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    Serie B, Gilardino batte Inzaghi: il Genoa vola grazie a Coda

    Il Genoa si avvicina al Frosinone di Grosso in testa alla classifica portandosi a -3. Nel match valevole per la 31ª giornata di Serie B, la squadra di Gilardino si è imposta al Ferraris sulla Reggina con il risultato finale di 1-0. Il match, che al 12′ ha visto Bani costretto ad uscire per un brutto infortunio alla testa dopo un contrasto con Strelec, è stato sbloccato nel primo tempo grazie al gol di Coda al 36′ su assist dell’ex Juventus Sturaro, poi espulso al 91′. I rossoblù ottengono dunque la quarta vittoria consecutiva senza subire gol, mentre per la squadra di Filippo Inzaghi la situazione è completamente opposta: quarto ko di fila con il Parma e il Palermo che si avvicinano sempre di più in classifica. LEGGI TUTTO

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    Stasera Genoa-Reggina: la carica dei 30mila

    TORINO – La 31ª giornata di Serie B inizia stasera con un anticipo di prestigio: Genoa-Reggina, fischio d’inizio alle 20.30. Per l’occasione, a Marassi ci saranno circa 30mila spettatori (di cui 1500 per i calabresi), si stabilirà  il record stagionale di presenze al Ferraris, sarà il risultato dell’appello a riempire lo stadio fatto dalla società rossoblù che considera cruciale la sfida: con 3 punti il Genoa rafforzerebbe il 2° posto (l’ultimo buono per andare direttamente in A) e, in attesa di Perugia-Frosinone (in programma domani), provare a insidiare la capolista ciociara, al momento avanti di 6 punti (ma un mese fa ne aveva 12 di vantaggio). Sarebbe una sfida d’alta quota, visto che la Reggina è settima in classifica. Ma se si guarda alla graduatoria del 2023, cioé quella del girone di ritorno, si scopre che la sfida è quasi un “testa-coda”, col Genoa che nel nuovo anno ha fatto il quadruplo dei punti della Reggina, 24 contro 6. Già, il rendimento degli amaranto calabresi è diametralmente opposto a quello del girone d’andata, quando la squadra di Pippo Inzaghi veleggiava nelle primissime posizioni, sembrava potesse anticipare i tempi sul piano triennale sottoscritto da patron Saladini col tecnico per il ritorno in A della Reggina. E invece, da gennaio un blackout che non è semplice spiegare, in cui gli amaranto hanno perso 8 partite su 10 (il 5 aprile alle 20.15 recupereranno la sfida di Perugia della 29ª giornata rinviata per rischio sismico). Tuttavia, il Genoa non si fida. Il ricordo della sconfitta dell’andata (al Granillo finì 2-1) è ancora vivo, da quel ko nel clan rossoblù s’iniziò a capire che il Grifone faticava a volare sotto la guida di Blessin, all’epoca, era il 7 novembre, la squadra non si era ancora calata nella realtà della B. Adesso però, è un altro Genoa, che con Alberto Gilardino, in sella dal 6 dicembre, viaggia alla media di 2.27 punti a gara, viene da tre vittorie di fila (4 nelle ultime 5 gare) che hanno spedito Sudtirol e Bari, le più dirette concorrenti per la A diretta, rispettivamente a -5 e -6 punti. La sosta per le nazionali poi, ha consentito al Genoa di recuperare giocatori importanti, Coda su tutti (ma anche Aramu), out da quasi un mese: l’ex bomber del Lecce stasera si gioca il posto con Puscas, possibile una staffetta fra i due. Il Gila i problemi maggiori li ha sulla fascia sinistra per le assenze da infortunio di quasi tutti gli interpreti: out Pajac, il giovane Boci, Cyzborra e Haps, resta disponibile solo la bandiera Criscito o, in alternativa, si può adattare Sabelli (con l’inserimento di Hefti a destra). Per il resto, il Gila ha ampia scelta in mezzo mentre la difesa a tre Bani-Vogliacco-Dragusin non si tocca (ma sul romeno c’è qualche dubbio, dopo gli impegni con la nazionale), è diventata la miglior retroguardia della B. Inzaghi comunque, cercherà di dare filo da torcere. Dopo l’ultimo tonfo (lo 0-4 rimediato dal Cagliari), la Reggina è andata in ritiro, mentre le altre squadre si concedevano qualche giorno di stacco, vista la sosta. Non convocato il promettente Pierozzi, tornato acciaccato dall’Under 21, situazione analoga per la mezzala Fabbian, capo cannoniere della squadra con 8 gol, potrebbe partire dalla panchina. Per gli amaranto, si preannuncia un finale di stagione complicato: serve una riscossa, perché col passo attuale si perde la zona playoff ma non solo: martedì scorso la Reggina è stata deferita per i mancati versamenti dell’Irpef (scadenza di febbraio) e può arrivare un -4 di penalizzazione che rischia di far precipitare gli amaranto a ridosso della zona calda della classifica. Tuttavia, la società di Saladini è convinta di aver operato correttamente: i versamenti richiesti non sono stati effettuati perché bloccati dal Tribunale di Reggio Calabria, questo perché la società ha aderito a una legge dello Stato, entrata in vigore nello scorso agosto, sulla ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà, nella quale un commissario ad hoc del Tribunale stabilisce cosa la Reggina può pagare e cosa no. E oltre a bloccare i versamenti Irpef di febbraio, ha detto no anche a quelli Inps di marzo, per i quali è atteso un secondo deferimento (in questo caso però, l’eventuale penalizzazione potrebbe ricadere sulla prossima stagione). Una vicenda intricata, un caso destinato a fare giurisprudenza, nel quale il club calabrese è convinto di dimostrare l’assenza di dolo. Ma è anche un nodo da sciogliere a livello federale: altre società potrebbero in futuro aderire alla stessa legge che di fatto non è stata ancora recepita a livello Figc, nonostante il Coni ne consigli l’utilizzo a chi ne ha i requisiti. Resta il fatto che, coi tempi non celeri della giustizia sportiva, considerati tutti i gradi di giudizio, il “caso Reggina” rischia di condizionare il finale di stagione della B con possibili rinvii delle gare di playoff e playout. LEGGI TUTTO

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    Reggina, Inzaghi alla ricerca di una scintilla

    TORINO – Un girone d’andata da protagonisti, con la Reggina a lungo sulla scia della capolista Frosinone e in lotta per la promozione diretta. Poi, dall’inizio di quello di ritorno, il blackout: nel 2023 la Reggina ha dovuto incassare 8 sconfitte su 10 uscite e meno male che nelle altre due ha raccolto vittorie, giusto per limitare i danni e restare ancora in zona playoff, però di questo passo, sarà dura rimanerci fino alla fine. Anche perché sugli amaranto incombono le penalizzazioni legate ai mancati pagamenti Irpef e Inps nelle scadenze federali di febbraio e marzo. Attese penalizzazioni ma attenzione, la vicenda potrebbe avere anche un lieto fine, magari dopo una lunga battaglia legale. La Reggina cercherà di dimostrare di non aver onorato le scadenze perché, dopo aver aderito alla legge sul concordato dei debiti ereditati dalla precedente proprietà, il Tribunale di Reggio Calabria impedisce loro di effettuare i pagamenti. Non ci sarebbe dolo, insomma. E mentre da più parti ci si lancia sul toto-penalizzazioni (quanti punti perderà? Potrà scontarli anche nella prossima stagione?), va registrato l’interesse degli organi federali a mettere mano su una vicenda che va sanata. Perché altre squadre in futuro potrebbero utilizzare la stessa legge dello Stato, approvata soltanto lo scorso agosto. E casi analoghi potrebbero riproporsi, finché la Figc non si “interfaccerà” con la nuova legge, di fatto ora c’è un buco legislativo fra giustizia ordinaria e sportiva che potrebbe essere colmato con l’istituzione di una commissione federale ad hoc, come si vocifera da giorni. In tal senso, a Reggio Calabria si guarda con fiducia all’incontro che ha avuto ieri, con la Procura Federale, il legale della Reggina, l’avvocato Paolo Rodella, incontro soddisfacente, filtra dal club calabrese. Nell’attesa però, c’è da risollevarsi sul campo anche per non rischiare qualcosa nel finale di stagione, dovessero arrivare pesanti penalizzazioni che cambierebbero il volto della classifica. Chissà, i tonfi della Reggina nel 2023, potrebbero essere anche figli della situazione giudiziaria, perché è difficile spiegare un crollo di queste proporzioni. Resta il fatto che dopo l’ultima caduta, le 4 sberle incassate in casa dal Cagliari di Ranieri, qualcosa s’è mosso. Mentre durante la sosta le altre squadre staccavano per qualche giorno, la Reggina andava in ritiro per preparare al meglio la sfida della ripresa, l’anticipo di venerdì a Marassi contro il Genoa, battuto 2-1 nell’andata al Granillo. Ma erano altri tempi, allora la Reggina stava stupendo tutti e pareva in grado di andare in A con due stagioni d’anticipo sul piano triennale fissato la scorsa estate dal tecnico Pippo Inzaghi e dal patron Saladini. Possibile che da gennaio la squadra abbia risentito di una certa usura, del fatto che Inzaghi abbia potuto far riposare poco i titolari, arrivati al dunque più stanchi dei giocatori della concorrenza. Ma si ha anche la sensazione che il clan amaranto abbia un po’ sottovalutato la situazione. Quando era già pesante, si tendeva a minimizzare, si nascondeva il problema e quando si fa così, poi è difficile risolvere il guaio anzi, nel frattempo s’ingigantisce. Ancora una decina di giorni fa, veterani della squadra dichiaravano che sarebbero bastate tre vittorie di fila per cambiare tutto, dimostrando poca aderenza con la realtà: la Reggina vista finora nel 2023 sarebbe davvero in grado di un exploit simile? Tre vittorie di fila le ha appena fatte giusto il Genoa che pare lanciato verso quella A diretta a lungo inseguita dagli amaranto. Resta il fatto che il tonfo interno col Cagliari potrebbe essere salutare e aver fatto scattare qualcosa. In tal senso, una sfida di prestigio come quella di venerdì sera al Ferraris contro la corazzata Genoa potrebbe dare gli stimoli giusti per ritrovarsi. Intervistato dalla Rai, Pippo Inzaghi ha provato a sintetizzare così il momento che vivono i suoi nell’anno nuovo: “Quello che stavamo facendo prima, forse era troppo. Ora stiamo facendo meno di quello che è nelle nostre possibilità. Con la sosta bisogna tirare una riga. Siamo in una posizione di classifica ottimale, abbiamo una partita da recuperare (il 5 aprile a Perugia, rinviata per il rischio terremoto, ndr). Paradossalmente avremmo quattro punti sulla zona playoff, bisogna ripartire”. Nulla è perduto, insomma, forse basterebbe una scintilla per tornare a essere quelli di fine 2022. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Cagliari: Inzaghi sfida Ranieri

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Modena 5-2) la 30ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 si giocano alle 14, il clou nella gara delle 16.15, quando andrà in scena Reggina-Cagliari. I calabresi stanno vivendo un 2023 complicato. Gli amaranto di Pippo Inzaghi hanno perso 7 delle 9 partite disputate da gennaio (devono recuperare la gare di Perugia dello scorso turno, si giocherà mercoledì 5 aprile alle 20.15), risultati che hanno fatto perdere la lotta per la A diretta e ora c’è da difendere la partecipazione ai playoff. Ma al momento, a tenere banco è la vicenda dei mancati pagamenti Inps e Irpef da parte della Reggina che ha saltato le scadenze di febbraio e marzo. Questo perché il club calabrese, aderendo al concordato per la ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà, vede bloccata dal Tribunale di Reggio Calabria la possibilità di pagare i contributi richiesti. E’ un conflitto fra giustizia sportiva e ordinaria ma di fatto, teoricamente, la Reggina rischia pure l’esclusione dal campionato, anche se nel club amaranto si respira una certa tranquillità e ci si chiede perché non sia ancora giunto il deferimento relativo alla scadenza di febbraio che porterebbe con sé anche una prima penalizzazione. E in un Granillo traboccante d’entusiasmo, con almeno 13 mila spettatori, arriva il Cagliari di Ranieri, reduce dalla bella vittoria in rimonta sull’Ascoli (4-1). Ora i sardi hanno gli stessi punti dei calabresi (42), ma per conquistare il miglior piazzamento playoff devono fare l’ultimo scatto, migliorare il rendimento esterno, con Ranieri non hanno ancora vinto fuori casa ma la scarsa incisività in trasferta è un problema che si portano dietro da inizio stagione. Fra le gare delle 14, la capolista Frosinone, a +12 sul Bari terzo, ha la possibilità di fare un altro decisivo passo per la conquista della Serie A ospitando il Cosenza che però, pur terzultimo in classifica, ha fatto 6 punti nelle ultime 3 uscite. Il Genoa, secondo a -9 dal Frosinone, ha una gara da prendere con le pinze a Brescia: con Gastaldello (un passato importante nella Samp, oggi per lui è derby), i lombardi, pur essendo sul fondo, hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi pareggiando nelle ultime tre uscite, i liguri di Gilardino vengono da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro giornate. La rivelazione Sudtirol, 4° a -5 dal Genoa, riceve al Druso di Bolzano la Spal di Oddo, che oggi sarebbe retrocessa. Gli altoatesini di Bisoli, messa in tasca la salvezza, adesso parlano apertamente di miglior piazzamento possibile nella griglia playoff, sarebbe un risultato formidabile per una società al debutto assoluto in B. Il Pisa, quinto in classifica, per tenere botta nella corsa playoff, deve riscattare il ko di sabato scorso a Modena nella sfida interna con l’inguaiato Benevento (oggi disputerebbe i playout col Venezia) che dall’avvento di Stellone in panchina viaggia, fra mille problemi, alla media di un punto a partita. Il Parma, scalzato dalla zona playoff dopo il successo di ieri sera del Palermo, è di scena a Como e attenzione ai lariani: anche se Longo continua a parlare solo di salvezza, oggi in caso di vittoria potrebbero fare un pensierino ai playoff, visto che hanno un buon passo, sono imbattuti da 6 partite nelle quali hanno conquistato 10 punti.  Discorso analogo per l’Ascoli che ha gli stessi punti dei lariani (36) e che  riceve un Venezia chiamato a cambiare  registro (un punto nelle ultime tre uscite). Il Perugia, in attesa di recuperare la gara con la Reggina, va a Cittadella per provare a risucchiare i veneti (ora a +5 sugli umbri e sulla zona playout) nella bagarre salvezza. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ternana-Bari. LEGGI TUTTO

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    Cheddira vs Mulattieri: è Bari-Frosinone

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cagliari-Ascoli 4-1), la 29ª giornata di Serie B prosegue oggi con 6 gare, rinviata a data da destinarsi Perugia-Reggina per lo sciame sismico che sta colpendo l’Umbria, troppo rischioso giocare nel fatiscente Curi in caso di scossa. Il clou alle 16.15, quando al San Nicola si gioca Bari-Frosinone. I ciociari di Grosso sono quasi il Napoli della B. Hanno da almeno un mese la promozione in tasca, altre tre vittorie e potranno festeggiare il ritorno in A. Scendono insomma in campo al San Nicola per chiudere i conti, in casa di un Bari, a -12 dal Frosinone, in lotta con Genoa (avanti di un punto) e Sudtirol (dietro di due) per la conquista del 2° posto, l’ultimo buono per la promozione diretta. I pugliesi di Mignani vengono da tre vittorie di fila, con un successo scavalcano temporaneamente il Genoa che scenderà in campo solo domani (in casa con la Ternana). Si sfidano anche due dei principali bomber della B: nei pugliesi, il capo cannoniere della B Walid Cheddira, italo-marocchino 25enne, a quota 15 reti in campionato; nei ciociari, Samuele Mulattieri, 23 anni, scuola Inter, salito a quota 10 con la doppietta di domenica scorsa al Venezia. Coi problemi offensivi che abbiamo in azzurro, potrebbero far comodo entrambi a Mancini: solo che Cheddira, pur nato nelle Marche, dopo aver giocato il Mondiale per il Marocco, non può più cambiare Nazionale (fece l’esordio quando Mancini faceva giocare in azzurro Gabbiadini….). Mulattieri invece, è in grande crescita, seguito da club di A, sembrerebbe pronto per l’Italia. San Nicola gremitissimo, si supereranno le 40mila presenze ma non si dovrebbe raggiungere il record stagionale stabilito a Santo Stefano contro il Genoa, quando si contarono 48387 spettatori. Le altre cinque gare alle 14. La rivelazione Sudtirol è di scena a Parma, l’altro scontro d’alta quota coi padroni di casa, settimi in classifica e a -7 dagli altoatesini, chiamati a non fallire per l’ennesima volta il risultato dopo una prestazione convincente (hanno appena battuto la Reggina al Granillo), nonostante la pesante assenza del Mudo Vazquez per squalifica. Sudtirol che invece ha gettato la maschera, la favola di questo campionato va vissuta fino all’ultimo, il sogno A ora è apertamente coltivato. Il Pisa, quinto in classifica, ha una trasferta non agevole a Modena, gli emiliani vengono da tre ko di fila e in caso di ulteriore caduta rischiano di essere risucchiati nella zona calda della classifica. Il Palermo di Corini gioca a Cittadella, gara chiave per capire se i siciliani hanno i mezzi per inserirsi in zona playoff e per sapere se i veneti possono salvarsi in anticipo. Completano la giornata due sfide salvezza. Il Benevento, da 5 turni a guida Stellone con 5 punti conquistati, riceve il Como che dopo il successo sul Modena è più vicino alla zona playoff che a quella playout. Da brividi Venezia-Brescia: i lagunari oggi disputerebbero i playout, non vincono da 4 giornate e hanno perso le ultime due gare; i lombardi, che oggi sarebbero retrocessi, con Gastaldello in panchina vengono da due pari di fila che hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi, oggi saranno seguiti al Penzo da duemila tifosi. Domani, oltre a Genoa-Ternana, alle 16.15 è in programma anche Cosenza-Spal, le due gare che chiuderanno il turno, in attesa che si formalizzi la data del recupero Perugia-Reggina. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Parma, Inzaghi: “Commesso un grave errore. Galabinov? Ci può aiutare”

    La Reggina non esce dal periodo buio ed esce sconfitta anche contro il Parma. Basta un gol di Vazquez ai ragazzi di Pecchia per conquistare i tre punti. Solo una vittoria nelle ultime sette giornate per gli amaranto, crollati ora al sesto posto in classifica in attesa delle altre partite della 28^ giornata. Inzaghi al termine del match ha analizzato la prestazione degli in conferenza stampa. LEGGI TUTTO

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    Diretta Reggina-Parma ore 16.15: dove vederla in tv, streaming e formazioni ufficiali

    L’ora del riscatto. Si potrebbe riassumere così la sfida tra Reggina e Parma, valida per la 28a giornata del campionato di Serie B. Il secondo anticipo della cadetteria, dopo quella delle ore 14 tra Pisa e Palermo all’Arena Garibaldi, di un weekend ricco di partite importanti per la classifica. I calabresi per uscire dal momento di crisi delle ultime settimane, la squadra di Pecchia per risollevarsi dopo la sconfitta contro il Pisa. In campo alle ore 16:15 all’Oreste Granillo.  LEGGI TUTTO