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    Diretta Inter-Torino ore 21.45: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Il programma della 32esima giornata di Serie A si conclude con Inter-Torino, una sfida che per i nerazzurri di Antonio Conte può voler dire aggancio alla Lazio al secondo posto in classifica: “Per me – ha detto il tecnico pugliese – la strada giusta è quella del gioco a ritmi alti, del pressing e del portare tanti uomini in fase offensiva. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, cercando di limitare gli errori”. L’avversario sarà però la squadra granata di Moreno Longo, che arriva al Meazza alla ricerca di punti salvezza per tenere a distanza il Lecce: “La coesione è fondamentale. La forza dell’ambiente deve essere un valore aggiunto e può portarci a centrare ogni traguardo. Andiamo a San Siro ad affrontare una grandissima squadra, con grandissimi giocatori e con l’organizzazione data da un grande allenatore. Di conseguenza andreamo a confrontarci con una big e vogliamo cercare di fare una grande prestazione per uscire con dei punti da San Siro”.

    Dove vedere Inter-Torino in tv e in streaming
    Inter-Torino è in programma alle ore 21.45 allo stadio San Siro di Milano. La partita sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251, oltre che in streaming sull’applicazione SkyGo.
    Le probabili formazioni
    INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Young; Eriksen; Sanchez, L. Martinez. ALL.: Conte.
    A DISP.: Padelli, Ranocchia, Godin, Pirola, D’Ambrosio, Biraghi, Moses, Asamoah, Lukaku, Borja Valero, Agoumè, Esposito. 
    TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Lyanco; De Silvestri, Meité, Lukic, Ansaldi, Berenguer; Verdi, Belotti. ALL.: Longo.
    A DISP.: Ujkani, Rosati, Bremer, Singo, Djidji, Ghazoini, Ola Aina, Rincon, Greco, Edera, Adopo, Millico. 
    ARBITRO: Massa di Imperia. Guardalinee: Di Iorio, Bottegoni. Quarto uomo: Minelli. Var: Nasca. Avar: Alassio. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Milan 2-2: Kessie beffa Gattuso. Furia Ibrahimovic

    NAPOLI – A Gattuso non riesce lo sgambetto alla sua ex squadra. Il calcio di rigore di Kessie permette al Milan di tornare dal San Paolo con un buon 2-2: Theo Hernandez apre la serata con una conclusione devastante, Di Lorenzo e Mertens sembrano ribaltarla ma il penalty dell’ex atalantino assegnato dopo il contatto Maksimovic-Bonaventura regala un punto a entrambe le squadre. Ringhio e Pioli restano rispettivamente al sesto e al settimo posto: il tecnico rossonero però dovrà fare i conti con la rabbia di Ibrahimovic. Lo svedese, rimpiazzato nel corso della ripresa, ha lasciato il campo visibilmente contrariato scagliando una bottiglietta d’acqua.
    Napoli-Milan 2-2: tabellino e statistiche
    Classifica Serie A

    Donnarumma para…e regala
    Il Napoli crea, Donnarumma fa i miracoli e il Milan passa in vantaggio. Il portiere rossonero si supera prima su Mertens (si distende e neutralizza l’ottima conclusione del belga) e poi su Callejon che non riesce ad angolare un tiro di prima su suggerimento di Dries. L’1-0 di Pioli arriva al 20’ su una straordinaria combinazione Rebic-Theo Hernandez: cross morbido del croato e botta violentissima del terzino francese sulla quale Ospina non può nulla. La reazione azzurra non si fa attendere. Zielinski spaventa Donnarumma, lo stesso Gigio però la combina grossa al 34’: la papera sul calcio piazzato di Insigne permette a Di Lorenzo di spingere in rete indisturbato per l’1-1 del Napoli. Mario Rui e Fabian tentano di completare la rimonta, ma il parziale dei primi 45 minuti non cambia.
    Ibrahimovic infuriato per il cambio
    Pioli non è soddisfatto della partita di Paquetà, tant’è che il Milan torna dagli spogliatoi con Saelemaekers. La mossa non sembra dare i risultati sperati con il Napoli che continua a far girare il pallone e i rossoneri che attendono. Per il raddoppio di Gattuso è solo una questione di minuti: Mertens riceve da Callejon, beffa Donnarumma anche grazie alla deviazione di Romagnoli e fa 125 in maglia azzurra. Ibrahimovic, non nella sua serata migliore, viene richiamato in panchina e va su tutte le furie, ma al 73’ il calcio di rigore di Kessie (contatto Maksimovic-Bonaventura) ristabilisce la parità. Ringhio ribalta l’attacco del Napoli (fuori Insigne e Mertens, dentro Milik e Lozano), l’ingenuità di Saelemaekers (doppio giallo) lascia il Milan in 10. Il polacco in orbita Juve avrebbe l’opportunità di chiuderla ma il calcio piazzato va lontanissimo dalle migliori intenzioni. LEGGI TUTTO

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    Il Parma rimonta Mihajlovic, Cutrone salva la Fiorentina. Colpo Samp, pari Lecce

    Nella 32esima giornata di Serie A vince Ranieri con la sua Sampdoria in casa dell’Udinese e aggancia proprio i friuliani in classifica. Verona e Bologna si fanno rimontare rispettivamente contro Fiorentina e Parma. Pareggio anche tra Cagliari e Lecce: finisce senza reti e con Nainggolan infortunato.
    I risultati di Serie A
    La classifica di Serie A
    Parma-Bologna 2-2
    La partita si sblocca dopo appena 3′, Danilo svetta in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo e apre le marcature per il Bologna. Soriano raddoppia al 16′ con un insidioso mancino a giro che beffa Sepe. In un quarto d’ora Mihajlovic spera di aver chiuso la gara e blindato i tre punti, ma nel finale Kurtic e Inglese pareggiano rovinando i sogni europei dei rossoblù. Bologna 42 punti (decimo), Parma poco dietro a 40 (dodicesimo).
    Il tabellino di Parma-Bologna

    Fiorentina-Verona 1-1
    Il cinismo del Verona punisce la Fiorentina al primo, vero tiro: Amrabat, promesso sposo della Viola per la prossima stagione, vede il taglio di Faraoni che in mezza girata colpisce al volo segnando l’1-0. Il vantaggio resiste fino al 96′ quando Cutrone trova la zampata del pareggio disperato in zona Cesarini. Punto d’oro per Iachini visto come si era messa la sfida che lascia invariato il gap dal Lecce terzultimo (36 a 29).
    Il tabellino di Fiorentina-Verona

    Udinese-Sampdoria 1-3
    Il primo tempo è all’insegna dei bomber: apre Lasagna al 37′ (in gol da cinque gare consecutive) con un bellissimo sinistro da fuori area e risponde l’ex Quagliarella al 46′ al ritorno in campo da titolare con una potente volée dopo la sponda di Ekdal (163° centro in Serie A per il capitano blucerchiato). Nel secondo tempo, all’84’, Bonazzoli di rovesciata e, nel recupero, Gabbiadini salvano Ranieri e regalano tre punti molto pesanti che servono ai blucerchiati per agganciare proprio l’Udinesea a 35 punti, a +6 sul Lecce.
    Il tabellino di Udinese-Sampdoria

    Cagliari-Lecce 0-0
    Tante occasioni, tanti infortuni – tra cui quello di Nainggolan -, parate decisive, ma nessun gol. Tra Cagliari e Lecce finisce 0-0, un punto che serve meno alla squadra di Liverani, ora terzultimo e sotto al Genoa in classifica (30 a 29).
    Il tabellino di Cagliari-Lecce

    Serie A
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    Diretta Genoa-Spal ore 17.15: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    GENOVA – Il Genoa di Davide Nicola sfida alle ore 17.15 allo stadio Luigi Ferraris la Spal di Luigi Di Biagio, fanalino di coda del nostro campionato. I rossoblù vanno a caccia di punti importanti per scavalcare momentaneamente il Lecce, impegnato alle 19.30 contro il Cagliari, e raggiungere il quartultimo posto in classifica, mentre per i ferraresi potrebbe trattarsi dell’ultima spiaggia per rimanere aggrappati al treno salvezza. Entrambe le squadre hanno vinto per l’ultima volta prima dello stop del campionato: il Genoa al Meazza contro il Milan e la Spal al Tardini contro il Parma. Il grifone ha poi pareggiato in rimonta (entrambe le volte la squadra di Nicola era sotto per 2-0) le gare esterne contro Brescia e Udinese, mentre gli spallini hanno fermato il Milan di Pioli al Paolo Mazza.
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    Dove vederla in tv e in streaming
    Genoa-Spal è in programma alle ore 17.15 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn e Dazn1 Sky canale 209.
    Genoa-Spal: le probabili formazioni 
    GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello; Ghiglione, Behrami, Schöne, Cassata, Barreca; Pandev, Pinamonti. ALL.: Nicola.
    A DISP.: Marchetti, Ichazo, Zapata, Goldaniga, Romero, Criscito, Jagiello, Lerager, Sturaro, Favilli, Iago Falque, Destro, Sanabria.
    SPAL (4-4-2): Letica; Cionek, Vicari, Bonifazi, Reca; Strefezza, Missiroli, Valdifiori, D’Alessandro; Cerri, Petagna. ALL.: Di Biagio. 
    A DISP.: Thiam, Meneghetti, Sala, Felipe, Tomovic, Salamon, Murgia, Dabo, Castro, Tunjov, Floccari, Di Francesco.
    ARBITRO: Guida di Torre Annunziata. LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Milan ore 21.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    NAPOLI – Sfida dal sapore particolare quella di stasera per Rino Gattuso. Il tecnico degli azzurri affronta il Milan, club nel quale ha giocato per 13 stagioni e ha allenato dal 2017 al 2019. Una sfida interessante tra due delle squadre più in forma del nostro campionato. Il Napoli, infatti, è reduce da sette successi nelle ultime otto partite e grazie alla vittoria della Coppa Italia ha già centrato la qualificazione all’Europa League. Il Milan, invece, sembra essere una squadra diversa rispetto a quella che ha faticato nella prima parte di stagione. Dopo il lungo stop per il Coronavirus, infatti, i rossoneri hanno fatto fuori Lecce, Roma, Lazio e Juve, quest’ultima ribaltando il momentaneo svantaggio di 2-0 (4-2 il risultato finale), in mezzo il pareggio in casa della Spal. 
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    Dove vederla in tv e in streaming
    Napoli-Milan è in programma alle ore 21.45 allo stadio San Paolo di Napoli e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 1, Sky Sport Serie A, Sky Sport 251 e 255. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Skygo.
    Napoli-Milan: le probabili formazioni 
    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne. ALL.: Gattuso. 
    A DISP.: Meret, Karnezis, Hysaj, Luperto, Manolas, Ghoulam, Demme, Allan, Elmas, Politano, Lozano, Milik.
    MILAN (4-2-3-1): G.Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic. ALL.: Pioli. 
    A DISP.: Begovic, A. Donnarumma, Calabria, Laxalt, Gabbia, Krunic, Biglia, Bonaventura, Paquetà, Leao, Colombo, Maldini.
    ARBITRO: La Penna di Roma. LEGGI TUTTO

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    Juve-Atalanta 2-2: doppietta di Ronaldo, Lazio a -8

    Anche la Juventus si è accorta di quanto sia scomoda la poltrona del dentista bergamasco. Salva la ghirba al cospetto di una bellissima Atalanta grazie a due rigori (entrambi per fallo di mano) trasformati da Ronaldo. Ma se questa doveva rappresentare la prova generale per l’agosto portoghese di Champions, ebbene la squadra di Gasperini ha confermato di possedere maggiore identità tattica (e un’ottima rosa) rispetto a quella di Sarri, rimasta impigliata nella rete del pressing atalantino. Poi, certo, il combinato disposto della sconfitta laziale e di questo affannoso pareggio consentono alla Juventus di avvicinarsi sempre più al nono scudetto, ma non è lesa maestà affermare che ai bianconeri sia “girata bene” e che l’Atalanta possa legittimamente masticare un poco di amarezza. Che servisse energia contro i trapani dei dentisti bergamaschi lo han certificato già in partenza le scelte di Sarri che ha piazzato Bentancur davanti alla difesa, al posto dello scricchiolante Pjanic, e Matuidi a mordere sul mezzo sinistro alle spalle del sussiegoso Ronaldo. Al cospetto di un’Atalanta che invece non ha cambiato fisionomia e, casomai, solo un interprete con Castagne sulla sinistra al posto di Gosens che si è bloccato nel riscaldamento. Un dettaglio, appunto, perché oltre alla fisionomia non è cambiato l’atteggiamento e, dopo una fiammata iniziale di Dybala, i bergamaschi (in maglia verde) si sono impadroniti della metà campo bianconera e hanno lavorato il pallone senza che la Juventus riuscisse a bloccare l’operosa manovra degli avversari e, soprattutto, l’ondivaga posizione di Gomez: i primi 20 minuti raccontano di un clamoroso possesso palla di 26 a 78% a favore della Dea . Non è un caso che la combinazione tra il Papu e Zapata (contrastato con colpevole morbidezza da Bentancur) abbia portato al gol del vantaggio atalantino al 17′ grazie al facile tocco di giustezza del colombiano. Frutto di predominanza territoriale, certo, ma anche di un atteggiamento molto meno morbido rispetto ai bianconeri. La differenza, infatti, la fa la maggiore aggressività degli ospiti nella cosiddetta “fase di non possesso” sui contrasti, con i recuperi palla favoriti poi da una migliore compattezza e sincronizzazione delle linee dove non si deroga mai dalla marcatura a uomo. Costringendo, così, la Juve a una circolazione della palla lenta e spesso pure imprecisa: prova ne sia che l’unico lampo bianconero è frutto di un lampo solitario, al 33′, di Dybala dopo uno straordinario stop al volo.

    L’Atalanta approccia la ripresa più “in controllo”. Logico: tocca alla Juventus fare la partita e può diventare goloso la possibilità di ripartire a campo libero. Quel che non cambia è la (furba) ferocia nell’aggredire gli avversari: sempre appiccicati, zanzarosi, asfissianti, inesauribili. L’equilibrio lo spezza un braccio di De Roon (il braccio si muove verso la palla e il gomito è leggermente largo: si sono visti rigori per molto meno) che incoccia il cross di Dybala: implacabile Ronaldo dal dischetto quando scocca il 10′ della ripresa. Se, certo, il gol nasce da un episodio, era però evidente come la Juventus avesse approcciato la partita con maggior vigore nella ripresa. Anche perché basta abbassare un attimo il ritmo per ritrovarsi gli atalantini a fraseggiare pericolosamente nella propria area piccola come è successo al 20′. O per vedere libero al tiro – fuori di un niente – Malinovsky alla mezz’ora. Anche i cambi, a proposito, confermano come ormai l’Atalanta possa stare al passo delle grandi pure in termini di rosa, visto che si permette di “far scendere” gente come Ilicic e Gomez senza che si veda troppa differenza, anzi… Poi, certo, la Juventus ha i talenti e il fantastico controllo con tiro di Ronaldo, ben neutralizzato da Gollini, al 31′ lo ribadiscono. Ma i cambi, appunto, e il pressing dell’Atalanta, ancora, fanno la differenza: perde palla in uscita la Juve e Malinovsky al 36′ non se la sente sciupare il perfetto assist di Muriel. Ed è sempre il colombiano che causa (mano apertissima) il 50° rigore per fallo di mano (larghissima). Ronaldo, mentre scocca il 90′, dice al dentista che può bastare così.
    TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Juventus-Atalanta 2-2, il tabellino

    TORINO – Cristiano Ronaldo tiene a galla la Juventus, che pareggia contro l’Atalanta 2-2 all’Allianz Stadium e spegne i sogni dei bergamaschi: la squadra di Gasperini – due volte in vantaggio, prima con Zapata e poi con Malinovskyi nel finale) – subisce la doppietta di CR7, Infallibile su rigore.
    JUVENTUS-ATALANTA 2-2: NUMERI E STATISTICHE
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo (12′ st Alex Sandro); Rabiot, Bentancur, Matuidi (38′ st Ramsey); Bernardeschi (13′ st Douglas Costa), Dybala (26′ st Higuain), Ronaldo. A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Pjanic, Rugani, Olivieri, Muratore. Allenatore: Sarri
    ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (30′ st Caldara), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (31′ st Tameze), Castagne; Gomez (24′ st Malinovskyi), Ilicic (15′ st Pasalic); Zapata (25′ st Muriel). A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Colley. Allenatore: Gasperini
    ARBITRO: Giacomelli di Trieste
    MARCATORI: 17′ pt Zapata (A), 10′ st rig. Ronaldo (J), 36′ st Malinovskyi (A), 45′ st rig. Ronaldo (J)
    NOTE: Ammoniti: Bernardeschi, Cuadrado, Rabiot (J); Pasalic, Hateboer (A). Recupero: 2′ pt e 3′ st LEGGI TUTTO

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    Brescia-Roma 0-3, il tabellino

    BRESCIA – La Roma dà continuità alla vittoria col Parma, piegando il Brescia 3-0 al Rigamonti: a segno Fazio, Kalinic e Zaniolo, che torna a segnare dopo il grave infortunio al ginocchio. I lombardi restano ancorati al penultimo posto in classifica.
    BRESCIA-ROMA 0-3: NUMERI E STATISTICHE
    BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Chancellor, Papetti, Mangraviti (42′ st Semprini); Bjarnason (13′ st Donnarumma), Tonali, Ndoj (1′ st Dessena); Spalek (36′ st Ghezzi); Torregrossa, Skrabb (1′ st Zmrahl). A disposizione: Andrenacci, Gastaldello, Martella, Viviani, Ayé. Allenatore: Lopez
    ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini (37′ st Spinazzola), Fazio, Ibanez; Bruno Peres, Diawara, Veretout (22′ st Villar), Kolarov; Carles Perez (22′ st Perotti), Pellegrini (22′ st Zaniolo); Kalinic (34′ st Dzeko). A disposizione: Pau Lopez, Fuzato, Çetin, Zappacosta, Pastore, Kluivert. Allenatore: Fonseca
    ARBITRO: Calvarese di Teramo
    MARCATORI: 3′ st Fazio, 17′ st Kalinic, 30′ st Zaniolo
    NOTE: Ammoniti: Peres, Perotti (R). Recupero: 1′ pt e 5′ st
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