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    Venezia: tutti ai piedi di Pohjanpalo

    TORINO – La formidabile stagione di Joel Julius Pohjanpalo al Venezia ha la capacità di far dimenticare tutto il resto. Il club lagunare vive una fase delicata, con patron Niederauer che deve trovare – magari già questo mese – i capitali necessari a sistemare i conti del club, ad oggi c’è qualche dubbio sul fatto che la società possa iscriversi al prossimo campionato, qualsiasi sia la categoria, anche se il club ha onorato tutte le scadenze di pagamenti, compresa quella del 15 marzo. Ma in questo momento il tifoso arancioneroverde ha solo occhi e cuore per il proprio centravanti finlandese che venerdì sera, con la doppietta nel 3-0 di di Palermo, è salito a quota 18 in classifica marcatori, sempre più re dei bomber di B. Qualcuno, per la sfida del Barbera, proponeva il confronto fra i due centravanti, Brunori vs Pohjanpalo, ma non c’è stato mai match: al di là dei due gol, mentre l’italo-brasiliano quasi non lasciava traccia, il finlandese giocava una straordinaria partita da uomo squadra, dove tutti giocavano per lui e lui giocava per tutti, anche soltanto ogni volta che si rendeva prezioso nel gioco di sponda che faceva risalire la squadra. Insomma, con un Pohjanpalo così, il Venezia ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi la lotta per il 2° posto, l’ultimo buono per andare in A senza passare dai playoff, nonostante la forte concorrenza della Cremonese (rinforzata proprio dal Venezia al mercato di gennaio con l’arrivo di Johnsen) e del Como. Giovedì poi, Pohjanpalo vivrà una serata particolare, degna di questa grande stagione. Assieme al compagno di squadra Joronen, sarà nella Finlandia che nella semifinale playoff per andare a Euro 2024, affronta fuori casa il Galles (la vincente, troverà in finale chi avrà la meglio fra Polonia ed Estonia). Il bomber del Venezia si meritava una serata europea così. Vederlo nella B italiana è un lusso enorme, non fosse stato per i pesanti infortuni che ne hanno frenato la carriera, ben prima che giungesse in Italia nel 2022, Pohjanpalo poteva diventare uno dei migliori centravanti dei nostri tempi. Il grande calcio lo ha assaggiato (Leverkusen, Amburgo, Union Berlino) ma ora meriterebbe di tornarci. Per dire, almeno la metà delle squadre di Serie A, ma probabilmente anche di più, se la sognano una prima punta così in squadra. Del resto i suoi numeri al Venezia, dicono già tutto. Sbarcato in Laguna il 19 agosto 2022, in arancioneroverde ha disputato 63 gare di B mettendo a segno 37 reti (media 0.58 a partita). Dei 18 gol di questa stagione, 13 li ha realizzati nel girone di ritorno, un’autentica marcia trionfale per lui e per il Venezia: 3 alla Samp nella prima giornata di ritorno, poi uno al Parma, due al Sudtirol e al Modena, uno al Pisa, al Como e al Bari, fino alla gran doppietta di Palermo: primo gol con uno stacco di testa alla Riva (paragone in voga da tempo), raddoppio calciando di potenza ma con le tre dita, al punto che quando Vanoli nel finale l’ha sostituito per farlo rifiatare, lo sportivissimo pubblico del Barbera gli ha riservato un lungo applauso. E anche questo dice di quanto Joel Julius Pohjanpalo meriti molto di più della B italiana. LEGGI TUTTO

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    Venezia, per la A aggrapparsi a Pohjanpalo

    TORINO – Aggrapparsi a Pohjampalo per superare il momento no. Il Venezia stava vivendo giornate difficili, tali da allontanare gli arancioneroverdi dalla lotta per la promozione diretta che soltanto in autunno sembrava alla portata e certi problemi degli ultimi tempi non erano all’orizzonte. La squadra di Vanoli non è ancora ai massimi livelli che aveva raggiunto con l’ex terzino in panchina. Ma sta guarendo, grazie soprattutto ai gol del gigante finlandese, giunto a Venezia nell’estate del 2022 dal Leverkusen e amatissimo in Laguna anche perché, a differenza dei compagni che abitano a Mestre e dintorni, lui ha scelto di vivere nella città più bella del mondo, come se fosse un vero veneziano. Nella passata stagione Pohjanpalo aveva chiuso la sua prima annata nella B italiana con 19 reti. Questa stagione per gli scommettitori partiva come il primo favorito per la conquista della classifica cannonieri, anche perché certe squadre di A se lo sognano un centravanti del suo rango, non è esagerato dire che metà dei club della massima serie giocano con prime punte meno forti di lui. Ma fino al termine del 2023, non era stata una stagione semplice per il finlandese. Il 10 novembre scorso, dopo aver segnato su rigore il suo 4° gol in questa B, nella vittoria sul Catanzaro, doveva fermarsi a causa di una fascite plantare che lo teneva fuori per quattro partite (durante le quali il Venezia incassava due delle sei sconfitte finora al passivo, a Cremona e in casa con il Sudtirol, la più svagata prova stagionale). Pohjanpalo rientrava il 23 dicembre, giocava l’ultima mezzora nel 2-2 interno col Lecco. Poi, dal 26 dicembre, è stato un crescendo per il finlandese perché adesso sta bene, si vede, e può esprimersi sui livelli della passata annata, forse anche meglio: a Santo Stefano torna su rigore al gol nel 2-2 con la Feralpisalò. Alla ripresa del 14 gennaio, partita magica con la Sampdoria in casa, fa una tripletta. Due gare a secco (nel tonfo di Cosenza, 4-2, e nella vittoria sulla Ternana, 1-0). Poi realizza tre reti nelle ultime due uscite: il gol veneto nel ko per 2-1 di Parma, fino alla doppietta da centravanti di razza con cui sabato il Venezia ha sbancato il Druso di Bolzano, campo di casa del Sudtirol. In totale fanno 11 reti in questa B, solo una di meno di Massimo Coda, il bomber per eccellenza della Serie B, col quale probabilmente darà vita a una serrata lotta per il titolo di capocannoniere, già vinto due volte dal bomber della Cremonese, ai tempi del Lecce, con cui segnò 42 reti in due stagioni (22+20). Insomma, Pohjanpalo è la miglior medicina per il Venezia. Le sue prodezze hanno fatto dimenticare le polemiche per la cessione dell’estroso Johnsen alla Cremonese, elemento di spicco che è andato a rinforzare una diretta concorrente per la A, partenza non gradita dallo stesso Vanoli (lo ha detto chiaramente), mentre Johnsen in un’intervista dichiarava che secondo lui, se il Venezia ha deciso di cederlo, è perché non intende andare in Serie A. Ma le reti di Pohjanpalo potrebbero smentirlo. Col successo di sabato scorso in casa del Sudtirol, il Venezia è tornato a un solo punto dalla zona A diretta, da quella seconda piazza che si dividono proprio la Cremonese e il ricchissimo Como. Forse la nottata del Venezia (e in parte di Pohajanpalo) è finita. E chissà, se domenica nel posticipo, gli arancioneroverdi dovessero mettere sotto al Penzo il Modena (osso duro capace di rifilare tre gol alla capolista Parma), a quel punto la squadra di Vanoli potrebbe mettersi definitivamente alle spalle le polemiche d’inizio 2024 e giocarsi fino in fondo le sue carte per tornare in quella A lasciata nel 2022. Anche senza passare dai playoff, come invece accadde per la promozione del 2021. LEGGI TUTTO

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    Pohjanpalo pazzesco! Poker nel 5-0 del Venezia al Modena

    VENEZIA – Il Venezia sigla il 3° successo consecutivo battendo nettamente in casa il Modena per 5-0 nel segno di un leggendario Joel Pohjanpalo e torna a sperare nella corsa Playoffs. L’attaccante finlandese è stato l’incubo del Modena realizzano 4 gol portandolo in testa alla classifica marcatori di Serie B insieme a Gianluca Lapdula a quota 17 gol. L’ex Bayer Leverkusen ha aperto le marcature al 32′ su cross di Candela bruciando il diretto marcatore con un bel diagonale. Nel secondo tempo il finlandese si scatena: doppietta al 54′ a porta vuota su assist di Johnsen, tripletta al 74′ nata su lancio perfetto di Tessmann con Pohjanpalo che elude l’uscita di Gagno con un pallonetto clamoroso. Infine ecco il poker arrivato dal dischetto al 78′. La “manita” la realizza Zampano all’81’ per un successo vale il sorpasso dei lagunari nei confronti dei gialloblù all’11° posto: 45 punti a 44 a -1 dal 8° posto (ultimo utile per accedere ai Playoffs). LEGGI TUTTO

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    Vanoli, l'allievo di Conte e la sfida Venezia

    TORINO – “Pensavo di allenare in Italia per il piacere di tornare a parlare italiano coi giocatori. Invece, qui a Venezia, devo parlare inglese come quando ero all’estero”. Lo ha detto Paolo Vanoli, da due giornate allenatore del Venezia, dopo la vittoria di Palermo che ha permesso al club arancioneroverde di riaccendere la speranza di raddrizzare la stagione. Parole che spiegano bene la difficoltà a guidare il club lagunare, una babele di giocatori, però dotati di un certo talento, molto più di quel che dica il penultimo posto in classifica occupato dal Venezia. Il successo di domenica a Palermo però, col gol di un pezzo da 90 come Pohjanpalo, fa ben sperare, anche perché la classifica s’è fatta ancora più corta e il Venezia ha tutti i mezzi per risalire la china. Tocca a Vanoli raddrizzare la baracca dopo i tanti problemi, soprattutto in casa, vissuti durante la gestione di Ivan Javorcic. Vanoli aveva esordito, nel turno prima della sosta, con un beffardo 1-2 patito al Penzo dalla vice-capolista Reggina. Ma non mancavano riscontri positivi. Perché in quella partita il Venezia era passato per primo e aveva avuto parecchie occasioni per chiudere la gara, prima di prodursi in un secondo tempo in linea con le prove precedenti e subire il ritorno dei calabresi. Ma qualcosa sta cambiando a Venezia, lo dicono i 3 punti con cui la squadra è tornata da Palermo. E’ vero che i siciliani si sono divorati il possibile pareggio, ma per quanto visto in campo, per l’atteggiamento aggressivo mostrato fin da subito dal Venezia, alla fine il risultato non fa una grinza. E offre l’occasione per parlare di Vanoli, 50 anni, alle spalle una buona carriera da esterno sinistro, passata per lo stesso Venezia, oltre a Verona, Parma, Fiorentina, Bologna, Rangers e Vicenza, con 2 presenze in Nazionale. Per poi svolgere un lungo apprendistato da allenatore, passato per sette anni nelle nazionali giovanili azzurre, una collaborazione con Gian Piero Ventura quando era ct dell’Italia, prima di diventare assistente tecnico di Antonio Conte nelle esperienze vissute per Chelsea e Inter. Soltanto un anno fa diventava primo allenatore, quando fu assunto dallo Spartak Mosca. E lì, s’è capito che a Vanoli la stoffa non manca, visto che ha subito vinto un titolo, la Coppa di Russia, prima di separarsi dal club moscovita alla luce del conflitto con l’Ucraina. Da Javorcic ha ereditato una situazione non semplice ma neanche compromessa, proprio per l’imprevedibilità della B che consente recuperi insperati. La situazione attuale del Venezia è anche figlia di una retrocessione dalla A che ha lasciato scorie pesanti, di uno scollamento che s’è creato col proprio pubblico. Sta a Vanoli provare a riconquistare i tifosi. Nelle 5 restanti uscite del 2022, il Venezia deve arrivare alla sosta invernale in una posizione di classifica migliore, perché i mezzi tecnici ci sono tutti. Si parte sabato alle 14 in quel Penzo che va conquistato (finora zero vittorie interne), contro una Ternana alla prima partita dopo l’esonero di Lucarelli che dovrebbe essere temporaneamente guidata dal tandem Vanigli-Mammarella. Quindi, nell’infrasettimanale dell’Immacolata, trasferta a Modena. Poi, l’11 dicembre, arriverà il Cosenza. Quindi uscita al Curi di Perugia e chiusura a Santo Stefano in casa col Parma. Senza dimenticare che le sorprese in B sono sempre dietro l’angolo, è un calendario sulla carta decisamente abbordabile: facendo almeno 8-10 punti, il Venezia di Vanoli entrerebbe nel 2023 con l’autostima giusta e con tutt’altro clima rispetto a quello che si viveva fino a pochi giorni fa. E anche la finestra del mercato di gennaio si farebbe più interessante, con giocatori che sarebbero più stimolati a venire eventualmente al Venezia. LEGGI TUTTO