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    Torino-Juventus, Vlahovic difende Allegri e rivela: “Ecco a chi devo una cena”

    “Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile: era un derby, loro sono tostissimi, poi qui nel loro stadio, con la spinta dei loro tifosi… Per noi era importante vincere e dobbiamo continuare così, uniti e costanti”. Dusan Vlahovic, match-winner del derby Torino-Juventus, è intervenuto ai microfoni di Dazn: “Noi pensiamo partita per partita. Tutti conoscono i nostri obiettivi, noi non molleremo mai. Seguiamo l’allenatore? Sono domande banali, certo che lo seguiamo. A tutti capita un periodo no, oggi l’obiettivo era vincere, lo abbiamo ottenuto e ora dobbiamo continuare. Nelle difficoltà si cresce e si impara. Io mi metto a disposizione della squadra, poi una partita la gioco bene e una no, ma do sempre il 100%. Oggi ho segnato, spero di continuare a farlo, e che continuiamo a vincere. Il ct della Serbia in tribuna? Ci eravamo sentiti, sapevo venisse, gli dovrò una cena”.Guarda la galleryTorino-Juventus, decide Vlahovic: il golIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus social: cuori Chiellini, applausi Di Maria

    Il gol di Vlahovic ha deciso Torino-Juventus. Tre punti per la squadra bianconera, una boccata d’ossigeno per Massimiliano Allegri e una gioia per i tifosi per il derby vinto. A festeggiare con loro anche Giorgio Chiellini e Angel Di Maria, che hanno esultato dai loro profili social. L’ex capitano della Juve ha pubblicato la foto della rete di Vlahovic accompagnata da un cuore bianco e uno nero. Il fantasista argentino ha invece utilizzato una Instagram story con scritto “Vamosssss. Fino alla fine” mostrando il televisore di casa sua e l’abbraccio dei suoi compagni a fine gara. Sottofondo musicale: l’inno della Juve. LEGGI TUTTO

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    Juve: Agnelli, Arrivabene, Nedved e Cherubini a bordo campo prima del derby

    Lo stato maggiore della Juve fa quadrato attorno alla squadra e ad Allegri prima del derby con il Toro. Il presidente Agnelli, il vice Nedved, l’ad Arrivabene e il ds Cherubini hanno assistito a bordocampo al riscaldamento della squadra. Il momento è senza dubbio delicato, dopo le sconfitte di Milano e Haifa, e la loro presenza prima dell’avvio di una gara così importante rappresenta uno stimolo ulteriore e una testimonianza di vicinanza a tecnico e calciatori. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus, Vagnati: “Bremer è un top player”

    TORINO – Tutto pronto per il derby della Mole tra il Torino e la Juventus. Il direttore sportivo sportivo granata, Davide Vagnati, ha parlato ai microfoni di Dazn a pochi minuti dal fischio d’inizio della partita: “E’ sempre difficile affrontare una squadra importante come la Juventus, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e giocare al massimo delle nostre possibilità. Solo così potremo toglierci delle grandi soddisfazioni”. Sulle preferenze di mister Juric per il reparto offensivo, Vagnati si è espresso così: “Dipende dalle caratteristiche di gioco degli avversari, Sanabria e Pellegri sono due attaccanti molto diversi. La scelta poi arriva anche in base all’avversario, allo stato di forma, Juric ha già giocato parecchie volte all’Hellas senza una vera prima punta”.

    Vagnati: “Bremer è un top player, lo saluterò dopo la partita”

    Immancabile una domanda su Bremer, grande ex della partita, alla quale Vagnati ha risposto così: “Se saluterò Gleison? Certo, lo farò dopo la partita. Io posso solo dire che è un top player e un professionista forte, poi non è mio compito fare le analisi della Juventus. Bisogna essere dentro per dire certe cose. Posso solo dire che Bremer è un ragazzo davvero forte”.
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    Torino, missione sorpasso: contro la Juventus una vittoria in 27 anni

    Sale l’attesa per il derby di Torino in programma sabato alle 18. Sia i granata che i bianconeri stanno vivendo un periodo complicato e una vittoria nella stracittadina potrebbe dare morale. La squadra di Ivan Juric non vince dal 5 settembre, 1-0 interno firmato Vlasic contro il Lecce. Poi sono arrivati tre ko consecutivi (Inter, Sassuolo e Napoli) prima dell’1-1 di domenica contro l’Empoli. Ma se Atene piange, Sparta non ride. La formazione di Massimiliano Allegri, infatti, è reduce dalle sconfitte contro Milan (2-0) in campionato e Maccabi Haifa in Champions League (2-0). La disfatta in Israele ha fortemente compromesso il percorso europeo della Vecchia Signora, le cui speranze di qualificazione agli ottavi sono ridotte al lumicino. I numeri poi preoccupano, e non poco. La Juve, infatti, non ha ancora vinto lontano dalle mura amiche racimolando appena due pareggi e quattro sconfitte in trasferta. 
    Juve, se il ritiro dei confronti diventa subito “ritirino”
    Toro, al via l’operazione sorpasso. E quel tabù da sfatare… 
    Tornando alla partita di sabato, i punti che dividono le formazioni torinesi sono appena due: 13 contro 11. Il Toro, dunque, proverà il sorpasso sui rivali cittadini mentre i bianconeri tenteranno di allungare il divario. In casa granata, poi, c’è un altro tabù da sfatare: negli ultimi 27 anni è arrivata una sola vittoria, quella del 26 aprile 2015, quando le reti di Darmian e Quagliarella ribaltarono il momentaneo vantaggio della Juve firmato da Andrea Pirlo su calcio di punizione. Per ritrovare un’altra vittoria del Torino nel derby della Mole, infatti, bisogna riavvolgere il nastro fino al 9 aprile 1995: quel pomeriggio il grande mattatore della stracittadina fu Ruggiero Rizzitelli che, con una splendida doppietta, rese vano il momentaneo pareggio dei padroni di casa con autorete di Maltagliati. 
    Juve, ecco i gol più iconici nel derby contro il Torino
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