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    Mourinho: “Dopo il ko con la Juve alla Roma servirà coraggio”

    Mourinho sul discorso dopo Roma-Juve
    “Loro l’hanno preso bene, penso. Nel senso che non è stato facile da sentire, ma per gente perbene che vuole migliorare, che si fida della mia esperienza, del processo, io vedo sempre questa gente aperta, positiva. Ho sentito gente che vuole migliorare, non è gente permalosa. Anche nei momenti difficili dico che mi fa piacere lavorare con questa gente. I giocatori sono aperti, il resto si fa poco a poco. La situazione psicologica è stata ovvia per tutti. Per dare un esempio, in quel periodo dove abbiamo sofferto i tre gol, abbiamo fatto un fallo, se fossi stato in campo io ne avrei fatti 4 da solo. Siamo ancora un po’ naif in questo senso. Sergio sapeva tanto di noi, e si è reso conto di quanti giovani ci siano, anche quelli di profilo più alto. Il risultato offusca 70 minuti buoni fuori, ma per chi lavora dentro no. Abbiamo lavorato tanto, non possiamo dimenticarli quei 70 minuti, dobbiamo prenderli e analizzare tutto ciò che di buono abbiamo fatto. Abbiamo fatto tante cose fatte bene, non le possiamo dimenticare. Il dolore è per il risultato. Ogni volta che la squadra sbagliava abbiamo analizzato il motivo, del perchè abbiamo fatto errori individuali, non è stato solo un collasso mentale, ma anche errori individuali. Anche il terzo gol, che ho detto che Eldor non ha chiuso, ma dopo di lui ci sono stati altri errori. Però immagina quanto è difficile farlo dopo il peso di quella partita. Ma abbiamo lavorato bene. Cagliari? Conosco Mazzarri, è una squadra competitiva, viene per un punto, ma chi viene per uno a volte ne prende tre… sappiamo che non sarà facile, ma ci siamo preparati”.
    Mourinho su Sergio Oliveira e Maitland-Niles
    “Oliveira costruttore di gioco e nuovo rigorista? Non ci ho ancora pensato, non lo so. Dobbiamo decidere. In questo momento non ti posso rispondere, abbiamo lavorato su talmente tante cose che palla inattiva e rigore non li abbiamo trattati in settimana. Abbiamo dato a Sergio e Maitland conoscenza tattica della squadra e non solo a loro, anche a chi è qui con me da tanto e non è ancora vicino ad essere perfetto tatticamente. Oliveira? Non avrei mai immaginato di poterlo prendere, non era un nome che avevo fatto conoscendo il nostro profilo di mercato e l’importanza che aveva lui in una squadra come il Porto. Mai pensato che fosse possibile prenderlo. E quando ho avuto la possibilità da Pinto ovviamente ho detto subito di sì. Ma non perchè è un regista. E’ diverso, ha un carattere di cui abbiamo bisogno, esperienza, personalità. E’ multifunzionale, sa giocare, può arrivare, migliora la nostra rosa. Si tratta di migliorare a poco a poco le opzioni in rosa, per questo dico che questa finestra è stata positiva. Abbiamo preso due giocatori presto e questo è merito del direttore, e loro due migliorano le nostre opzioni. Fino ad ora abbiamo fatto 7 mesi con un terzino destro solo, se Karsdorp aveva problemi era un dramma. Con l’Inter eravamo completamente sbilanciati. Con Maitland non è stato un problema, può giocare anche a sinistra. O quando giochiamo a tre. E Sergio in tutti i sistemi tattici a centrocampo può fare tutto. Con sei mesi di competizione davanti, sono tante partite e tante cose da poter fare. Cambiare tre che hanno giocato poco con due che giocheranno tanto è importante”.
    Mourinho su El Shaarawy, Smalling e Karsdorp
    “Ho fatto la conferenza stampa alle 2… non posso darti risposte che magari darei alle 7. Chiama alle 7, e magari ti rispondono. Vediamo se si può allenare oggi, forse nel caso sarà in panchina. Penso che non avremo 12 giocatori in panchina, ci saranno 3-4 Primavera. Se uno che non si è allenato come Stephan, se arriva sarà in panchina. Indisponibili? Non posso dire, posso dire chi non si è allenato con noi ultimamente. Sapete già chi è squalificato, El Shaarawy, Smalling e Karsdorp.. non si sono allenati, oggi vediamo”.
    Mourinho su Veretout
    “La nostra rosa se vedi il numero di partite e minuti che hanno giocato, può essere grande nei numeri, ma nella pratica 14-15 giocatori giocano quasi sempre. E questi diventano super importanti. In condizioni normali, nessuno deve essere così importante. Fino alla settimana scorsa, Karsdorp era indispensabile, adesso non lo è già più. Più opzioni abbiamo, meno diventano fondamentali i singoli. Per dire, con Cristante, Bove, Pellegrini, Oliveira, Mkhitaryan… in questo momento siamo abbastanza equilibrati. Possiamo dare ossigeno ai giocatori. Veretout sarà sempre importante per noi, è di qualità, ma nelle ultime partite non è stato all’altezza del potenziale che ha. Ma è sempre importante”.
    Mourinho sul mercato
    “Sono contento perchè conosco il profilo di mercato che possiamo fare. Ringrazio lo sforzo della società e il lavoro di Pinto per migliorare la rosa. Sono una persona controllata, equilibrata, penso che abbiamo fatto un buon mercato, in funzione di quello che siamo, per questa situazione attuale. Il mercato è sempre complicato, anche per chi ha soldi da spendere. Per prendere due giocatori in prestito a gennaio, che sono già pronti a giocare, non era facile. Se pensiamo a Calafiori, Mayoral e Villar e quanto hanno giocato, cambiare i minuti di questi tre per i minuti che possono giocare loro è un miglioramento. Non mi aspetto un terzo giocatore, abbiamo fatto il possibile”.
    Mourinho su Spinazzola
    “Io chiedo il contrario di quello che loro hanno fatto. Quando gioco con due davanti chiedo pressione, anche quando cerchiamo di pressare alto, possiamo avere riferimenti individuali. Il gol di Dybala è stata la seconda volta che è successo, al loro primo tiro hanno fatto gol, ma prima, una mezza opportunità, è stata una fotocopia di quell’azione. Il giocatore, attratto dalla’vversario, non copriva la zona interiore. Avevamo lavorato su una cosa, ne è stata fatta un’altra. Può succedere di sbagliare. Spinazzola? Vorrei sapere chi è stato il fenomeno che ha deciso che a novembre potesse tornare a giocare. L’ha detto lui? Super ottimista e anche un po’ pazzo, informato da qualcuno che l’ha voluto motivare, ma l’ha fatto male. E’ una lesione difficile da recuperare. Ogni settimana che passa, sembra ne serva una di più. Io ho pensato che questa stagione non lo avrò. Sono contento se si presenta la prospettiva di averlo prima. Sono tranquillo, lui soffre più di me, io gli dico sempre la stessa cosa, che manca un giorno di meno”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Juventus, bianconeri favoriti ma…

    La Roma, reduce dalla sconfitta con il Milan, cercherà di rialzare la testa in casa contro la Juventus. Per le quote è l’undici bianconero a partire con i favori del pronostico ma occhio a non sottovalutare la squadra allenata da José Mourinho che nelle prime 10 gare interne è riuscita a conquistare almeno un punto in 8 occasioni (6 vittorie, 2 pareggi).
    Roma-Juventus show! Fai ora i tuoi pronostici
    Match equilibrato
    La partita si preannuncia molto equiibrata, Chiesa e compagni con 13 gol fatti e solo 3 subiti (in 3 gare differenti) hanno fatto registrare sempre l’Under 2,5 nelle precedenti 9 giornate di campionato. Osservando poi con attenzione le ultime 4 trasferte disputate dalla “Vecchia Signora” si nota subito come tutte siano terminate con la “Somma Gol: 2” al novantesimo e con esattmente una rete nel primo tempo. Se per i bianconeri la “Somma Gol: 2” è un esito ricorrente non si può di certo dire lo stesso per la “X” all’intervallo. In campionato la Juventus nelle ultime 8 giornate non ha mai chiuso in parità la prima frazione di gara. Difficile sbilanciarsi in una partita del genere, l’unica cosa “sicura” è che i giallorossi proveranno a riscattare l’ultimo deludente risultato ottenuto. Ok il Multigol Casa 1-2 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Milan-Roma, Mourinho: “Il Var ha fatto il fenomeno”

    MILANO – E’ un Mourinho amareggiato per la brutta prestazione dei suoi e polemico con l’arbitraggio quello che si presenta ai microfoni di Dazn per commentare la sconfitta della Roma, battuta 3-1 a San Siro dal Milan di Pioli. ” Siamo sempre stati in partita anche sul 2-0, finchè Karsdorp non è stato espulso. Però a livello tecnico abbiamo sbagliato le basi: se vedi il gol subìto, l’ultimo rigore, sono solo gli esempi più chiari di come perdiamo palle malamente anche con passaggi facili. Però se devo parlare di aspetti tecnici voglio parlare anche di arbitro e Var. Non riesco a capire se è rigore il primo, non si vede veramente un contatto. Ha fermato il gioco Aureliano da casa, ho chiesto di vedere una clip sul rigore perchè i miei analisti non l’hanno trovata. Se paragoniamo questa situazione a quella di Zaniolo o Ibanez, devi dare tre rigori. Io non ne avrei dato nessuno. Siamo sempre noi gli sfortunati a livello arbitrale”.
    Milan-Roma 3-1, tabellino e statistiche
    Milan-Roma 3-1: Mourinho ko, Karsdorp e Mancini saltano la Juve
    Mourinho: “Creiamo noi stessi occasioni per gli avversari”
    “Il Var in questi casi dovrebbe lasciar andare, in situazioni così al limite deve decidere l’arbitro, altrimenti si vuole fare i fenomeni”, afferma Mourinho. “Non voglio nascondere la nostra partita scialba a livello tecnico, ma ci sentiamo sfavoriti dall’arbitraggio. Le nostre qualità e i torti arbitrali ci danno questa classifica, siamo una squadra di media qualità che potrebbe avere 6-7 punti di più, ma siamo lì. Se guardo i gol subiti sono esempi chiari di come tu stesso crei occasioni per gli avversari, con un passaggio o un’uscita sbagliata in contropiede. Quando esco da qua, però, già sull’aereo inizio a pensare alla prossima partita, abbiamo difficoltà ma cercheremo di migliorare anche attraverso il mercato”.  LEGGI TUTTO

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    Milan-Roma, statistiche e curiosità del big match

    La Serie A prova a ripartire dribblando le difficoltà. Anche il big match Milan-Roma è condizionato dal Covid, che però nulla toglie al fascino di una super sfida in programma il giorno dell’Epifania al Meazza. Ecco analisi e pronostico del match tra gli uomini di Pioli e quelli di Mourinho.
    La Roma di Mourinho sfida il Milan, fai il tuo pronostico!
    Milan-Roma, le quote sorridono ai rossoneri
    Probabilmente il Diavolo fa un po’ meno paura rispetto a inizio stagione ma Mourinho sa che non sarà facile contro il secondo miglior attacco del campionato. Il Milan oltre che con il Covid deve fare i conti anche con le assenze legate alla Coppa d’Africa (Kessie, Bennacer e Ballo-Toure indisponibili). La Roma “presta” alla competizione africana sempre tre pedine ma di queste solo Felix Afena-Gyan (più di Darboe e Diawara) sembra poter essere rimpianto dallo Special One.
    Che Roma sarà a San Siro? A Bergamo Zaniolo e compagni hanno fatto un figurone, lasciando poi due punti per strada contro la Sampdoria. Solo i capitolini, indecifrabili a dir poco, in questo campionato non hanno ancora mai pareggiato in trasferta. Curiosità, la somma gol 4 manca da 17 giornate, dopo che la Roma l’aveva collezionata contro Fiorentina e Salernitana.
    Per le quote è il Milan a partire favorito, alla Roma il compito di sovvertire il pronostico di un match in cui la doppia chance X2 rappresenta un’opzione difficile ma non impossibile. LEGGI TUTTO

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    Roma, Karsdorp: “Mi piaceva bere e uscire, Mourinho mi rende migliore”

    ROMA – “Mourinho mi rende migliore”. Parola di Rick Karsdorp, terzino della Roma ‘rinato’ sotto la gestione del tecnico portoghese. “Mi piaceva bere e uscire, ora non succede più – ha detto l’olandese in un’intervista ai connazionali del sito ‘ELFvoetbal’ -. Dopo il mio secondo periodo al Feyenoord sono tornato, determinato ad avere successo nel progetto giallorosso. Ha funzionato e sono diventato un giocatore titolare”. Non manca poi un commento sui tifosi romanisti: “Sono paragonabili a quelli olandesi. La passione per il club è chiara, soprattutto nel derby contro la Lazio, che è un po’ più intenso di Feyenoord-Ajax. E anche qui vale il discorso: se lo fai bene, sei un eroe. Se lo sbagli, poi ricevi critiche. Anche se, ora che ci penso – conclude Karsdorp -, forse le persone sono un po’ più critiche qui che al Feyenoord”.Guarda la galleryShomurodov non basta alla Roma: Gabbiadini ferma Mourinho LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Abraham può fare 20 gol, Zaniolo mi ha colpito”

    BERGAMO – “La squadra ha avuto uno spirito fantastico. I giocatori sapevano chiaramente che giocando contro l’Atalanta non potevano mai essere in controllo della partita per 90′. Ci sarebbero stati per forza dei momenti di sofferenza, in cui ci saremmo dovuti difendere con un blocco basso, perché non è sempre possibile pressare medio-alti. A mio modo di vedere la squadra è stata fortissima sotto ogni punto di vista”. Al termine del netto successo in casa dell’Atalanta, il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn: “L’arbitro è stato bravissimo, non è semplice dirigere partite come questa. L’Atalanta è intensa, aggressiva, ingaggia molti duelli individuali, il tutto con un pubblico fantastico che supporta e al tempo stesso mette pressione. Oggi c’era bisogno di un arbitro di questo livello di esperienza. E anche noi, bravissimi! Abbiamo fatto duelli in area consapevoli del pericolo. Sapevamo che loro quando perdono prendono tanti rischi e siamo stati bravissimi a uscire, ripartire e fare danni. Complimenti ai ragazzi”.
    Mourinho: “La Roma non vince con una big da 20′”
    “Karsdorp stava con i parastinchi completamente distrutti, in grande difficoltà, ma sapevo che in panchina non avevo un calciatore in grado di ricoprire il suo ruolo, con quello spirito di sacrificio di cui la squadra ha bisogno. Ho letto i numeri: 19 mesi che non si vinceva qui. Fatemi dire una cosa: sono 20 minuti che la Roma non vince contro una squadra Top 5. 20 minuti! Adesso possiamo guardare avanti in classifica, ma possiamo anche guardare la nostra panchina, capire che abbiamo tanti giovani e inesperti, e provare a fare dei cambi per migliorare la squadra ed essere in grado di gestire le emergenza. Abbiamo anche bisogno di recuperare i tanti giocatori infortunati. Però penso che i giocatori debbano recepire la mentalità mostrata oggi, perché per fare punti contro squadre di questa qualità e questo livello, come l’Atalanta, il Napoli o il Milan – non dico l’Inter che è di un altro livello -, non bastano organizzazione tattica e lavoro tattico nel prepartita, ma serve carattere e la squadra oggi lo ha mostrato. Prima della partita ho scherzato con la squadra: ho detto loro che il terremoto di Bergamo – che non ho sentito per niente – dovevamo essere noi, arrivare qui e sorprendere tutti, principalmente quelli che ogni giorno ci ricordavano che erano 19 mesi, 3 giorni, 24 ore e 30 secondi che la Roma non vinceva contro una big. Adesso invece sono solo 22 minuti e mezzo”. 
    Mourinho su Abraham
    “Abraham può fare 20 gol l’anno: è quello che faceva in Inghilterra. Ovviamente la cosa più difficile da fare sono i gol e non sono quelli la mia preoccupazione principale. Voglio che Tammy si cali nello spirito di una squadra che non è la dominatrice del campionato. Noi non siamo una squadra capace di dominare tutte le partite. È impossibile. Lui viene da una squadra che aveva sempre la palla, che era sempre superiore e lui, se giocava bene, faceva gol. Da noi un attaccante non deve fare solo gol, ma deve saper fare tante cose. Oggi per esempio, quando ci difendevamo in blocco, sapevamo che non potevamo fare la prima fase, perché loro pressano come ‘pazzi’, in senso positivo. Serviva quindi una persona che andasse a duellare con Djimsiti, Toloi e Palomino. Lui in questo è cresciuto tantissimo e se farà più gol, meglio, ma non è questo che mi preoccupa. I gol li farà sicuramente”.
    Mourinho su Mkhitaryan, Veretout e Zaniolo
    “Mkhitaryan? È stato fantastico. Aveva un lavoro difensivo più difficile rispetto a Veretout. Loro nel secondo tempo hanno cambiato tattica, ma nel primo, per pressare i tre difensori, era Miki a dover attaccare Toloi. Poi dovevamo continuare questo movimento per arrivare al terzino destro. Veretout dal suo lato aveva Zaniolo che aggrediva molto il terzino sinistro. Veretout ha avuto modo così di potersi inserire di più. Ma questa squadra non si sentiva prima d’ora in confort quando soffriva. Sicuramente anche la Juve di Barzagli, che dominava, aveva momenti di difficoltà in alcuni momenti delle partite. Noi, però, non eravamo bravi in quei momenti e per me oggi è stato bellissimo vedere come abbiamo saputo soffrire. Penso anche al 2-1 subito al 46′, in altri momenti nel secondo tempo saremmo entrati in campo impauriti, invece oggi i ragazzi hanno giocato benissimo, senza paura. E per me questo è un passo in avanti a livello di mentalità. Zaniolo? Il gol è importante, ma io vado sempre nelle piccole cose e per me sono importanti: lui ha preso un giallo molto presto e un Nicolò troppo emozionato andrebbe fuori o mi obbligherebbe a sprecare un cambio al 45′. Lui invece è rimasto tranquillo, ha giocato bene, ha pressato, controllando le emozioni. Poi, anche il gol, va benissimo ed è fondamentale per vincere, ma mi è piaciuta molto di più la prestazione”.
    Guarda la galleryRoma incontenibile a Bergamo: quattro gol e Atalanta travolta LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Roma, giallorossi senza “Goal” da 5 gare

    L’Atalanta, terza in classifica, si appresta a ricevere la Roma, squadra che proverà a non perdere per non allontanarsi troppo dalla zona Champions.
    Indovina il risultato esatto di Atalanta-Roma e vinci!
    Statistiche a confronto
    L’undici guidato da Gasperini, in diciassette gare di campionato, ha collezionato ben tredici esiti “Over 2,5” e altrettanti esiti “Goal” mentre quello allenato da Josè Mourinho fa registrare una leggera prevalenza di “Over 2,5” (nove) sugli “Under” (otto) ma è totalmente all’opposto per quanto riguarda i “Goal”: ne ha soltanto sette all’attivo contro dieci “NoGoal” ma viene da cinque “NoGoal” consecutivi. Chi punta sulle ripetizioni ha una indicazione importante a disposizione, chi guarda invece ai ritardi… pure! LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Roma squadra naif. Perché tutti questi cartellini?”

    ROMA – “La squadra mi ha preoccupato. Anche sul 2-0 nel secondo tempo non abbiamo mai avuto il controllo della partita. Ovviamente abbiamo tanti problemi, anche oggi è dovuto uscire Smalling e Cristante è dovuto andare dietro… La squadra soffre questo tipo di problemi e io in panchina anche sul 2-0 sentivo che la partita non era chiusa. Ho guardato la panchina e ho visto che era troppo giovane, che in quel momento non sarebbe stato facile entrare. Siamo in un momento super importante della stagione ed è molto, molto importante prendere i tre punti, anche se non abbiamo giocato bene”. Al termine del match vinto all’Olimpico contro lo Spezia, il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn.
    Mourinho sugli infortuni
    “L’espulsione di Felix? Preferisco non parlare dell’arbitro. Per me lui ha fatto bene e l’episodio dei due gialli… non ho visto né uno, né l’altro, e preferisco non dire niente. Però continuiamo con questo record incredibile di ammonizioni, anche quelli a Vina e Kumbulla…  È troppo. Noi siamo una squadra naif, non siamo aggressivi nel gioco, eppure abbiamo il record di cartellini. La difesa a tre? La questione è quando avremo tutti i giocatori disponibili, ma ne perdiamo uno a partita… Penso a Spinazzola. Non so dire quando lo avrò a disposizione. Smalling, per chiedermi di uscire al 55′ col risultato in bilico, significa che ha qualcosa. Per me è difficile costruire una squadra, con disponibilità, perché non ho mai gli stessi giocatori a disposizione. Ora recuperiamo Mancini, ma perdiamo Felix e Smalling. C’è sempre qualcosa che mi rende un allenatore da emergenza anziché da pianificazione”.
    Mourinho su Abraham, Borja Mayoral e Felix Gyan
    “Abraham nel primo tempo, come Borja Mayoral, ha visto una partita con tanto spazio e tempo per giocare. Ma il calcio non è Fantasy Football o la Play Station, qui serve scegliere bene, una decisione veloce e semplice, con oggettività e la squadra non lo ha fatto, ha perso troppi palloni facili… In uno stadio che è solo da ringraziare, perché viene qui ad ogni partita, e anche loro hanno avuto alcune reazioni di frustrazione dopo alcuni nostri errori facili. Siamo noi i responsabili di come è andata la partita. Abraham fa un lavoro fantastico per la squadra, prosegue la sua battaglia personale con i pali, ma per il nostro gioco è troppo importante ed ogni volta che non c’è ce ne accorgiamo, come contro l’Inter. Però come squadra dobbiamo essere cattivi: per esempio, il gol di Felix, abbiamo bisogno di quello, contropiede, boom, 3-0 e andiamo a casa”.
    Mourinho su Thiago Motta, Shevchenko, Stankovic e Lampard
    “Io ho iniziato ad allenare nel 2000 e in questo momento ci sono tanti miei ex giocatori che allenano e la verità è che soffro anche per loro. Ogni fine settimana guardo i risultati di Stankovic, Thiago Motta, Shevchenko, Lampard e tutti gli altri. Quando gente come loro, che ha fatto una carriera del genere, poi diventa allenatore, penso che abbiano veramente bisogno di tanta forza per allenare giocatori che non sono del loro stesso livello. E lo stesso dice la mia storia: all’Inter, al Real Madrid e al Chelsea ho avuto le migliori rose del mondo e anche io ho bisogno di forza per lottare contro qualche frustrazione. Ma Thiago è innamorato del calcio, vuole fare l’allenatore, è intelligente, ha avuto tanti allenatori ed esperienze di qualità in tre grandi campionati, ha grande passione e una grande formazione e quindi un grande futuro, ma per quest’anno dovrà soffrire per raggiungere i suoi obiettivi. Le mie parole sono le parole di qualcuno che è con lui, con Sheva, con Stankovic, con tutti quanti. Io sono abituato a soffrire meno in panchina. Per esempio, quando ero al Real Madrid e al 15′ perdevo 1-0, sapevo che la partita sarebbe finita 5-1. Io adesso vinco 2-0 e sono in sofferenza e non vedo l’ora che l’arbitro fischia…”. LEGGI TUTTO