Toro, la foto Cairo-Juric fa scintille. I tifosi: “Blindate Ivan e dategli rinforzi!”
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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TORINO – «Sarà il mio anno»: David Zima ne è sicuro e va diffondendo il messaggio nello spogliatoio granata come tra le persone che più sono vicine al ceco. Il centrale prelevato dallo Slavia Praga si è presentato a Torino con l’atteggiamento mentale giusto, da subito mettendosi a disposizione di Juric con la voglia di migliorare.
In concorrenza con Djidji per la ripresa del campionato
E il tecnico croato di questo ha tenuto conto, tanto da utilizzare Zima in 20 partite di campionato, al primo anno in maglia granata. E 7 sono state le presenze nella Serie A in corso. Juric sa che il centrale merita fiducia, ma ogni giorno pesa anche con mano il margine di crescita di un ragazzo ancora giovane: Zima ha infatti compiuto 22 anni da poco più di un mese (l’8 novembre). Il tempo c’è – anche considerato che il contratto è blindato fino al 2025 – ma Zima vuole che il prossimo, cioè il 2023, sia l’anno della svolta, quello nel quale operare il passaggio da giovane di belle speranze, ad assoluta certezza della retroguardia granata. Possibile, intanto, nel test contro la Cremonese di dopodomani Zima venga impiegato, da Juric, anche in vista della ripresa del campionato. Il 4 gennaio contro il Verona sarà infatti squalificato Buongiorno, con Zima e Djidji che sono candidati a prenderne il posto.
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TORINO – Giocarsela al meglio venerdì con la Cremonese onde evitare brutte sorprese a gennaio: mese dopo il quale Adopo e Ilkhan potranno ancora essere due giocatori a disposizione di Juric, o magari mese durante il quale uno dei due uscirà dal Toro. Molto dipenderà dall’evoluzione della situazione relativa ai compagni di reparto. Che sono tre: Lukic, Ricci e Linetty.
Quelle sirene partenopee su Lukic
Quello con il destino più incerto è il serbo: alla coda di pretendenti che arrivano non soltanto dall’Italia si è aggiunto il Napoli. L’azzurro e il polacco sono invece in questo momento frenati da infortuni – leggero per Ricci, più intenso per Linetty – ma quando avranno ritrovato la condizione torneranno a essere due punti fermi della rosa granata. Se Lukic dovesse partire non sarebbe sufficiente promuovere Adopo e Ilkhan, ma andrebbe reperito un altro centrocampista di maggior esperienza (resta agganciato Nandez): in tal caso cinque alternative per due maglie potrebbero essere abbondanti, anche troppe, per sei mesi di solo campionato. Ecco che allora uno tra Adopo o Ilkhan potrà lasciare il Fila, ed ecco che allora l’amichevole in calendario venerdì al Grande Torino contro la Cremonese – dove per le attuali indisposizioni entrambi avranno spazio – potrà tornare utilissima, per allontanare il prestito. Chi deve recuperare sul compagno, e resta con il contratto in scadenza nel 2023, è Adopo.
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TORINO – Resta un terzino che piace molto, al Toro: Pasquale Mazzocchi della Salernitana è un giocatore che con Juric potrebbe continuare un percorso di crescita che, in questa stagione, ha vissuto un’impennata. Merito anche della scuola Nicola, tecnico dei campani che in carriera era proprio un uomo di fascia, e che qualche segreto del ruolo a Mazzocchi l’ha rivelato, dall’alto della sua esperienza.
«Prima la salvezza con la Salernitana, poi mi occuperò del futuro»
Il calciatore intanto resta metallizzato su una Salernitana che cerca la seconda salvezza consecutiva, ma è ovviamente lusingato dall’interesse sviluppatosi da più parti nei suoi confronti: «Ora la priorità è guarire e ottenere la salvezza con la Salernitana – dice Mazzocchi a TuttoSalernitana -: questa piazza merita la massima categoria e noi tutti dobbiamo dare tutto per mantenere la Serie A. Il futuro non so cosa mi riserverà, nel calcio succede tutto dalla sera alla mattina: fa piacere vedere il mio nome accostato a club importanti, ma per adesso resto un calciatore della Salernitana». Con il fardello di un infortunio dal quale Mazzocchi potrà uscire a marzo. Se ne parla quindi per luglio: il Toro si è spinto a offrire 3,5 milioni e potrà salire attorno ai 5, la Salernitana ne vuole almeno 7.
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TORINO – Tra gli eroi che hanno portato la Croazia ai quarti dei Mondiali in Qatar c’è Nikola Vlasic. Il trequartista del Torino è stato perfetto dal dischetto contro il Giappone. Poi, la gioia per il passaggio del turno (ora c’è il Brasile) e il pensiero per i tifosi granata. Che lo fermano per strada in città e lo esaltano. Lui, in prestito, resta vago sul futuro: «Sono molto felice al Toro, vediamo quello che accadrà in estate, ma in questo momento voglio solo godermi la gioia e il divertimento di indossare quella maglia e pensare a vincere le partite per fare felici i granata». Per riscattarlo dal West Ham servono teoricamente 15 milioni, ma il club di Urbano Cairo chiede lo sconto. E sul croato adesso c’è anche un po’ di concorrenza. Di certo per Ivan Juric è l’unico al quale non rinuncerebbe mai. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Inutile nasconderlo, al Torino c’è il problema Etrit Berisha. Non è un caso, ci mancherebbe, visto che il numero uno albanese ha giustamente chiesto di giocare di più e il Torino gli ha fatto presente che intende puntare su Vanja Milinkovic-Savic che, tra l’altro, anche al mondiale sta confermando di essere un ottimo portiere. Chi l’avrebbe mai detto sino a pochi mesi fa?
Berisha cerca squadra
Detto questo, torniamo a Berisha. Davide Vagnati gli sta cercando una collocazione. In queste ore si è fatta avanti la Reggina di Pippo Inzaghi. Squadra di serie B ma seconda in classifica con l’ambizione di conquistare la Serie A. Una possibilità che il granata sta prendendo in serie considerazione anche se preferirebbe andare allo Spezia che dopo l’incidente a Dragowski. A questo punto i granata cercano un dodicesimo, oppure più semplicemente un terzo se decideranno di promuovere il giovane Gemello. Questa, infatti, è una possibilità concreta.
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TORINO – Il presidente granata Urbano Cairo ha parlato nell’ambito dell’incontro dell’agenzia Italpress con il mondo dello sport. Quattro i temi fondamentali trattati dal patron del Toro, due dei quali di stretto interesse torinista: questi ultimi sono le seconde squadre e la missione qatariota di Vagnati. Terzo punto affrontato la crisi del calcio italiano («Arriviamo da anni complicati, e mi dispiace il fatto che il calcio, che contribuisce per il 70% alle entrate fiscali dello sport italiano, abbia avuto pochissimo dallo Stato»), quarto l’indagine che ha investito la Juve («Non sono al corrente dei dettagli, ma posso dire che se la Juve ha fatto certe cose, qualcuno le ha fatte con lei»).
“Al Mondiale tifo Argentina”
Questi, invece, i punti che riguardano il Toro: «La soluzione seconde squadre è una buona idea – prosegue Cairo -. Vogliamo lavorarci perché può essere una soluzione interessante». Quindi il messaggio recapitato indirettamente a Juric, con il quale vorrebbe allungare il rapporto entro la fine dell’anno: «Vagnati in Qatar ha visto una quindicina di partite, mi deve consegnare una relazione quindi valuteremo se ci siano talenti da prendere. Ho visto molto bene la Francia, ma anche il Brasile e l’Argentina per cui faccio il tifo, visto che laggiù ho qualche parente».
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ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO. Ilkhan e Adopo (il francese è in ballo per rinnovare il contratto in scadenza nel ’23) a gennaio se la giocheranno per una conferma nel gruppo di Juric, visto che presumibilmente uno dei due sarà mandato in prestito. C’è poi da aspettare in relazione a Lukic: per adesso il serbo che sta disputando i Mondiali non trova l’accordo per il prolungamento col club di Cairo, e a gennaio potrebbe essere sacrificato, a fronte della giusta offerta. Un’analisi introduttiva che permette di dire che al Toro serve almeno un centrocampista. Diventeranno due in caso di partenza di Lukic. Se l’ex capitano granata invece resterà, a Juric potrà essere consegnato un giovane già pronto all’uso, ma sul quale continuare a lavorare. Un giovane che abbia quelle doti fisiche di cui il centrocampo del tecnico croato è sguarnito, dopo le partenze di Mandragora e soprattutto Pobega.
Il talento grezzo che piace a Juric
Il nome nuovo valutato da Vagnati – dt che ha fatto rientro in Italia dopo la missione in Qatar – è quello di Ibrahim Sulemana del Verona. Classe 2003, in alcuni spezzoni disputati in campionato con i gialloblù (5 presenze) ha dimostrato di possedere talenti grezzi che sono degni di attenzione. Classico mediano, ha proprio nella resistenza fisica e nell’interdizione le doti più evidenti.
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