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    Roma, recuperato Aouar: Smalling e Pellegrini puntano il Torino

    Dopo la netta vittoria contro l’Empoli (che è costata la panchina a Zanetti), la prima in campionato, ora la Roma è al lavoro per l’esordio in Europa League contro lo Sheriff Tiraspol. I giallorossi sono pronti a scendere in campo per cercare di ripetersi e replicare la stagione scorsa, terminata con la finale persa contro il Siviglia.
    Mourinho deve fare i conti con qualche defezione della rosa e i dubbi maggiori ruotano intorno a Smalling e Pellegrini. Entrambi hanno saltato l’ultima sfida in Serie A e si sono aggregati al resto della squadra da poche ore. 
    Roma, le condizioni della squadra: recupera Aouar
    Mourinho ancora non avrà la squadra al completo a disposizione. Pellegrini e Smalling si sono allenati con il gruppo, ma probabilmente entrambi recupereranno per la sfida contro il Torino in programma domenica 24 settembre. L’allenatore però spera di avere almeno l’inglese in panchina per l’esordio europeo, in base alle risposte che fornirà prima della partenza per la Moldavia. Non solo brutte notizie, infatti Aouar è completamente recuperato e potrà dare un contributo nelle rotazioni. LEGGI TUTTO

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    L’altra Roma-Juve: da Smalling a Holm, incroci di mercato

    TORINO – Roma-Juve è anche mercato. E non si parla solo degli incroci del passato, come quello di Paulo Dybala. Sono anni di sfide ai vertici in campo, ad alimentare una delle rivalità del calcio italiano, ma anche di duelli da una scrivania all’altra, nelle stanze delle trattative. Quello che succederà nei prossimi mesi avrà inevitabilmente dei riflessi sulle ambizioni e di conseguenza sulle strategie dei due club, però già adesso le strade si stanno incrociando. LEGGI TUTTO

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    Juventus, primo obiettivo per giugno: strappare Smalling a parametro zero!

    TORINO – Se il mese di gennaio sembra destinato a riservare qualche vibrazione, con un rimescolamento interno delle gerarchie accelerato dalla grandine di gol incassati al Maradona, è in estate che la difesa della Juventus subirà un vero e proprio scossone. Allo stato dell’arte attuale, infatti, il reparto arretrato di domani si annida intorno a due certezze: quella del capitano in pectore Danilo, figura ormai essenziale dentro e fuori dal rettangolo verde, e quella del connazionale Bremer. Che a Napoli avrà anche vissuto una serata da incubo – e sì, l’ha decisamente vissuta –, ma che all’interno degli equilibri bianconeri resta un importante investimento nonché una preziosa risorsa tecnica. E in stagione, con l’eccezione dell’ultima recita, il suo valore ha già iniziato a sfoggiarlo. Alle spalle dei due brasiliani, invece, gli scenari sono in evoluzione. Il capitano designato Bonucci, al saldo di un rapporto mai tornato idilliaco con Allegri, ha imboccato la strada verso i 36 anni e anche il suo fisico se n’è reso conto. L’altro sudamericano Alex Sandro è a pochi mesi dalla scadenza di contratto, e l’intenzione alla Continassa pare quella di dribblare il prolungamento automatico per un’ulteriore anno che scatterebbe al raggiungimento delle 40 presenze stagionali. Mentre, al fondo di quelle che sono state le preferenze del tecnico bianconero fino a questo momento, figurano Gatti e Rugani. L’uno alle prese con il necessario apprendistato che tocca a chi, fino a cinque anni fa, militava tra i dilettanti e al mattino si alzava all’alba per fare il muratore. E l’altro a un minutaggio mai così misero, con la presenza contro l’Udinese che è stata appena la terza stagionale in campionato.Guarda la galleryLe tre Juventus per Chiesa: le opzioni di Allegri LEGGI TUTTO

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    L'allarme di Mourinho: “Ora servono un attaccante e un centrocampista”

    ROMA – E’ un Mourinho provato ma come sempre con le idde chiare, quello che si presenta ai microfoni al termine del match con la Cremonese, vinto dalla Roma grazie all’inzuccata di Smalling: “Dovevamo e potevamo chiuderla prima, ma dopo l’infortunio di Zaniolo è cresciuta la pressione e abbiamo trovato delle difficoltà. I tre punti però sono meritati e importanti”.
    “Non è il momento di piangere, ma il club sa quel che voglio”
    Riguardo il ko di Zaniolo, che segue il brutto infortunio occorso a Wijnaldum, il tecnico giallorosso non usa troppi giri di parole: “Sono cose che nel calcio accadono e bisogna guardare avanti. Non è il momento di piangere ma di guardare avanti. Il club già era a conoscenza di quel che vorrei dal mercato, ma ora abbiamo bisogno di un attaccante e di un centrocampista”. LEGGI TUTTO

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    Roma, col Benevento la difesa è da reinventare

    ROMA –  L’aria che tira è quella di staffetta. Ancor di più dopo la notte di Braga dove sia Dzeko che Mayoral sono andati a segno. Fonseca nel post-gara non si è sbilanciato anche se la sensazione è che domani toccherà ancora allo spagnolo. Per domani l’emergenza è totale: out Smalling (lesione flessori coscia sinistra), Kumbulla (quadricipite destro), Ibanez (noia al flessore destro) e Cristante (lombalgia). L’unico che farà un tentativo per esserci contro il Benevento è il centrocampista: si deciderà in extremis. Se non dovesse farcela è pronto Fazio che, insieme a Jesus, è stato escluso dalla lista in Europa League. A meno che – ipotesi remota – Fonseca non intenda sorprendere ancora. Perché l’unica volta che è tornato alla difesa a quattro (dopo aver deciso di passare a tre, lo scorso 5 luglio a Napoli) è accaduto proprio contro il Benevento, nella gara d’andata (18 ottobre). Altre possibilità non esistono. Con Spinazzola arretrato, spazio a Bruno Peres a sinistra con Karsdorp confermato a destra. Anche perché Santon e Calafiori pure ieri si sono allenati a parte.  LEGGI TUTTO