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C'è sapore di Juve all'Europeo

Juventus stabilmente nelle prime quattro squadre d’Europa. Nonostante le ultime tre stagioni da dimenticare, parlando di Champions League, l’ossatura continentale dei bianconeri risulta di primissimo ordine, se è vero che ben tredici effettivi sono stati convocati dalle Nazionali per disputare l’Europeo, anche se ne sono rimasti undici perché Szczesny, pasticcione e sfortunato, è rientrato anzitempo a casa con la sua Polonia e lo stesso vale per Demiral con la Turchia, maldestro ma generoso visto che il suo autogol ha spianato la strada proprio all’Italia. Solo Chelsea (17), Manchester City (15) e Bayern Monaco (14) sono più rappresentate della Juve, mentre per la prima volta nessun giocatore del Real Madrid è stato incluso nella rappresentativa spagnola. Sembra davvero la fine di un’epoca.

Ed è finita anche l’era dei blocchi, lo ha capito molto bene Roberto Mancini. Con l’invasione incontrollata degli stranieri in Serie A è importante andarsi a cercare uno per uno gli atleti tatticamente utili che sempre più spesso militano in squadre non di primissima fascia. Per tradizione le Nazionali vincenti erano imperniate sulla massiccia presenza di juventini, in particolare nel 1982 e nel 2006, oggi se ne contano quattro, non pochi e comunque strategici, a cominciare dalla mitica coppia centrale Giorgio Chiellini-Leonardo Bonucci, capitano e vicecapitano, leader assoluti e motivatori. Contro la Svizzera, dopo aver segnato un gol capziosamente annullato dall’occhio elettronico, Chiello è dovuto uscire per i soliti problemi muscolari e speriamo di riaverlo nella beneaugurata ipotesi di andare avanti il più possibile. Ai due Federico, Chiesa e Bernardeschi, è stato dato spazio nella terza partita a qualificazione ottenuta, con la differenza che il primo deve accettare la gran forma di Berardi mentre il secondo in azzurro appare se non miracolato almeno sereno.

Con il botto l’esordio di Dejan Kulusevski nella Svezia – due assist partendo dalla panchina – e siamo felici che Rabiot sia rientrato nelle grazie di monsieur Deschamps. Lo dico da mesi, Adrien è migliorato di partita in partita rivelandosi centrocampista fondamentale, tatticamente prezioso. Aaron Ramsey, da noi oggetto misterioso, ha portato il Galles agli ottavi. Alti e bassi per Alvaro Morata, centravanti nella Spagna, un gol e un rigore sbagliato: lui è felice di restare a Torino, Allegri lo conosce bene, ci conta e saprà ottenere il meglio. Una certezza, di carisma e maturità, si chiama invece DeLigt e finalmente Max potrà allenarlo dopo che quel suo gol con l’Ajax gli costò il posto.

La pattuglia bianconera in Europa ha in Cristiano Ronaldo la punta di diamante. Il portoghese intanto si è preso il record assoluto di gol nel torneo, superando Platini, è già capocannoniere con cinque gol, confermandosi giocatore eccezionale, ancora il più forte del mondo. Del suo futuro parlerà alla fine del torneo, per il momento CR7 è ancora un giocatore della Juventus e mi piacerebbe lo fosse anche dal 15 luglio in poi.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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