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    Torino, Dell’Aquila ha stregato Juric

    TORINO – L’attenzione nei confronti dei giovani è ormai un diktat in casa Toro. Una missione iniziata già 15 mesi fa con l’approdo di Ivan Juric, allenatore virtuoso per eccellenza, soprattutto perché il materiale che ha a disposizione è quasi sempre grezzo, dunque facilmente modellabile per le sue idee di calcio. Basti ripercorrere il lavoro svolto nel suo biennio alla guida del Verona: Dimarco, Rrahmani, Kumbulla, Amrabat e tanti altri sono diventati grandi proprio sotto la gestione Juric. Sono arrivati da sconosciuti e sono andati via a suon di milioni, incassati dal presidente scaligero Maurizio Setti. L’intenzione del Toro è ormai quella: cercare talenti da forgiare, farli maturare al Filadelfia e poi permettere loro di spiccare il volo al momento giusto, ovviamente non alla prima tentazione di mercato. Il mirino della società, tuttavia, non è puntato soltanto sulla prima squadra, ma anche sulla Primavera e a cascata sulle categorie giovanili. Il primo nome della lista, quello potenzialmente più vicino a finire nel giro dei grandi nei prossimi mesi, è Francesco Dell’Aquila. Un ragazzo che ha già impressionato nell’avvio di campionato scintillante dell’Under 19 granata: tre gol in cinque partite, di cui due alla corazzata Atalanta (ora in grande difficoltà, ma rimane sempre una big di questa categoria) e uno al Cesena, realizzato da centrocampo con una magia che ha letteralmente conquistato il Piola di Vercelli. Roba da rimanere a bocca aperta, per un attaccante che sta ancora ricercando la migliore condizione fisica.Guarda la galleryIl derby è servito: con la maglia della SerbiaIn settimana ha avuto modo di allenarsi con la prima squadra, impressionando in chiave positiva anche Juric, sempre attento ai giocatori giovani ed estrosi. Quelli che saltano l’uomo, quelli che creano superiorità numerica con una giocata, quelli che sanno infiammare il pubblico ogni volta che toccano palla. Dell’Aquila è fatto di questa materia, pur essendo ancora acerbo. Ovviamente è presto per sbilanciarsi in maniera esageratamente netta: la stagione è appena cominciata e i margini di miglioramento del ragazzo sono enormi, da coltivare settimana dopo settimana. Ma intanto l’ex Spal è già finito sul taccuino di Juric: non è cosa da poco, visto che il tecnico croato è solitamente molto esigente anche con la linea verde. La scoperta di Dell’Aquila, però, ha una paternità definita. Il merito è tutto di Ruggero Ludergnani, bravo a suggerire a Vagnati di inserire il suo cartellino nella trattativa che ha portato Demba Seck dall’Emilia per quasi 5 milioni di euro. Intuizione risalente a gennaio, rivelatasi vincente nel tempo: il classe 2004 è rimasto alla Spal ancora per sei mesi, trascinando l’Under 18 alla vittoria dello Scudetto nella storica finalissima contro il Bologna. Ultimo atto in cui ha messo a segno la doppietta decisiva. Cartolina d’addio, ma anche biglietto da visita da urlo per il Toro, che lo ha accolto a braccia aperte. Scurto ci sta lavorando: sul piano fisico sta crescendo e alla ripresa, nel derby contro la Juventus, ci si aspetta che il bomber punga i cugini bianconeri. Farebbe molto felice anche Juric, che osserverà scrupolosamente ogni singola tappa del suo percorso di crescita.
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    Torino, Lukic top player da rinnovare. E Vlahovic lo… insegue

    TORINO – Sasa Lukic e Dusan Vlahovic, i due volti della Serbia che annichilisce la Svezia di Dejan Kulusevski. Il granata segna uno splendido gol mancino a giro alla Insigne dal limite dell’area, il bianconero sforna un assist per bomber Mitrovic (tripletta e si porta a casa il pallone) e insegue Sasa dopo la sua prodezza balistica per abbracciarlo. Prove di derby tra amici, con il match sotto la Mole previsto per il 15 ottobre. Nel frattempo, il Toro riscopre il suo top player dopo un inizio di stagione choc: prima l’ammutinamento alla vigilia del debutto contro il Monza, poi il lento ripensamento e la “degradazione” (via la fascia da capitano a favore di Ricardo Rodriguez, altro grande protagonista delle gare di Nations con la Svizzera che ha affondato la Spagna di Luoi Enrique).
    LA STRATEGIA La forma sta crescendo e Lukic sta trovando di nuovo quelle sensazioni giuste che lo spingono a insinuarsi tra le linee e colpire in modo devastante. Il Toro di Ivan Juric ha bisogno di questo Lukic per riprendere a vincere e il Toro ha bisogno di rinnovare il contratto con adeguamento dell’ingaggio, tra i più bassi della rosa. Il tutto è sull’agenda del presidente Urbano Cairo: senza un’azione immediata, si rischia con il mercato invernale di arrivare ancora a mosse forti e controproducenti.
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    Izzo, il Torino, Juric e la rinascita a Monza

    TORINO – Ivan Juric l’ha messo tra i fuori progetto con Simone Verdi e Simone Zaza. Zaza ha rescisso, Verdi è andato a Verona e lui, Armando Izzo, è già idolo al Monza. «Sono venuto qui – dice a Mediaset il difensore – perché è una società molto ambiziosa, un po’ come sono io. Qui si può crescere molto, si respira una bellissima aria, c’è tanta positività. Sono in prestito secco dal Torino, con i tifosi granata e il presidente Cairo ho un bellissimo rapporto. Il mister (Juric, ndr) ha fatto altre scelte, anche se non le condivido le accetto». LEGGI TUTTO

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    Ricci per la ripartenza Toro: quanto è mancato a Juric

    TORINO – (e.e.) Samuele Ricci è l’equilibratore. Quello che è mancato negli ultimi tempi al Torino dopo un grande avvio. E’ mancato al centrocampo dove è emersa la coperta corta e dove il giovane Ilkhan ancora non è all’altezza, pur possedendo dei numeri. L’ex empolese lavora duro per tornare titolare e Ivan Juric punta ad rimetterlo dentro con il Napoli. Anche Aleksej Miranchuk mette la ripresa nel mirino: da quel gol splendido al Monza, nella prima gara, seguito dal guaio muscolare, non si è più rivisto. Con lui il tecnico croato ha più varianti in attacco (Pellegri è a rischio dopo il guaio muscolare emerso con l’Under 21, lunedì nuovi accertamenti) e soprattutto più chance di buttarla dentro.  LEGGI TUTTO

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    Torino, primi esami per Pellegri con l'Italia: Napoli in forse

    TORINO – Pietro Pellegri ko con l’Under 21 e tifosi granata in apprensione. Ecco come sta l’attaccante: ce lo spiega dalla redazione Marco Bonetto: «La sua partita con l’Inghilterra è durata una mezzora, poi è uscito per un problema muscolare. Il ragazzo sta rientrando dal ritiro azzurro. In mattinata è stato sottoposto a primi accertamenti strumentali dai medici dell’Italia. Dall’ambiente della Nazionale filtra un cauto ottimismo, non dovrebbe essere nulla di grave, ma la sua presenza a Napoli resta in forse. Se ne saprà di più lunedì, quando il Toro gli farà fare altri esami, a bocce ferme. Allora si capirà meglio l’entità dell’infortunio». L’attaccante è importante per la squadra di Juric perché fa rifiatare Sanabria, ma gli infortuni continuano a non dargli tregua. Ormai da alcuni anni. LEGGI TUTTO

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    Torino in ansia per Pellegri: l'attaccante ko con l'Under 21

    TORINO – Una brutta notizia da Pescara per il Torino, che deve incassare l’infortunio di Pietro Pellegri. Schierato titolare nel 3-5-2 azzurro dal ct Paolo Nicolato, il centravanti granata è stato infatti costretto ad uscire nel primo tempo dell’amichevole persa 2-0 dall’Italia Under 21 contro l’Inghilterra.
    Italia U21-Inghilterra U21 0-2: statistiche e tabellino
    Problema all’adduttore
    Con il risultato già indirizzato dalla doppietta segnata in avvio da Brewster, Pellegri ha provato a guidare la reazione degli azzurrini e ha cercato anche il gol al 21′, con un sinistro parato dal portiere inglese Bursik al 21′. Sette minuti dopo però il 21enne del Toro ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema all’adduttore e lasciare il posto a Colombo. Uno stop che tiene ora in ansia i granata, con le condizioni del giocatore che saranno valutate nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve

    TORINO – Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve. Il portiere e l’attaccante sono in ritiro con la Serbia e concentrati sulla Nazionale. Poi, penseranno alla sfida stracittadina, da nemici carissimi: con Vanja che dovrà fermare il bianconero e blindare la difesa. Ma in ritiro anche con Radonjic, Lukic e Kostic è già partito il match più lungo dell’anno, tra sfottò e promesse. LEGGI TUTTO