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    Juventus, buon compleanno: 50 stelle per 125 anni

    Centoventicinque anni e cinquanta stelle, cifre tonde di una storia che brilla luminosa nel cuore dello Juventus Stadium. Buon compleanno Juventus, anche dalle cinquanta leggende che oltre ai tantissimi titoli in maglia bianconera hanno portato in dono Mondiali e Palloni d’Oro. Dal presidentissimo Boniperti a Del Piero, l’elenco del firmamento juventino è composto soltanto da pezzi di storia che indossando questa maglia hanno scritto pagine indelebili per la società. Ecco la Walk of Fame della Juventus!

    Pietro Anastasi (307 presenze e 132 reti. Tre scudetti)

    Gianluigi Buffon (685 presenze. Undici scudetti, sei Supercoppe italiane, cinque Coppe Italia)

    Antonio Conte (419 presenze e 44 reti. Cinque scudetti, quattro Supercoppe italiane, una Coppa Italia, una Champions League, una Coppa Uefa. Da allenatore Juve: tre scudetti, due Supercoppe italiane)

    Roberto Baggio (200 presenze e 115 reti. Uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa)

    Antonio Cabrini (442 presenze e 52 reti. Sei scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa)

    Antonello Cuccureddu (438 presenze e 39 reti. Sei scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa)

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    Juve, vedi Thiago Motta e vinci! Però quanta fatica…

    TORINO – Se pensate che i precedenti diretti qualcosa contino, beh, le ultime volte in cui il caso ha fatto incrociare la Juventus e una squadra allenata da Thiago Motta hanno raccontato una storia curiosa. Una trama che affianca successi bianconeri in partite sì governate, eppure sbloccate solamente in extremis, ad altre vittorie comunque risicate perché l’avversario, quel giorno lì, pareva aver incartato la Juve fino in fondo. Già, pareva. Riassumendo, in ogni caso: tre precedenti e tre sorrisi bianconeri, ok, però il tecnico italo-brasiliano ha già dimostrato di essere un osso duro. Perde ma sempre a testa alta.
    Mai con più di un gol di scartoDetto che Thiago Motta, quando pensa alla Juve, non può dimenticare la sua prima doppietta da calciatore in Serie A (furono tre in totale, la prima è datata 11 aprile 2009, Genoa vittorioso 3-2), ricordate cosa accadde il 30 ottobre 2019? Quella sera i giocatori allora guidati da Maurizio Sarri entrarono in campo con una strana maglietta a strisce bianconere e con uno spiccato verde fluorescente che si stagliava di fianco a una leggera tonalità arancione. Divisa da collezione e partita, a suo modo, unica, perché sbloccata solamente alla fine grazie a un rigore calciato da Cristiano Ronaldo al 96’ per il 2-1 conclusivo (le altre reti furono di Bonucci e Kouamé). Altro giro, altro risultato di misura: 3-2 per la Juve a casa dello Spezia il 22 settembre 2021. Allenatore Massimiliano Allegri, gol decisivo di Matthijs de Ligt dopo che Gyasi e Antiste avevano messo un po’ paura alla squadra di Max, inizialmente in vantaggio grazie a un guizzo di Kean. Girone di ritorno dello scorso campionato, turno numero 28, la Juventus ribatte lo Spezia, ma solo per 1-0 con Morata sugli scudi. Dunque, tre vittorie bianconere, ma con Thiago Motta che alla fine si è sempre portato a casa una prova importante da parte dei suoi giocatori, evidentemente sfavoriti sulla carta. Stasera allo Stadium come andrà?
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    Bonansea-Ramazzotti nel nome di Tuttosport e della Juventus

    TORINO – Eros Ramazzotti a Tuttosport: un’intervista esclusiva alla vigilia del debutto della Juventus contro il Sassuolo. Che ha portato bene: 3-0 e grande esultanza dei tifosi. Eros aveva detto anche di apprezzare Barbara Bonansea, campionessa d’Italia con le bianconere ma di non aver mai avuto risposte ai messaggi lanciati sui social. da qui, la “riparazione”: consegna della maglia e incontro in tribuna nel segno del sorriso. LEGGI TUTTO

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    Juventus, possibile la vittoria contro lo Spezia

    Allo Stadium di Torino va in scena la sfida tra la Juventus e lo Spezia. La squadra allenata da Massimiliano Allegri è in gran forma: otto vittorie e cinque pareggi nelle ultime 13 giornate di Serie A.
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    In casa non si passa
    Focalizzando però l’attenzione sui risultati fatti registrare dalla “Vecchia Signora” allo Stadium si nota subito come l’undici bianconero spesso e volentieri si “limita” a segnare solamente uno o due gol, la difesa di “ferro” (solo 9 reti al passivo) poi fa il resto. Questo particolare modo di gestire la gara ha portato la Juventus a conquistare almeno un punto in 10 match su 13 (7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). Lo Spezia se vorrà avere una chance di fare risultato a Torino dovrà per forza di cose migliorare la propria fase difensiva, i 32 gol subiti in trasferta sono un vero e proprio campanello d’allarme. Quota popolare per il segno 1, per alzare il coefficiente di difficoltà si può provare la “combo” che lega l’Over 1,5 Casa all’Under 1,5 Ospite. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Grande Roma, meritavamo di più e la Juve lo sa”

    TORINO – “Grande Roma”. Così parla Josè Mourinho dopo il match perso 1-0 allo Stadium contro la Juventus. Un risultato che secondo il tecnico dei giallorossi non rispecchia quanto si è visto in campo: “Qualche anno fa qui avevo vinto senza meritare troppo (il riferimento è al successo ottenuto con il Manchester United in Champions League, ndr) oggi invece abbiamo perso una partita che meritavamo almeno di pareggiare. Siamo stati bravi a controllare le ripartenze di gente come Cuadrado o Chiesa e a mettere in difficoltà una squadra che dietro ha due professori come Chiellini e Bonucci”.Guarda la galleryJuve-Roma, arriva l’abbraccio tra Allegri e Mourinho
    Applausi ai suoi
    Al di là del risultato dunque il portoghese applaude i suoi: “Faccio i complimenti a tutti per l’organizzazione, per i giocatori che hanno avuto difficoltà in settimana e sono riusciti a giocare, complimenti per il coraggio e la concentrazione. Ovviamente una sconfitta resta una sconfitta, ma se penso alla natura del nostro progetto devo guardare anche alla crescita della squadra e del modo di giocare. Oggi – ha proseguito Mourinho – chi meritava più di vincere ha perso e spero che le parole che abbiamo sentito dalla Juventus negli spogliatoi le dicano anche pubblicamente. Cosa hanno detto? Abbiamo giocato molto bene, loro hanno avuto delle difficoltà e lo sanno perché sono dei professionisti”.
    Guarda la galleryKean segna e Szczesny para il rigore: Juve in festa, Roma ko
    Polemica sul recupero
    Polemica però sui tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Orsato, considerati insufficienti dallo ‘Special One’: “Non sono stato contento del recupero, perché è un episodio che dimostra chiaramente un’intenzione. Altra cosa invece è quello del rigore (assegnato prima che Abraham spingesse la palla in rete, ndr), che preferisco non commentare. Voglio comunque isolarmi da questo – ha concluso il portoghese – e concentrarmi piuttosto su tutto quello che la mia squadra ha fatto”. Sulla ‘discussione’ tra Abraham e Veretout per chi dovesse calciare il penalty (poi sbagliato del francese), questa è invece la spiegazione di Mou: “Tammy è un ragazzo coraggioso, pieno di fiducia, è entrato nell’azione del rigore e poco prima aveva avuto un’ottima iniziativa individuale. Noi abbiamo chiaramente una gerarchia: il primo rigorista è Veretout, il secondo è Pellegrini e il terzo è Abraham. Ma se un giocatore vuole tirare possono decidere loro, per me non è un problema”. LEGGI TUTTO