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    Il Padova si arrende al Palermo: la Serie A e la Serie B 2022-23

    PALERMO – Per il secondo anno consecutivo sfuma nella finale dei play-off di C l’obiettivo promozione del Padova. Al Barbera, dopo l’1-0 in Veneto dell’andata, il Palermo festeggia grazie al rigore di Brunori il ritono in B tre anni dopo il fallimento della società. È così completo il quadro delle 20 squadre che parteciperanno al campionato cadetto 2022-23, con i siciliani che raggiungono Sudtirol, Bari e Modena tra quelle provenienti dalla terza divisione e che prenderanno il posto di Pordenone, Crotone, Alessandria e Vicenza, impegnate il prossimo anno nell’ex Lega Pro. Venezia, Genoa e Cagliari, retrocesse dalla Serie A, sostituiranno invece Lecce, Cremonese e Monza, promosse nel massimo campionato italiano. 
    Le 20 squadre della Serie A 2022-2023
    Atalanta, Bologna, Cremonese (promossa), Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Lecce (promossa), Milan, Monza (promossa), Napoli, Roma, Salernitana, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese, Verona.
    Serie A 2022/23: le 20 squadre, le date e le pause
    Le 20 squadre della Serie B 2022-2023
    Ascoli, Bari (promossa), Benevento, Brescia, Cagliari (retrocessa), Cittadella, Como, Cosenza, Frosinone, Genoa (retrocessa), Modena (promossa), Palermo (promossa), Parma, Perugia, Pisa, Reggina, Spal, Südtirol (promossa), Ternana, Venezia (retrocessa).
    Serie B, le date del prossimo campionato
    La Serie B sarà la prima a prendere il via, presumibilmente sabato 13 agosto, nel week end di Ferragosto. La trentottesima ed ultima giornata, invece, dovrebbe andare in scena il 19 maggio. Non si conoscono ancora, però, le date del sorteggio dei calendari, previsto per luglio: nel 2021 si svolsero il 24 del medesimo mese. 
    La A si ferma per Qatar2022, nessuna pausa in B
    Contrariamente con quanto previsto dalla massima divisione italiana e dalle principali leghe europee, il campionato cadetto non andrà in pausa in occasione dei Mondiali di Qatar2022, i primi nella storia a svolgersi in inverno. La A, infatti, che partirà il week end del 13 e 14 agosto e che si chiuderà il 4 giugno, vivrà una lunga sosta dal 14 novembre al 4 gennaio. Il prossimo 24 giugno, invece, andrà in scena la presentazione del calendario della prossima stagione, segnata da un importante ritorno: in caso di arrivo a pari punti, scudetto e retrocessione si decideranno mediante spareggio. Abolita quindi la regola dei confronti diretti, che resterà però in vigore per quanto riguarda le qualificazioni alle coppe europee. LEGGI TUTTO

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    Calendario Serie A 2022-2023, il 24 giugno nasce il nuovo campionato

    TORINO – Andrà in scena il prossimo 24 giugno la presentazione del Calendario della Serie A 2022/2023. Lo ha reso noto la Lega Serie A, al termine dell’assemblea che si è svolta oggi pomeriggio, nella sede di via Rosellini a Milano. La riunione dei venti club è stata aperta dal saluto di benvenuto da parte del presidente Lorenzo Casini.
    Serie A, le date del massimo torneo
    La Serie A 2022/2023 sarà caratterizzata dalla sosta autunnale per il Mondiale in Qatar. Il massimo campionato italiano inizierà il weekend del 13 e 14 agosto 2022 con il primo turno del girone di andata. Ad agosto ci saranno ben 4 giornate. La fine della Serie A 2022/23 è invece in programma il 4 giugno 2023. La prima sosta, dovuta agli impegni delle nazionali, sarà dal 19 al 27 settembre. Poi, ci sarà la pausa di quasi due mesi per il Mondiale in Qatar: la Serie A non si giocherà infatti dal 14 novembre 2022 al 4 gennaio 2023. 
    Le 20 squadre della Serie A 2022/23
    Ecco le venti partecipanti alla massima serie per la nuova stagione: Atalanta, Bologna, Cremonese, Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Milan, Monza, Napoli, Roma, Salernitana, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese, Verona.
    Serie A, il benvenuto a Lecce, Cremonese e Monza
    L’assemblea di Lega è stata anche l’occasione per salutare le tre società neopromosse dalla Serie B: il Lecce, che ritorna nella massima serie dopo due anni di purgatorio; la Cremonese, che si riaffaccia in Serie A a distanza di 26 anni e il Monza, alla sua prima partecipazione nel massimo torneo. Al caloroso benvenuto per le tre new entry sono poi seguiti gli auguri di un pronto ritorno in A per le tre retrocesse della stagione appena conclusasi: Cagliari, Genoa e Venezia.
    Monza, Galliani sogna: “Pinamonti e Sensi? Vediamo” LEGGI TUTTO

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    Juve, omaggio a Scirea per il compleanno: “Sempre con noi, leggenda”

    TORINO – “Sempre con noi, leggenda”. La Juventus non lo ha dimenticato, così come i suoi tifosi. Oggi Gaetano Scirea avrebbe dovuto compiere 69 anni. Il club bianconero lo ha ricordato attraverso un breve post pubblicayo sui propri profili social. Sette scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e il Mondiale del 1982 con l’Italia: un palmares semplicemente eccezionale per uno degli uomini-simbolo della Juventus di Trapattoni. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli chiude con un tris: Spezia battuto 3-0 al 'Picco'

    LA SPEZIA – Tris finale per il Napoli di Luciano Spalletti, che chiude terzo in campionato a +9 sulla Juventus andando a vincere per 3-0 sul campo di uno Spezia già salvo. A piegare la squadra di Thiago Motta in un match interrotto per oltre dieci minuti nel primo tempo (a causa di scontri tra tifosi) sono Politano, Zielinski e Demme, tutti a segno prima del riposo.
    Spezia-Napoli 0-3: statistiche e tabellino
    Verde titolare, turnover per Spalletti
    Out Leo Sena, Simone Bastoni, Reca, Zoet, Hristov e Colley più lo squalificato Gyasi tra i liguri, schierati da Motta con un 4-2-3-1 in cui c’è il napoletano Verde (con Antiste e Agudelo) tra i trequartisti a supporto di Manaj. Sull’altro fronte indisponibili Lozano e Ounas per Spalletti che sceglie un modulo speculare e si affida al turnover: attacco sulle spalle di Petagna, sostenuto da Politano ed Elmas (panchina per Insigne e Osimhen, premiato prima del match come miglior under 23 del campionato) con Zielinski sottopunta mentre in difesa (davanti a Meret) ci sono il giovane Zanoli e Ghoulam con la fascia da capitano ai lati di Koulibaly e Juan Jesus, con Demme e Lobotka a far coppia in mediana.
    Guarda la gallerySpezia-Napoli, scontri tra tifosi al Picco: match sospeso per oltre 10′
    Gol in campo, caos sugli spalti
    A partire forte è il Napoli che al 4′ è già avanti: Politano taglia il campo indisturbato partendo dalla destra e poi da limite trova l’angolino con un colpo mancino da biliardo. Alla festa azzurra in campo fanno però purtroppo da contraltare i tafferugli tra tifosi sugli spalti, che portano l’arbitro Marchetti a interrompere il match al 12′. I calciatori cercano di riportare alla calma i rispettivi sostenitori e il gioco riprende solo al 23′, con i partenopei che ripartono in quarta come avevano fatto dopo il fischio d’inizio: passano due minuti infatti e arriva il raddoppio, firmato da Zielinski con il sinistro. Il Napoli si diverte e non trova resistenza, tanto che al 35′ arriva anche il tris di Demme che insacca dopo un bello scambio nello stretto con Petagna, mentre lo Spezia si vede solo al 39′ con Verde che su punizione ‘sporca’ i guantoni di Meret (Erlic sfiora poi la traversa sugli sviluppi del successivo corner). Comunque una scossa per i liguri che al 41′ vanno a segno con Manaj, i cui festeggiamenti durano però poco: il centravanti era scattato in fuorigioco prima di colpire di testa sulla sponda di Agudelo e la rete viene annullata. È l’ultimo brivido del primo tempo che si chiude dopo dieci minuti di recupero con il Napoli avanti 3-0.
    Ripresa a passo lento
    Con i giochi già chiusi e il caldo a complicare le cose i ritmi si abbassano in una ripresa, con lo Spezia che cerca comunque di segnare il gol della bandiera. Poche le emozioni ed è Thiago Motta a far partire la girandola dei cambi: dentro il portiere Zovko e Kovalenko al posto di Provedel e Antiste (62′) mentre Spalletti inizia con una tripla sostituzione e getta nella mischia tutti insieme Insigne (all’ultima in azzurro), Osimhen e Mertens (fuori Politano, Petagna e Zielinski al 67′). Tra i liguri c’è poi spazio via via per Salcedo, Nguiamba e Bertola (per capitan Maggiore, Agudelo ed Erlic) mentre nel Napoli entra Anguissa (al posto di Demme) e il 22enne Marfella debutta in A sostituendo Meret tra i pali (e con una super parata su Salcedo). L’ultima emozione della partita è la traversa colpita all’86’ da Manaj: il match si chiude senza recupero (su richiesta di Thiago Motta) e finisce 3-0 per il Napoli, che termina la sua stagione con la 24ª vittoria in campionato e il terzo posto finale a +9 sulla Juve. LEGGI TUTTO

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    Scontri tra tifosi durante Spezia-Napoli: partita sospesa per oltre 10'

    LA SPEZIA – Al minuto 12 di Spezia-Napoli, sul risultato di 1-0 in favore degli ospiti frutto del gol realizzato da Politano al 4′, l’arbitro Marchetti è stato costretto a sospendere il match per alcuni disordini sugli spalti. Alcuni minuti prima – secondo le prime ricostruzioni – dal settore dei tifosi partenopei era partito un fumogeno in direzione di quello riservato ai sostenitori (rei di alcuni cori di discriminazione territoriale), che hanno prontamente risposto in maniera analoga. A quel punto ci sarebbe stata una carica da parte dei gruppi organizzati napoletani, arrivati a stretto contatto con il pubblico spezzino. L’intervento di Spalletti e dei calciatori della panchina è riuscito nell’intento di riportare la calma, mentre sul terreno di gioco si verificava un’invasione di campo di alcuni sostenitori di casa. La sfida ha ripreso il regolare svolgimento al 23′, dopo oltre 10′ di stop. Guarda la gallerySpezia-Napoli, scontri tra tifosi al Picco: match sospeso per oltre 10′ LEGGI TUTTO

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    Juve, Arrivabene: “Cristiano Ronaldo i risultati li ha portati”

    “In un mondo che parla di economia e finanza, la parola sostenibilità deve essere una colonna. Per quanto riguarda la competitività del calcio italiano rispetto ad altri campionati, credo che mantenere il decreto crescita sia già importante. Ovviamente non basta, è un piccolo passo”. Queste le parole dell’amministratore delegato della Juve Maurizio Arrivabene, intervenuto al forum organizzato dal Corriere dello Sport “Il calcio che l’Italia si merita”. “Bisogna fare un passo indietro e chiederci cosa sia il calcio di oggi rispetto alla nuova generazione che sta crescendo – continua -. Certi indicatori a livello globale fanno capire che c’è un calo di attenzione rispetto ai giovani”.
    Serie A, Arrivabene detta la linea per la crescita tra i ragazzi 
    Arrivabene, sulla scorta dell’esperienza in Formula 1 come direttore della Scuderia Ferrari, propone poi una linea da perseguire per aumentare l’appeal sui ragazzi: “Ricordo conferenze stampa, parlando di competitività della Formula 1 e del nuovo che avanzava, ho allargato il tema dicendo ‘attenzione, oggi ci muoviamo all’interno dell’industria dell’intrattenimento’ se parliamo di giovani. Quindi come attrarre l’attenzione di ragazzi che sono i nostri clienti futuri. Ci confrontiamo non solo con altri sport, ma anche con l’industria dell’intrattenimento più in generale. PlayStation, Social Media e tutto ciò che potrebbero essere dei competitor”.
    Arrivabene sull’apporto di Cristiano Ronaldo alla Serie A
    L’AD dei bianconeri chiosa poi sull’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juve e di cosa abbia portato non solo alla Juve ma anche all’intero campionato: “L’operazione i risultati li ha portati, ha portato anche una visibilità nel calcio italiano che è stata diversa. Non mi soffermerei solo su di lui, ma su un discorso più ampio”. 
    Forum “Il calcio che l’Italia si merita”: le parole di Arrivabene
    Arrivabene poi sottolinea: “Parlavamo delle giovanili, ma la federazione una riforma l’ha fatta. Se oggi giochiamo con un Under 23 è per la riforma voluta dalla federazione. Dobbiamo guardare gli altri come ha detto Capello. Avere dei riferimenti, per capire con umiltà. Se ci chiedessimo chi ha inventato la ruota probabilmente nessuno lo sa, ma è una cosa che ha aiutato la società a evolversi. Dobbiamo imparare non solo da quello che succede in Italia, ma anche da quello che succede all’estero. Ovvio che ci si scontra con la competitività del campionato. Una squadra fa investimenti perché deve vincere e si crea un circolo vizioso. L’intrattenimento che dobbiamo offrire può dare le basi per vendere il prodotto calcio Italia, dando una solidità che forse ci rende meno schiavi del raggiungimento obbligato del risultato. Secondo me per raggiungere lo scopo è di fondamentale importanza tra chi è il regolatore dello sport e chi ne è l’aspetto commerciale: trovare il giusto compromesso, evitare degli scontri è l’inizio di una soluzione che può andare bene per tutti. La Serie A sostiene il calcio italiano con il business che crea. Credo che un trovarsi e ragionare insieme serva assolutamente al calcio. Questo è ciò che vorrei dire e in cui credo. Se arriviamo a undici l’anno prossimo considerando che abbiamo liberato Dybala, Bernardeschi e forse Morata? L’anno prossimo faremo qualcosa che ci permetterà di fare meglio di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    Serie A, il pronostico di Torino-Roma

    La finale di Conference League di Tirana si avvicina e per la Roma, nel frattempo, c’è da giocare l’ultimo match di campionato. L’undici allenato da José Mourinho, reduce dal pareggio per 1-1 con il Venezia, ha ancora la classifica dalla sua parte e con una vittoria sarebbe certo di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti ma… scopri il pronostico
    Per le quote i giallorossi partono con i favori del pronostico ma non si può escludere la possibiltà che Pellegrini e compagni vogliano conservare le energie per l’appuntamento più importante della stagione. Il “2” può uscire al novantesimo, in alternativa però si possono provare sia l’Under 2,5 (uscito con i granata in campo in 22 match su 37) che il Multigol Ospite 1-2. LEGGI TUTTO

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    Juve-Lazio 2-2: festa per Chiellini e Dybala, Milinkovic pareggia al 96'

    TORINO – Per la prima volta dopo 10 anni la Juventus saluta l’Allianz Stadium senza trofei da mostrargli (ma a farne ammirare uno ai tifosi ci sono comunque le Women che esibiscono quello del loro quinto Scudetto consecutivo), però regala lo stesso una serata di festa, a metà tra passato e futuro. Il passato in cui hanno fatto il loro ingresso trionfale da giocatori bianconeri Giorgio Chiellini, sostituito come da programma da De Ligt dopo 15 minuti e acclamato sotto la curva a partita in corso come Del Piero 10 anni fa, e Paulo Dybala, uscito al 32’ della ripresa per l’esordiente Palumbo e a propria volta richiamato sotto la Scirea per un bagno d’amore. Il futuro più o meno prossimo in cui Chiellini tornerà da dirigente e quello immediato, scaldato dalle indiscrezioni sempre più concrete sul ritorno di Paul Pogba che fanno sognare ai tifosi una Juventus di nuovo vincente dalla prossima stagione.Sullo stesso argomentoJuve-Lazio, Chiellini esce al minuto 17: fascia da capitano a DybalaJuventusGuarda la galleryL’ultima allo Stadium di Chiellini e Dybala: l’omaggio dei tifosi della Juve

    Festa e sogni a cui la squadra bianconera non abbina un risultato adeguato sul campo, dove la sfida con la Lazio si svilippa da subito secondo il copione classico dei confronti tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Biancocelesti in possesso palla a cercare spazi attraverso il fraseggio, bianconeri pronti a ripartire in verticale. La differenza pare farla la precisione al tiro, spesso – troppo spesso – tallone d’Achille della Juventus in questa stagione, ma che per una sera vede i bianconeri più cinici e precisi dei propri avversari. Anche sfortunati in avvio, quando al 4’ Cataldi colpisce la traversa dal limite dopo uno scambio con Zaccagni. Aiuto della sorte che i bianconeri non capitalizzano subito, perché Vlahovic prima controlla male una sponda aerea di Morata su lancio di Bonucci e poi viene chiuso dopo una verticalizzazione di Miretti, ma comunque presto. Alla terza possibilità DV7 non perdona, su cross da sinistra di Morata sfila alle spalle di Marusic sul secondo palo e di testa in tuffo batte Strakosha. Dopo aver rischiato di subire il raddoppio per mano, anzi, per piede di Bernardeschi, al 12’ e al 25’, la Lazio si fa pericolosa quattro volte a cavallo della mezzora, ma quando non c’è un bianconero a chiudere (bravissimo Perin in uscita bassa su Feliper Anderson) Zaccagni di tacco e Luis Alberto da fuori sono imprecisi. Errori che la Juventus punisce con una cavalcata sulla destra di Dybala, chiusa da uno splendido tacco per Cuadrado che punta l’area e poi serve a sinistra in area Morata, bravo ad accentrarsi e segnare il 2-0 con un gran destro sul secondo palo.

    Guarda la galleryJuve, Vlahovic segna ed esulta con la Dybala Mask

    Sembra una perfetta serata di festa, ma la Lazio si gioca un posto in Europa League (già aritmetica invece la Conference) e non può e non vuole fare da invitata. Inizia attaccando e sull’ennesimo corner accorcia, approfittando di una Juve che invece dal clima di festa sembra distratta e si dimentica Patric: il colpo di testa forse uscirebbe, ma Alex Sandro lo devia alle spalle di Perin. I biancocelesti premono ancora di più, ma al 25’ la Juve torna a sfiorare il gol con un gran contropiede, avviato e chiuso da due dei tre giocatori immessi al 15’ da Allegri: Aké, che inizia l’azione con uno scatto a destra, e Kean, che la chiude con una mezza rovesciata a lato su cross di Bernardeschi (il terzo entrato è Pellegrini, usciti Vlahovic, Locatelli e Morata). Il rischio corso sembra intimidire la Lazio, che per giunta perde al 31’ Luis Alberto e al 39’ Lazzari, e solo al 90’ sfiora di nuovo il pari: anzi, lo segnerebbe anche con Felipe Anderson, ma il gioco è già stato fermato perché un attimo prima Milinkovic Savic invece del pallone ha calciato la gamba di Bernardeschi che lo aveva anticipato in scivolata. Con soli 5 minuti di recupero da giocare sembra finita, invece la Juve spreca malamente un contropiede (peraltro con il contributo di un intervento quantomeno molto dubbio di Zaccagni non reputato falloso dall’arbitro Ayroldi), permettendo alla Lazio di lanciarne un altro che, dopo una bella parata di Perin su Patric, Milinkovic Savic chiude con il gol del 2-2. Non si riprende nemmeno a giocare e anche la Lazio può festeggiare: l’Europa League è matematica. La Juventus riprende a festeggiare Chiellini e a sognare nuove feste per il futuro.

    JUVE-LAZIO, TABELLINO E STATISTICHE

    Guarda la galleryChiellini saluta tra gli applausi: l’abbraccio della squadra e dei tifosi LEGGI TUTTO