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    Diretta Inter-Atalanta ore 18: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    MILANO – Nell’anticipo della sesta giornata di Serie A l’Inter di Simone Inzaghi, seconda in classifica con 13 punti (tanti quanti i cugini del Milan) a -2 dal Napoli dell’ex Spalletti, ospita l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, distante tre lunghezze e reduce dal doppio successo con Salernitana e Sassuolo. L’ultimo precedente tra le due squadre nel massimo campionato italiano fu deciso da un gol di Skriniar e rappresentò una fetta importante dello Scudetto poi vinto dai nerazzurri (all’epoca) allenati da Antonio Conte.
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    Dove vedere Inter-Atalanta
    La partita tra Inter ed Atalanta è in programma alle ore 18 allo stadio Giuseppe Meazza e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale del match live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Inter-Atalanta
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. Allenatore: S. Inzaghi. A disposizione: I. Radu, Cordaz, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Darmian, Dimarco, Gagliardini, Vecino, Sanchez, Correa, Satriano. Indisponibili: Sensi, Eriksen, Brazao, Vidal. Squalificati: -. 
    ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Malinovskyi, D. Zapata. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Demiral, Lovato, Maehle, Koopmeiners, G. Pezzella, Ilicic, Pasalic, Miranchuk, Piccoli. Indisponibili: Muriel, Hateboer. Squalificati: -.
    Arbitro: Maresca di Napoli.Assistenti: Colarossi e Prenna.IV uomo: Abisso.Var: Aureliano.Avar: Ranghetti. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “In Europa ci sono proprietà pazze. Pellegrini? Espulsione ingiusta”

    ROMA – “Dopo la sconfitta era una partita difficile dal punto di vista emotivo. I primi 35 minuti sono stati quelli con più qualità in questo campionato. Controllo totale della partita contro una squadra difensivamente organizzata. Siamo riusciti a giocare, creare, segnare e controllare tutti i loro contropiedi. Avevamo la partita in controllo. Poi nel secondo tempo c’è stata la loro reazione, abbiamo perso controllo, però siamo sempre stati squadra in un momento difficile della partita. Nei minuti finali, con un giocatore in meno, non abbiamo avuto nessun problema. La squadra si è unita, ha chiuso gli spazi ed è rimasta lontana dalla porta. E’ stata una partita difficile, con tre punti meritati”. E’ questa l’analisi del tecnico della Roma José Mourinho ai microfoni di Dazn dopo il successo di misura sull’Udinese. “Cinque partite e dodici punti è molto buono per noi – ha proseguito -. Dobbiamo continuare con tranquillità, con i nostri limiti e le nostre qualità”.
    Mourinho sull’espulsione di Pellegrini
    “L’espulsione di Pellegrini? Non conosco i meccanismi legali del calcio italiano, però voglio conoscerli. Dobbiamo fare di tutto per farlo giocare nel derby. Ho tanti dubbi, per una sola persona questo è un secondo giallo meritato… Calafiori? Riccardo ha giocato bene e ha rischiato di più rispetto all’ultima partita, oggi ha fatto più del compitino. Deve avere più fiducia in se stesso e nel suo corpo. Ha avuto tanti problemi gravi ma non deve spaventarsi e non deve chiedere il cambio alla prima sensazione negativa. E’ un ragazzo fantastico, col cuore giallorosso ma deve essere più uomo”. Sul gap con le big: “Posso dare esperienza e il mio contributo ma abbiamo bisogno di tempo e di qualcosa in più. Anche la dirigenza ha bisogno di tempo: in Europa ci sono tante proprietà pazze che non si preoccupano del futuro del club, mentre i Friedkin vogliono rendere sostenibile la società. I tifosi devono sostenere la squadra e durante il viaggio da Trigoria all’Olimpico abbiamo sentito il sostegno della tifoseria”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Udinese 1-0: Abraham decisivo. Pellegrini espulso, salta il derby

    ROMA – Torna a vincere la Roma di José Mourinho. Dopo il ko per 3-2 contro il Verona, i giallorossi battono 1-0 l’Udinese grazie al gol nel finale del primo tempo di Abraham. Seconda sconfitta consecutiva per i friulani, che ci provano nella ripresa ma non riescono a battere Rui Patricio. Nel finale di partita secondo giallo, e dunque espulsione, per Lorenzo Pellegrini, che saltà così il derby contro la Lazio in programma domenica alle 18. Roma a quota 12 e quarta in classifica.
    Roma-Udinese 1-0: tabellino e statistiche
    Roma-Udinese: le scelte di Mourinho e Gotti
    Per Mourinho un solo cambio rispetto all’11 mandato in campo dal 1′ a Verona: torna tra i titolari l’armeno Mkhitaryan – contro gli scaligeri il portoghese gli aveva preferito Shomurodov. I giallorossi, dunque, si schierano con il solito 4-2-3-1: Rui Patricio tra i pali, Karsdorp e Calafiori – Mourinho ha speso parole importanti su di lui nella conferenza stampa della vigilia – sulle fasce, Mancini e Ibanez centrali. Veretout e Cristante fanno da schermo davanti alla difesa mentre il tridente alle spalle di Abraham, unica punta, è composto da Zaniolo, Lorenzo Pellegrini – già tre gol in campionato per lui – e Mkhitaryan. Gotti risponde con un 3-5-2. Due i cambi rispetto a lunedì, quando i friulani sono caduti in casa contro il Napoli per 4-0: Makengo e Udogie al posto di Arslan e Stryger Larsen. Per il resto davanti a Silvestri ci sono Becao, Nuytinck e Samir, Molina e Udogie sono i quinti, con Pereyra e Walace mezzali e Makengo in mezzo. Il reparto offensivo bianconero è affidato ancora a Deulofeu e Pussetto. 
    Roma sfortunata: Mkhitaryan e Zaniolo colpiscono il palo
    Abraham canta l’inno della Roma prima del fischio d’inizio. Una novità voluta da Mourinho, che ha chiesto di far partire la musica solo quando le squadre sono in campo e non ancora nel tunnel degli spogliatoi. Poi Rapuano apre le ostilità e il pallone inizia a rotolare sul prato all’Olimpico. I giallorossi vogliono riscattarsi dopo il ko contro l’Hellas a Verona – prima sconfitta da allenatore della Roma per lo Special One -, partono con il piede sull’acceleratore e dopo 4′ hanno già collezionato due corner: Mkhitaryan prima calcia alto, poi colpisce il quarto legno della stagione giallorossa. L’Udinese non riesce ad uscire mentre i padroni di casa vanno altre due volte dalla bandierina. Al 7′ altro palo: Zaniolo, da posizione ravvicinata, raccoglie la spizzata di Cristante ma la porzione di porta è strettissima e la sfera sbatte ancora sul montante. La squadra di Gotti prende lentamente le misure agli avversari e tenta qualche sortita offensiva. Al 28′ lancio lungo di Nuytinck, controllo da scuola calcio di Pussetto e pallonetto con Rui Patricio in uscita. La sfera finisce fuori mentre il guardalinee alza la bandierina e segnala l’offside dell’attaccante argentino. Pochi minuti dopo Walace si becca il primo giallo della partita per aver allontanato il pallone dopo che il direttore di gara aveva segnalato un fallo sulla trequarti a favore dei padroni di casa.
    Guarda la galleryLa Roma torna a vincere grazie ad Abraham. Mourinho è quarto
    La sblocca Abraham
    Tra il 35′ e il 36′ succede di tutto: prima Pussetto non arriva per un soffio sul cross basso di Pereyra, imbeccato perfettamente da Molina, sul prosieguo dell’azione, con la Roma in 10 – Mancini era fuori per un colpo alla testa -, grandissima sgroppata di Calafiori che con caparbietà supera l’avversario e serve Abraham. L’ex Chelsea non può fare altro che spingere il pallone in rete e far partire l’esultanza dei tifosi sugli spalti. Secondo gol in campionato – terzo complessivo, è andato a segno anche nel 5-1 al CSKA Sofia in Conference League – per l’attaccante inglese che aveva già timbrato il cartellino nella vittoriosa trasferta contro la Salernitana (4-0). L’Udinese non si abbatte e al 41′ sfiora il pari: Pereyra calcia, Rui Patricio para, Pussetto è pronto a ribadire in rete di testa ma l’intervento di Mancini è miracoloso e vale quanto un gol: anticipa l’avversario e mette in corner. I primi 45′ si chiudono così, con la Roma in vantaggio grazie al gol di Abraham.
    La Roma soffre ma resiste. Pellegrini espulso, salta il derby
    Nessun cambio a inizio secondo tempo, si riparte con gli stessi 22 interpreti. La prima emozione della ripresa la regala il numero nove dei giallorossi, protagonista di una bellissima giocata di tacco nei pressi della bandierina del calcio d’angolo. Poi arriva il primo giallo anche per la Roma, se lo becca Lorenzo Pellegrini, che ferma con un fallo tattico Pussetto. Al 61′ l’Udinese va vicinissima al pari: bello scambio Makengo-Udogie, il numero 13 apre troppo e la palla va fuori. Gotti prova a scuotere i suoi e richiama in panchina Pussetto e Molina, dentro Beto e Soppy. Roma disordinata e poco precisa, gli ospiti ci credono. Nel giro di un minuto arrivano altri due gialli per i padroni di casa all’indirizzo di Cristante e Calafiori, con quest’ultimo che ferma con le cattive il neo entrato Soppy. Il numero 93 entra subito nel vivo del match e al 69′ spara alto dopo aver superato in dribbling un avversario. L’effervescenza di Soppy preoccupa Mourinho, che richiama in panchina Calafiori e mette dentro Smalling. La Roma è in bambola: Pereyra calcia da posizione defilata, ci vuole un super intervento di Rui Patricio per impedire il pareggio ai friulani. Poi è la volta di El Shaarawy che prende il posto di uno stanchissimo Zaniolo. Gotti tenta il tutto per tutto e mette dentro forze fresche: dentro Stryger Larsen e Samardzic, fuori Udogie e Nuytinck. Mourinho, invece, richiama in panchina l’autore del gol Abraham, stanchissimo, e getta nella mischia Shomurodov. Al 90′ colpo di scena: Pellegrini, già ammonito, sbraccia e viene sanzinato con il secondo giallo. Salta il derby di domenica alle 18 contro la Lazio. Nel recupero l’Udinese ci prova, ma finisce 1-0. La Roma fa quattro su cinque e affronta la stracittadina da quarta in classifica. 
    Classifica Serie A
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    Sampdoria-Napoli 0-4: Osimhen dà spettacolo, Spalletti a punteggio pieno

    GENOVA – Con un roboante 4-0, il secondo consecutivo dopo quello inflitto all’Udinese alla Dacia Arena, il Napoli espugna anche il Ferraris di Genova contro la Sampdoria e prosegue la propria marcia, in testa alla classifica a punteggio pieno a quota 15 dopo 5 partite. Il successo azzurro è frutto della doppietta di Osimhen (10′ e 50′) e delle bellissime reti di Fabian Ruiz (39′) e Zielinski (59′). I blucerchiati di D’Aversa, che restano fermi a 5 in coabitazione con la Juve, si vedono annullare per fuorigioco il gol dell’1-4 di Candreva (73′).
    Le scelte di D’Aversa e Spalletti
    Reduce dal brillante 3-0 inflitto all’Empoli, D’Aversa affronta tra le mura amiche del Ferraris il Napoli a punteggio pieno in classifica: in porta c’è Audero, linea a quattro di difesa composta da Bereszynski, Yoshida, Colley e Augello, con Candreva, Silva, Thorsby e Damsgaard a centrocampo e Caputo-Quagliarella coppia offensiva a completare il 4-4-2. La risposta di Spalletti è affidata a un 4-2-3-1 con Ospina tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui nel pacchetto arretrato, Anguissa e Fabian Ruiz in mediana e il terzetto Lozano-Zielinski-Insigne a supporto di Osimhen.
    Osimhen-Fabian Ruiz: Samp-Napoli 0-2 al 45′
    Il Napoli parte fortissimo e il giro palla azzurro fa saltare gli schemi blucerchiati. Già al 7′ Osimhen va ad un passo dal vantaggio, ma si lascia ipnotizzare in extremis da Audero, ma l’appuntamento col gol è rimandato di appena tre giri di lancetta: è soltanto il 10′, infatti, quando l’attaccante nigeriano, che chiede l’uno-due a Insigne, batte il portiere italo-indonesiano scuola Juve con un destro al volo. La Samp prova a reagire immediatamente, ma se l’iniziativa personale di Candreva è sventata da un’ottima chiusura in angolo di Koulibaly (13′), sulla botta da fuori di Adrien Silva serve un vero e proprio miracolo di Ospina (19′), che si ripete sul colpo di testa di Yoshida sugli sviluppi del conseguente corner (20′). Al 22′ l’estremo difensore colombiano è ancora protagonista, stavolta sul potente tiro di Candreva da posizione defilata. Dopo la sfuriata doriana, i ragazzi di Spalletti hanno la potenziale occasione del ko al 33′, ma Osimhen controlla male da due passi e Colley salva. Al 35′, invece, nuova ghiottissima opportunità per i padroni di casa, ma Candreva, dal limite, calcia clamorosamente alto. Il tiro a giro di Insigne al 38′ fa da prologo però al raddoppio del Napoli: pochi secondi più tardi si prende la scena Fabian Ruiz con un piattone mancino al ferro che non lascia scampo ad Audero. 
    Ancora Osimhen, poi Zielinski: 4-0 Napoli, crolla la Samp
    Si riparte senza cambi, ma Rrahmani alza bandiera bianca quando è passato solo un minuto e mezzo dall’inizio della ripresa: al suo posto Spalletti manda in campo Manolas, che ripaga la fiducia con un bell’intervento difensivo pochi secondi dopo il suo ingresso. Al 50′, invece, il piattone di Osimhen su assist di Lozano fa calare il sipario al Ferraris: 3-0 Napoli. D’Aversa si gioca le carte Torregrossa ed Ekdal per Quagliarella ed Adrien Silva, ma la formazione ospite, inarrestabile, dilga al 59′: nuovo decisivo suggerimento dell’esterno messicano e splendido drop di Zielinski, che sigla così il poker. L’ultimo ad arrendersi in casa Samp è Candreva che, sulla stessa falsariga del primo tempo, cerca invano fortuna dalla distanza (63′), mentre sul rovesciamento di fronte è Osimhen a divorarsi la tripletta a due metri da Audero (64′). Il tecnico degli azzurri concede minutaggio ad Elmas e Politano, in luogo del polacco autore del 4-0 e di Insigne, l’omologo blucerchiato inserisce Depaoli ed Askildsen per Bereszynski e Thorsby, mentre la giornata no di Candreva prosegue al 73′, quando si vede annullare da Doveri per fuorigioco la rete dell’1-4, e al 75′, quando trova l’ennesima opposizione di Ospina. A 8′ dal termine, quindi, Spalletti fa tirare il fiato anche a Lozano ed Osimhen, gettando nella mischia Petagna ed Ounas, ma all’83’ è Mario Rui a fallire il pokerissimo con un impreciso controllo nei pressi dell’area piccola. Dopo l’avvicendamento in casa doriana Caputo-Ciervo (all’esordio in A), il neoentrato franco-algerino è protagonista di una meravigliosa azione personale, che trova però la grande risposta di Audero. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Empoli 0-2: prima sconfitta per Mazzarri

    CAGLIARI – L’Empoli infligge la prima sconfitta stagionale a Mazzarri, a cui non riesce il colpo da tre punti dopo il 2-2 contro la Lazio. Di Francesco stappa il match nel primo tempo, Stulac nella ripresa trova un gran gol che vale il raddoppio e lancia verso la vittoria la squadra di Andreazzoli. Male il Cagliari che non riesce a sfondare nemmeno con la con Joao Pedro e Keita, sfortunato a centrare il palo. L’Empoli così sale a 6 punti e lascia i sardi a 2.
    Classifica Serie A
    Di Francesco punisce Cragno
    Dopo una prima fase di studio con poche emozioni, al 29′ Di Francesco, schierato da Andreazzoli in coppia con Pinamonti in attacco, trasforma in gol il traversone basso e arretrato di Haas, infilando Cragno grazie anche alla deviazione decisiva di Ceppitelli. Il Cagliari reagisce con Marin e per centimetri non trova il pari, ma è ancora l’Empoli poco prima della fine del tempo ad andare vicino al gol con l’incursione di Henderson.
    Stulac fa 2-0 e condanna Mazzarri
    Strootman e Godin per Deiola e Carboni, Mazzarri ad inizio ripresa scuote i suoi con un doppio cambio. Messaggio ricevuto, il Cagliari si scioglie e Keita colpisce il palo pieno, ma è una parentesi prima del 2-0 dell’Empoli: Stulac, entrato al 64′, al 69′ esplode il destro dal limite e batte Cragno all’incrocio dei pali. Il 2-0 mette in ginocchio i rossoblù e lancia spedito l’Empoli, che nel finale manca per poco il tris con Henderson e Bajrami: conclusione improvvisa da centrocampo che sorprende Cragno e si infrange sulla traversa per il primo, palo per il secondo. Poco male, esultano i toscani.
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    Diretta Milan-Venezia ore 20.45: come vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    MILANO – Nonostante l’emergenza infortuni del suo Milan, Stefano Pioli contro il Venezia non vuole sbagliare e intende sfruttare il turno infrasettimanale a San Siro per tornare alla vittoria dopo il pareggio esterno con la Juventus. Il tecnico dei veneti Paolo Zanetti sa che si troverà di fronte un avversario motivatissimo: “Mi riesce difficile pensare che il Milan non abbia le forze tecniche e mentali per giocare più partite in rapida successione. In questo momento è la miglior squadra della serie A insieme con il Napoli: ha un’identità chiara e tutte le armi per vincere il campionato”.
    Milan-Venezia in tv e streaming
    Milan-Venezia si gioca alle 20.45 a San Siro. La partita sarà trasmessa da DAZN, Sky Sport (canali Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno e Sky Sport 251 ed eventualmente in streaming su SkyGo), disponibile in streaming anche su Now.
    Le probabili formazioni
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Gabbia, Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Florenzi, Brahim Diaz, Leao; Rebic. Allenatore: Pioli. A disposizione: Tatarusanu, Jungdal, Conti, Tomori, Ballo-Toure, Saelemaekers, Kessie, Castillejo, Pellegri, Maldini.
    VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Schnegg; Peretz, Vacca, Busio; Aramu, Henry, Johnsen. Allenatore: Zanetti. A disposizione: Neri, Modolo, Molinaro, Svoboda, Heymans, Tessmann, Bjarkason, Kiyine, Crnigol, Okereke, Forte.
    ARBITRO: Pezzuto di Lecce. Guardalinee: Longo e Bercigli. Quarto uomo: Gariglio. Var: Banti. Avar: Alassio.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Diretta Spezia-Juve ore 18.30: probabili formazioni, come vederla in tv e in streaming

    Adesso serve una risposta. La Juve affronta lo Spezia per cominciare la risalita in classifica  e accontentare Allegri che chiede un netto cambio di mentalità: “Basta errori e ingenuità – le parole del tecnico bianconero nella conferenza della vigilia – è uno scontro salvezza. Certi approcci da parte di chi subentra sono autentiche mancanze di rispetto ai compagni”. Per la sfida del Picco è out Chiellini, febbricitante, mentre gli altri sono tutti a disposizione ad eccezione di Arthur e Kaio Jorge che “dopo la sosta dovrebbero rientrare con la squadra”. Calcio d’inizio alle ore 18.30.
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    Dove vedere Spezia-Juve in tv e in streaming
    Spezia-Juve, partita valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18.30 allo stadio Picco di La Spezia e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn.
    Le probabili formazioni di Spezia-Juve
    SPEZIA (4-2-3-1): Zoet; Amian, Hristov, Nikolau, Bastoni; Sala, Ferrer; Antiste, Maggiore, Gyasi; Manaj. All. Thiago Motta
    A disposizione: Provedel, Zovko, Kiwior, Verde, Bertola, Bourabia, Nzola, Salcedo, Strelec, Podgoreanu.
    JUVE (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Chiesa, Ramsey, McKennie, Bernardeschi; Dybala, Kean. All. Allegri
    A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Cuadrado, Pellegrini, Rugani, Rabiot, Locatelli, Bentancur, Kulusevski, Morata.
    ARBITRO: Aureliano di Bologna
    ASSISTENTI: Cecconi-Pagliardini
    QUARTO UOMO: Baroni
    VAR: Mazzoleni
    ASS. VAR: Bresmes LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Inter 1-3: Sottil illude, poi è super rimonta di Inzaghi

    Una rimonta di carattere, che annulla la Fiorentina al Franchi e regala a Inzaghi il primato in classifica in attesa di Napoli e Milan. Dopo il 6-1 al Bologna, l’Inter si ripete e risponde con Darmian, Dzeko e Perisic al vantaggio iniziale di Sottil. Un trittico di forza che si concretizza nella ripresa e che fa ben sperare il tecnico nerazzurro in vista del prossimo impegno di campionato: sabato arriverà l’Atalanta di Gasperini. I viola – in dieci dal 78’ per il doppio giallo a Nico Gonzalez – fermano a tre la striscia di vittorie consecutive.  Guarda la galleryL’Inter vola in vetta: rimonta show con la Fiorentina!
    Super rimonta Inter nella ripresa
    Prima sventa la possibile zampata vincente di Nico Gonzalez, poi si ripete su Vlahovic smanacciando in angolo: Samir Handanovic si prende la copertina dei minuti iniziali di Fiorentina-Inter, gara mai monotona e giocata su altissimi livelli dalla squadra di Italiano. La botta dalla distanza di Duncan, non lontana dall’incrocio dei pali, è solo il preludio all’1-0 viola che arriva al 23’ grazie a Sottil, il più veloce a scaricare in rete l’assist al bacio dell’argentino arrivato in estate dallo Stoccarda. L’Inter si sveglia soltanto nel finale di primo tempo con un’azione strepitosa sull’asse Dzeko-Perisic che porta all’autogol di Nastasic, subito stoppato dal Var per la posizione irregolare dell’esterno croato. Totalmente diverso il copione della ripresa, dominata dalla squadra di Inzaghi che trova la forza di ribaltarla in una manciata di minuti. Darmian piazza il suggerimento di Barella per l’1-1 (52’) mentre Dzeko firma il sorpasso di testa (55’) su calcio d’angolo di Calhanoglu. Il neo-entrato Sanchez manca il 3-1, Nico Gonzalez si fa buttare fuori ingenuamente e il resto è totale controllo dell’Inter che all’87’ chiude i giochi con Perisic.
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