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    Torino, a Monza test superato con Vlasic mondiale

    INVIATO A MONZA – All’U-Power Stadium il tecnico granata Ivan Juric schiera la formazione titolare, con la sola eccezione di Nikola Vlasic inizialmente lasciato in panchina perché tornato a lavorare assieme ai compagni soltanto ieri (ha goduto di qualche giorno supplementare di vacanza dopo il terzo posto ottenuto al Mondiale con la Croazia). Al posto di Vlasic – che risulterà esplosivo all’ingresso in campo con una doppietta – dall’inizio c’è Radonjic, con Miranchuk a destra e Sanabria terminale offensivo. Pellegri, fermo per una lesione al bicipite femorale della coscia destra, ne avrà per un mese (sul mercato caldo Shomurodov, con NZola e Cheddira).

    Torino, in difesa leader Schuurs

    Granata in pieno controllo della gara fin dalle prime battute. E senza doversi dannare troppo, visto che l’opposizione del Monza è tendenzialmente vacanziera. Dopo l’esperimento contro la Cremonese, con Ilkhan e Gineitis centrocampisti titolari, a Monza la regia torna nei piedi di Lukic e Ricci. Schuurs è il leader della difesa (a inizio ripresa esce per far posto Zima), questa volta con Djidji e Rodriguez ai suoi lati.

    Monza, che errore Marlon: Vojvoda show

    La rete del vantaggio per il Toro arriva con merito, ma è pure figlia di un errore macroscopico dei monzesi: il pressing granata mette apprensione, ma Marlon avrebbe potuto controllare un pallone che invece gioca per Di Gregorio, preso in contrattempo e infilato dal retropassaggio del brasiliano. Bellissima l’azione del raddoppio, iniziata da una splendida intuizione di Milinkovic-Savic che trova Radonjic libero sulla destra, e finalizzata da Vojvoda con un destro a giro dopo l’assist dello stesso attaccante serbo. Una ripartenza confortante, per il kosovaro che nell’ultima di campionato a Roma era stato sostituito dopo mezzora a causa di una serie di errori.

    Vlasic fa il pitbull

    Nella ripresa sale in cattedra il Pitbull, cioè Nikola Vlasic: entra al 16’ della ripresa per Sanabria e fa in tempo a segnare due reti. Al 21’ andando in pressione sul malcapitato Marlon per poi infilare Di Gregorio, nuovamente battuto dal croato al 23’ con un diagonale chirurgico. Poker granata sporcato dal rigore realizzato da Caprari e assegnato dall’arbitro Pairetto per un fallo di Gineitis su Rovella. Buon Toro in vista del Verona, Monza da registrare in vista della ripartenza del campionato.
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    Rovella esclusivo: “Via dalla Juve solo per il Monza”

    MONZA – Nicolò Rovella a 360 gradi. Il centrocampista della Juventus, in prestito al Monza fino a giugno, si è confessato a Tuttosport. Ha raccontato i suoi sogni, svelando aneddoti, telefonate “insospettabili” e ha spiegato perché ha scelto di lasciare Torino per trovare asilo alla corte di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: “Al mio procuratore ho detto: “Se devo andare via dalla Juve, ci vado solo per il Monza”. Se non fossi venuto qui, sarei rimasto a Torino. La scelta fa parte di un percorso di crescita che ho iniziato a fare dall’anno scorso quando ero in prestito al Genoa e credo che a ventuno anni sia più importante giocare con continuità e fare esperienza. E qui a Monza ho trovato Berlusconi e Galliani, un centro sportivo bellissimo, una società di alto livello e si ragiona come una grande squadra anche se siamo appena saliti in Serie A».Guarda la galleryC’è una Juventus Next Gen in prestito: ecco come sta andando
    Rovella ha spiegato anche su cosa deve ancora lavorare: “Sicuramente devo mettere su un po’ di muscoli, poi devo migliorare nella fase di non possesso, mentre in quella di possesso non devo pensare a voler sempre la palla ma a muovermi bene sul campo. E poi devo iniziare a fare qualche gol, visto che sono ancora a zero, meno di così è impossibile…”. Ha anche indicato i suoi idoli di gioventù: “Da ragazzino ne avevo due, Marchisio e Sneijder. E poi Modric”. A cui, tra l’altro, somiglia come una goccia d’acqua.
    L’intervista integrale sull’edizione cartacea di Tuttosport in edicola il 20 dicembre

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    Lazio-Monza 1-0: Romero show, Sarri aggancia il Milan al secondo posto!

    La Lazio di Maurizio Sarri batte anche il Monza e vola al secondo posto in classifica agganciando il Milan a quota 30 punti (a -8 dal Napoli capolista). Il successo dell’Olimpico per i biancocelesti è firmato da Luka Romero, argentino classe 2004 (18 anni il prossimo 18 novembre), che grazie al gol realizzato al 69′, prima rete in Serie A per il giovane talento (il secondo marcatore più giovane della storia della Lazio in A, dopo Alessandro Capponi), regala tre punti fondamentali alla Lazio.

    Per i padroni di casa non è stata una partita semplice, soprattutto per merito del Monza che nel primo tempo ha messo in mostra notevoli qualità tecniche e tattiche sbloccando anche il risultato con Petagna poi annullato dall’arbitro Santoro per posizione di fuorigioco dell’attaccante del Napoli. Nella ripresa poi è venuta fuori la qualità della Lazio che ha preso in mano il controllo del gioco: non molte le occasioni create ma la rete di Romero, entrato al 46′ al posto di Cancellieri, è bastata a Sarri per volare al secondo posto agganciando i rossoneri di Pioli.

    Per il Monza di Palladino c’è il rammarico di non aver dato continuità nella ripresa alla grande prestazione del primo tempo. In evidenza soprattutto Izzo, Pessina, Colpani e Petagna, tra i migliori in campo. Forse ai lombardi è mancato l’ultimo passaggio per trovare la via del gol ma rimane comunque la prova di notevole personalità su un campo importante come l’Olimpico. In classifica il Monza resta fermo a quota 13.

    Da segnalare per la Lazio anche il ritorno in campo di Ciro Immobile al quale Sarri ha lasciato giocare gli ultimi 8′ (recupero incluso). Unica nota stonata per il tecnico dei biancocelesti il ko di Lazzari che nel primo tempo è dovuto uscire a causa di un infortunio muscolare al polpaccio. E domenica è in programma la super sfida contro la Juve all’Allianz Stadium che concluderà questa prima parte di stagione prima della pausa per il Mondiale.

    Lazio-Monza 1-0: tabellino e statistiche

    Classifica Serie A

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    Il Verona non cambia: fiducia a Bocchetti

    TORINO – Il Verona precipita sempre più giù. L’ottava sconfitta consecutiva è anche la quarta da quanto Salvatore Bocchetti è stato promosso alla guida della prima squadra al posto di Gabriele Cioffi. Il cambio non ha sortito l’effetto sperato, ma tanto la squadra quanto il club non hanno intenzione di rinnegare la scelta. «Bocchetti fa parte del progetto» ha spiegato, subito dopo la sconfitta di Monza, il ds Marroccu che, pure, per la sostituzione di Cioffi aveva puntato decisamente su Lopez, salvo poi allinearsi alla decisione del presidente Setti che ha deciso di puntare sul tecnico della Primavera a cui, peraltro, ha rinnovato il contratto fino al 2027 dopo la prima sconfitta: una tempistica inusuale che ha alimentato le voci di manovre per la cessione del club da parte dello stesso Setti e apre ipotesi vaste circa l’entità del “pogetto”. Al di là di questi “massimi sistemi”, la posizione di Bocchetti non pare assolutamente a rischio almeno fino alla sosta Mondiale – il Verona è atteso da due sfide interne contro Juventus e Spezia. Il 13 novembre, poi, scadrà anche la deroga per Bocchetti che non è ancora in possesso del “patentino” per allenare in Serie A. In questa fase le notizie portano verso una conferma “a prescindere” di Bocchetti anche per il dopo-sosta, anche in conseguenza del gradimento che lo spogliatoio continua a manifestargli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La Fiorentina travolge la Sampdoria, il Monza di Palladino affossa il Verona

    La Fiorentina ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato, battendo la Sampdoria in casa per 2-0 grazie alle reti di Bonaventura e Milenkovic. Italiano aggancia così il Bologna a 16 punti, inseguendo Torino e Salernitana (17). Nell’altro match delle 15:00 il Monza dell’ex Juve Palladino, in superiorità numerica dal 27′ per l’espulsione di Magnani, vince 2-0 tra le mura amiche contro il Verona: sblocca Carlos Augusto e raddoppia Colpani nel finale. La squadra ospite arriva così a otto ko di fila in Serie A e resta sul fondo della classifica con 5 punti all’attivo, mentre il Monza sale a quota 13.

    Sampdoria-Fiorentina 0-2

    Bonaventura al 4′ firma il vantaggio ospite ed il suo secondo gol in campionato su assist di Dodo. Poco dopo Ikoné e Kouamé riescono a fallire un gol già fatto: a portiere battuto danno il tempo ai difensori di schierarsi e ribattere la conclusione alla fine tentata dall’ivoriano. Al 37′ Murillo sostituisce Amione che esce in barella e sanguinante dopo aver ricevuto un brutto colpo all’altezza del setto nasale. Il primo tempo si chiude dopo 7 minuti di recupero. Dopo 12′ minuti dall’inizio del secondo tempo Bonaventura sfiora la doppietta di testa, ma non è abbastanza preciso. Il raddoppio viola arriva subito dopo, al 58′ quando Milenkovic stacca più in alto di tutti e la piazza dove Audero non può arrivare. Nel finale Stankovic prova a cambiare modulo e giocatori, ma la svolta non arriva.

    Guarda la galleryAmione shock: maschera di sangue dopo un violentissimo scontro in Sampdoria-Fiorentina

    Monza-Verona 2-0

    Verona sfortunato: dopo aver perso Faraoni per infortunio al 18′, Magnani commette un fallo da ultimo uomo su una chiara occasione da gol per il Monza. Il difensore viene prima ammonito dall’arbitro e poi espulso al 27′ in seguito ad un controllo del Var. Nella ripresa Montipò si fa trovare pronto sulla conclusione provata da Caprari al 53′. A sbloccare il match per i padroni di casa è Carlos Augusto che al 68′ si inserisce bene in area e piazza il pallone alla sinistra di Montipò. A parte un destro potente di Mota succede poco nel finale di gara fino al raddoppio di Colpani, proprio al 90′.

    Guarda la gallerySensi, grave infortunio: fuori dal campo in lacrime e sorretto dai compagniIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Udinese, ecco la terza maglia: grigia con effetto mélange

    Il terzo kit stagionale è pronto all’uso: giusto il tempo di aspettare mercoledì sera (ore 21), quando l’Udinese riceverà il Monza alla Dacia Arena in Coppa Italia. La nuova maglia della squadra rivelazione del campionato di Serie A è prodotta da Macron in tessuto eco ed è stata realizzata con filato di poliestere riciclato al 100% da Pet con certificazione Global Recycled Standard. I colori? Grigio mélange con dettagli arancioni e sul retro si staglia un messaggio fortemente simbolico (“La Passione è la nostra Forza”), oltre alla scritta “I primi bianconeri d’Italia” sul retro del collo. I pantaloncini sono grigi e richiamano il medesimo effetto della casacca, con in più una linea verticale arancione che compare sul fianco. I calzettoni sono di colore grigio con una banda centrale nera e una arancione. Insomma, sostenibilità e innovazione in primo piano. LEGGI TUTTO

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    Torino, Miranchuk: ripartire con l’Empoli per accendersi nel derby

    TORINO – Ivan Juric ha bisogno di Alexey Miranchuk. Ma pure ha bisogno della versione migliore del russo. Sì mediamente discontinuo e lo si sa avendolo già visto a Bergamo, ma a Napoli più assente che altro. Prenda anche le sue pause, l’ex dell’Atalanta, ma regali al Toro quei graffi emersi alla prima giornata, sul campo del Monza poi sconfitto anche grazie al gol d Tonnyi Sanabria (tornato a segnare, seppur inutilmente, a Napoli). Là dove una sconfitta ci sta, anche se viene a questo punto difficile inquadrarla dopo il ko brutto contro il Sassuolo: una sull’altra le recenti debacle sono ben 4 (si aggiungono Inter e Atalanta), a fronte dell’unico acuto. Uno a zero al Lecce griffato Nikola Vlasic. L’unico tra gli esterni offensivi fin qui impiegato con continuità e protagonista di prestazioni dense e di qualità: con 3 gol il croato è il capocannoniere del Torino.Guarda la galleryNapoli-Torino, le pagelle granata: Buongiorno altra giornata no, Sanabria segna e lotta
    LA MISSIONE Mai come adesso, con l’Empoli contro cui ritrovarsi per poi affrontare il derby con la Juventus nuovamente pompato dall’autostima, è fondamentale ritrovare il miglior Miranchuk. Quello del gol o dell’assist decisivo. A Empoli, dopo una nuova settimana di lavoro al Fila utile a riacquisire la condizione, il russo non potrà più essere atteso: dovrà essere la sua partita, con le pause connesse ma con annesse pure le giocate risolutive.
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