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    Salernitana, ciclone Sabatini: “Mazzocchi-Napoli, situazione indecorosa”

    All’indomani del pari interno contro il Milan, la Salernitana ha (ri)presentato Walter Sabatini. L’ex dirigente della Roma è diventato direttore generale del club campano da qualche giorno ed è già pronto a lavorare per tirare fuori, ancora una volta, la società dalla sabbie mobili di un classifica deficitaria e con appena 9 punti conquistati in 17 gare. Tanti i temi affrontati dal neo dg granata: da Inzaghi all’obiettivo salvezza fino al mercato con le parole sul futuro di Dia e Mazzocchi, due dei nomi più seguiti in questo momento.
    Sabatini, motivazione Inzaghi e mercato
    Walter Sabatini ha parlato del suo ritorno: “Per la Salernitana ne vale la pena far fatica e sono pronto. I tifosi mi hanno dato tanto e voglio ringraziare il presidente per la seconda opportunità. La tensione è alta però mi serve come ossigeno per dare il massimo. Voglio fare tante cose: semplici, ma dirette. Questa squadra non vale la classifica che ha perché ci sono valori importanti. Tanti di questi giocatori li avrei presi anche io, e con questo voglio dire che De Sanctis non ha fatto errori gravi. Manca soltanto un po’ di coesione. Non voglio retrocedere, non vivo di illusioni o sogni ma voglio salvare la Salernitana, in caso contrario sarà un fallimento personale”. E sul mercato: “Dia non so ancora se lo chiederanno ma sappiano che costa. Se lo chiedono in prestito perdono tempo. Se va via è per una cifra ridondante, che ci aiuta ad andare sul mercato per una eventuale sostituzione. La clausola è sempre oggetto di discussione. Forse è presto per entrare nel dettaglio, più tardi studierò i documenti col segretario e con la proprietà”. Poi invece ha espresso un parere senza peli sulla lingua sulla situazione di Mazzocchi, che piace al Napoli. LEGGI TUTTO

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    Mazzocchi, da fruttivendolo a terzino che piace alla Juve

    TORINO – La Juve insegue per la fascia destra Pasquale Mazzocchi, classe ‘95, terzino della Salernitana che viene considerato un talismano tra promozioni (quattro, dalla D alla A con il Parma, poi una col Venezia) e salvezze miracolose, come quella con i campani. Proviamo a conoscerlo meglio…
    Le origini
    Pasquale (detto pako) Mazzocchi è nato a Barra, quartiere difficile di Napoli. A 12 anni si mette a fare il fruttivendolo, dopo la scuola, per portare a casa qualche soldo. Così arriva sfinito agli allenamenti e il suo allenatore, Giuseppe Araimo, gli chiede il motivo. Saputa la paga che gli danno, gli dice: «Da domani basta, ti do io la stessa somma per ogni gol che segnerai». Araimo è per Pasquale un secondo padre, e il quartiere Barra è rimasto nel suo cuore. Appena può ci ritorna, soprattutto quando c’è la festa dei Gigli. «Nel mio quartiere entri nei circoli e si parla sempre delle paranze di questa festa. Io sono della paranza Mondiale e ne sono orgoglioso».
    Gli amori
    Un anno fa ha sposato, dopo 10 anni di fidanzamento, Tonia La Magna, ha un labrador e ama le cose semplici: andare in giro con la moglie a fare shopping, rilassarsi a casa guardando un film sul divano, portare a spasso il suo cagnone. Nelle interviste ringrazia sempre i genitori che lo hanno sostenuto nella sua lunga gavetta.
    La fede
    La famiglia Mazzocchi è molto credente. Pasquale e Tonia si sono conosciuti in un movimento giovanile domenicano che frequentavano entrambi. A Capodanno 2020 il terzino ha postato sui social il suo nuovo tatuaggio, il volto di Gesù con la corona di spine sulla fronte che gli copre tutta la schiena. Accanto alla foto il messaggio, «Che questo 2020 ci porti tanta benedizione».
    I tatuaggi
    I tatoo sono una vera passione per Mazzocchi, che ha il corpo ricoperto di tatuaggi. Non soltanto il volto di Gesù: sul ginocchio sinistro ha impresso il numero 7, sulla mano la parola passione, sul pettorale sinistro, proprio sopra il cuore, il volto di un amico fraterno morto a 9 anni per meningite, sul pettorale destro due putti, e al centro, altezza sterno, una croce in negativo, con i contorni neri e sfumati che la rendono luminosa. Ma non è finita qui: l’immagine dell’attore Will Smith sulla gamba sinistra, un adulto che abbraccia un ragazzo, con una nuvoletta da fumetto in cui è scritto un lungo messaggio sullo stinco sinistro, sei numeri della tombola sul costato, un gufo, un cane, il leone, dei guerrieri, un diamante nero, dei fiori, altri volti femminile e maschili, la data della salvezza con la Salernitana (22-5-222) con la percentuale, 7%, dei bookmaker. LEGGI TUTTO

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    Toro: tutto sull'affare Mazzocchi

    TORINO – Resta un terzino che piace molto, al Toro: Pasquale Mazzocchi della Salernitana è un giocatore che con Juric potrebbe continuare un percorso di crescita che, in questa stagione, ha vissuto un’impennata. Merito anche della scuola Nicola, tecnico dei campani che in carriera era proprio un uomo di fascia, e che qualche segreto del ruolo a Mazzocchi l’ha rivelato, dall’alto della sua esperienza.

    «Prima la salvezza con la Salernitana, poi mi occuperò del futuro»

    Il calciatore intanto resta metallizzato su una Salernitana che cerca la seconda salvezza consecutiva, ma è ovviamente lusingato dall’interesse sviluppatosi da più parti nei suoi confronti: «Ora la priorità è guarire e ottenere la salvezza con la Salernitana – dice Mazzocchi a TuttoSalernitana -: questa piazza merita la massima categoria e noi tutti dobbiamo dare tutto per mantenere la Serie A. Il futuro non so cosa mi riserverà, nel calcio succede tutto dalla sera alla mattina: fa piacere vedere il mio nome accostato a club importanti, ma per adesso resto un calciatore della Salernitana». Con il fardello di un infortunio dal quale Mazzocchi potrà uscire a marzo. Se ne parla quindi per luglio: il Toro si è spinto a offrire 3,5 milioni e potrà salire attorno ai 5, la Salernitana ne vuole almeno 7.
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    Torino, blitz di Moretti per Vazquez. Mazzocchi per Berisha e soldi

    Tutto fuorché comodo, il viaggio di Emiliano Moretti. Ma, dal ritiro del Toro a San Pedro vicino a Murcia, il braccio destro di Davide Vagnati ci teneva troppo a riuscire ad arrivare in tempo allo stadio Antonio Puchades, nella Ciutat Deportiva de Paterna, a nord-est dal centro di Valencia. In programma, venerdì, l’amichevole tra la formazione locale e i francesi del Clermont. Gli sembrava di tornare anche un po’ a casa, data la lunga militanza del vice-dt granata nel Valencia, dal 2004 al 2009, prima del Genoa e del ciclo nel Toro con la fascia di capitano al braccio. Anche se, va detto, Moretti non ha potuto salutare molti sodali dei suoi tempi: è tutto cambiato a Valencia, i vertici societari sono diversi, il tempo ha scavato rivoluzioni.

    Un blitz per Jesus Vazquez

    In ogni caso, il blitz programmato da Moretti e Vagnati era tutto fuorché motivato da aspetti sentimentali: vacci a dare un’occhiata, vedi anche se raccogli, se scopri qualcosa, gli aveva detto il dt. Ed Emiliano è partito. Obiettivo, andare a osservare da vicino un giocatore in particolare, già da tempo nel mirino dei granata. In esclusiva, la notizia uscì su queste colonne lo scorso 30 novembre. Titolo: “Un giovane Leone per la fascia sinistra – Il Toro su Jesus Vazquez”. Leone scritto maiuscolo, perché è il soprannome di questo talentuoso terzino sinistro di 19 anni (ne compirà 20 il 2 gennaio), cresciuto nel vivaio valenciano, con esordio in prima squadra in Coppa del Re quando non era ancora maggiorenne. Nella scorsa stagione il decollo nella Liga, con 15 partite, 8 da titolare. Quest’anno, con Rino Gattuso allenatore, ha invece trovato meno spazio per la concorrenza in rosa (4 presenze), stretto com’è tra gli altri esterni mancini Gayà e Lato. Alto un metro e 82, Jesus Vazquez mostra un dinamismo atletico notevole, la tecnica è buona non solo nel piede sinistro, ha senso della posizione e spinge come uno stantuffo. Belle progressioni, dribbling. La qualità dei cross, la grinta nei ripiegamenti. Tatticamente, il 3-4-2-1 di Ivan Juric lo premierebbe. Colonna dell’Under 19 spagnola, aveva già detto la sua negli anni scorsi anche con le 3 selezioni nazionali inferiori, dall’Under 16 in su. Sotto contratto sino al 2025, ora vuole lasciare il Valencia: gioca troppo poco, con Gattuso non sono esattamente rose e fiori, ha chiesto di essere ceduto e da almeno un paio di settimane il suo club ha scoperto che il Torino è interessato per gennaio. Vagnati lo valuta sui 3 milioni, gli spagnoli però ne chiedono più di 4. Durante la ripresa, Moretti lo ha vi sto giocare (con proprietà) nell’amichevole vinta per 4 a 2 contro il Clermont. Partito titolare, ha trovato spazio per 45 minuti dopo l’intervallo, quando Gattuso ha ribaltato interamente la formazione e mandato in campo un bel po’ di riserve. Morale: interesse vivo, verace, dimostrato una volta di più dal blitz del vice-dt granata (con tanto di fotografia sugli spalti: lo hanno riconosciuto in tanti, a Valencia).

    Aina, Singo, Bayeye

    Per la cronaca, in Spagna il Torino ha già seguito più volte anche un altro giovane terzino di qualità, ma in questo caso destro: Arnau Martinez del Girona, 19 anni, nazionale Under 21. D’altra parte si sa, Ola Aina è in scadenza già a giugno (e dunque può essere sacrificato a gennaio pur di intascare qualcosa), mentre vari interessamenti sono arrivati al Torino per Wilfried Singo, in scadenza nel ‘24. E Brian Bayeye sarà dato via in prestito, tra un mese. Sondaggi ci sono stati anche per l’ex azzurrino Fabiano Parisi, 22 anni, freccia sinistra dell’Empoli, già nel mirino anche di qualche topclub: ma i toscani lo valutano o poco meno di 15 milioni, non sono cifre da Toro. Tornando a destra, Bartosz Bereszynski è sicuramente un’alternativa già trattata dal Torino con una Samp che ha bisogno di vendere e incassare, data la crisi societaria ed economica in cui versa. I doriani chiedono 4 milioni. Per Vagnati è un’alternativa, non una priorità: anche perché il nazionale polacco ha già 30 anni. Per la destra, ma per la prossima stagione, Vagnati segue anche Pasquale Mazzocchi della Salernitana, ora infortunato (ginocchio saltato in Nazionale, già operato, con rientro possibile tra fine febbraio e inizio marzo). E proprio la Salernitana per la porta si è ora buttata con concretezza su Etrit Berisha (che ha chiesto di lasciare il Torino per tornare a giocare), visto che il titolare Luigi Sepe si è appena procurato una lesione muscolare al polpaccio (rischia fino a 2 mesi di stop). Vagnati riflette: l’idea può essere cedere l’albanese, ma incassando un diritto di prelazione per Mazzocchi a cifre prefissate, per luglio. Il Torino lo valuta sui 5 milioni, a Salerno si ragiona sopra gli 8. LEGGI TUTTO

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    Salernitana, Mazzocchi prolunga al 2026: ufficiale

    SALERNO – Continua l’avventura di Pasquale Mazzocchi alla Salernitana. Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il club granata annuncia “di aver prolungato l’accordo con il difensore classe ’95 Pasquale Mazzocchi. Il calciatore ha firmato con il club granata un contratto fino al 2026”. Con la SalernitanaMazzocchi ha sin qui collezionato 16 presenze complessive. LEGGI TUTTO

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    Toro-Salernitana: si scalda l'asse di mercato. E c'è il sondaggio per Mazzocchi

    TORINO – Il Toro è (anche) a caccia di un terzino destro. Con Ansaldi che non è stato confermato, nella rosa è rimasto solo Singo, visto che Vojvoda è stato spostato a sinistra mentre Ola Aina non convince più di tanto e molto probabilmente sarà ceduto. E allora il club granata, approfittando del discorso aperto che c’è con la Salernitana per Verdi e forse anche per Izzo e Zaza, ha chiesto notizie di Pasquale Mazzocchi, classe 1995, che i campani hanno riscattato dal Venezia. Un esterno destro che può giocare anche alto. Davide Vagnati lo sta monitorando con grande attenzione, considerato che il ragazzo ha solo 26 anni e percepisce un ingaggio annuale al di sotto dei 200mila euro. E nei prossimi giorni sull’asse Torino-Salerno potrebbe succedere qualche cosa di importante, visto che ci sono diversi giocatori nel mirino dei due club. Insomma, il mercato sta entrando nella fase calda. LEGGI TUTTO

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    Izzo, Verdi e Zaza: il risparmio è di 15 milioni

    TORINO – Non solo Bremer: gran parte del tesoretto per finanziare le operazioni in entrata arriverà dalla cessione del brasiliano sul quale è in pole l’Inter e dalla partenza del quale i granata non incasseranno meno di 30 milioni, ma pure altri sono i giocatori per il quali il dt granata Vagnati sta cercando squadra. Anche solo per risparmiare sull’ingaggio. E questo il caso di Izzo, ma soprattutto di Verdi e Zaza. Se il difensore potrà anche rimanere, per quanto più probabile resta in questa fase la sua partenza, per i due attaccanti il tempo nel Toro è scaduto: nel complesso, ipotizzando l’uscita di tutti e tre, al lordo Cairo andrebbe a risparmiare quasi 15 milioni di euro per gli ingaggi (Verdi e Zaza sono a scadenza nel 2023, Izzo nel ’24).Verdi e Zaza potrebbero ritrovarsi nella Salernitana, detto che per il centravanti ci sono anche ipotesi spagnole (si passa dal Maiorca per arrivare a Cadice ed Espanyol), mentre Izzo intriga il Parma, come la Samp e gli stessi campani. Da dove potrebbe arrivare il terzino destro Pasquale Mazzocchi, ultimo nome tra gli esterni entrato nel taccuino di Vagnati. Questo mentre tornando alle uscite è in piedi il derby ligure tra Spezia e Samp per Linetty. Voci su un tiepido interesse della Fiorentina per Milinkovic-Savic, in uscita da un Torino che per il ruolo di portiere ha deciso per la prossima stagione di mettere in concorrenza Berisha e Gabriel. Per il brasiliano ex del Lecce, dopo l’accordo trovato nei giorni scorsi, non dovrebbero esserci problemi al momento delle firme. LEGGI TUTTO