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    Il Verona rimonta il Venezia da 3-0 a 3-4! Pari Spezia-Sassuolo

    Non si affrontavano in Serie A dal 9 settembre 2001, il ritorno è con i fuochi d’artificio e dà spettacolo: il derby veneto tra Venezia e Verona finisce 3-4 con una rimonta incredibile dell’Hellas nel secondo tempo. All’intervallo la squadra di Zanetti chiude sul 3-0 ma nella ripresa, soprattutto grazie alla doppietta di Simeone, Tudor la ribalta in undici contro dieci (rosso a Ceccaroni). Tre punti d’oro che portano il Verona sopra la Lazio (momentaneamente), a 23 punti, a +3 sul Sassuolo, che si ferma 2-2 in casa dello Spezia: rimonta decisa dai due gol di Raspadori.
    Classifica Serie A
    Venezia-Verona 3-4
    Non c’è Barak nel Verona per un attacco influenzale, al suo posto Tudor sceglie Ilic con Caprari e Simeone. Il Venezia perde per infortunio dopo appena 7′ Okereke (dentro Johnsen) ma al 12′ passa con il tap-in in area piccola di Ceccaroni su assist di testa di Henry. E al 19′ è già raddoppio, in contropiede Johnsen scappa e serve un pallone soltanto da appoggiare in rete a Crnigoj. Hellas in bambola, al 27′ incassa anche il tris da Henry che approfitta del pasticcio clamoroso di Dawidowicz e Montipò. Al Verona serve una scossa che arriva al 52′: Henry devia di testa nella propria porta e riapre la gara con un autogol sfortunato. Ci credono i gialloblù, ancora di più al 65′ quando Caprari trasforma il rigore (rosso a Ceccaroni per fallo di mano volontario sulla linea di porta). Al 67′ la rimonta è completa con la scavino di Simeone su Romero: 3-3. C’è ancora tempo e con la superiorità numerica il Verona trasforma il sogno in impresa: Simeone all’85’ si invola e dalla distanza si inventa un eurogol all’incrocio dei pali che vale il 3-4 e la doppietta personale: Penzo ammutolito, esplodono di gioia i tifosi veronesi.
    Tabellino Venezia-Verona
    Guarda la galleryVerona, che rimonta: da 0-3 a 4-3 nel derby col Venezia
    Spezia-Sassuolo 2-2
    Il Sassuolo parte meglio, conduce e spaventa seriamente la porta dello Spezia prima con la punizione di Berardi al 3′, Provedel devia sulla traversa, e poi sul colpo di punta improvviso di Scamacca che al 31′ centra ancora il montante. Agli uomini di Thiago Motta però basta il primo, vero affondo per sfondare: Reca dal fondo pesca l’inserimento di Manaj che di piatto firma l’1-0. L’avvio di secondo tempo è da sogno per lo Spezia che con Gyasi al 47′ si porta sul doppio vantaggio. Reazione Sassuolo, Raspadori scheggia il palo e Scamacca, in gol, viene fermato dal Var. Poi al 66′ ancora Raspadori torna al gol dopo tre mesi e riapre i giochi (non segnava dalla prima di campionato). L’azzurro sale in cattedra e al 79′ fa doppietta, pareggiando 2-2.
    Tabellino Spezia-Sassuolo
    Guarda la galleryRaspadori show. Rimonta del Sassuolo contro lo Spezia LEGGI TUTTO

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    Juventus-Genoa, i bianconeri partono favoriti

    Il programma della 16ª giornata di campionato prevede la sfida tra la Juventus e il Genoa . La squadra bianconera dopo aver battuto la Salernitana (2-0) in trasferta proverà a concedere il “bis” in casa. 
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    Quanti gol segneranno i bianconeri?
    La “Vecchia Signora” non può più permettersi di sbagliare, il quarto posto (ultimo valido per la qualificazione in Champions League) occupato al momento dall’Atalanta è distante ben 7 punti. L’undici allenato da Massimiliano Allegri dovrà fare attenzione a non sottovalutare il Genoa, squadra che è posizionata si nella parte bassa della classifica ma in trasferta non ha mai perso nelle precedenti tre gare disputate. Il “Grifone” inoltre lontano dai lidi amici ha perso solamente in un’occasione con più di un gol di scarto. La partita si preannuncia equilibrata, la Juventus in casa viaggia a una media di un gol fatto a partita (7 in 7 gare) e non ha mai terminato un incontro con esattemente due reti all’attivo al 90’. Intrigano l’X handicap e la Somma Gol Casa: 2. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Atalanta 2-3: Spalletti scivola al terzo posto, Gasp a -4

    NAPOLI – Vantaggio, sorpasso e controsorpasso, Napoli-Atalanta regala spettacolo e divertimento con cinque gol. Al Maradona passa una grandiosa Dea che gioca con la solita personalità e una invidiabile intensità una partita avvincente che alla fine premia la squadra di Gasperini. Malinovskyi sblocca, Zielinski e Mertens ribaltano ma Demiral e Freuler confezionano il 2-3 finale che spinge i nerazzurri a -2 (34 a 36) proprio dal Napoli (in emergenza), che invece scivola al terzo posto superato sia dal Milan sia dall’Inter. Guarda la galleryL’Atalanta sbanca Napoli: a segno anche Demiral
    Spalletti rivoluziona la formazione
    Spalletti (in tribuna per squalifica) deve rinunciare a Koulibaly, Anguissa, Fabian Ruiz, Insigne e Osimhen e quindi rivoluziona il suo Napoli. Passaggio alla difesa a tre, Malcuit a Mario Rui larghi sulle fasce nei quattro di centrocampo e Elmas titolare nel tridente con Lozano e Mertens. Gasperini invece schiera l’Atalanta tipo e sceglie Pessina e Malinovskyi per scortare Zapata.
    Zielinski risponde a Malinovskyi
    Alla prima occasione l’Atalanta sblocca la partita: lancio dalla difesa per lo scatto di Zapata che regge di potenza contro Rrahmani e poi serve l’arrivo di Malinovskyi, bravissimo a piazzare di prima il piatto mancino sotto la traversa per l’1-0 (7′). Gara energica, viva e bella, con tanti spazi da attaccare e duelli in ogni zona del campo. Il Napoli costruisce centralmente per poi aprire sulle fasce, da lì arriva il cross rasoterra pericolosissimo di Mario Rui sul quale Lozano manca il tocco vincente. Dall’altra parte ci provano Pessina e Zappacosta prima del secondo tentativo del Chucky con un diagonale troppo debole. La Dea si appoggia sul fisico di Zapata e riempie l’area anche con i difensori, ma al 40′ cade: ottimo spunto di Malcuit, si prende il fondo e crossa, Mertens fa da sponda per Zielinski che calcia due volte, prima sul corpo di Palomino e poi in porta firmando il pareggio. All’intervallo 1-1.
    Il Var toglie il rigore all’Atalanta
    Si riparte con Hateboer per Zappacosta e con Mertens che infiamma il Maradona al 47′: Malcuit lo lancia da solo contro Musso, il belga resta freddo e realizza il sorpasso del Napoli. Risposta poderosa della Dea con il colpo di testa di Zapata che sbatte sul palo. Al 55′ è il momento dei cambi, Spalletti mette Demme per Lobotka (problema alla coscia) e Gasperini inserisce Ilicic per Pessina. Cinque minuti più tardi il Var toglie un rigore all’Atalanta, dato da Mariani per un fallo di mano di Mario Rui, tocco che però non c’è.
    Demiral, gol da centravanti! 2-3 di Freuler
    La pressione dei nerazzurri inizia a farsi insistente, il Napoli si schiaccia e fatica anche a ripartire. Ospina ci mette una pezza sul colpo di testa di Demiral ma poi in 5′, dal 66′ al 71′, l’Atalanta confeziona il controsorpasso: prima Toloi vede e serve il taglio da centravanti ancora di Demiral che in area si trasforma in bomber e non sbaglia, poi Freuler fulima dal limite il portiere azzurro centrando l’angolino. Spalletti si gioca Ounas, Petagna e nel finale anche Politano, Gasperini va con Pasalic, Djimsiti e Muriel ma il risultato non cambia nonostante il finale arrembante del Napoli. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Verona, entrambe le squadre possono andare a segno

    Il Venezia, reduce dalla sconfitta di Bergamo (4-0), si prepara a ricevere il Verona. La squadra allenata da Igor Tudor in questa prima parte di stagione ha già battuto club del calibro di Roma (3-2), Lazio (4-1) e Juventus (2-1).
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    Bene in casa ma in trasferta…
    Simeone e compagni in trasferta non stanno riuscendo a replicare gli ottimi risultati ottenuti in casa. L’Hellas lontano dai lidi amici ha fatto registrare solamente 4 pareggi (con Salernitana, Genoa, Udinese e Napoli) e 3 sconfitte (contro Bologna, Milan e Sampdoria). Il Venezia al “Penzo” ha sempre trovato la via del gol tranne che nell’ultima sfida disputata contro l’Inter. In controtendenza si può provare l’accoppiata X2 più Goal al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Torino verso il mercato: basta scommesse, servono certezze

    TORINO – Basta scommesse, ora ci vogliono certezze. Perché in questi ultimi due anni gli “azzardi” del direttore sportivo Davide Vagnati si sono rivelati un flop mentre l’usato sicuro, dove non c’è bisogno del lavoro degli osservatori, sta portando risultati. […] Basta scommesse e più certezze, dicevamo. Perché sui giovani Cairo ha investito senza ottenere risultati confortanti. Si è cominciato lo scorso anno con Amer Gojak, ricordate? Il centrocampista bosniaco in questo momento non è titolare neppure nella Dinamo Zagabria: per sua fortuna il Toro non aveva l’obbligo di riscatto. Ma ce ne sono altri, stavolta costosi. Mergim Vojvoda, per esempio, terzino kosovaro acquistato dallo Standard Liegi e pagato 5 milioni e mezzo: non si può dire (vedi anche la partita con l’Empoli) che sia il valore aggiunto del Toro. Lo stesso David Zima, 5 milioni di spesa, dopo un inizio promettente fatica a progredire: qui, comunque, val la pena insistere. […]Sullo stesso argomentoToro, è emergenza totale: Singo squalificato e sei infortunatiTorino

    La necessità di certezze

    […] Ecco perché da adesso in poi ci vogliono giocatori subito pronti. E gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Lo scorso anno a gennaio furono presi Mandragora e Sanabria e i due, protagonisti ancora oggi, avevano contribuito in maniera determinante alla salvezza dei granata che avevano già un piede in serie B. Si tratta di elementi con i quali costruire un futuro importante. E anche i vari Praet, Brekalo e Pjaca fanno parte di quei giocatori che ti permettono di affrontare gli avversari a testa alta. Tutti e tre costano, e neppure poco, ma se stanno bene fisicamente hanno i numeri per fare la differenza e andranno riscattati. […] Per i granata è arrivato il momento di accelerare.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la gallerySingo tradisce il Torino: l’Empoli rimonta le reti di Pjaca e Pobega LEGGI TUTTO

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    Napoli-Atalanta, può starci la “combo” Goal più Over 2,5

    Il tris di anticipi del sabato della sedicesima giornata si chiude allo stadio Maradona di Napoli. Il confronto tra il Napoli e l’Atalanta mette in palio punti fondamentali per le zone alte della classifica. Al momento Insigne e soci viaggiano con cinque lunghezze di vantaggio sull’undici di Gasperini che nelle ultime otto giornate ha collezionato sei vittorie e due pareggi. Il Napoli ha invece leggermente frenato conquistando soltanto cinque punti negli ultimi quattro turni e ha bisogno di ripartire nel migliore dei modi per restare in vetta alla classifica. 
    Napoli-Atalanta show! Fai ora i tuoi pronostici
    Stesso numero di gol realizzati ma subìti la metà
    Mai come in questa sfida tra Napoli e Atalanta sembra esserci un collegamento diretto tra esiti registrati e numero di reti fatte e subìte. Partiamo dalle reti realizzate: sono trentadue sia per l’attacco azzurro che per quello bergamasco ma, se ci soffermiamo su quelle incassate, Ospina ne ha dovute contare in tutto nove mentre Musso ha raccolto il pallone nella sua porta ben diciassette volte (praticamente il doppio rispetto a quelli del suo collega azzurro). Se, partendo da questi dati, andiamo a controllare gli esiti “Over 2,5” usciti contemporaneamente all’esito “Goal” (quindi si parla della “Combo Over 2,5+Goal”) collezionati da Napoli e Atalanta si scopre che i partenopei ne hanno soltanto cinque all’attivo mentre i nerazzurri dieci (anche in questo caso esattamente il doppio). Mai come in questo caso la proporzione è diretta. LEGGI TUTTO

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    Roma-Inter, per i giallorossi in casa stesso segno in entrambi i tempi

    Una Roma in piena emergenza per le numerose assenze si appresta a ricevere l’Inter. Entrambe le squadre per motivi differenti vorranno conquistare i tre punti. L’undici allenato da Mourinho ha necessità di vincere (o, almeno, pareggiare) per non veder allontanarsi definitivamente la possibilità di centrare almeno il quarto posto. Inutile dire che anche l’undici di Simone Inzaghi, lanciatissimo all’inseguimento della vetta della classifica, non può concedersi distrazioni e quindi le premesse per un match combattuto e per niente scontato ci sono tutte.
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    Metà gara e fine gara, per ora non si cambia
    Sono sette finora le partite disputate all’Olimpico dalla Roma con uno “score” complessivo di cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Quello che colpisce nel cammino interno dei giallorossi è il fatto che in tutti e sette questi incontri il segno presente alla fine del primo tempo è rimasto lo stesso anche alla fine del match. Nei cinque successi c’è sempre stato l’1 non solo al novantesimo ma anche all’intervallo (per un’accoppiata “Parziale/Finale” di tipo “1/1”) e lo stesso è accaduto nel pareggio contro il Napoli (“X” alla fine del primo tempo e alla fine del secondo per un’accoppiata “Parziale/Finale” di tipo “X/X”) e nel ko rimediato quindici giorni dopo per mano del Milan (“2” al riposo e “2” al fischio finale per un’accoppiata “Parziale/Finale” stavolta di tipo “2/2”). Nelle sette gare casalinghe della Roma, quindi, cambia il segno ma non la tipologia di accoppiata “Parziale/Finale” che resta sempre… uguale! LEGGI TUTTO

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    Serie A, riflettori puntati su Lazio-Udinese

    La Lazio nelle ultime due partite disputate ha prima perso 2-0 in casa contro la Juventus e poi 4-0 allo stadio Maradona di Napoli. Una doppia sconfitta che ha fatto perdere ai biancocelesti il contatto con le zone più alte della classifica. Il turno infrasettimanale offre a Immobile e compagni l’opportunità di ripartire anche se, a dire il vero, l’Udinese è una formazione ostica che non va affatto sottovalutata. Se poi si considera che, dopo un avvio convincente, i friulani nelle ultime undici partite hanno vinto soltanto una volta (3-2 in casa al Sassuolo) è evidente che la necessità dei bianconeri di fare punti costringerà l’undici di Sarri ad una gara di enorme pazienza nel tentativo di trovare il varco (e il momento) giusto per passare. 
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    Sette gare in casa con andamento (e esito) opposto
    A prescindere da come finirà il match (per la cronaca può valere la pena soltanto ricordare che l’Udinese in questo primo terzo abbondante di campionato non ha mai fatto registrare l’accoppiata “Parziale/Finale 2/1”) potrebbe risultare interessante approfondire e valutare l’andamento casalingo della Lazio che ha giocato finora sette volte all’Olimpico regalando un esito assolutamente opposto all’inizio e alla… fine. Nelle prime quattro esibizioni interne, infatti, al novantesimo si sono registrati altrettanti esiti “Goal” (6-1 allo Spezia, 2-2 con il Cagliari, 3-2 alla Roma e 3-1 all’Inter) poi… cambio. Le ultime tre si sono invece chiuse tutte con il “NoGoal” (1-0 alla Fiorentina, 3-0 alla Salernitana e 0-2 con la Juventus). Equilibratissimo il ritmo dell’Udinese che, in fatto di “Goal” e “NoGoal” nelle gare in trasferta viaggia in assoluta parità: tre dei primi e tre dei secondi più o meno equamente distribuiti nelle sei gare lontano dal Friuli. LEGGI TUTTO