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    Milan, ufficiale l'acquisto di Florenzi a titolo definitivo dalla Roma

    MILANO – Il Milan ha acquistato dalla Roma il cartellino di Alessandro Florenzi: il centrocampista classe 1991 si trasferisce così definitivamente alla società rossonera dopo il prestito dell’anno scorso. 24 presenze e due reti in campionato per il campione d’Europa con gli Azzurri nel 2021 nella scorsa stagione. “”AC Milan è lieto di annunciare di aver acquistato a titolo definitivo le prestazioni sportive di Alessandro Florenzi da AS Roma. Il difensore ha firmato un contratto con il Club fino al 30 giugno 2025. Alessandro, dopo essersi laureato Campione d’Italia con il Milan nella scorsa stagione, collezionando 30 presenze e 2 gol, continuerà a indossare la maglia rossonera numero 25.
    Milan, ecco perchè Maldini punta Dybala
    La Roma cede Florenzi: il comunicato dei giallorossi
    Il trasferimento è stato ufficializzato anche dalla Roma attraverso un comunicato sul sito ufficiale: “”Florenzi, 31 anni, passa definitivamente in rossonero dopo aver trascorso al Milan anche la stagione 2021-22 in prestito. Prodotto del settore giovanile giallorosso, Florenzi ha esordito in prima squadra nel maggio 2011. Nazionale italiano, ha collezionato 279 presenze con il Club in tutte le competizioni, segnando 28 gol. Dopo il prestito al Crotone nella stagione 2011-12, nelle ultime stagioni Florenzi ha militato – sempre a titolo temporaneo – anche nel Valencia e al Paris Saint-Germain. Il Club augura ad Alessandro il meglio per questa nuova fase della sua carriera”.
    Milan, ufficiali i rinnovi di Maldini e Massara
    Florenzi saluta la Roma: “E’ stato un viaggio splendido”
    Florenzi ha voluto salutare la Roma, squadra in cui è cresciuto e che lascia ufficialmente dopo venti anni. L’ex giallorosso ha scritto su Instagram, allegando una sua foto in maglia giallorossa: “Ciao Roma, é stato un viaggio splendido! Avevo 11 anni la mia prima volta a Trigoria. In vent’anni solamente quattro volte ti ho detto arrivederci. La prima volta per crescere e “farmi le ossa” e negli altri casi perché a volte la vita ci insegna ad accettare situazioni che vanno diversamente da come abbiamo sempre immaginato. Ho scelto la via del silenzio, perchè è qui che nasce per me il significato di rispetto per una squadra e per una società. Ci tengo con tutto il cuore a ringraziare le persone che hanno lavorato in questi anni a Trigoria, insieme siamo stati “CASA”. Sereno e consapevole di aver dato il massimo per la maglia e i tifosi…vi auguro il meglio!” LEGGI TUTTO

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    Quelle antiche gestioni dei nuovi americani. Psg-Scamacca per volare nel futuro, anche azzurro

    TORINO – Le dinamiche di mercato offrono lo spunto per “smontare” alcuni luoghi comuni. Da tempo, per esempio, si usa “narrare” che le proprietà americane che sempre più numerose frequentano la Serie A porteranno programmazione tanto nella gestione aziendale quanto in quella sportiva. Invece, almeno per ora è solo, appunto, una narrazione. Il caso più clamoroso ovviamente riguarda il Milan dove, pensate un poco, si è arrivati all’ultimo giorno utile per rinnovare il contratto ai due dirigenti artefici dell’impresa scudetto: Maldini e Massara. Lasciamo da parte l’aspetto mediatico – anche se è legittimo chiedersi se un club “italiano” sarebbe stato trattato con un simile sussiego: ne dubitiamo – e concentriamoci sui motivi concreti che stanno alla base di questo ritardo. Che si riducono sostanzialmente ea questioni di autonomia operativa da parte dei manager. Insomma: a Elliott/Carldinale RedBird piace, assai dicono, metter becco nelle decisioni tecniche e questo a Maldini (in particolare) va sempre meno a genio. Qualcosa che ricorda molto l’invadenza di certe vecchie conoscenze del nostro calcio e che non assomiglia a nulla di “americano”.
    IN LEGA Per nulla “americana” poi è la gestione degli equilibri in Lega. Ci si aspettava un “asse” da parte dei proprietari d’oltre oceano e invece emergono anche tra loro divergenze, si determinano alleanze. Prova ne sui l’ultima puntata andata in Scena in Lega di A con la Roma dei Friedkin a sostenere – unico club contro anche gli altri targati Usa – una offerta del Qatar contro una degli Emirati. Nulla di peccaminoso, per carità, ma appunto la conferma che non basta arrivare da Oltre Oceano perché automaticamente si portino aventi le stesse idee.

    CIAO A margine di queste considerazioni, rileviamo una qustione più squisitamente mercatara: il prossimo passaggio di Gianluca Scamacca al Psg. E chiariamo subito che a noi non scandalizza affatto che il centravanti in pectore della Nazionale maggiore vada a giocare all’estero. Anzi, ci piacerebbe che fosse imitato da moltissimi calciatori italiani che all’estero avrebbero la possibilità di crescere un poco più in fretta e di conoscere il mondo, quello un poco più vero oltre i social e i resort extra lusso. E usciamo dalla banalità: il ct Mancini avrà la possibilità di vederlo ogni volta che vuole: per fortuna il mondo, nonostante in Italia si ostinino a negarlo ancora in troppi, ha confini sempre più labili. LEGGI TUTTO

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    Viavai Lazio: dentro Romagnoli con Acerbi al Milan

    TORINO – Uno scambio di difensori centrali che potrebbe sbloccare il mercato della Lazio. Il Milan, perso AlessioRomagnoli che si svincola dal 1° luglio, sembra sempre più deciso ad affondare il colpo low cost Francesco Acerbi. Ballano circa 2 milioni tra l’offerta rossonera, inferiore ai 3 milioni, e la richiesta biancazzurra di circa 5. Lotito potrebbe abbassare leggermente le pretese senza aggravare troppo la minusvalenza per il 34enne che nel 2018 fu pagato 12 milioni al Sassuolo. E’ noto che Romagnoli si è promesso a Sarri, ma Lotito stenta a contrattualizzarlo a 3 milioni l’anno più bonus, anche perché Acerbi ne guadagna 1,8. La differenza è minima ma sostanziale perché l’ormai ex rossonero ha ricevuto una ricca offerta dagli inglesi del Fhulam e del Newcastle che gli garantiscono un ingaggio vicino ai 4 milioni di euro annui. Le simpatie di Romagnoli per la Lazio colmeranno questo gap solo se Lotito si schioderà dai 2,8 milioni più bonus per accontentare il calciatore.
    VIAVAI LAZIO Nel frattempo il ds Tare è al lavoro per sfoltire la rosa biancazzurra “ricca” di ben 20 esuberi. Vavro adore si accaserà definitivamente al Copenaghen, mentre per Muriqui i tempi dell’addio ancora non sono maturi. Da piazzare anche Escalante (piace al Cadiz), Akpa Akpro (interessa a Sampdoria, Cremonese e in Ligue 1), Kiyine (seguito dal Verona), Maistro (nel mirino del Perugia), Fares (sta lentamente recuperando dopo la ricostruzione del legamento crociato), Raul Moro, Jordan Lukaku, Jony, Durmisi, Djavan Anderson, Armini, Alia, Morrone, Alessandro Rossi, Marino, Ndrecka, Casasola e Dziczek. LEGGI TUTTO

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    Puma e Milan, un rinnovo a lungo termine

    TORINO – PUMA e AC Milan sono lieti di annunciare l’estensione a lungo termine della loro partnership, nata nel 2018. PUMA continuerà a essere il Principal Partner, il Global Technical Supplier e l’Official Licensed Partner del Club rossonero, tornato ai vertici del calcio italiano con la squadra più giovane della storia moderna a vincere lo Scudetto, nonché una delle squadre più giovani d’Europa. Nell’ambito dell’accordo, PUMA diventerà il Naming Partner Ufficiale del Centro di allenamento dell’AC Milan Vismara, la casa dei futuri talenti del Club. Il centro sarà rinominato “PUMA House of Football” e diventerà la sede per lo sviluppo delle performance, con investimenti mirati sulla prossima generazione di giovani calciatori del Milan, contribuendo a sostenere anche il settore femminile. Il Centro sarà anche la sede delle attivazioni del brand e della community, ospitando eventi e iniziative in città. PUMA e AC Milan sono due dei brand più innovativi e progressive del calcio. La partnership si basa su performance e sostenibilità, attraverso la creazione di prodotti innovativi e rispettosi dell’ambiente, ma anche grazie alla football culture, la moda, la crescita dei giovani e i continui investimenti nel calcio femminile. La partnership rappresenta una continuazione del processo di affermazione del brand Milan anche al di fuori dall’ambito sportivo, grazie all’esperienza e alla presenza consolidata di Puma nel mondo della moda e del lifestyle.Attraverso la partnership, PUMA continuerà a fornire performance apparel per le squadre maschili, femminili e giovanili e utilizzerà lo stile, la moda e la cultura di Milano per sviluppare prodotti performanti e lifestyle fuori dal campo, ispirati allo stile unico milanese. I due brand continueranno a collaborare oltre il campo per creare collezioni innovative e fashion connesse alla cultura calcistica e che rafforzino l’impronta globale del Milan.
    I COMMENTI «Questo è un fantastico passo avanti per la nostra partnership con AC Milan, due brand che si concentrano sulla diversità, l’inclusività, l’innovazione, le performance e la football culture», ha dichiarato Bjørn Gulden, Chief Executive Officer di PUMA. «Il nostro obiettivo è di guidare l’innovazione nella performance e nell’abbigliamento lifestyle dentro e fuori dal campo. Vogliamo continuare a essere due dei brand più sostenibili del calcio e supportare il calcio femminile. Questa partnership vedrà inoltre PUMA investire nel Vismara Performance Center. Sarà un luogo speciale per far crescere le future stelle dell’AC Milan e per avvicinare i nostri due brand». «Siamo davvero orgogliosi di continuare questo viaggio con il nostro partner PUMA, nostro Principal Partner dal 2018. Negli anni, lavorare fianco a fianco con PUMA ci ha permesso di costruire una partnership solida e autentica, basata sulla performance, sulla football culture e su valori condivisi basati su un approccio innovativo» ha commentato Ivan Gazidis, AC Milan CEO. «Siamo entusiasti di iniziare un nuovo capitolo di questa partnership, che avrà un forte focus sullo sviluppo del calcio femminile e sulla prossima generazione di talenti, entrambi obiettivi allineati con la nostra vision per il Club». «Oggi inizia un nuovo capitolo di un incredibile percorso comune tra due brand icone nel mondo, capaci insieme di catalizzare le emozioni di milioni di appassionati e di settare nuovi standard, dentro e fuori dal rettangolo di gioco – ha dichiarato Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Club rossonero – Continueremo su questa direzione, disegnando insieme un futuro che poggia sui nostri valori comuni/fondanti e che porterà al next level la combinazione tra il mondo del calcio, il fashion e la cultura lifestyle». LEGGI TUTTO

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    Kean e Leao, quando in passerella sfila il mercato

    TORINO – (e.e.) Metti tre calciatori a fare i modelli e il look… esplode. Insieme, tutti in una volta, Rafael Leao (Milan), Marcus Thuram (Borussia M’gladbach), Moise Kean (Juventus). All’attacco, sempre, anche sul mercato. Thuram, figlio di Lilian, ex colonna fra gli altri di Juve e Parma, è stato vicino all’Inter prima dell’incidente. Vorrebbe riprovarci, vorrebbe venire in Italia dove lui è cresciuto. Kean è invece sempre più lontano dalla Juve dove con Max Allegri non ha convinto. La sua preferenza va al Psg dove si è trovato bene alla stagione 2020-2021 con 13 gol in campionato, il suo top fin qui (6 nella Juve 2018-2019, 5 in quella passata), per questo resta freddino su Fulham e Nottingham Forest, neopromosse in Premier. Infine, ma non ultimo per importanza, Leao che il Milan vorrebbe blindare con un nuovo contratto allungato: il passaggio di proprietà sta però rimandando ogni azione e si aspetta prima il rinnovo di Paolo Maldini. Leao è a rischio assalto da parte delle big, dal Real Madrid al Manchester United. Il Milan dovrà scegliere allora se incassare o puntellare la squadra del futuro con il suo uomo scudetto.  LEGGI TUTTO

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    Lukaku, Dybala, lo scudetto e il mercato che divide: che strano Milan-Inter

    TORINO – Certo che non è mai facile accontentare le tifoserie. E Milano, in questo particolare momento, lo sta capendo sulla propria pelle. Perché c’è un discreto fermento, su entrambi i lati del Naviglio, anche se poi la realtà dice che sul fronte degli abbonamenti, l’entusiasmo è alle stelle. La voglia di esserci e di stare al fianco della squadra per tutta la prossima stagione in quello che potrebbe essere, al netto di inserimenti altrui, lo scudetto della seconda stella per entrambe le formazioni non è in discussione. Piuttosto, resta più di qualche perplessità sul lavoro dei dirigenti. La curva nord nerazzurra, ad esempio, non ha voluto aderire alla campagna celebrativa per il ritorno di Lukaku. Anzi, ha ricordato i modi nei quali se ne è andato, di fatto abbandonando una barca che rischiava di affondare, e la cosa non è stata dimenticata. Bollato con l’etichetta “Sarà uno dei tanti”, anche se siamo certo che la riconquista a suon di gol potrebbe anche essere rapida, sempre che l’attaccante belga sappia mantenere la sua straordinaria capacità realizzativa. Né pare particolarmente soddisfatto il tifoso milanista, che magari per risollevarsi avrà solo bisogno di pensare un attimo a quel che è accaduto soltanto un mese fa. Ma che certamente si immaginava diverso l’ approccio della nuova proprietà. Che, per il momento non rinnova, non compra, sostanzialmente non dà segni di grande vitalità. Dicono che il mal comune sia mezzo gaudio, ma in questo caso la vera e unica differenza la fa lo scudetto. Chi l’ha vinto si consola, chi non l’ha vinto sogna. LEGGI TUTTO

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    Milan, difficile capire la strategia tra piani B e budget ristretto

    TORINO – Si fa fatica, in questi giorni, a capire la strategia del Milan. E si spera, prima poi, che arrivi un comunicato, una notizia, un piccione viaggiatore a spiegare quel che è successo, quel che succede e quel che succederà. Nell’attesa, sono due gli aspetti che in questa fase vanno sottolineati. Innanzitutto, i piani B che il Milan avrebbe comunque messo in preventivo, nel caso in cui fosse confermato, come risulta a più fonti, che il budget per il mercato sia assestato intorno ai 50/60 milioni di euro. Il piano B, per la difesa, prevede che Botman, con il quale Maldini aveva già un accordo ma mancava ancora quello con il Lille, venga lasciato libero di accasarsi altrove, Psg o Newcastle a questo punto importa poco, in quanto non ci sono i soldi per l’acquisto del cartellino. E con altri club pronti a tuffarsi sulla preda, difficile che il Lille consenta pagamenti troppo dilazionati che però consentirebbero al Milan di restare nel budget. Il difensore individuato per fare il quarto (oltre a Tomori, Kalulu e Kjaer) sarebbe Acerbi, in una specie di derby con l’Inter. Difficile che qualcuno si possa appassionare a questa sfida, ma i rossoneri sembrerebbero favoriti. L’altro aspetto riguarda il neo proprietario Cardinale, che si dice essere impegnatissimo negli Usa a raccogliere soci e azionisti per rendere meno pesante il prestati che comunque dovrà chiedere a Elliott per l’acquisto del club. Aspetto sicuramente fondamentale per il futuro del Milan, ma non meno importante sarebbe il mercato, del quale pare invece che Cardinale si stia totalmente disinteressando. LEGGI TUTTO

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    Belotti come Dybala, la dura vita del parametro zero in attesa…

    TORINO – In spiaggia con il telefonino a portata di mano. E’ la “dura” estate dei giocatori in cerca di sistemazione. Fra questi, incredibilmente, c’è Andrea Belotti. Il centravanti, simbolo del Toro di questi ultimi sette anni, è a scadenza, questi sono gli ultimi giorni ancora tinti di granata, seppure in ferie e senza la maglia gloriosa. Poi, sceglierà la destinazione più gradita. La corte del Monaco è sullo sfondo (offerto un triennale), la Fiorentina ha virato su Jovic, il Monza non è andato avanti nel discorso, il sogno resta sempre il Milan di cui è tifoso. Il Gallo preferirebbe stare in Italia, anche per questioni famigliari. Di certo il Principato non sarebbe troppo distante. Di sicuro è strana questa vacanza da disoccupati illustri, per i parametri zero che erano idoli sotto la Mole: Belotti, Dybala… Ok, magari è solo questione di giorni, intanto il futuro resta a tinte sbiadite. LEGGI TUTTO