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    Bologna-Spezia, rossoblù senza 1-1 al Dall'Ara

    Con Bologna-Spezia si chiude un turno di Serie A inaugurato dal derby Juventus-Torino. Partita importante in ottica salvezza, ecco alcuni dati utili per i pronostici.
    Il Bologna sfida lo Spezia, fai il tuo pronostico
    Il pronostico di Bologna-Spezia
    L’obiettivo comune è conquistare punti per la definitiva tranquillità. Lo Spezia sta ben figurando nell’ultimo periodo ma al Dall’Ara dovrà “sporcarsi le mani” contro una compagine desiderosa di vincere: tra le mura amiche l’ultimo successo risale alla quindicesima giornata, contro la Roma.
    Detto che il Bologna potrebbe fare sua l’intera posta, è da segnalare che i rossoblù in casa non hanno ancora mai pareggiato 1-1. Uno score compreso nell’opzione 1X+Multigol 1-3 che abbraccia diversi risultati. E può risultare utile come “copertura”, se non si vuole andare sull’1 fisso. LEGGI TUTTO

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    Torino, sollievo Cairo: “Troppa sofferenza. Belotti e Nicola? Ci parlerò”

    ROMA – “Negli ultimi due anni ho sofferto troppo”. Queste le prime parole di Urbano Cairo dopo il pareggio (anche questo soffertissimo) nel recupero sul campo della Lazio che ha garantito al suo Torino la salvezza con un turno di anticipo, rendendo ininfluente lo scontro diretto con il Benevento ora già retrocesso. “Chiaramente la squadra era un po’ spaventata, sulle gambe – dice nel post partita il presidente granata – e la Lazio ha dato tutto com’era giusto. È una grande formazione che ha onorato il campionato e le faccio i complimenti”.
    Stagione tormentata
    Al triplice fischio finale un urlo liberatorio per Cairo e tutta la squadra: “È stata una stagione particolare in cui siamo partiti male, poi ci eravamo ripresi, finché il Covid ha fermato otto titolari e questo ha causato dei problemi – ha aggiunto il numero uno del Toro .- Con il Milan si voleva fare una grande prestazioni ed i giocatori erano sovraccarichi. Andati sotto di due reti ci siamo molto esposti al loro grande contropiede. Quella sera ho passato il mio tempo a rincuorare i giocatori e con lo Spezia le scorie di quel 7-0 c’erano ancora”.
    Testa già al futuro
    Festeggiata la salvezza, il presidente dovrà però subito concentrarsi sul futuro per evitare di soffrire anche nella prossima stagione: “Due anni fa eravamo settimi davanti alla Lazio, però la squadra di adesso non è molto distante da quella. Ora dobbiamo lavorare bene per fare gli interventi che servono – è il proposito di Cairo – perché gli ultimi due campionati mi hanno fatto troppo soffrire. Nicola ed il suo staff hanno fatto una grande lavoro, purtroppo venivamo da un girone d’andata pessimo. Se lui e Belotti resteranno? “Parlerò con entrambi, voglio capire Belotti cosa vuole fare e anche con l’allenatore ci vedremo a breve”. LEGGI TUTTO

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    La Lazio tiene il passo Champions, il Bologna vede la salvezza

    TORINO – Vittorie di Lazio e Bologna nei due match della 31ª giornata di Serie A giocati in contemporanea a quello perso dalla Juve sul campo dell’Atalanta. Tre punti sudati ma importantissimi per i biancocelesti, che avanti 4-1 rischiano di farsi rimontare ma battono 5-3 il Benevento (quinta vittoria di fila) e con una gara in meno (quella col Toro rinviata per Covid) restano così in piena corsa per un posto Champions League, a -4 dalla Juve di Pirlo. Un successo meno sofferto quello degli emiliani che dopo due ko di fila si rialzano e calano il poker in casa contro lo Spezia, volando così a +12 sul Cagliari terz’ultimo e archiviando in pratica il discorso salvezza.
    Serie A, la classifica
    Immobile torna al gol
    Simone Inzaghi, ancora assente dopo la positività al Covid, salta quella che sarebbe stata la terza sfida contro il fratello Pippo. Al suo posto come a Verona il vice Farris ma nel 3-5-2 c’è il rientro dalla squalifica di Correa (titolare al fianco di capitan Immobile in attacco, dove è invece out lo squalificato Caicedo) e dell’azzurro Lazzari, titolare a destra con Marusic in difesa e Fares a sinistra. Sull’altro fronte out (per squalifica) solo l’ex di turno Tuia: difesa a quattro con l’ormai recuperato Letizia di nuovo titolare a sinistra, in mediana Ionita e Improta ai lati di Schiattarella e il centravanti Gaich supportato da Roberto Insigne e Sau. Il Benevento prova subito a spaventare Reina con un colpo di testa alto di Ionita, ma la Lazio risponde con Immobile: cambio gioco di Milinkovic-Savic e cross al volo col sinistro di Fares per l’azzurro, che di testa colpisce il palo e poi sulla ribattuta lo sfiora col destro. Dopo 9 gare di digiuno Immobile ha fame, insiste e con la deviazione di Depaoli porta in vantaggio i suoi al ‘9, servito con un filtrante da Correa dopo un’intelligente giocata di Leiva. Il bomber non si accontenta però di un’autorete provocata, vuole il 150° gol in A e lo trova al 20′: assist smarcante di Milinkovic-Savic e palla alle spalle di Montipò. La reazione dei campani è in un sinistro a lato di Improta, mentre la Lazio fa male in contropiede e cala il tris: assist di Immobile per Correa, pallonetto su Montipò che tocca la palla in uscita ma poi stende l’argentino, a cui il capitano biancoceleste lascia calciare il rigore del 3-0 (36′). La gara sembra già chiusa ma non secondo Sau, che con uno splendido destro a giro riaccende le speranze dei suoi a un passo dal riposo (45′). 
    Guarda la galleryLa Lazio va con Immobile-Correa: Benevento battuto 5-3
    La Lazio soffre ma vince
    La ripresa inizia sotto il diluvio e con la Lazio di nuovo micidiale in contropiede: palla recuperata da Luis Alberto per Immobile, scarico per Correa che cerca il passaggio di ritorno per il compagni e trova invece il tacco di Montipò che fa autogol. Il portiere si riscatta però al 55′, quando para un rigore a Immobile (entrata a gamba tesa di Gaich su Milinkovic-Savic vista dal Var) e si supera sulla ribattuta di Fares. Il rigore (trattenuta di Marusic su Ionita, anche questa vista dal Var) non lo sbaglia invece il neo entrato Viola che al 63′ riporta il Benevento a -2. Nel frattempo i campani sono passati al 3-5-2 (dentro anche Lapadula e Caldirola) e iniziano a creare difficoltà alla Lazio (dentro Lulic e Parolo), che si fa sorprendere ancora al 66′: corner calciato di Viola e colpo di testa vincente di Lapadula, con il Var che vede però una spinta su Immobile e porta l’arbitro ad annullare il gol. Scampato il pericolo, Farris si affida ai muscoli di Akpa Akpro e Muriqi (fuori Luis Alberto e Correa) ma Caldirola spaventa di nuovo Reina, con un sinistro a lato ancora su azione da corner. Pippo Inzaghi si gioca anche la carta Iago Falque (fuori Ionita), ma dopo un colpo di testa mancato da Lapadula è Roberto Insigne a calciare in curva col sinistro da buona posizione. Il Benevento ci crede e all’85’ passa ancora: parata di Reina su Depaoli e altro angolo calciato da Viola per Glik che di testa la piazza all’incrocio. La Lazio, che nel finale perde per infortunio Akpa Akpro (appena entrato e già ammonito) e si copre con Hoedt, spreca due ripartenze con Muriqi e Lazzari ma alla fine la chiude con Immobile che fa 5-3 e blinda tre punti pesantissimi nella corsa alla Champions League.
    Lazio-Benevento 5-3: il tabellino
    Il Bologna parte forte
    Al Dall’Ara non c’è Mihajlovic (squalificato), che è senza Tomiyasu e Medel (infortunati come Hickey e Santander): nel suo 4-2-3-1 Orsolini vince il ballottaggio con Skov Olsen come esterno destro, mentre in mediana c’è Svanberg. Italiano può contare su Erlic, titolare in difesa anche se non al meglio, e in attacco conferma il tridente Verde-Nzola-Gyasi. La partita si mette subito in discesa per il Bologna, con Orsolini che prima spreca tutto solo davanti a Provedel (10′) ma due minuti trasforma il rigore concesso per un tocco col braccio in area di Simone Bastoni. Lo Spezia è già costretto a inseguire e lascia così spazio agli emiliani, che ringraziano e passano ancora al 18′: Soriano lancia Schouten in campo aperto, assist per Barrow che insacca a porta vuota e punisce ancora i liguri, a cui aveva già segnato all’andata e in Coppa Italia. 
    Guarda la galleryBologna, poker contro lo Spezia: Svanberg show nella ripresa
    Doppietta di Svanberg
    Ora sotto di due gol lo Spezia riparte all’attacco, ma Skorupski è attento sulla conclusione di Nzola (22′). Più impegnativo comunque l’intervento del collega Provedel al 32′, quando compie un mezzo miracolo su Dijks e tiene così a galla i suoi che prima del riposo tornano in partita: sul corner calciato da Simone Bastoni è Ismajili ad accorciare le distanze (34′). L’ultimo brivido prima dell’intervallo al 37′: schema su punizione che porta al tiro Barrow, con il palo che salva però lo Spezia. Il Bologna di oggi è però più forte della sfortuna e nella ripresa prende il largo, trascinato da Svanberg che prima cala il tris al 54′ (assist di Danilo sugli sviluppi di un corner) e poi serve il poker con un colpo di testa su cross di Barrow (60′). E con tre gol di vantaggio fa meno rabbia la traversa colpita poco dopo da Orsolini, bravo ad andare via in dribbling a Simone Bastoni prima di scaricare il sinistro sul montante. La gara si chiude praticamente qui, con la classica ‘girandola dei cambi’ che accompagna le squadre fino al triplice fischio finale.
    Bologna-Spezia 4-1: il tabellino LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Atalanta 2-3: la Dea non molla la zona Champions

    FIRENZE – Quarta vittoria di fila, un poker da Champions per l’Atalanta che passa sul campo della Fiorentina (2-3) e risponde alle vittorie delle rivali, tenendosi così stretto il quarto posto a +2 sul Napoli e a ridosso di Juve e Milan (lontane rispettivamente uno e due punti). Un successo pesantissimo per la Dea, arrivato col brivido dopo aver dominato per un’ora: alla doppietta di Zapata (in gol al 13′ e al 40′) ha infatti riposto per le ‘rime’ Vlahovic, capace di riacciuffare i nerazzurri in nove minuti (al 57′ e al 66′ le sue reti) prima del rigore decisivo segnato al 70′ dal neo entrato Ilicic dopo un tocco col braccio in area di Martinez Quarta. Dopo il pari in casa del Genoa arriva così il primo ko per Iachini dal suo ritorno al posto del dimissionario Prandelli, con la Viola che resta comunque a +8 sulla zona retrocessione.
    Fiorentina-Atalanta 2-3: tabellino e statistiche
    Le mosse dei tecnici
    Privo dell’infortunato Hateboer e senza Pessina, positivo al Covid dopo il rientro dagli impegni con la Nazionale, Gasperini vara la difesa a quattro con Toloi (preferito a Maehle) e Gosens terzini, mentre in mediana c’è la coppia De Roon-Freuler con Malinovski, Pasalic e Muriel a sostesgno di Zapata e Ilicic che inizia in panchina. Quattro le assenze invece per la Viola, che deve fare a meno degli squalificati Ribery e Pulgar mentre restano in infermeria Igor e Kokorin: nel 3-5-2 di Iachini tocca così a Kouamé a fare da spalla a Vlahovic in attacco e ad Amrbat accomodarsi in cabina di regia con Bonaventura e Castrovilli ai suoi lati, mentre Caceres e Biraghi sono gli esterni.
    Guarda la galleryZapata e Ilicic stendono la Fiorentina: è un’Atalanta da Champions
    Zapata bum-bum
    L’Atalanta è subito aggressiva e per passare impiega poco più di dieci minuti: angolo e cross ‘pennellato’ da Malinovsky per Zapata, che si libera di Bonaventura e con la testa insacca. La Fiorentina accusa il colpo e i nerazzurri provano ad approfittarne, cercando l’immediato colpo del ko, ma Dragowski è attento su Gosens (ancora di testa su azione da corner) e si supera poi su un destro al volo dell’incontenibile Zapata (20′). Poco dopo dura entrata di Romero su Vlahovic con i viola che protestano invano per il colore del cartellino estratto dall’arbitro (giallo per il difensore, che era diffidato e salterà la prossima sfida casalinga contro la Juve). La reazione dei padroni di casa è tutta in un colpo di testa di Caceres, che su punizione calciata da Biraghi sovrasta Romero ma non inquadra la porta, non abbastanza per impensirire una Dea in pieno controllo con Pasalic che costringe all’ammonizione Pezzella. Serve così ancora un super Dragowski per fermare Zapata alla mezz’ora su un preciso ‘filtrante’ proprio di Pasalic, ma il portiere non può fare nulla al 40′: colpo sotto e assist al bacio dell’ispiratissimo Malinovsky, stop dell’attaccante colombiano che a due passi dalla porta raddoppia (il Var conferma poi la posizione regolare). 
    Serie A, la classifica
    Vlahovic, doppietta d’orgoglio
    Avanti di due reti Gasperini non vuole correre rischi e inizia la ripresa con Djimsiti al posto dell’ammonito Romero, mentre Zapata cerca subito il blitz nell’aria viola con Pasalic che a porta spalancata non arriva però di un soffio sul cross del gigante nerazzurro. La Fiorentina sembra disarmata di fronte alla superiorità dei bergamashi e anche Amrabat finisce nella ‘lista dei cattivi’, ma a riaccendere le speranze gigliate ci pensa Vlahovic: cross di Biraghi dalla sinistra, sponda di Caceres con la testa e perfetta volée mancina del centravanti serbo che riapre il match (57′) con i nerazzurri protestano invano (l’azione è partita da una rimessa laterale concessa ingiustamente ai viola). Nella Dea arriva poi il momento di Ilicic e Maehle (fuori Muriel e Malinovskyi al 64′), ma la squadra di Iachini ora ci crede al 66′ pareggia: lancio per Kouame che poi con un tocco si libera di Djimsiti e serve a Vlahovic una palla da spingere solamente in rete.
    Serie A, risultati e calendario
    La decide Ilicic dal dischetto
    Nemmeno il tempo di esultare però e la Viola torna sotto, perché Martinez Quarta tocca la palla con il braccio nella propria area e concede una possibilità che Ilicic dal dischetto non fallisce: l’ex del match calcia il rigore forte e centrale e non basta un tocco col piede di Dragowski per evitare il nuovo vantaggio atalantino (70′). Iachini allora cambia tutto il centrocampo e getta nella mischia prima Borja Valero e Eysseric (fuori Amrabat e Castrovilli) e poco dopo Callejon e Venuti (al posto di Martinez Quarta e Bonaventura), ma sono ancora Biraghi e Vlahovic a spaventare Gollini: cross del terzino e splendida girata del bomber che di testa sfiora l’incrocio (74′). Con la Fiorentina all’attacco l’Atalanta prova ad approfittare degli spazi a disposizione, ma Pasalic spreca il ‘rigore in movimento’ offertogli da Ilicic (82′) e poi Dragowski è ancora strepitoso su Zapata (85′) che nel finale lascia il posto a Miranchuk. La Fiorentina non ne ha più, l’ultima punizione di Biraghi si infrance sulla barriera e alla fine è festa per una Dea che si tiene così stretta la zona Champions, aspettando il prossimo scontro diretto casalingo con la Juve. LEGGI TUTTO