 2023.
    INIMITABILI Appare dunque chiaro che, per quanto i meréngues si stiano muovendo bene sul mercato, difficilmente troveranno elementi come Modric e Kroos per un semplice motivo: sono inimitabili. L’atteggiamento del nazionale tedesco è comprensibile per chi lo conosce bene: tra le qualità principali di Kroos infatti c’è la totale trasparenza e onestà. Ciò che dice, ossia che vuole capire se è ancora a un livello Real, è assolutamente vero. Ha sempre affermato di trovarsi a suo agio e sentirsi importante a Madrid, ma nonostante abbia disputato una discreta finale non è assolutamente soddisfatto delle sue prestazioni in Champions League. Nelle prossime settimane sono attesi sviluppi. LEGGI TUTTO

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    Tchouameni: “Real miglior club al mondo, mi ha convinto Ancelotti”

    MADRID (Spagna) – “C’erano altre trattative, ma la prima opzione era il Real Madrid. Quando ha chiamato, non ho esitato. Voglio lasciare un segno nel calcio e il miglior club per questo è il Real Madrid. Per me è la decisione migliore. Sono molto felice di firmare per il Real, lavoreremo sodo per continuare a vincere titoli e continuare con la storia del club”. Si presenta così, Aurelien Tchuameni ai suoi nuovi tifosi nel giorno della presentazione al Santiago Bernabeu. Il giovane talento francese è passato dal Monaco ai Blancs per 100 i milioni di euro: “Non sta a me parlarne. Cerco di essere il migliore in campo. La cifra dell’ingaggio non mi interessa affatto, a Mbappé ho detto che volevo il Madrid e lui ha capito perfettamente”. Decisivo per il trasferimento il soltio Carlo Ancelotti con Tchouameni che svela: “Ho parlato con lui, durante la trattativa. È stato molto gentile. Mi ha detto che se volevo continuare a crescere e imparare, dovevo venire al Real Madrid. Dopo l’acquisto mi ha detto che era molto contento”. Queste le parole di Tchouameni sul suo nuovo tecnico, ma nella prossima stagione ci sono anche i mondiali con la Francia: “Il Mondiale è’ una sfida, ma non ci penso. Sto pensando a giocare a Madrid e ad allenarmi. Forse in altre squadre avevo più garanzie di giocare più minuti, ma volevo questa sfida.
    Real, presentato Tchouameni: parla Perez
    “Abbiamo appena concluso una stagione eccezionale, che sarà ricordata da tutti i tifosi. E’ stata sicuramente una delle stagioni più emozionanti della nostra storia. Ma il Real non si ferma mai: vogliamo di più. I titoli sono una motivazione e un impulso in più”, ha affermato il presidente dei blancos, Florentino Perez durante la presentazone di Thcouameni che resterà legato al Real per ben 6 anni.”Nessuno si stupirà che stiamo già pensando alla quindicesima Champions: è il nostro grande sogno in questo momento. Lavoriamo sodo per questo. Abbiamo una grande rosa, con giocatori che hanno vinto cinque Champions League in otto anni, ma le prossime sfide sono difficili e complicate e dobbiamo rafforzarci con giocatori di qualità che credono in questo club”, ha concluso Perez. LEGGI TUTTO