Giudice di B, squalificato Haas: salta la finale d’andata con lo Spezia
Il giocatore del Frosinone era diffidato ed è stato ammonito ieri col Pordenone LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Romano Capasso
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TRIESTE – Pordenone-Frosinone termina 0-2. Una vittoria firmata Ciano e Novakovich nei 15′ iniziali che regala a Nesta la finale playoff per sognare la Serie A: il 16 agosto primo round contro lo Spezia allo “Stirpe”.
Pordenone-Frosinone 0-2: numeri e statistiche
Uragano Frosinone
Al “Rocco” la gara è godibile sin da subito e vede gli ospiti più intraprendenti. Già al 5′ Haas può battere a rete, ma l’anticipo di Burrai è provvidenziale. È l’anticipo del vantaggio del Frosinone che arriverà solo 2′ dopo. Beghetto dalla fascia sinistra crossa teso al centro, dove trova il piattone di Ciano che insacca alla sinistra di Di Gregorio di prima intenzione: 0-1 Frosinone e gara riportata in parità. Un solo gol di scarto non basta ai giallazzurri, che ci riprovano subito con Rohden dalla distanza: palla altissima. Ma la squadra di Nesta domina e realizza il secondo gol già al 15′: Rohden si sdebita per il tiraccio precedente con una bella sponda a Novakovich. Lo statunitense entra in area e di destro fredda Di Gregorio per lo 0-2. Gli uomini di Nesta conducono le operazioni almeno fino al 29′, quando il Pordenone si fa vedere su punizione: Almici calcia addosso alla barriera, Ciurria arriva sulla respinta e calcia in porta trovando però la respinta involontaria di un compagno. Al 32′ Burrai crossa al centro per De Agostini: il suo colpo di testa non impensierisce Bardi. I neroverdi si accendono, ma la partita è davvero troppo spezzettata. Dopo 2′ di recupero si torna negli spogliatoi con il Frosinone avanti 2-0.
Il Pordenone attacca, ma il Frosinone regge
Nella ripresa Tesser prova a smuovere i suoi cambiando il trequartista: dentro Tremolada al posto di Gavazzi. La mossa dà i suoi frutti perchè nei primi minuti la superiorità è schiacciante. E al 51′ il Pordenone sfiora il gol: bellissima azione manovrata e cross di De Agostini dalla sinistra che trova Bocalon a centro area. Il suo colpo di testa termina incredibilmente a lato. Al 56′ punizione dal limite battuta benissimo da Burrai: decisiva la deviazione di Maiello in barriera. Sul corner successivo è ancora Bocalon, di testa, a spaventare Bardi. Ma la palla termina di nuovo a lato. Al 70′ ancora Pordenone vicino al gol: Pobega si smarca da Rohden su uno spiovente da punizione ma non inquadra la portada ottima posizione. Tesser rischia il tutto per tutto e a 4′ dalla fine butta nella mischia Candellone, un altro attaccante. È però il Frosinone pericoloso con Paganini che fallisce il tap-in a due metri da Di Gregorio. All’86’ Bardi è provvidenziale sul colpo di testa di Strizzolo da due passi. Risponde Ardemagni dopo 3 minuti, ma l’ex Ascoli è impreciso e calcia a lato. In pieno recupero è ancora Strizzolo a mandare sopra la traversa. Non c’è più tempo, ancora una rimonta per il Frosinone: Nesta vola in finale playoff con lo Spezia. LEGGI TUTTO
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TRIESTE – Servirà un’impresa, probabilmente ancor più complicata di quella compiuta a Cittadella. Il Frosinone, infatti, per guadagnarsi la finale playoff dovrà vincere sul terreno di gioco del Pordenone ((a Trieste) con almeno due gol di scarto. Per quanto visto nella gara di andata dove l’undici di Tesser ha dimostrato di essere In palla nonostante l’inattività, la qualificazione del Frosinone appare assai difficile. Ma i ragazzi di Nesta hanno dimostrato, nel corso di questo campionato, di sapersi tirare fuori dalle sabbie mobili nei momenti più complicati. Per ciò che riguarda l’undici di partenza è lecito aspettarsi diverse novità. Nella gara di domenica scorsa, infatti, mister Nesta ha puntato sugli stessi undici del “Tombolato” e, nel corso della gara, più di qualche elemento ha palesato un evidente calo.
Le Formazioni ufficiali
PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Vogliacco, Camporese, De Agostini; Misuraca, Burrai, Pobega; Gavazzi; Bocalon, Ciurria. Allenatore: Tesser.
FROSINONE (3-5-2): Bardi; Szyminski, Ariaudo, Krajnc; Salvi, Rohden, Maiello, Haas, Beghetto; Novakovich, Ciano. Allenatore: Nesta
ARBITRO: Volpi di Arezzo
IN TV: Dazn ore 21
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LA SPEZIA – I tifosi dello Spezia sono in delirio: gli aquilotti di Vincenzo Italiano hanno piegato 3-1 al Picco il Chievo, rimontando la sconfitta dell’andata e approdando quindi in finale playoff.
SPEZIA-CHIEVO 3-1: NUMERI E STATISTICHE
Galabinov, gol istantaneo
Lo Spezia inizia nel modo migliore: tempo due minuti e Galabinov incorna in rete un cross teso di Bartolomei dalla destra. Semper viene totalmente preso in anticipo dal centravanti bianconero. Il pressing dei liguri è altissimo e i clivensi vengono schiacciati nella propria metà campo: Leverbe rischia di combinare un guaio in disimpegno, ma Nzola e compagni non abbastanza cinici. L’importanza della gara è palpabile: Dickmann e Maggiore vengono ammoniti per due interventi ruvidi. Dopo il primo cooling break della gara, Gyasi prova a scappare in centralmente ma Esposito lo contrasta con successo. I gialloblù si fanno vedere nei pressi dell’area spezzina con gli affondi di Vignato e Ceter, ma l’ultima grossa occasione della prima frazione è dello Spezia: Nzola si fa ipnotizzare da Semper.
Maggiore e Nzola mettono in ghiaccio il match
Inizia la ripresa e Aglietti inserisce Garritano per Esposito. La mossa non porta certo fortuna, dato che dopo 5′ Maggiore raddoppia per lo Spezia con un tiro angolato su assist di Vitale. Il Chievo è in bambola, e la squadra di Italiano trova l’agognato tris con Nzola, stavolta freddo come il ghiaccio di fronte al portiere gialloblù. Il vantaggio clivense dell’andata crolla quindi in 3 minuti. I veronesi alzano il ritmo, ma nè Garritano nè Rigione si rendono abbastanza pericolosi. Aglietti si gioca la doppia carta Zuelli e Morsay, mentre il tecnico bianconero fa tirare il fiato a un ottimo Maggiore: al suo posto entra Mora. Il Chievo si getta all’assalto: Erlic fa buona guardia su Ceter, poi Dickmann sfiora solo con la testa un buon cross di Renzetti. Vengono assegnati sei minuti infuocati di recupero: passati i primi due, Ongenda tira e colpisce il braccio di Mora. Per l’arbitro e il Var è rigore, che Leverbe realizza e riaprendo la gara, ma il tempo è finito. La prima finalista dei playoff di B è lo Spezia. LEGGI TUTTO
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Le decisioni del giudice sportivo dopo la finale di andata dei play out LEGGI TUTTO
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Nella semifinale di ritorno designato Serra al VAR LEGGI TUTTO
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PESCARA – La finale d’andata dei play out di Serie B termina 2-1 in favore del Pescara, in rimonta sul Perugia. Nel primo tempo, sono infatti gli umbri a sbloccare con Kouan: nella ripresa arriva il pari biancazzurro di Galano, poi il raddoppio di Maniero su calcio di rigore. Venerdì 14 in programma il secondo atto che emanerà il verdetto definitivo: il Perugia per sperare dovrà vincere, il Pescara dovrà difendere il vantaggio appena maturato.
La partita
Il primo squillo dell’incontro arriva al 7′, quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla viene messa fuori per Masciangelo il quale scocca una grande conclusione al volo di destro: il pallone, con una deviazione di Kouan, termina a lato di un soffio. Partita che comunque resta tesa, si gioca molto a centrocampo: il Perugia fa più possesso palla. Al 16′ gli umbri si fanno anche vivi negli ultimi metri, con il colpo di testa di Kouan, su punizione di Falasco, che termina a lato. Non buono, al 22′, l’impatto di testa di Scognamiglio, sulla punizione di Memushaj, palla alta. Pericoloso il Pescara al 29′: ottimo lavoro di Pucciarelli che in area protegge il pallone, si gira e conclude con il destro, che termina fuori. Centrale, al 31′, la conclusione di Falcinelli dai 25 metri, Fiorillo ci mette i pugni. Il punteggio si sblocca al 40′: Falzerano fa un buon lavoro sulla destra e mette un ghiotto pallone per Kouan che, sottoporta, trova il tocco vincente, 0-1. Lavoro per il Var al 42′: su un calcio d’angolo per il Pescara, palla che sbatte sul braccio di Gyomber, ma dopo il check del Var il direttore di gara Marinelli non assegna la massima punizione.
Secondo tempo
Nella ripresa, il Pescara trova la via del pareggio al 13′: Masciangelo se ne va via in accelerazione e mette a centro area per Galano che, tutto solo al centro dell’area avversaria, è libero di deviare di testa battendo Vicario, 1-1. Sull’onda dell’entusiasmo, il Pescara va a caccia del raddoppio, rendendosi pericoloso dapprima con Maniero su suggerimento di Memushaj (17′, Vicario c’è), poi con Campagnaro che da corner di testa trova la pronta reazione di Vicario al 18′. Al 23′ il Pescara passa in vantaggio. Su un calcio d’angolo del Pescara, Falcinelli intercetta il pallone con il braccio, è calcio di rigore che Maniero trasforma, 2-1. Al 35′ buona occasione per il Pescara, ma Vicario si oppone in volo alla botta di Galano.
CAMPAGNARO DOPO LA PARTITA LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
PESCARA – Sarà letteralmente infuocata l’andata dello spareggio salvezza tra Pescara e Perugia. All’Adriatico, stasera, Massimo Oddo tornerà con gli umbri proprio nella sua città, dove conquistò quattro anni fa la promozione in Serie A. Di Fronte Andrea Sottil, che userà uno speculare 4-3-2-1, lo stesso modulo biancorosso. Sfida nella sfida tra i bomber Iemmello e Maniero.
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FORMAZIONI UFFICIALI
PESCARA (4-2-3-1): Fiorillo; Zappa, Campagnaro, Scognamiglio, Masciangelo; Memushaj, Palmiero; Galano, Pucciarelli, Kastanos; Maniero. All.: Sottil
PERUGIA: (3-4-2-1): Vicario; Rosi, Gyomber, Sgarbi; Mazzocchi, Kouan, Carraro, Falasco; Falzerano, Capone; Falcinelli.. All.: Oddo
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