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    Lazio-Genoa, possibili due reti nella ripresa

    Allo stadio Olimpico di Roma va in scena la sfida tra Lazio e Genoa. I biancocelesti dopo aver vinto una sola gara delle ultime cinque dovranno cercare di migliorare il loro rendimento per riavvicinarsi alle zone più nobili della classifica mentre i rossoblù sono alla ricerca di punti preziosi nel tentativo di lasciare ad altri il penultimo posto occupato in condominio con il Cagliari.
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    Diciotto reti realizzate ma solo due nei 45’ iniziali
    Per decifrare la sfida dell’Olimpico più che ai “numeri” della Lazio sarebbe meglio guardare a quelli del Genoa. In particolare al discorso che riguarda le reti realizzate dai rossoblù. Finora l’undici ligure ne ha messe complessivamente a segno diciotto ma di queste soltanto due nel primo tempo. Un dato che impatta notevolmente su alcuni esiti che hanno fin qui caratterizzato il cammino dell’undici adesso guidato da Shevchenko soprattutto in ottica “Goal primo tempo” e “Goal secondo tempo”. Basta poco per verificare che in sedici partite disputate il Genoa ha fatto registrare il “Goal primo tempo” soltanto una volta (1-2 al 45’) nella sfida interna con il Sassuolo. Diverso invece il risultato se si guarda alla ripresa: in ben nove occasioni, infatti, sia il Genoa che la squadra con cui stava giocando hanno realizzato almeno una rete ciascuno regalando quindi nove esiti “Goal secondo tempo”. Per la cronaca la Lazio vanta cinque “Goal primo tempo” e sei “Goal secondo tempo”. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
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    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO

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    Euro2020, Tassotti: “Milan? Shevchenko amerebbe allenarlo un giorno”

    Mauro Tassotti, ex difensore e allenatore del Milan è intervenuto a Sky Sport parlando di un eventuale futuro di Andriy Shevchenko sulla panchina dei rossoneri. “Allenare il Milan? Credo che Shevchenko un pensiero ce l’abbia fatto. Amerebbe un giorno, secondo me, tornare dove ha fatto così bene da calciatore. Io ho un’altra età, pensare a quel che potrebbe succedere tra 5 anni è troppo…Per tutti e due il Milan è il Milan, casa nostra”. Il vice del ct della nazionale Ucraina, ha poi commentato il loro legame, rinforzatosi durante il cammino di Euro 2020: “Con Sheva il rapporto è ottimo da quando lui era ancora calciatore e io allenatore in seconda, al Milan lavoravamo insieme dopo gli allenamenti. Così quando mi ha chiamato non ho avuto dubbi, e ora ne ho ancora meno”.  LEGGI TUTTO