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    Torino granata pazza di Juric: Ivan ferma anche i tram

    TORINO – Di separare le acque ancora non se ne parla, anche se sotto la sua guida il Torino ha cambiato volto e marcia. Ma, intanto, Ivan Juric ha iniziato a fermare i tram. Il suo approdo nella città della Mole, in estate, aveva gettato un riflesso di speranza su un progetto sportivo che – a proposito di tram – pareva aver imboccato un binario morto. Speranza che, di settimana in settimana, ha finito per cedere il passo all’entusiasmo per il lavoro svolto in granata dal tecnico croato.
    Entusiasmo Juric vista derby
    Che alla squadra ha restituito un’anima, prima ancora che un riconoscibile progetto di gioco: elementi fondamentali, a maggior ragione quando all’orizzonte si staglia un appuntamento sentito come il derby con la Juventus. E quest’aria frizzantina portata dai Balcani, da inspirare a pieni polmoni, non ha certo lasciato indifferenti i sostenitori granata. «Un giorno, terminato il pranzo, si è fermato nel nostro dehor per scambiare quattro chiacchiere: sarà passato al massimo un minuto e un tram ha inchiodato davanti a noi – sorride Matteo Fabbri, gestore della trattoria Contesto Alimentare in via Accademia Albertina –. Si sono aperte le porte, il conducente si è affacciato e ha spronato Juric a proseguire così, riempiendolo d’elogi. Poi è ripartito. Con un piccolo particolare: davanti al nostro locale non c’è alcuna fermata, l’autista ha inchiodato in mezzo alla strada non appena ha riconosciuto il mister!». Un aneddoto che, più di tante parole, rende l’idea di quello che il lavoro del tecnico di Spalato stia iniziando a restituire alla Torino granata. (…)
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    Torino-Juve: effetto Mandragora tra passato, presente e futuro

    TORINO – In avvio di campionato Juric gli ha chiesto un atteggiamento da Stachanov: sempre in campo con Atalanta, Fiorentina e Salernitana, tempi di recupero allegati, e il solito sacrificio in mediana buttando un occhio all’interdizione e proponendo un soffio di fantasia in costruzione. Spesso Rolando Mandragora imposta subito fuori l’area granata, tanta circolazione è quindi lineare e tesa a far salire la squadra, ma quando è il momento di sfoderare la giocata ha dimostrato di avere pure qualità. (…)
    L’operazione di riscatto con la Juve
    E pure nell’assist, con quel tocco sotto di piede sinistro a scavalcare la linea difensiva avversaria, sa rendersi prezioso. Tanto che il Toro non ha dubbi a voler chiudere l’operazione con la Juve. All’interno di questi parametri: facoltà di riscatto entro giugno 2021 a 16 milioni, altro diritto entro giugno 2022 a 14, mentre a determinati requisiti raggiunti, sempre entro giugno ‘22, scatterà l’obbligo a 9 milioni. Soldi che saranno spesi volentieri, per un giocatore che come Pjaca si è oltretutto messo alle spalle la Juve. Magari l’ex dei friulani non è nemmeno l’interprete perfetto, per la linea a due di Juric, però è il giocatore che ha ridato equilibrio e tono al centrocampo granata, dopo il triennio buio inaugurato nell’estate del 2016 e terminato nel gennaio del 2021. (…)
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    Juric allena anche il coraggio, quelle urla dal Fila: “Attacca, attacca!”

    TORINO – Urla che nell’intento di Ivan Juric devono arrivare fino alle orecchie di Allegri, o meglio dei giocatori bianconeri che domani affronteranno il derby: raccontano testimoni oculari, anzi tifosi che granata che più che gli occhi – la visuale al Fila è impedita da ogni lato – hanno teso le orecchie passeggiando ieri per il perimetro esterno del campo di allenamento del Toro che le grida del tecnico croato bucassero i timpani. «Attacca-Attacca!» sta diventando il suo mantra. (…)
    Il lavoro al Fila che precede il derby
    Sono diventate le parole che, lanciate in faccia ai granata, hanno la funzione di stimolo e portano i giocatori di Juric a uscire con forza sul portatore di palla, a raddoppiare ma pure triplicare la marcatura, all’occorrenza. Non sono lanciate in aria affinché la squadra si riversi in attacco, al contrario perché vengano mantenute le giuste distanze che agevolano il recupero palla e la successiva circolazione della stessa. (…) Anche per questo motivo il lavoro che precede il derby procede senza accelerazioni, per chi recentemente si è dovuto fermare ai box: e così Ansaldi, Belotti e Zaza proseguono con il programma differenziato, mentre Pjaca e Praet si sono limitati a seguire un programma individuale. Tra tutti chi più ha chance di rispondere presente contro la Juve è Ansaldi, il quale mercoledì ha confortato tutti con un: «Tranquilli, io recupero». Come a dire: avrebbe dato tutto comunque, ma vista la posta in palio, per domani l’argentino è disposto a serrare i denti più di quanto non abbia già dovuto fare, per la serie di guai fisici avuti nel Toro e in precedenza. (…) LEGGI TUTTO

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    Il Toro guarda il derby e spera nel miracolo Belotti. Anche Praet ci prova

    TORINO – Al momento non è una speranza concreta, ma flebile. Guai ad illudersi, sebbene manchino soltanto poco più di 48 ore alla partita per antonomasia per il mondo Toro. Perché il derby contro la Juventus, a maggior ragione nel bel mezzo della rinascita orchestrata dal gran lavoro di Ivan Juric, aggiunge stimoli e motivazioni a dismisura. E così ecco spuntare un candidato insospettabile che può tornare in corsa per la stracittadina: Dennis Praet. Il suo recupero – rispetto a quelli di Andrea Belotti, Simone Zaza e Marco Pjaca – sta viaggiando in maniera più spedita.

    Speranze pre – derby

    L’interessamento distrattivo al bicipite femorale della coscia sinistra, rimediato nella sfida contro il Sassuolo, si sta piano piano riassorbendo. Velocità di progressi che ha portato a una svolta cruciale: il giocatore corre, fa solo dei lavori a secco, ma la sua condizione atletica è buona a tal punto da alimentare l’ipotesi di una convocazione per la gara di dopodomani. Un cambio di marcia inaspettato, che ha sorpreso persino Ivan Juric, che al fischio finale del pareggio contro il Venezia aveva alzato le mani di fronte alle remote possibilità di recuperare Praet, Belotti e Pjaca per il derby. Dunque Praet, che anche per un breve spezzone nella ripresa rappresenterebbe un’insidia non da poco per la Juve, muove passi importanti per la stracittadina ed è l’uomo meno lontano dalla convocazione rispetto a tutti gli altri elementi ai box. Già, perché sta uscendo dall’infermeria anche Belotti. Sebbene le sue corse al Filadelfia siano ancora lente e prudenti. Juric spera nel miracolo di portarlo in panchina, ma le possibilità che si verifichi questa circostanza sono oggettivamente poche. Determinante, in tal senso, sarà la giornata di oggi: se il Gallo inizierà a toccare il pallone, qualche chance di strappare una chiamata in extremis potrebbe alimentarsi. (…)

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    Toro, Ansaldi alt per il derby ma Aina c'è

    TORINO – Il pareggio contro il Venezia ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Per quello che poteva essere e non è stato: il gol divorato da Mandragora a tempo scaduto, forse ancor di più del rigore+espulsione di Djidji, grida ancora vendetta. Con una vittoria al Penzo, il Toro avrebbe riscosso il credito maturato con la fortuna dopo la sconfitta contro l’Atalanta e il pareggio contro la Lazio, due gare in cui i granata hanno raccolto nettamente meno di quanto seminato. Ma ora c’è il derby. Quanto fatto fino a ieri non conta più: di fronte alla Juventus servirà il miglior Toro possibile.

    Ansaldi fuori. Aina c’è per il derby

    Juric è convinto di potersela giocare: già l’anno scorso imbrigliò due volte i bianconeri col suo Verona, sia allo Stadium che al Bentegodi. Un doppio 1-1 che fa ben sperare i tifosi del Toro, che per la sfida di sabato ritrova Ola Aina sulla corsia di sinistra. È possibile che sia lui il prescelto a scendere in campo dall’inizio su una fascia che a Venezia è stata di Cristian Ansaldi. L’assenza del nigeriano al Penzo, causa un problema familiare, agevola la sua titolarità: il suo passo, nel duello con Cuadrado, può rivelarsi letale in fase offensiva e per questo motivo Juric sta pensando seriamente di schierare dal primo minuto l’ex Fulham. Ieri, oltre ad Aina, al Filadelfia c’era il resto della comitiva. Doppio programma di allenamento: i calciatori reduci dall’impegno a Venezia hanno svolto una sessione di scarico (ad eccezione di Ansaldi che si è limitato a sole terapie per i postumi di un trauma contusivo al ginocchio sinistro, rimediato in uno scontro di gioco col lagunare Mazzocchi), mentre gli altri elementi si sono prima concentrati sulla tecnica e poi sulla parte atletica. (…)

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    Toro, difesa da inventare: paradosso Djidji, occasione Zima

    TORINO – Il sangue freddo del ragazzone venuto dall’Est, il cuore caldo di chi è cresciuto in una famiglia che si sfamava a pane e hockey su ghiaccio. Il mix di temperature stuzzica Ivan Juric in vista del derby, partita in cui la colonnina di mercurio schizza da tradizione verso le massime vette: il tecnico croato, per la stracittadina di sabato contro la Juventus, sta pensando infatti ai 190 centimetri di David Zima per completare una linea difensiva che dovrà inevitabilmente essere ritoccata.

    Gli errori di Djidji, che Juric però salva

     Il “colpevole” è da ricercare nella figura di Koffi Djidji il quale, espulso nel finale di partita a Venezia, dovrà assistere al massimo dalla tribuna all’incrocio con i bianconeri. Allo stop di un turno imposto dal Giudice Sportivo, inoltre, si sommerà la pausa per gli impegni delle Nazionali: il franco-ivoriano avrà così a disposizione tre settimane per rinfrescarsi – a proposito di temperature – la mente. E scacciare dalla testa i brutti pensieri dell’ultima settimana, quando due suoi goffi interventi in area di rigore sono costati verosimilmente quattro punti ai granata, raggiunti dal dischetto prima dalla Lazio di Immobile e poi dal Venezia dell’ex Aramu. (…) “Djidji è la più grande scoperta da quando ho preso in mano questa squadra ad inizio ritiro – ha tenuto a precisare il tecnico croato dopo il pareggio di Venezia –. Sta giocando benissimo: purtroppo è stato protagonista in negativo in queste ultime due partite, ma gli errori capitano a tutti. Non perderà certo la mia stima e non deve perdere fiducia in se stesso, perché sta disputando un’ottima stagione.” (…)

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