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    Juve-Lazio, la moviola: ci sono i falli da rigore di Bastos e Bonucci

    Al 10’ contrasto aereo tra Ronaldo e Bastos, che colpisce il portoghese al volto con l’avambraccio: gesto involontario, fa bene Orsato a fischiare fallo senza ammonire. Al 37’ la prima ammonizione, ineccepibile, per fallo di Anderson in ritardo su Bentancur. Al 2’ della ripresa Orsato fischia una punzione dal limite per la Juventus perché Bastos respinge con il braccio sinistro largo un tiro di Ronaldo: il Var lo richiama perché il contatto tra braccio e pallone avviene quantomeno sulla linea se non oltre e l’arbitro infatti decreta giustamente il rigore dopo aver controllato. Regolare il raddoppio di CR7: al momento del passaggio di Dybala il portoghese è dietro al pallone. Al 15’ primo ammonito della Juventus, Alex Sandro per fallo su Lazzari: contatto minimo, ma in ritardo e il giallo ci sta. Al 36’ il rigore per la Lazio, giusto: Immobile anticipa Bonucci che colpisce il piede del biancoceleste. LEGGI TUTTO

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    Diritti tv, De Laurentiis ha un piano tutto suo per la Serie A

    Aurelio De Laurentiis ha un piano sui diritti tv: rendere la Lega di Serie A editore di una società di produzione che curerebbe la diretta delle partite, una sorta di magazine, con i prodotti ancillari da rivendere a tutti gli operatori del mercato. Un progetto con cui la Lega gestirebbe in autonomia i diritti tv nazionali e internazionali, con fondi di private equity come finanziatori e non come partner. Il presidente del Napoli ne ha parlato e ha proposto il progetto nel corso del pranzo a Roma con i dirigenti delle altre squadre del campionato.
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    Juve-Lazio, l’altra partita sul filo delle polemiche: virologo a chi?
    Diritti tv, il piano di De Laurentiis
    Dunque, in sostanza si tratterebbe di un modello di business non diverso da quello che proponeva un anno fa Mediapro o da quello su cui sta già lavorando il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, coinvolgendo fondi di investimento come partner in una media company. Cambia però il modello di governance, perché la media company in partnership con i fondi sarebbe guidata da un management autonomo dall’assemblea dei club, spesso influenzata da interessi particolari. Le società più fredde nei confronti del progetto di De Laurentiis spingono per quest’ultima soluzione. Venerdì sono attese le proposte vincolanti dei fondi, e l’assemblea di Lega si riunirà per valutarle probabilmente giovedì 30 luglio.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve-Lazio ore 21.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Dopo tre turni senza vittrorie (Milan, Atalanta e Sassuolo), la Juve di Maurizio Sarri cerca i tre punti nel posticipo della 34ª giornata di Serie A all’Allianz Stadium di Torino alle 21.45 contro la Lazio. I biancocelesti sono stati a lungo una delle antagoniste dei bianconeri per lo scudetto ma, dopo una prima parte di stagione magistrale, la squadra di Simone Inzaghi è calata, a causa anche dei tanti infortuni, non riuscendo a ripetersi dopo la ripresa del campionato. La Juve, vincendo stasera, salirebbe a +8 dall’Inter seconda, (+9 considerando gli scontri diretti a favore), fermata ieri sul 2-2 dalla Roma, mettendo così un altro mattoncino verso la conquista del tricolore. Sarà una sfida complicata per Cristiano Ronaldo e compagni che, negli ultimi due scontri diretti, hanno subito due ko. In campionato finì 3-1, con Luiz Felipe, Milinkovic-Savic e Caicedo che ribaltarono il momentaneo vantaggio ospite firmato proprio dal portoghese. Stesso risultato nella finale di Supercoppa italiana che la squadra di Simone Inzaghi si è portata a casa grazie ai gol di Luis Alberto (grande assente della sfida di stasera). Lulic e Cataldi. Inutile la rete del momentaneo 1-1 firmata Dybala.
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    Juve-Lazio: dove vederla in tv e in streaming
    Juve-Lazio è in programma alle 21.45 all’Allianz Stadium di Torino e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Skygo.
    Juve-Lazio: le probabili formazioni 
    JUVE (4-3-3): Szczesny: Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. ALL.: Sarri.
    A DISP.: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Demiral, Wesley, Ramsey, Muratore, Matuidi, Olivieri, Cuadrado, Higuain.
    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi, Parolo, D.Anderson; Caicedo, Immobile. ALL.: S.Inzaghi.
    A DISP.: Proto, Guerrieri, Vavro, Jorge Silva, Armini, Falbo, J.Lukaku, A.Anderson, Adekanye, Moro.
    ARBITRO: Orsato di Schio.

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    Ronaldo sfida Immobile: il duello per diventare il Re del gol

    TORINO – Cristiano Ronaldo vuole quel titolo. Ha anche imparato a dirlo: «capocannoniere». La pronuncia non è perfetta, ma il concetto è chiarissimo. Dopo essere stato Top Scorer in Prmier League e Pichichi nella Liga, CR7 vuole il terzo titolo di re dei bomber e questa sera affronta il suo rivale: Ciro Immobile. Il laziale ha segnato 29 gol, uno in più di Ronaldo fermo a 28, tutti e due hanno trasformato 11 rigori, Ciro ha giocato 32 partite, tre in più di Ronaldo che ne ha disputate 29 e he, quindi, una media gol lievemente superiore (0,96 contro 0,90).

    Ronaldo e quel titolo che manca alla sua collezione
    Cristiano Ronaldo vuole, ovviamente, vincere lo scudetto e sta facendo di tutto per conquistare quello che sarebbe il suo settimo titolo nazionale (3 in Inghilterra, 2 in Spagna e 1 in Italia, per ora). Ma il tricolore non lo sazierebbe del tutto. E non stiamo parlando della sua fame di Champions League, tanto grande quanto scontata, ma di quel titolo che manca alla sua collezione e che, quindi, lo stimola ancora di pù. Il premio che va a chi ha segnato più gol in campionato lo stuzzica tantissimo per quello che significa e perché non c’è ancora nel suo museo personale, sull’isola di Madeira, luogo che racconta molto di Cristiano e del suo modo di vivere il calcio: narcisistico, certamente, ma anche maledettamente determinato sull’obiettivo da raggiungere attravero un’etica del lavoro superiore. Perché Cristiano Ronaldo è quello che non ha nessun falso pudore a postare un selfie su uno yatch da miliardario spiegando: «Realizza i tuoi sogni con le persone che ami». Con quell’istantanea CR7 vuole fotografare il suo successo, misurarlo visivamente, perché giustamente convinto di averlo conquistato sul campo, allenamento dopo allenamento. Come sabato, quando si è presentato a mezzogiorno alla Continassa, con l’allenamento ufficiale fissato alle cinque del pomeriggio. Cinque ore di anticipo da dedicare a un lavoro personale, una serie di esercitazioni atletiche per migliorare la condizione, che ultimamente non lo convince. Non è la prima volta, non sarà l’ultima: a 35 anni e dopo 18 di professionismo ha la stessa identica smania di migliorarsi di quando ne aveva 15 e sgattaiolava di nascosto nella palestra dello Sporting Lisbona per qualche allenamento supplementare.
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    Roma-Inter 2-2: Lukaku manda Conte a -5 dalla Juve

    ROMA – Il 2-2 dell’Olimpico tra Roma e Inter è un pareggio che non serve a nessuna delle due: a Conte perché così non approfitta dello stop dell’Atalanta e resta secondo solamente a +1 (72 a 71), con la Juve, ora a meno cinque, che può allungare ancora; a Fonseca perché perde due punti nei confronti di Napoli e Milan, che ora sono più vicini (Roma a 58, azzurri e rossoneri a 56). De Vrij illude l’Inter che viene ribaltata da Spinazzola e Mkhitaryan. Il rigore di Lukaku (che errore di Spinazzola!) rimette la gara in equilibrio. 
    Il tabellino di Roma-Inter
    La classifica di Serie A

    Apre De Vrij, pareggia Spinazzola
    La partita all’inizio si gioca sui calci d’angolo perché al 9′ Handanovic esce a vuoto dando a Mancini la possibilità di schiacciare di testa, ma la palla esce per centimetri, e al 15′ De Vrij segna proprio con un traversone dalla bandierina, saltando più in alto di tutti e battendo Pau Lopez. L’1-0 dell’Inter non scoraggia la Roma che alterna le soluzioni offensive: dal mancino di Kolarov, allo sfondamento centrale di Dzeko, fino al gioco sugli esterni. Ed è da lì che arriva il pareggio, dalle fasce: Lautaro viene attaccato ma senza fallo secondo l’arbitro, scatta il contropiede, il pallone si sposta a sinistra dove Spinazzola incrocia in rete. Inutile il tentativo disperato di De Vrij che in scivolata butta la palla dentro, ma sarebbe entrata comunque. Il Var dà ragione a Di Bello: niente fallo ad inizio azione, gol valido. 
    Lukaku torna e salva Conte
    Ripresa subito vibrante, Veretout tenta il cucchiaio sull’uscita di Handanovic ma non passa, Lautaro supera Pau Lopez ma si alza la bandierina. Al 57′ la Roma mette la freccia e sorpassa: Mkhitaryan va in percussione, scarica su Dkezo ma il rimpallo gli restituisce il pallone che scaraventa in rete per il 2-1. Contromosse di Conte che rinforza attacco e fasce con quattro cambi: ritorna Lukaku, entrano anche Biraghi, Moses e Eriksen (fuori Lautaro, Young, Candreva e Gagliardini). Fonseca inserisce Cristante per Diawara infortunato, ritrova Smalling, che sostituisce Ibanez, e dà minuti a Carles Perez e Perotti (out Mkhitaryan e Pellegrini). Le forze fresce dell’Inter propiziano l’episodio del pareggio: sale la pressione di Moses che obbliga Spinazzola al rinvio affrettato, il terzino si impiccia, non calcia il pallone ma la gamba dell’esterno nerazzurro, concedendo il calcio di rigore che Lukaku trasforma. Finisce 2-2.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, Gattuso: “Stiamo facendo un altro sport, non è calcio”

    NAPOLI – Politano salva Gattuso e rilancia il Napoli con un gol nel recupero che serve a mettere ko l’Udinese. Il tecnico azzurro nel post partita commenta così la vittoria sofferta:”L’Udinese si è difesa molto bene, è una squadra molto fisica, noi abbiamo giocato bene dando poca profondità. Il rammarico è il gol preso alla prima occasione loro, questo mi fa arrabbiare. La squadra comunque ce l’ha messa tutta ed è una vittoria importante, ci fa proseguire con più tranquillità il nostro cammino” spiega a Sky.
    Spal in B, colpo Genoa. Festa Napoli allo scadere
    Il tabellino di Napoli-Udinese
    Napoli, Gattuso: “Questo non è calcio”
    “I gol presi non sono mancanza di equilibrio, vanno anche contemplati i 50 pali e la sfortuna. Ma stiamo facendo un altro sport, non è calcio questo senza tifosi e giocando così tanto. I giocatori non sono robot, escono fuori risultati strani. Non si può dire nulla al Napoli, dobbiamo essere soddisfatti” ha aggiunto Gattuso. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Torino 2-0: granata, numeri da vergogna

    Zaza che dopo una prestazione disastrosa si permette di lasciare il campo contrariato andando a raggiungere subito gli spogliatoi, la semplicità con cui Meité lascia liberi Ribery in occasione del gol di Cutrone, la pochezza di Millico che entra nel finale e sbaglia tutto senza neppure lottare, lo stesso Millico che va ad ostacolare Lukic su una palla che pareva un rigore in movimento, Izzo che sta fuori per la seconda volta consecutiva (ufficialmente dopo una botta rimediata allenamento) e tante altre situazioni di questo tipo che confermano la stagione orrenda del Torino. E così la squadra di Longo lascia Firenze con un 2-0 sulle spalle che pesano come un macigno. Non tanto per la classifica visto che la salvezza con il risultato di Marassi non è lontana dall’essere matematica ma conferma la pochezza dei granata e, a questo punto, complicano notevolmente la conferma di Moreno Longo per la prossima stagione.

    Ennesima prestazione da dimenticare
    Mentre a Torino i tifosi continuano a contestare Urbano Cairo invitandolo a vendere la società i granata a Firenze hanno confezionato l’ennesima prestazione da dimenticare. In tutto questo, però, c’è un aspetto positivo per tutti i sostenitori granata: la stagione sta per finire. La Fiorentina, dal canto suo, anch’essa protagonista di un stagione al di sotto delle aspettative, ha almeno mostrato un’anima e un cuore che nel calcio d’oggi sono il germoglio per un futuro importante. I viola passano subito con una deviazione di Lyanco su conclusione di Kouame e fanno capire che vogliono fare la partita e conquistare i tre punti. Non c’è storia, in campo Ribery incanta, ogni sua giocata mette in difficoltà la difesa granata. E nel finale raddoppiano con Cutrone. I granata lamentano un palo di Belotti che nell’occasione non è riuscito a raggiungere il record di Ossola con otto gol realizzati di fila. Si è fermato a quota sette. E adesso la Fiorentina festeggia (si fa per dire, viste le ambizioni iniziali) la matematica salvezza mentre al Toro manca davvero poco per poterlo fare. Restano, però, numeri da vergogna. Diciannove sconfitte, l’ultima volta che i granata fecero peggio fu del 2002-2003 con 21 ko e alla fine fu serie B. Ricordiamo che lo scorso campionatole le sconfitte del Toro furono appena 7. E sempre rispetto allo scorso campionato sono 19 i punti in meno: i 37 di oggi contro 56. Questa la stagione mortificante del Toro. Pensare che nelle ultime partite poteva tirare fuori almeno l’orgoglio e l’onore, questo si aspettavano i tifosi. Tutto questo non è arrivato. Da Mazzarri a Longo niente è cambiato LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Inter ore 21.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – L’Inter fa visita alla Roma per la 34esima giornata del campionato di Serie A. La formazione di Conte è seconda a meno sei punti dalla capolista Juventus dopo le vittorie consecutive contro Torino e Spal. La squadra di Fonseca ha vinto le ultime tre partite di campionato battendo di fila Parma, Brescia e Verona e arrivando al quinto posto a quota 57 punti. 
    La classifica di Serie A
    Diretta tv e streaming di Roma-Inter
    La partita tra Roma e Inter è in programma allo stadio Olimpico alle ore 21.45 e sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport Serie A, Sky 251 e 255. La diretta streaming sarà disponibile sulla piattaforma Skygo.
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    Roma-Inter, le probabili formazioni
    ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kolarov; Peres, Cristante, Veretout, Spinazzola; Mkhitaryan, Pellegrini; Dzeko. A disposizione: Fuzato, Zappacosta, Smalling, Cetin, Diawara, Villar, Perotti, Pastore, Carles Perez, Kluivert, Under, Kalinic. Allenatore: Fonseca
    INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Godin; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Borja Valero; Sanchez, Martinez. A disposizione: Padelli, Bastoni, Ranocchia, D’Ambrosio, Biraghi, Asamoah, Moses, Gagliardini, Eriksen, Agoume, Lukaku, Esposito. Allenatore: Conte
    ARBITRO: Di Bello di Brindisi LEGGI TUTTO