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    La Juve perde, rispunta Adani: il messaggio contro Allegri

    Un ko durissimo, umiliante, quello subito dalla Juventus nel big match del Maradona contro il Napoli. Un dominio assoluto per la formazione di Spalletti che cala la manita e allunga in vetta alla classifica portandosi a +10 dalla squadra di Allegri. Dopo il fischio finale, nella pioggia di critiche addosso ad Allegri non poteva mancare lo spuntare di Adani che ha subito colto l’occasione per ergersi a profeta del dopo: “La Juve dopo l’anno scorso doveva essere incazzata e con i giocatori che ha per me è la squadra più forte della Serie A. Nello scontro diretto però serviva un segnale diverso. In realtà nell’ultimo anno e mezzo questa Juventus non ha costruito nulla. L’esempio della prestazione della Juventus di stasera è quello che si ha sul secondo gol, quello di Kvaratskhelia”.Guarda la galleryJuve horror a Napoli: Bremer diventa Ogbonna sui social

    Adani e il “padre tempo”: l’ultima volta 8 vittorie di fila

    La sfuriata contro Max prosegue senza analisi ma semplicemente vedendo quello che già sanno tutti, l’errore macroscopico della difesa sul secondo gol di Kvara che diventa motivo di un altro velenoso sottinteso nei confronti del tecnico bianconero: “Chi doveva prendere il georgiano? Perché ok Bremer che si fa raggirare da Osimhen che in questo momento è un’ira di Dio, ma Danilo che fa? Deve raddoppiare sul nigeriano o chiudere sul 77? Perché se la cosa che Danilo doveva fare era la prima il quinto di centrocampo avrebbe dovuto chiudere Kvaratskhelia e invece non c’era. Chi ha allenato e preparato le chiusure, le scalate sul georgiano in settimana? Io no perché mi occupo d’altro”. Il gran finale è su Instagram dove torna la sua frase iconica, la sua invocazione a padre tempo: l’ultima volta fu dopo Milan-Juve, e da lì furono otto vittorie consecutive bianconere. Hai visto mai… LEGGI TUTTO

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    Il Napoli fa la storia…su Allegri: mai la sua Juve ha subito così tanti gol

    Napoli show contro la Juventus che crolla sotto i colpi della formazione di Spalletti al Maradona. Gara dominata dagli azzurri che infilano la porta di Szczesny per ben cinque volte facendo registrare un record nei confronti di Allegri. La debacle dei bianconeri ha fatto registrare un dato negativo per il tecnico livornese che in 7 campionati di Serie A sulla panchina della Juventus ha subito per la prima volta quattro reti in una sola partita. La doppietta di Osimhen e le reti di Kvaratskhelia e Rrahmani hanno segnato una caduta storica per la Juventus e per il suo allenatore che, ironia della sorte, era stato protagonista da calciatore di una delle sconfitte più clamorose della storia bianconera.Guarda la galleryJuve horror a Napoli: Bremer diventa Ogbonna sui social
    Allegri, il 5-1 del Pescara alla Juventus
    Con la manita firmata da Elmas al Maradona cade un altro record storico che durava da quasi trent’anni. I bianconeri non subivano 5 gol in una sola partita in tutte le competizioni dal 30 maggio 1993 in Pescara-Juventus 5-1. Il primo gol degli abruzzesi lo realizzò proprio Massimiliano Allegri con un calcio di rigore calciato forte e centrale. LEGGI TUTTO

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    Juventus, tutti colpevoli ma uno più degli altri

    TORINO – In teoria, ai fini della classifica, è meglio perdere una partita 5-0 (o a uno: come è successo alla Juventus in quel di Napoli) che perdere 5 partite per 1-0. Però per l’orgoglio, per il morale, per la convinzione nei propri mezzi… No, decisamente no: una sconfitta così fragorosa e pesante e ingiustificabile in casa proprio del Napoli, rappresenta una botta di quelle che restano nella storia. E rappresentano il peggior modo possibile per definire la chiusura – ufficiale: ultima partita – della presidenza Andrea Agnelli. L’unica attenuante: la straboccante potenza del Napoli, perfettamente organizzato tatticamente e nettamente superiore a livello qualitativo e altresì mentale. Giocava a memoria e levava il fiato, concedendosi giusto qualche piccolo svarione a livello individuale (in occasione del momentaneo 2-1 di Angel Di Maria). Dimostrava, il Napoli, non solo che se sta là davanti dei meriti ce li ha, ma anche che ha tutte le carte in regola per restarci sino alla fine.Guarda la galleryJuve horror a Napoli: Bremer diventa Ogbonna sui social LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve, Kvaratskhelia e l'esultanza polemica alla Cristiano Ronaldo

    NAPOLI – Dopo la rete del vantaggio di Osimhen, a firmare il raddoppio del Napoli ci ha pensato Kvaratskhelia. Dopo la prova opaca a San Siro contro l’Inter, il talento gerogiano è tornato ad essere decisivo con un piazzato di interno destro che non ha lasciao scampo a Szczesny. Dopo la rete del momentaneo 2-0, Kvara è corso verso la bandierina per accogliere l’abbraccio di tutti compagni, ma uscito dalla folla si è lasciato andare ad un gesto polemico. Prima ha mandato un bacio alla curva del Maradona e poi ha messo il dito davanti alla bocca, forse a silenziare i detrattori che dopo la ripartenza post Mondiale lo avevano visto un pò spento, aggiungendo con le mani il gesto di calma, ricordando l’iconica esultanza di Cristiano Ronaldo.Guarda la galleryJuventus e Napoli, da Ferrara a Higuain: la Top 11 dei doppi ex LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve, Spalletti punge Allegri: “Forse lui ha qualche problema con me”

    NAPOLI – A pochi minuti dal fischio d’inizio della super sfida del Maradona tra Napoli e Juventus, il tecnico azzurro Luciano Spalletti torna a rispondere alle parole in conferenza stampa dal collega Max Allegri. Infiamma il big match Spalletti che sul botta e risposta a distanza con il tecnico bianconero, aggiunge: “Lo conosco abbastanza bene, non ho nulla da scoprire di Allegri e non ho nessun problema con Allegri. Casomai mi sembra che lui l’abbia con me”. Sale dunque la tensione per una sfida che potrà dire molto sul futuro del campionato. LEGGI TUTTO

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    Moggi e Napoli-Juventus, Scudetto tra tifo Maradona, Agnelli e Ferlaino

    Si avvicina il fischio d’inizio del big match del Maradona tra Napoli e Juventus, sfida chiave per il futuro del campionato che metterà davanti le formazioni di Spalletti e Allegri. Alla vigilia della sfida, a Radio Crc, è intervenuto il doppio ex della sfida, Luciano Moggi che ha presentato così l’atteso incontro del prossimo turno di Serie A: “Spero di vedere una bella partita e che il Napoli possa fare un gran campionato e vincerlo. E’ una squadra che se lo merita. Ha iniziato bene e ha intimorito gli avversari. Contro l’Inter c’è stata una battuta di arresto, ma ha combattuto e si è ripreso immediatamente contro la Sampdoria”. Apre così l’ex dirigente bianocnero che aggiunge: “Il Napoli c’è e domani affronterà la Juve che più che fare gioco si preoccuperà di non prendere gol. La Juve è stata anche fortunata: contro la Cremonese ad esempio l’avversario ha colpito 2 pali e gli è stato annullato un gol”.Guarda la galleryJuventus e Napoli, da Ferrara a Higuain: la Top 11 dei doppi ex
    Moggi e Napoli-Juve, tra Scudetto e tifo
    “Quando c’era Maradona c’erano delle emozioni diverse in città, adesso invece anche i napoletani sono più cauti: sono diventati professionisti del mestiere e guardano partita dopo partita”, commenta così, Luciano Moggi il pubblico del Maradona in questo anno di grandi speranze per tornare a conquistare lo Scudetto: “Dopo i tanti tentativi fatti e qualcuno poteva anche riuscire, adesso non ha problemi e può arrivare fino in fondo. Se dovesse superare anche l’ostacolo Juventus, considerando che le milanesi lasciano a desiderare, credo che si metta un passo ancora avanti alle alte”. Sulla situazione della Juventus, invece, l’ex dirigente dichiara: “I giocatori vanno in campo per vincere con o senza Agnelli per cui non credo sia questo il problema. Questa situazione andrà avanti fino a fine campionato, ma può anzi essere da stimolo per la squadra perchè le dicerie sulla società possono caricare la squadra”. Poi chiude con i ricordi Moggi: “Ferlaino è stato il presidente migliore che ho avuto. Ho lavorato con tanti presidenti, ma con Ferlaino mi sono trovato benissimo, più di ogni altro. Lui non solo faceva il presidente, ma aiutava i dirigenti ed era abile anche nello scovare i giocatori”.  LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve, riecco Doveri: dal pestone di Dzeko al gol annullato a Danilo. I precedenti

    Dal famoso episodio Dzeko-De Sciglio al gol annullato a Danilo, i precedenti tra la Juventus e Doveri fanno storcere il naso ai tifosi bianconeri in vista del match contro il Napoli di Spalletti. Sì, perché ad arbitrare il big match tra gli azzurri e la Juventus, in programma per venerdì 13 alle 20:45, sarà proprio Daniele Doveri. Il fischietto della sezione di Roma ha già arbitrato la Juventus in 23 occasioni (13 successi, 5 pareggi e 5 sconfitte): l’ultimo incontro però ha fatto molto discutere a causa di un gol annullato alla squadra di Allegri. Il match in questione è l’ultimo derby d’Italia tra Juventus e Inter, giocatosi il 6 novembre 2022.

    Doveri e i precedenti con Napoli e Juve

    Doveri ha diretto per due volte la sfida tra Napoli e Juventus: la prima volta è stata la finale di Coppa Italia della stagione 2019-2020 (vittoria per 4-2 degli azzurri ai calci di rigore dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari), mentre quella più recente è una sfida di campionato, il 13 febbraio 2021, che ha visto trionfare la squadra partenopea. Nelle due sfide tra azzurri e bianconeri non si sono registrati episodi dubbi o polemiche, ma non si può dire la stessa cosa delle partite tra Juventus e Inter, arbitrate sempre dal fischietto di Roma.

    Sullo stesso argomentoNapoli-Juventus: ecco l’arbitro designato per il big match del MaradonaSerie A LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juventus, la previsione di Briatore sulla sfida e lo scudetto

    “La Juventus ha dimostrato di stare bene da sola, senza management, perchè sta continuando a vincere. La partita di Napoli è fondamentale, se passa indenne da quella gara può pensare allo scudetto e due mesi fa nessuno lo pensava”. Lo ha detto Flavio Briatore, tifoso bianconero, a margine di una iniziativa in svolgimento a Pitti Immagine a Firenze. “Il Napoli in questo momento ta facendo molto bene mentre il Milan domenica scorsa si è fatto recuperare all’ultimo secondo e se vuole vincere lo scudetto certe partite le deve vincere”, ha concluso Briatore. LEGGI TUTTO