consigliato per te

  • in

    Torino, ricarica Buongiorno: “Tifosi, vi aspettiamo al Fila”. E al fantacalcio…

    TORINO – La stracittadina di Torino è dietro l’angolo. E Alessandro Buongiorno è carico: «Si sente già aria di derby in città – dice a Torino Channel -, ho incontrato tifosi che si sono raccomandati…». E per un granata come lui, cresciuto a pane e Toro, fino a indossare la fascia di capitano («la condivido con Rodriguez, abbiamo un bel rapporto, cerco di imparare da lui, dalla sua esperienza, siamo anche vicini nello spogliatoio)», la partita con la Juventus non è una gara qualunque. «A sei anni, ero già in maglia granata. Anche da piccolo sentivo tanto il derby, una partita importante. In famiglia, con gli amici, in città, l’attesa cresce. E domenica aspettiamo tantissimi tifosi al Fila. Speriamo sia pieno, serve la loro spinta». Occhio alla pressione, quindi. «La settimana è diversa, cerchiamo di caricarci il più possibile, cercando di arrivare alla sfida il nel miglior modo». Senza esagerare, eh. LEGGI TUTTO

  • in

    Toro: la certezza è Miranchuk

    TORINO – Karamoh spera di avere un’altra chance dall’inizio, ma il suo eventuale impiego da inizio gara è in questo momento subordinato allo sviluppo delle condizioni fisiche di Vlasic. Alle prese con un guaio di natura muscolare che tiene Juric con il fiato sospeso, in vista del derby di martedì (ore 20.45, cornice l’Allianz Stadium). Discorso a parte per Radonjic: il serbo, almeno nel 2023, è il granata più deludente, per atteggiamento prima che per resa in campo. Basso il secondo, irritante il primo. In definitiva la certezza per la seconda sfida stagionale contro i bianconeri è Miranchuk, guardando alle corsie offensive. Uno tra i due esterni d’attacco sarà il russo, mentre nel ruolo di centravanti sarà confermato Sanabria. Il paraguaiano è appena scattato in cima alla classifica dei marcatori granata, con il rigore trasformato contro la Cremonese: 5 i suoi gol, uno più di Miranchuk e Vlasic (4 reti le ha realizzate anche Radonjic, ma 2 sono arrivate in Coppa Italia). Dell’ex atalantino – per il quale Vagnati sta trattando il riscatto con i nerazzurri (12 milioni la cifra pattuita la scorsa estate con il club lombardo) – in prospettiva derby andrà pesata la tenuta tra primo e secondo tempo. In genere, assecondando quello che è poi un trend di tutto il Torino, Miranchuk eccelle nel primo tempo, ma si sgonfia nella ripresa. Martedì, intanto, il trequartista agirà assieme a Ilic e, tendenzialmente nella ripresa, a Ricci: quando tutti e tre saranno al meglio, il palleggio dei granata sarà di altissimo livello. LEGGI TUTTO

  • in

    Domenica ore 11.15: tutti i tifosi al Filadelfia per caricare il Toro!

    TORINO – Ecco in anteprima i dettagli della giornata speciale di domenica 26 febbraio per i tifosi granata, Juric e i suoi giocatori. L’allenamento sarà visibile a tutti, come da previsioni, ma cambiano gli orari rispetto a quanto era emerso la scorsa settimana. Il tecnico ha intenzione di far svolgere l’allenamento al Filadelfia a metà mattinata, di conseguenza i cancelli si apriranno intorno alle 11 e un quarto. Di lì in poi, avanti con un bagno di folla, con cori, applausi e continui incitamenti alla squadra in vista del derby del 28. Esattamente quanto aveva chiesto la curva Maratona unita (tutti i gruppi organizzati) per stare vicino al Toro, nonostante la volontà di boicottaggio del settore ospiti dell’Allianz. La Maratona contesta duramente le modalità di vendita dei tagliandi, decise dal club bianconero (obbligo di una preiscrizione al sito della Juventus). LEGGI TUTTO

  • in

    Il portiere che va a canestro: Milinkovic Savic, idolo del Toro

    TORINO – Metti Vanja sotto canestro e lo spettacolo è assicurato. In occasione della Final Eight di basket ospitata dal Pala Alpitour, Milinkovic Savic è tornato alle origini: da portiere a giocatore di pallacanestro. Schiacciate da fuoriclasse sotto gli occhi dell’amico connazionale Teodosic della Virtus Bologna.

    Vanja Milinkovic Savic e Torino nel futuro

    Uno scambio di ruoli in vista del match con la Cremonese in Serie A, lunedì. Vanja che sta anche discutendo il prolungamento di contratto con il Toro: idolo assoluto dei tifosi, resta un portiere “diverso” da tutti. Anche perché lui schiaccia a una mano, manco fosse Jordan… LEGGI TUTTO

  • in

    Milinkovic: il prossimo tuffo è sul rinnovo

    TORINO – Da portiere che faceva spesso correre un brivido lungo la schiena di allenatore, compagni e tifosi, a portiere che sta acquisendo una crescente sicurezza, tra i pali come nelle uscite. Il percorso è in divenire, il margine di miglioramento resta, ma indubbia e pure certificata dai numeri è la maturazione di Milinkovic-Savic. Soprattutto dall’esperienza vissuta al Mondiale in avanti. Aveva bisogno di fiducia dopo un lungo girovagare, e l’esperienza in Qatar a difesa dei pali della propria Nazionale gliel’ha data. Sulle palle alte attorno all’area piccola deve ancora trovare i tempi giusti, ma quando si tratta di uscire d’impeto sui piedi dell’avversario ha coraggio e giusta lettura dell’azione (come ha confermato a San Siro su Leao). E pure tra i pali – anche sulle palle basse che erano un po’ il suo tallone d’Achille – è decisamente salito di livello. Si diceva dei numeri: uno, in particolare, fotografa la bontà delle sue prestazioni. Milinkovic-Savic è quarto per percentuali di parate rispetto ai tiri incassati. Guida Falcone del Lecce con il 77,7%, quindi ci sono Provedel (Lazio) con il 77,2% e Musso (Atalanta) con il 77%. Dopodiché arriva Vanja con il 76,7%. LEGGI TUTTO

  • in

    L'agente di Miranchuk: “A Torino sta bene”

    TORINO – Miranchuk e il Toro. Il trequartista russo è stato inserito al primo posto da Juric nella sua lista delle preferenze per quanto riguarda i riscatti. E per questo Davide Vagnati si è già messo in contatto con l’Atalanta per discutere il diritto fissato a 12 milioni. Ci sono da sistemare alcune clausole che ha posto il club nerazzurro per cautelarsi, visto che il contratto del giocatore scade nel giugno del 2024. Ne abbiamo scritto sull’edizione cartacea odierna di Tuttosport e sull’argomento è intervenuto Vadim Shpinev, agente di Aleksei Miranchuk, che ha parlato ai microfoni di Championat e ha commentato la situazione del suo assistito: «La decisione sulla possibile acquisizione di Miranchuk verrà presa nella parte finale del campionato. I club possono parlare tra loro, ma noi per adesso on ci pensiamo perché Aleksei è concentrato sul gioco. Ora si sente bene, questo avvantaggia la squadra e da parte sua cerca di giocare nel miglior modo possibile». Parole e concetti importanti per i granata. Porta aperta? Spalancata. Adesso dipende dal Torino chiudere con l’Atalanta e trovare, successivamente, l’intesa col giocatore. LEGGI TUTTO

  • in

    Schuurs, occhio al derby: rischia di saltare la Juventus

    TORINO – Attenzione massima: quella che dovrà mettere Schuurs, lunedì contro la Cremonese, per evitare il cartellino giallo. L’olandese è infatti entrato in diffida, dopo aver preso un’ammonizione nell’ultima uscita a San Siro contro il Milan. Questo sempre che, per evitare il rischio di perderlo per il derby che arriverà dopo la sfida contro i grigiorossi, Juric non decida di risparmiare il centrale per la prova contro la squadra di Ballardini. Allo stato dell’arte le alternative ci sarebbero. Al tecnico croato manca Zima, ma con l’arrivo di Gravillon a gennaio le soluzioni restano comunque quattro: Djidji, Buongiorno, Rodriguez e appunto Gravillon. LEGGI TUTTO

  • in

    Intervista a Cerci: “Miranchuk-Vlasic, prendetevi il Toro”

    «Certamente, e vedo una squadra solida che gioca in maniera molto aggressiva. Sta facendo il suo campionato e lo sta facendo bene. Ovviamente da grandissimo tifoso granata quale sono mi aspetto sempre di più, ma il Toro è in linea con gli obiettivi stagionali. Quando affronti una squadra come quella di Juric è sempre molto difficile avere la meglio. Lo dimostra la partita contro il Milan».

    A proposito della sfida di venerdì, Juric ha detto che la squadra ha dominato. Cosa non ha funzionato?

    «Il Toro non meritava di perdere a San Siro. Quando giochi con una squadra che attraversa un periodo difficile come il Milan ci si può aspettare di andare lì e fare la partita. Non dimentichiamo, però, che i rossoneri sono campioni d’Italia e hanno individualità importanti. Ai ragazzi di Juric è mancato solo il gol».

    Con Juric in panchina, in campionato il Torino ha vinto solo una volta in 22 partite giocate contro le grandi. Come si inverte la tendenza?

    «Con il lavoro quotidiano al Filadelfia. Il Toro ha un ottimo allenatore che fa giocare bene le proprie squadre e pretende molto dai giocatori, come si capisce dalle energie che spendono in campo. Mi dicono che ogni giorno lavorano tanto e bene, e in campo si vede poiché costruiscono tanto. Con un po’ di concretezza e una piccola dose di fortuna si può invertire la tendenza».

    Gli attaccanti, però, continuano a segnare troppo poco.

    «Il Torino dopo Ciro Immobile e Andrea Belotti non ha avuto attaccanti dello stesso livello. Parliamo di una grande squadra, che nella sua storia ha avuto centravanti importanti. Sanabria e Pellegri devono ancora dimostrare di essere da Toro. Il paraguaiano gioca bene la palla e ha margini di crescita. A volte basta un episodio per sbloccarsi definitivamente, e lo stesso discorso vale per Pellegri».

    Juric le piace?

    «Assolutamente sì. È un tecnico di riferimento per me e altri giovani allenatori. Adesso in tanti stanno copiando il suo gioco uomo a uomo. È un tipo di calcio che porta via tante energie, ma se hai qualità i risultati arrivano. Servono giocatori di personalità, energici. Da giocatore i duelli sono stati la mia forza, quindi non posso che essere un estimatore del gioco di Juric. È l’uomo in più di questo Torino».

    Torniamo al campionato e parliamo di obiettivi: con il tecnico croato in panchina è possibile qualificarsi alle coppe europee?

    «Se si guarda la classifica l’Europa è possibile, sia per l’Europa League sia per la Conference. Se guardo la squadra dico che può affrontare il doppio impegno campionato-coppa. Come per l’Italia, anche all’estero il Toro dà fastidio a chi lo affronta. Se c’è una squadra da evitare è proprio quella granata».

    E lei una qualificazione all’Europa League con il Torino l’ha conquistata nel 2014.

    «Esatto, anche se ho sbagliato il rigore contro la Fiorentina che era fondamentale. È stata una soddisfazione enorme, quella qualificazione, perché per noi era un obiettivo importante e siamo stati felici di regalare un’emozione unica ai tifosi. Da troppi anni il Torino non conquistava un posto in Europa».

    Da esterno offensivo come giudica le prestazioni di Vlasic e Miranchuk?

    «Mi piacciono entrambi: sono centrali per il gioco di Juric. Miranchuk è un mancino che dà qualità ed è bravo nell’ultimo passaggio. Vlasic non segna da un po’, ma certe volte serve una scintilla per sbloccarsi anche dal punto di vista realizzativo: tornerà a segnare. L’importante è non perdere mai la serenità».

    Il Torino deve riscattarli, a fine stagione?

    «Non conosco le dinamiche di mercato del Torino, ma sono buoni giocatori di prospettiva che possono ancora crescere. Dico sempre che a parlare sarà il campo».

    Vista la mancanza di gol degli attaccanti, i due possono diventare una soluzione anche in posizione di centravanti?

    «Il calcio moderno ti obbliga ad adattarti. Un grande maestro come Luciano Spalletti dice sempre che i moduli esistono solo a parole. Un calciatore deve essere impiegabile in più ruoli».

    Le sarebbe piaciuto giocare nel 3-4-2-1 di Juric?

    «Mi sarei divertito e avrei fatto divertire, perché è un gioco molto offensivo, il suo è un calcio spensierato».

    E lei adesso che progetti ha?

    «Sto facendo il mio percorso da allenatore. Alleno un’accademia del Frosinone (Accademia Gialloazzurri, ndr) qui a Roma. Mi sto buttando in questo mondo, guardo le partite e imparo».

    Cosa augura al Torino e a Juric per il prosieguo della stagione?

    «Il croato è un allenatore che ha le idee molto chiare. Auguro a lui e al Toro di raggiungere gli obiettivi prefissati e di far gioire i tifosi granata». LEGGI TUTTO