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    Juric: “Voglio lavorare per alzare la qualità di chi ho in rosa”

    Per il Toro è tempo di ricevere il Milan avendo ancora negli occhi l’ottima prova contro l’Inter. «Mi spiace ancora per l’esito di quella gara – spiega Juric -: domani ci riproveremo contro un Milan molto forte. All’andata avevamo disputato una tra le gare migliori della stagione, contro i rossoneri. In questa non avremo Mandragora, è stato fermato da un fastidio muscolare: al suo posto potrei schierare Ricci con Pobega trequartista».Sullo stesso argomentoTorino-Milan, tifoserie vicine? Ecco le contromisureTorino

    Berisha titolare contro il Milan

    Chiara e attesa la scelta in riferimento al portiere titolare. «Sarà ancora Berisha», la sentenza del tecnico granata che poi guarda al complesso della stagione: «A un certo punto ci credevo, pensavo potessimo compiere un salto di qualità enorme ed ero deluso dal fatto che pur giocando bene spesso non riuscissimo a vincere. Poi nella sosta ho analizzato con calma la situazione e a conti fatti sono contento di quanto fatto fin qui. Per uno scatto in più ci manca un po’ di qualità nei cross come nelle linee di passaggio. Di cui sono invece dotate Sassuolo, Fiorentina o lo stesso Verona. Ora voglio lavorare per alzare la qualità di chi ho in rosa, anche se non è facile: certe cose possono migliorare, altre no».

    Così sui singoli: «Buongiorno a Salerno ha fatto bene e per il Milan è in ballottaggio con Rodriguez. Pellegri? Sta bene e sta lavorando con impegno, da qui alla fine voglio dargli le opportunità che merita. Di Pobega dico che mi piace lavorare con lui, è uno di quelli che vuole crescere e tecnicamente può indubbiamente fare passi avanti. In estate tornerà al Milan, poi vedremo».

    Sullo stesso argomentoBerisha para tutto: la porta del Toro è suaTorino LEGGI TUTTO

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    Pobega, il Torino insiste. Bremer-Inter? Contatti col Milan, voglia di asta

    TORINO – Non l’ammetteranno mai, probabilmente, davanti ai microfoni o a un taccuino. Ragioni di opportunità, nonché strategiche: corrono milioni, di mezzo c’è la possibilità di far fruttare al meglio la cessione di Bremer. Resta il fatto che i buoni rapporti tra i vertici del Torino e quelli rossoneri continuano a favorire dialoghi intrecciati tra possibili interessi vicendevoli. […] Obiettivo: far annusare la disponibilità a trattare Bremer anche ora che l’Inter è in pole (o a maggior ragione?), purché i rossoneri accettino di lasciare Pobega al Torino per un altro anno in affitto, ma stavolta con diritto di riscatto (al momento trattasi di un prestito puro). Finora i rossoneri hanno alzato un muro, davanti ai ripetuti tentativi granata: al di là degli aspetti tecnici e della crescita del ragazzo, il Milan vuole riportare a casa Pobega anche per un’esigenza numerica legata alla compilazione della lista Uefa in vista della prossima Champions. […]Sullo stesso argomentoToro, per Bremer c’è DiMarco. E rispunta CaldaraCalciomercato Torino

    […] Al momento, paiono tendenti allo zero le possibilità per il Torino di trattenerlo. Ma le variabili aperte legate a Bremer e alle possibili esigenze di big club alternativi all’Inter obbligano i granata a oliare le piste. Dar via Bremer a 25 milioni, con l’inserimento di Dimarco a cifre da definirsi (per Cairo vale di sicuro meno di 10 milioni), non è la soluzione migliore, per le casse del Torino. Un asse col Milan può fare comodo. La società granata sta operando per ribaltare lo scenario, nel tentativo di alimentare un’asta per il brasiliano, spaventare l’Inter e mantenere formalmente in vita la pista Pobega.

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    Sullo stesso argomentoTorino, Tottenham su Singo ma la prima risposta di Cairo è un noCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino-Milan, tifoserie vicine? Ecco le contromisure

    TORINO – Uno spettacolo nello spettacolo. L’auspicio in vista del fischio d’inizio di Torino-Milan, pur non esente da insidie, ha questa volta e finalmente solide fondamenta. Il primo spettacolo, ovviamente, vuole essere quello tecnico: da una parte i rossoneri in piena lotta per lo scudetto, dall’altra i granata che contro le cosiddette grandi hanno fatto vedere in stagione il miglior potenziale. Rimasto tale a causa di risultati che, a dispetto delle prestazioni, non hanno mai premiato i ragazzi di Juric. Ma anche l’ultimo periodo, piuttosto fiacco a dire il vero, ha confermato l’andamento, con i granata che di fronte all’Inter si sono ringalluzziti e hanno mancato l’appuntamento con i tre punti più che altro per le incomprensibili sviste arbitrali del tandem Guida-Massa.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Serie A, il calendario di Milan, Napoli e Inter nella corsa scudetto

    ROMA – Il Milan frena con il Bologna, ma mantiene la vetta della classifica. Gli uomini di Stefano Pioli restano in testa con 67 punti. Uno in più sul Napoli di Luciano Spalletti, uscito vittorioso dal big match contro l’Atalanta. Terza a 63 punti è l’Inter di Simone Inzaghi, che si è rilanciata vincendo a Torino: i campioni d’Italia hanno una gara in più da giocare rispetto alle avversarie, il recupero in casa del Bologna, fissato al 27 aprile.  Il calendario risulterà decisivo, insieme ai risultati negli scontri diretti e alla differenza reti. Il Milan è avanti rispetto all’Inter, avendo pareggiato 1-1 il derby d’andata e vinto al ritorno 2-1. I nerazzurri hanno invece lo scontro diretto a favore contro il Napoli (avendo battuto gli azzurri a Milano 3-2 e pareggiato a Napoli 1-1). Assoluta parità invece negli scontri diretti tra i rossoneri e gli azzurri: a Milano si imposero gli uomini di Spalletti 0-1, mentre al Diego Armando Maradona è risultato decisivo il gol di Giroud. La differenza reti sorride al Napoli: più 33, contro il più 27 del Milan. Ecco il calendario, quanto mai decisivo, delle tre formazioni in lotta per la vittoria dello scudetto.  LEGGI TUTTO

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    Milan-Bologna 0-0: Pioli rimane in testa a +1 sul Napoli

    MILANO – Il Milan non risponde alle vittorie di Napoli e Inter e si ferma sullo 0-0 contro il Bologna. Al San Siro i rossoneri creano tantissime occasioni ma non riescono a concretizzare portando a casa solo un punto. Con questo risultato Pioli sale a 67 punti rimanendo in testa a +1 sul Napoli e +4 sull’Inter (con una partita da recuperare) mentre i rossoblù salgono a 34 punti. 
    Milan-Bologna, tabellino e statistiche
    Tante occasioni ma i primi 45′ si chiudono sullo 0-0
    La 31esima giornata di Serie A si chiude a San Siro con la sfida tra Milan e Bologna. I rossoneri sono chiamati a rispondere ai successi di Napoli e Inter per difendere il primo posto in classifica mentre i rossoblù vogliono chiudere definitivamente il discorso salvezza. Pioli punta su Giroud come punta supportato da Leao, Diaz e Messias mentre il Bologna, con Emilio De Leo in panchina al posto di Mihajlovic, scende in campo con la coppia d’attacco formata da Barrow e Arnautovic. Ritmi subito alti a San Siro, con entrambe le squadre che creano ottime occasioni già nei primi minuti. Al 4′ ci prova Kalulu con un colpo di testa, poi poco dopo rispondono Dijks e Aebischer che impegnano Maignan. Al 13′ c’è Theo Hernandez che spaventa Skorupski con un tiro violento da fuori area. Poco dopo si accende Leao che supera la difesa avversaria con i suoi scatti, poi al 17′ Kalulu gli serve un ottimo pallone al limite dell’area ma il suo tiro finisce alto. Reazione del Bologna che si porta nuovamente in avanti e trova buone occasioni con Arnautovic, Aebischers e soprattuto con Barrow che al 27′ trova un incredibile tiro dalla distanza su cui Maignan si supera respingendo in angolo. Non c’è un attimo di respiro in questa fase della partita e stavolta è il Milan a ripartire e a creare occasioni. Ci provano Calabria e Leao poi al 33′ Theo Hernandez ci prova ancora da fuori con un tiro violento che esce di pochissimo. Al 42′ arriva un ottimo pallone per Giroud che di testa anticipa Theate, para però Skorupski. Ancora Milan nel finale, ancora Giroud che riceve il cross di Tonali e trova un gran colpo di testa, Skorupski vola e salva il risultato. Si chiude così un primo tempo divertente e giocato a ritmi altissimi. Nonostante le tante occasioni però il risultato è ancora fermo sullo 0-0. 
    Il Milan crea ma non concretizza: finisce senza reti
    Milan subito aggressivo nella ripresa a caccia del gol per sbloccare la gara. Al 47′ Leao scambia con Diaz e trova il tiro in area, Skorupski devia con i piedi. Continuano a spingere i rossoneri con il tiro da fuori di Bennacer e ancora Leao che prova a spaccare la partita con le sue ripartenze ma finisce col perdere spesso la palla. Al 61′ parte una nuova azione dall’asse Theo-Leao, la palla arriva a Calabria che prova il diagonale e sfiora la porta di pochi centimetri. Al 68′ buona occasione per il Milan con Leao che serve Rebic solo in area che però spreca e spara alto. Al 69′ arrivano gli applausi di San Siro che accolgono l’entrata in campo di Ibrahimovic (che prende il posto di Giroud) seguiti poi dai fischi per l’ingresso di Kessié (che prende il posto di Bennacer). Al 79′ duro scontro in area tra Ibrahimovic e Medel in area con un violento scontro di testa che causa ad entrambi una vistosa perdita di sangue. Va peggio al difensore cileno, costretto al cambio. All’83’ ci prova Florenzi (entrato al posto di Calabria) da lontanissimo, Skorupski para senza problemi. All’86’ punizione di Tonali che serve benissimo Tomori che da ottima posizione però colpisce male di testa. Assalto nel finale del Milan che prova il tutto per tutto lanciandosi in avanti. Al 91′ ci prova Ibrahimovic che nonostante la ferita prova un colpo di testa che finisce di poco fuori. Al 94′ da calcio d’angolo arriva l’ottimo colpo di testa di Rebic, grande reazione di Skorupski che ancora è provvidenziale per salvare il risultato. Triplice fischio dell’arbitro e la partita si chiude senza reti: Napoli e Inter si avvicinano alla vetta.  LEGGI TUTTO

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    Pronostico Milan-Bologna, tutto sul Monday night di Serie A

    Sosta più lunga per il Milan di Pioli che scende in campo solo lunedì sera (20.45) per affrontare il Bologna. Ecco l’analisi del match e il relativo pronostico.
    Posticipo Milan-Bologna, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Due possibili risultati, ecco le quote
    Senza contare il derby con l’Inter, giocato per convenzione in trasferta, quest’anno il Milan ha centrato 10 Under 2,5 a San Siro e 5 soli Over 2,5. Nel girone di ritorno il Diavolo ha perso solo contro lo Spezia, in casa, mentre nelle ultime tre giornate ha ottenuto altrettanti successi di “corto muso”: tutti per 1-0 grazie a Giroud, Kalulu e Bennacer.
    Il Bologna negli ultimi 10 turni ha vinto solo una volta, contro il Sassuolo, pareggiando poi tre volte e perdendo in sei occasioni. Per vedere il bicchiere mezzo pieno occorre guardare… solo metà gara: da quattro incontri a questa parte i felsinei non hanno mai subìto gol prima del riposo.
    Altra curiosità, solo 4 volte il Bologna di Mihajlovic ha incassato almeno due reti nel primo tempo: contro Empoli, Napoli, Inter e… Milan, all’andata.
    Il pronostico sorride ai rossoneri ma con tanti dato a disposizione scegliere il segno 1 sarebbe forse “scontato”. Il Milan potrebbe segnare almeno una rete nella prima frazione (Over 0,5 casa primo tempo). Il secondo consiglio è il Multigol Casa 2-3. Col Diavolo in campo, sia in casa che fuori, non sono ancora mai usciti i seguenti risultati: 2-1 e 3-0, offerti entrambi mediamente a quota 9.50. LEGGI TUTTO

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    Serie A, il calendario di Milan, Napoli, Inter e Juve per la lotta scudetto

    Ad otto giornate dalla fine il campionato di Serie A è più aperto che mai, con quattro formazioni racchiuse in 7 punti e in lotta per vincere lo scudetto. In testa, attualmente, c’è il Milan di Stefano Pioli con 66 punti, reduce dalla vittoria contro il Cagliari di Mazzarri. Segue il Napoli di Luciano Spalletti a soli tre punti e reduce dalla vittoria in rimonta al Maradona contro l’Udinese per 2-1. Terza l’Inter di Simone Inzaghi a quota 60 punti, reduce da soli sette punti conquistati nelle ultime sette giornate e dal pari interno contro la Fiorentina. I campioni d’Italia in carica devono però recuperare una partita al Dall’Ara contro il Bologna. Chiude il quartetto in testa la Juve di Massimiliano Allegri che si è resa protagonista di un’incredibile rimonta dopo una partenza sottotono: sono 16 i risultati utili consecutivi conquistate, con solo sette punti di distacco dalla capolista. Si ritorna in campo con il derby d’Italia, che potrebbe risultare decisivo per i sogni scudetto dei nerazzurri o dei bianconeri. Di seguito ecco il calendario, giornata per giornata, delle quattro formazioni in corsa per la vittoria dello scudetto. Guarda la galleryDa Dybala a Belotti, la Top 10 dei parametri zero in Serie A LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibrahimovic: “Non voglio ritirarmi, sono ancora il migliore”

    Zlatan Ibrahimovic non ha ancora voglia di appendere gli scarpini al chiodo, nonostante i 40 anni compiuti il 3 ottobre scorso. Lo ha raccontato lo stesso attaccante svedese del Milan in un’intervista al sito della Uefa: “Il futuro deve ancora essere scritto, non faccio programmi e vediamo cosa succede. Non voglio ritirarmi e poi dire che avrei potuto continuare, perché me ne pentirei per il resto della vita. Voglio giocare il più a lungo possibile. La realtà è che giocherò finché non vedrò qualcuno più bravo di me, quindi gioco ancora. So che un giorno mi fermerò e che non avrò più quell’adrenalina. È un problema per ogni giocatore, perché giochi a calcio per avere adrenalina e non puoi fare nient’altro perché siamo programmati così. Ogni giorno facciamo la stessa cosa. Ci svegliamo, ci prepariamo, ci alleniamo, mangiamo e ci riposiamo. Il giorno dopo è uguale. Fai queste cose per 20 anni e in cambio ricevi adrenalina. Quando improvvisamente ti fermi, viene a mancare tutto, allora devi ricominciare da zero e iniziare qualcosa di nuovo”.Guarda la galleryIbrahimovic sfreccia con la Ferrari a Maranello: siparietto con Binotto e show con Sainz e Leclerc!
    Ibrahimovic, il Milan e la Champions che manca
    Ibra è felice al Milan: “Gioco con molta emozione perché è un club che mi ha dato la felicità, mi ha dato tanto e penso di aver trascorso più anni qui che in tutti i club che ho rappresentato. È stato bello (tornare in Champions League, n.d.r.). È un torneo fantastico. Ho segnato alcuni gol che mi sono piaciuti molto e ho avuto l’opportunità di affrontare le migliori squadre e i migliori giocatori d’Europa. Come mi sento a non averla mai vinta? In due modi: vincerla sarebbe fantastico, non vincerla non mi cambierebbe come giocatore. Vincerla non significherebbe essere un giocatore migliore, perché sono già il migliore, ed è stato dimostrato che il migliore (che per Ibra è Ronaldo il “Fenomeno”, n.d.r.) non vince tutto”. LEGGI TUTTO