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    La Juve brinda allo Zenit per il primo posto: il siparietto sui social

    TORINO – La Juve batte il Malmo per 1-0 e grazie al pari raggiunto al 94′ dallo Zenit contro il Chelsea chiude in vetta al girone H della Champions League. Un risultato, quello arrivato in Russia, che permette alla formazione di Allegri di accedere all’urna di Nyon per gli ottavi di finale in prima fascia. Un regalo non da poco per i bianconeri e così arriva anche lo scambio di battute sui social tra i due club. Da San Pietroburgo il cinguettio: “You’re Welcome”, da Torino la replica con la gif di Leonardo Di Caprio che brinda in segno di ringraziamento. Un simpatico siparietto dopo quanto accaduto nell’ultimo atto della fase a gironi.Guarda la galleryBernardeschi per Kean, intesa Juve: Malmoe ko e primo posto LEGGI TUTTO

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    Juve-Fiorentina, Dybala e compagni: “Lottiamo fino alla fine”

    TORINO – “Stasera era importante vincere, bravi ragazzi”. Rodrigo Bentancur festeggia sui social il successo contro la Fiorentina raggiunto in extremis grazie alla rete segnata da Cuadrado. L’esterno colombiano, pubblicando l’immagine della sua esultanza, preferisce affidarsi ad un salmo della Bibbia: “Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore”. Dybala e Morata, preferiscono puntare sulla voglia della squadra di non mollare: “Fino alla fine”, scrivono i due attaccanti. Stesso concetto espresso da Federico Bernardeschi, che aggiunge anche un “Tutti insieme”. Ancor più esplicito il commento di Bonucci: “Avanti con questo spirito. Sempre”. Mentre Chiellini preferisce pubblicare solo un’immagine di festa con i colori bianconeri, Perin, titolare contro i viola, pubblica l’immagine di una sua parata, accompagnandola con la frase: “Lottiamo punto su punto e su ogni pallone, sempre, con questa testa e con questo spirito”. Guarda la galleryJuve, festa sui social per la vittoria contro la Fiorentina LEGGI TUTTO

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    Mentana: “L'Inter sbaglia se cede Lukaku, Zhang chieda aiuto”

    MILANO – Ansia nella Milano interista per l’assalto del Chelsea a Romelu Lukaku. Al momento i campioni d’Italia hanno rifiutato un’offerta da 100 milioni più il cartellino del jolly spagnolo Marcos Alonso (oltre ai 15 milioni all’anno offerti al centravanti belga che ci starebbe pensando), ma i londinesi sarebbero pronti a rilanciare fino a 130 milioni e a quel punto sarebbe difficile resistere per la dirigenza nerazzurra. Sui social intanto i tifosi restano in apprensione e sono tanti quelli che esprimono delusione per una cessione considerata ormai in dirittura d’arrivo.
    “Come sostituirlo adesso?”
    Tra questi ce n’è uno vip come il giornalista Enrico Mentana, che partecipa anche al progetto di azionariato popolare lanciato da Carlo Cottarelli e ha affidato il suo pensiero a un post pubblicato sul proprio profilo Facebook: “Ci avevano spiegato che per rimettere in sesto il bilancio era necessario un sacrificio, la cessione di Hakimi, strapagato dal Paris Saint Germain – scrive Mentana -. Invece non ci avevano spiegato perché se ne era andato Conte. Ora è inspiegabile la vendita di Lukaku, a 15 giorni dall’inizio del campionato. Nessun giocatore sul mercato è in grado di ricoprire lo stesso ruolo di sollevatore dell’attacco. Vuol dire arricchirsi finanziariamente e impoverirsi come valore della squadra, dovendo poi affannosamente rincorrere prime punte in svendita, che all’improvviso diventeranno costosissime”.
    “Se non ce la fa Zhang chieda aiuto”
    E ancora: “Per oltre 100 milioni una proprietà che sta in Cina, e non subisce la pressione dei tifosi, può anche pensare di vendere un Lukaku: ma allora potevamo tenere Hakimi, e comunque una cessione così non si fa senza aver prima bloccato un attaccante degno dei campioni d’Italia che devono affrontare la Champions. E per favore, non cominciamo a dare colpe a Marotta, Antonello o Ausilio: loro (e Conte) Hakimi e Lukaku li avevano portati a Milano. Coi soldi di Zhang, certo. Ma è la prima volta nella storia del calcio che una società dopo aver vinto il titolo nazionale vende i due giocatori decisivi nella conquista dello scudetto, e i più quotati sul mercato, e lascia andare (per lo stesso motivo?) l’allenatore che l’ha portata alla vittoria. In ogni realtà, dalla famiglia alle aziende – conclude Mentana -, se uno non ce la fa più da solo, anche dopo essersi indebitato, chiede aiuto, o lo accetta”. LEGGI TUTTO