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    Toro, delusione Juric: volano scintille con Vagnati

    TORINO – Sei anni fa, Juric disse: «Nelle società forti i ds devono percepire le stesse cose che percepisce un allenatore. Poi ci sono i presidenti, che considero incompetenti e dovrebbero stare ai margini del sistema. Fanno molti danni, trasmettono cose non vere». Lo scorso 8 luglio, alla presentazione con Cairo e Vagnati: «In questo momento mi fido di loro, poi vediamo». (…) Dopo l’amichevole a Rennes, 31 luglio: «Ora dobbiamo fare le scelte giuste. Non sbagliarle». Non sbagliarle più: ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale, cioè l’acquisto di un Ufo danese retrocesso in B, Warming. Che vale il nome che porta: riscaldamento, in inglese. (…)Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta
    Le scintille tra “Ivan il Terribile” e il “profeta del cairismo”
    Infine, il dopo Cremonese: «Quando arrivi 16° e 17° significa che ci sono tanti problemi. La squadra ha perso pezzi buoni e non è completa. C’è bisogno di giocatori importanti per alzare il livello. Sono preoccupato. Dobbiamo mettere altri giocatori dentro, così non andiamo da nessuna parte». Ma scusate: secondo voi non sarebbero già dovute volare scintille tra Ivan Grozni, come lo chiamano i croati, Ivan il Terribile, e il profeta del cairismo, Vagnati? Chiamatele, se volete, discussioni. (…) Ivan è deluso, e il primo vero motivo a monte sono le ormai datate promesse non mantenute dalla società, finora. Non il mancato arrivo di un giocatore in particolare, ma innanzi tutto la questione numerica dei rinforzi, ovviamente supportati da una qualità almeno media. (…)
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    Lapadula vede Toro: si lavora a uno scambio con Zaza

    TORINO – È  appena rientrato dal Brasile e dalla Copa America dove con il suo Perù è stato grande protagonista: 4 gol e un assist in sette partite trascinando la Nazionale al quarto posto giocandosela alla pari con tutte le grandi squadre. Ed è diventato, ancor più di quanto già non fosse, l’idolo del Perù. Da Lima alle altre città fino ai villaggi sulla Cordigliera delle Ande stravedono per questo ragazzo torinese, 31 anni, naturalizzato per via della mamma Bianca nata proprio in Perù, che ha tramesso grinta, cuore e senso di appartenenza alla Nazionale sudamericana. Stiamo parlando di Gianluca Lapadula, attaccante del Benevento ma con tutti gli affetti a Torino. La moglie Alessia, il papà Gianfranco che è suo grande tifoso sin dai tempi in cui il figlio giocava nelle giovanili assieme al fratello David e, ovviamente, la mamma Bianca che gli ha permesso di ottenere il passaporto peruviano. (…)
    Il giocatore indicato per Juric
    È una seconda punta che vede la porta con grande facilità: centravanti dinamico e forte fisicamente, ha un sinistro potente e sa interpretare il ruolo di ala destra o sinistra. Viene spesso lodato poiché dimostra temperamento e rabbia agonistica fuori dal comune. Insomma, il classico giocatore che piace, o dovrebbe piacere, a Ivan Juric. Ed eccoci qua. Prima di partire per il Brasile, Lapadula ha detto ai suoi agenti che gli piacerebbe tornare a Torino, la sua città, per indossare la maglia granata. Discorso portato avanti anche dal padre che lo segue con grande attenzione nella sua carriera. Con Vagnati, per adesso, c’è stato qualche contatto informale: il giocatore sembra indicato per Juric,ma prima di affrontare il discorso con più decisione il Toro deve trovare una collocazione per Zaza che in questi anni non ha mai convinto più di tanto. (…)
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