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    Messi in Mls? Garber: “Stiamo lavorando per portarlo all’Inter Miami”

    Le dichiarazioni di Don Garber sul futuro di Messi
    “Messi? Stiamo lavorando duramente insieme all’Inter Miami per portarlo in MLS. Ha superato così tante barriere da poter essere definito più grande di ogni atleta di qualsiasi altro sport ad aver giocato qui negli Stati Uniti. Posso solo dire che sarebbe meraviglioso vederlo nel nostro campionato” – queste le dichiarazioni di Don Garber che fanno sognare gli USA. LEGGI TUTTO

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    Chiellini campione eterno: trionfo in Western Conference e finalissima Mls

    Giorgio Chiellini non ha perso il vizio della vittoria. Attualmente al Los Angeles Fc, l’ex storico difensore e capitano della Juventus ha trionfato in finale di Western Conference (dopo aver eliminato in semifinale i rivali del Los Angeles Galaxy) contro l’Austin con un netto 3-0 firmato Arango, Urruti (autogol) e Opoku. La vittoria gli consentirà di giocare la finalissima di Mls, in programma il 5 novembre contro il Philadelphia Union che si è invece imposto in finale di Eastern Conference vincendo 3-1 contro New York City. L’ex bianconero, che fino ad ora ha totalizzato 12 presenze con la sua nuova squadra in America, ha giocato 45 minuti prima di lasciare il posto a Ibeagha. LEGGI TUTTO

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    Infinito Higuain, doppietta all'Orlando: l'Inter Miami vince 4-1

    I numeri di Higuain all’Inter Miami

    Da settembre 2020 il 34enne si è unito al club di Beckham e in questa stagione ha segnato 16 reti in campionato, di cui 14 nelle ultime 16 partite (per un totale di 29 in 66 gare con questa maglia). In gol per Miami pure Ariel Lassiter e Leonardo Campana. Di Ercan Kara l’unico sigillo di Orlando. Entrambe le squadre scenderanno di nuovo in campo domenica, con Miami che ospiterà Montreal, mentre Orlando affronterà i Columbus Crew. LEGGI TUTTO

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    Chiellini vola in Mls. Comanda Los Angeles, l'ex capitano Juve esulta: “Primi! E resteremo in testa!”

    TORINO – Mentre dall’altra parte del mondo la tifoseria della Juventus s’interroga su errori e omissioni della squadra di Allegri, inclusa l’evidente assenza di personalità, negli Stati Uniti c’è un club, il Los Angeles Fc in testa alla classifica della Western Conference del massimo campionato di calcio. E chi, per associazione d’idee, ha pensato non casualmente a Giorgio Chiellini – a proposito di giocatori e uomini forti in ogni senso – non sbaglia. «Primi ad Ovest! E non ci fermeremo!», è l’urlo di battaglia dell’ex capitano della Juve, tutto sorrisi e abbracci con i compagni di squadra per il successo conseguito nella notte italiana tra domenica e lunedì contro lo Houston Dynamo (3-1 con doppietta del messicano Carlos Vela, non una novità). La squadra californiana ha nove punti di vantaggio (64-55) in classifica sui texani di Austin dopo 32 giornate di campionato. Chiellini, giustamente, se la gode. L’obiettivo è il titolo: Los Angeles ha tutto per riuscirci.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Mls, frena il Los Angeles di Chiellini. L'Inter Miami vola con Higuain

    MIAMI (Stati Uniti) – L’Inter Miami di David Beckham può ancora credere alla qualificazione ai playoff di Major League Soccer. E deve questa speranza a Gonzalo Higuain. Nella nottata italiana, la formazione guidata da Phil Neville è riuscita ad imporsi per 2-1 sul Columbus Crew tra le mura casalinghe del Lockhart Stadium grazie a una doppietta del centravanti argentino, in rete al 25′ con un piattone rasoterra e all’82’ con una grandissima girata sul secondo palo in area piccola. Per la formazione ospite inutile il gol del momentaneo pareggio di Juan Camilo Hernández al 41′. Con questa vittoria l’Inter Miami sale a quota 39 punti nella classifica della Eastern Conference ed è a -2 dalla zona playoff, presidiata attualmente proprio dal Columbus Crew, al 7° posto con 41 punti.
    Il Los Angeles FC di Chiellini frena contro Minnesota
    Nella Western Conference il Los Angeles FC di Chiellini frena in trasferta contro Minnesota. All’Allianz Field finisce 1-1, con le firme di Kallman al 45′ per i padroni di casa e del solito Carlos Vela al 64′ per gli ospiti. Oltre all’ex capitano della Juventus, sostituito all’87’ da Segura, il tecnico Cherundolo ha schierato nell’undici titolare anche Gareth Bale e nella ripresa (62′) ha mandato in campo anche l’ex Fiorentina Cristian Tello. Il Los Angeles FC rimane dunque saldamente in vetta alla classifica con 62 punti, a +10 da Austin, che però ha una partita in meno.

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    Mls, Bernardeschi e Insigne trascinano Toronto al successo

    TORINO – Serata propizia per Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi. I due giocatori della Nazionale Italiana hanno regalato un prezioso successo al Toronto che – nella Mls statunitense – ha colto un prezioso successo in trasferta. Il Toronto ha battuto il Charlotte, formazione allenata dal tecnico italiano Cristian Lattanzio.
    Assalto ai play off
    I gol della vittoria sono arrivati nella ripresa. Insigne ha sbloccato il risultato, su assist di Bernardeschi. E l’ex giocatore della Juventus ha firmato il raddoppio mettendo al sicuro il risultato, sfruttando al meglio un assist dell’ex capitano del Napoli. Il Toronto – grazie al successo esterno – in classifica ha scavalcato proprio il Charlotte, e ora è a soli tre punti dalla zona play-off. LEGGI TUTTO

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    Mls, pesante ko per i Los Angeles di Chiellini

    AUSTIN (Stati Uniti) – Rovinosa sconfitta per il Los Angeles FC nel big match del Gruppo Ovest di Major Soccer League. I californiani, saldamente in testa alla classifica, escono sconfitti per 4-1 sul campo di Austin, seconda della classe e ora a -6 dalla capolista (57 contro 51 punti). I padroni di casa vanno all’intervallo sull’1-0 grazie ad una rete di Fagundez al 32′; nella ripresa, Austin dilaga con una doppietta dell’attaccante argentino Urruti (47′ e 51′) ed un gol di Driussi (59′).
    Mls, Los Angeles crolla: Chiellini in campo dal 60′
    L’ex juventino Giorgio Chiellini subentra al 60′ a Murillo tra i californiani, che riducono le distanze al 61′ con Arango. Nell’altro match di Mls giocato nella notte italiana, successo dei Portland Timbers sui Seattle Sounders per 2-1. LEGGI TUTTO

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    Criscito: “La mia nuova vita canadese tra LeBron, attori e il calcio”

    Ancora all’estero
    «No mi pesa emigrare, figuratevi. Ormai sono emigrante di lungo corso – ride di gusto – l’esperienza che feci allo Zenit, dove rimasi dal 2011 al 2018, mi ha aiutato tanto in questa nuova avventura. Noi italiani adoriamo il nostro Paese, però all’estero si sta bene, eccome. Qui a Toronto l’impatto è stato meno complicato rispetto a quello con la Russia, intanto per un discorso di lingua e di alfabeto. Voglio essere onesto e no, non vi dirò che parlo perfettamente inglese, ma quantomeno un discorso riesco a imbastirlo… Invece 11 anni fa quando sbarcai a San Pietroburgo riuscivo a malapena a dire “Hallo”. Dei tre azzurri qui a Toronto sono comunque quello che parla meglio inglese: Lorenzo (Insigne) deve applicarsi ancora molto, Federico (Bernardeschi) invece… meglio soprassedere – altra risata -».
    Un altro mondo
    «Toronto è un altro mondo, ancor più di San Pietroburgo: la Russia è a due ore di aereo da casa nostra, mentre qui devi sorvolare a lungo l’oceano. Il livello di vita è altissimo negli Stati Uniti e pure in Canada, che per moltissime cose è Paese assai simile agli Usa. Qui esci dall’ascensore e cozzi in Adam Sandler. Passeggi per andare a berti un espresso e incroci Arnold Schwarzenegger. Ho avuto pure la chance di scattare una foto con LeBron James. No, non mi ha fermato lui per il selfie, non ha mai pronunciato “Mister Criscito, i want to take a selfie with you!”, non diciamo assurdità – ride ancora – anzi, ho dovuto farmi spazio tra i suoi bodyguard, ma poi ho sfoderato un gran sorriso, un inglese quasi impeccabile e zac, missione compiuta. Credo che la principale differenza tra il nostro mondo, quello di noi italiani, e il loro, quello dei nordamericani, sia questo: qui tutto è jet-set, qui incontri quelli che da noi sono considerati più che idoli e invece girano per strada portando il cane come capita a tutte le persone normali. Qui tutto è paillettes, tutto sembra un enorme parco dei divertimenti a cielo aperto, una Disneyland 24 ore al giorno 7 giorni su 7».
    Famiglia felice
    «I miei bimbi adesso sono al settimo cielo. Quando li ho avvertiti che avrei cambiato squadra e che avremmo cambiato tutti città, anzi nazione, anzi continente, sulle prime non erano tanto felici. Dovevano lasciare Genova e i loro amichetti: la stavano vivendo come un piccolo trauma. Appena, però, sono sbarcati a Toronto e hanno capito dove siamo finiti: ci sono parchi per giocare ovunque, ogni giorno hanno sempre e dico sempre qualcosa di divertente o interessante da fare. L’altra sera, ad esempio, li ho portati a vedere la Wwe, il wrestling. Erano esaltatissimi, collane alla John Cena e cinture di campioni in bella vista. E’ stato un grande show, uno spettacolo divertente. Me lo aspettavo diverso, però: del resto fino a poche ore fa l’avevo visto solamente in tv. Ecco, in tele il wrestling appare più rumoroso: dal vivo la gente tifa ma nemmeno troppo. E’ entertainment, un concetto americano totalmente differente dallo sport. Ci siamo divertiti tantissimo, anche se è stato un po’ lunghetto… Tre ore filate… Sì, dai lo dico, bello il wrestling, ma fosse durato di meno sarebbe stato meglio – altra risata – però i miei bimbi si sono divertiti da matti e la cosa importante, l’unica che davvero conta per me, è quella. A Toronto, wrestling a parte, ci sono mille e mille attività, spettacoli, parchi divertimenti: è Disneyland, non siamo a Orlando ma è come se lo fossimo».
    Un posto in ‘senato’
    «Sono a fine carriera, chiudiamola così. Il giorno che smetterò di giocare con Toronto smetterò con il calcio. Quando ho scelto la Mls l’ho fatto perché volevo vivere ancora una esperienza diversa e formativa, per me e pure per i miei. I soldi non c’entrano: il mio ingaggio è esattamente uguale a quello che percepivo al Genoa. Giocare con un amicone, un ‘frat-m’, un fratello vero come Insigne aiuta e molto anche in campo. Conosco Lorenzo da tanti anni, ma non avevamo mai avuto la fortuna di giocare insieme se non in Nazionale. Abbiamo realizzato questo nostro desiderio, vestire la maglia dello stesso club: in campo ci capiamo, io so cosa vuole, lui sa a perfezione quali sono i miei desideri calcistici. Ci troviamo a occhi chiusi, ci intendiamo a meraviglia, parliamo la stessa lingua. E mica solo in campo, pure fuori! Per quanto riguarda Bernardeschi, al momento posso giurarvi che Federico non sta sfoggiando qui a Toronto la gonna tipo kilt con cui si presentò a Torino dopo essere stato acquistato dalla Juventus. Qui gira solo con classicissimi pantaloni. Se si mettesse il kilt per me non ci sarebbe alcun problema, ognuno è libero di vestirsi come più gli aggrada. In spogliatoio non c’è un vero e proprio leader. Diciamo che noi italiani con Bradley e Osorio siamo quelli con più esperienza, siamo i senatori di un gruppo formato da tantissimi giovani. Devo dire che sono ragazzi ricettivi, con grande voglia di imparare: sanno ascoltare chi ha più esperienza e questa è una qualità importante».
    Obiettivo playoff
    «Gli allenamenti in Mls sono simili ai nostri, mentre i ritiri, quando giochiamo in casa, non esistono. L’appuntamento è 1 ora e mezza prima del match allo stadio e per me è una esperienza nuova. Non so dirti se sia meglio o peggio: dipende dai giocatori che hai e dalla loro professionalità. Se uno capisce che la partita è importante sta a casa e si comporta come fosse in ritiro. Le teste calde, invece… Noi in Italia abbiamo la mentalità di andare in ritiro, ma nel nostro calcio ci sono tantissimi professionisti che non ne avrebbero bisogno. Il nostro obiettivo: arrivare ai playoff. Non sarà per nulla facile, ma ci proveremo fino all’ultimo istante anche e soprattutto per la comunità italiana, che qui è numerossissima. Ogni gara che giochiamo in casa metà stadio è occupato da nostri connazionali o da italocanadesi. Il loro amore è costante e fortissimo». LEGGI TUTTO