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    Il Torino batte il Brixen 5-1: in gol Verdi, Baselli e Zaza

    SANTA CRISTINA – Cinque a uno per il Toro nella seconda uscita stagionale, sempre con una squadra d’Eccellenza, stavolta il Brixen. Juric insiste con il solito modulo ma anche contro questi modesti dilettanti si capisce in maniera lampante che non ci sono i giocatori per piterlo fare. Nel suo 3-4-2-1 c’è bisogno di trequartisti che i granata non hanno. Quindi centrocampo troppo prevedibile. E tenete conto che dei cinque gol realizzati due sono autoreti. Gli altri tre portano la firma di Verdi, Baselli e Zaza. Saltata l’amichevole col Bochum si è rimediato con un’altra dilettante, non allo sbaraglio ma quasi. Chiaro che al tecnico croato mancano test di un certo spessore per comprendere sino in fondo il materiale che ha a disposizione anche se la partita di ieri – lo ribadiamo per l’ennesima volta – ha dimostrato che senza i giocatori giusti al posto giusto tutto diventa difficile. E tenete conto che a questa squadra manca Belotti: resterà? E ancora non si è vista la consistenza della difesa in generale e di Milinkovic-Savic in particolare. E il tempo passa, tra un mese il campionato. C’è ancora tempo per crescere e rimediare ma è chiaro che ci va un forte intervento sul mercato. Intanto si è capito che Baselli e Rincon, sempre impiegati nella ripresa con le riserve, non sono considerati indispensabili.Guarda la galleryTorino, pokerissimo al Brixen: Verdi, Baselli e Zaza in gol

    Torino-Brixen 5-1: il tabellino

    MARCATORI: pt’ 30′ Verdi, 34′ Angerer (aut). St 5′ Senoner (aut), 22′ Baselli, 27′ Zaza, 30′ Reci.

    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic (1′ st Berisha); Izzo (15′ st Millico) (39′ Rauti), Djidji (15′ st Lyanco), Buongiorno (15′ st Celesia); Vojvoda, Mandragora (15′ st Segre), Lukic (15′ st Baselli), Ansaldi (15′ st Aina); Verdi (15′ st Warming) , Linetty (1′ st Rincon); Sanabria (1′ st Zaza). A disposizione: Rauti.

    BRIXEN (3-4-2-1): Gemello (1′ st Sava); Grassl, Angerer, Senoner; Kerschbaumer, Demetz, Huber, Nagler; Vinatzer, Schraffl; Reci. A disposizione: Sava, Plaickner L., Plaickner S., Miuli, Larcher, Gabloner, Bocchio, Costalunga T., Sanna, Costalunga J. All.: Trovato.

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    Nessuna condotta scorretta del Torino per la partita con la Lazio

    TORINO – “Si comunica che le indagini relative al procedimento in oggetto sono concluse e che, allo stato, non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare. Pertanto, con provvedimento a parte e previa condivisione dello stesso da parte della Procura Generale dello Sport, è stata disposta l’archiviazione del procedimento stesso”. Con questa comunicazione – da poco ricevuta dal Torino FC e inviata per conoscenza immediata anche alla Figc, alla Lega Calcio e al Procuratore Generale dello Sport Ugo Taucer – il Procuratore federale Giuseppe Chiné ha escluso ogni responsabilità da parte del club granata in merito alla spinosa vicenda della partita Lazio-Torino, rinviata per impossibilità a disputarsi lo scorso 2 marzo, e quindi recuperata il 18 maggio quando il risultato di 0-0 garantì al Torino la salvezza con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato. La squadra allora di Nicola non poté muoversi da Torino a causa di un focolaio Covid reso ancora più allarmante dalla variante inglese, ma la Lazio si presentò comunque in campo attendendo invano gli avversari e auspicando una vittoria a tavolino. In seguito ebbe luogo una lunga e complessa disputa giuridica, tra appelli e ricorsi, che alla fine vide sì il rigetto del ricorso biancoceleste, ma anche una reprimenda – tra le righe del dispositivo della Corte Sportiva d’Appello, in quei giorni ancora presieduta da Piero Sandulli, amico dichiarato di Lotito – per la condotta del Torino, sul conto del quale venivano insinuati sospetti di scarsa chiarezza e lealtà sportiva; insomma, galleggiava l’ipotesi – pur non suffragata da fatti e prove, tanto che la partita si dovette poi recuperare – che la società di Cairo avesse comunque marciato sopra le disposizioni e soprattutto le tempistiche dell’Asl 1 di Torino, agendo sul filo delle ore in merito all’inizio e alla fine dell’isolamento del gruppo squadra proprio per evitare di giocare un match molto importante per la salvezza in condizioni di insostenibile inferiorità di uomini e di mezzi. Come inevitabile conseguenza ai dubbi esplicitati da Sandulli scattò così un’inchiesta della Procura Federale, per appurare l’effettiva probità della condotta granata. Inchiesta che oggi è stata appunto archiviata, sancendo un’ulteriore e si spera ultima vittoria legale per il Torino (difeso in questi procedimenti dall’ottimo avvocato Eduardo Chiacchio) nei confronti della Lazio.Accertamenti in ordine al comportamento della Società Torino F.C. S.p.A. evidenziato dalla 1a Sezione della Corte Sportiva di Appello Nazionale con decisione n. 132/CSA del 30/03/2021. Iscritto nel registro dei procedimenti della Procura Federale in data 01/04/2021 al n. 642pf20-21 Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 122 del vigente C.G.S., si comunica che le indagini relative al procedimento in oggetto sono concluse e che, allo stato, non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare. Pertanto, con provvedimento a parte e previa condivisione dello stesso da parte della Procura Generale dello Sport, è stata disposta l’archiviazione del procedimento stesso.Guarda la galleryTorino, Juric sempre più in sintonia con il gruppoAttiva ora DAZN in offerta speciale fino al 28 luglio per 14 mesi a a 19,99€ al mese, invece di 29,99€ al mese LEGGI TUTTO

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    Toro, tutto esaurito per la sfida al Bochum. Intanto si ferma Lukic

    Dopo aver battuto 11-0 l’Obermais Merano, il Torino sabato scenderà in campo per la seconda amichevole, del precampionato, contro il Bochum: una sfida molto attesa considerando che la squadra tedesca è stata appena promossa in Bundesliga. La partita non si giocherà a Santa Cristina Valgardena ma sul campo di Bressanone (calcio d’inizio alle ore 17): i biglietti del match sono già esauriti. L’impianto di Bressanone può ospitare circa tremila spettatori ma per l’occasione l’agibilità è stata fissata a 1.800 anime. L’ingresso è riservato alle sole persone con il Green Pass. 

    Torino, partitella nel pomeriggio. Oltre a Lukic, si fa male anche Vojvoda

    Intanto questo pomeriggio, per accelerare lo studio dei nuovi schemi, è molto probabile che Juric faccia disputare una partitella undici contro undici. In un primo tempo pareva che la sfida fosse ufficiale, quindi con tanto di biglietto d’ingresso per i tifosi, ma poi il tecnico ha preferito evitare di dare troppa importanza all’appuntamento. Nel senso che la prima parte della seduta pomeridiana sarà improntata sui soliti allenamenti con alla finea partita, magari con due tempi da 30 minuti. Nel lavoro di ieri si sono fermati Lukic (al mattino) e Vojvoda (pomeriggio). Il serbo lamenta un indurimento alla coscia destra, il kosovaro un problema al ginocchio dovuto ad una botta visto che è uscito dal campo con la borsa del ghiaccio. Pure Mandragora ha preso un colpo al ginocchio in partitella, ma si è subito rialzato. Qualche problema per Lyanco che è uscito prima del previsto per sottoporsi a massaggi. Evidentemente i muscoli cominciano ad essere carichi dal lavoro. Nessuno di questi, comunque, desta preoccupazioni e già questa mattina dovrebbero riaggregarsi al gruppo.

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    Toro, prossima sfida: il Bochum test incisivo

    TORINO – Mandata in archivio la prima sgambata stagionale, il Torino da oggi tornerà alle consuete sedute d’allenamento presso l’impianto “Mulin da Coi” di Santa Cristina Valgardena. Cinque giorni all’insegna dell’intensità per migliorare condizione atletica ed intese tattiche, quindi un nuovo test per mettere alla prova gli ingranaggi che Juric sta quotidianamente assemblando. Sabato prossimo, a Bressanone, i granata torneranno infatti in campo alle ore 17 per la più impegnativa sfida al Bochum, formazione tedesca neo-promossa in Bundesliga. Si tratterà della prima amichevole di spessore dell’estate, in attesa delle conclusione del ritiro in Alto Adige e del confronto con il Rennes, sesto classificato nell’ultima Ligue1: appuntamento per il 31 luglio, alle ore 18, in terra francese. Prima, però, ancora a Bressanone, la gara con i sauditi dell’Al Fateh, in programma il 27 luglio alle ore 17. LEGGI TUTTO

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    Toro-Messias, ci siamo? 

    TORINO – Il bottino incassato dalla cessione di Soualiho Meité per finanziare l’acquisto di Junior Messias. Uno scenario lineare, persino logico. Anche troppo: piedi di piombo, allora. Perché il mercato è fatto di sfumature e di guerre psicologiche, raramente di effetti domino e di tasselli che si incastrano alla perfezione nel puzzle. Detto ciò, la settimana entrante dovrebbe raccontare una storia piuttosto aderente a questa. Tutto da valutare, però, l’epilogo. Perché il Torino ha definito con il Benfica la cessione del centrocampista francese per circa 7 milioni e ora, alla voce entrate, vanta un solido +9 milioni frutto anche del riscatto di Lucas Boyé da parte dell’Elche. Un gruzzolo che nelle intenzioni del direttore tecnico Davide Vagnati, ieri a lungo a colloquio con Ivan Juric prima del fischio d’inizio della sgambata contro l’Obermais Merano, sarà reinvestito per arrivare a quella che oggi è la priorità in casa granata. Ovvero un trequartista di spessore e di affidabilità da consegnare al tecnico croato, che in quel fazzoletto di campo ha bisogno di qualità e quantità.Guarda la galleryLe nuove maglie del Torino per la stagione 2021-2022

    Salvagente Meité per Messias

    Per ora lavora con i giovani Millico e Rauti, con la new entry Warming, con Verdi e, all’occorrenza, anche con Baselli. Ma spinge per avere un elemento di prim’ordine dal mercato e, soprattutto, per averlo il prima possibile. Per questo Vagnati nelle prossime ore tornerà ad aggiornarsi con l’omologo dei pitagorici Beppe Ursino, nella speranza di arrivare ad un punto d’incontro con il Crotone per il 30enne brasiliano. Le parti al momento, però, non si sono ancora trovate. Il club calabrese è partito chiedendo 15 milioni, poi non è sceso a sufficienza sotto la richiesta di 12: sa che Juric ha puntato Messias e che lo vuole il prima possibile. Vagnati e Cairo, da par loro, sono partiti da una proposta di 6 milioni, spingendosi non oltre i 7-8 attuali: sanno a loro volta che il Crotone è retrocesso e non potrà trattenere la rivelazione della propria rosa nella passata Serie A. La sensazione, insomma, è che un accordo possa essere trovato aggiungendo a questa base magari 1-2 milioni di bonus: se il rilancio granata davvero arriverà e se si materializzerà grazie alla cessione di Meité, però, è ancora tutto da scrivere. Con la Fiorentina che intanto si conferma spettatrice interessata della vicenda, eventualmente pronta a rilanciare per il brasiliano scoperto dal cuore granata Ezio Rossi nel Casale in Serie D. (…)

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    Guarda la galleryStraripante il Torino di Juric: 11-0 nella prima amichevole LEGGI TUTTO