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Da Lo Bello a Casarin: quando gli arbitri parlavano (e venivano puniti)

Il direttore di gara di Siracusa fu il primo ad ammettere un errore in tv. Il fischietto mestrino sospeso due volte a causa delle interviste. E Menicucci fu costretto a smettere. L’ironia di Beppe Viola: “Avevamo invitato Michelotti, ma è rimasto a Parma, a cantare…”

Quando gli arbitri cominciavano a parlare, la televisione in Italia ancora non c’era. Mancava, soprattutto, la pressione mediatica della moviola, che dalla fine degli anni Sessanta in poi ha costretto le “giacchette nere” a mettersi sulla difensiva, a tapparsi la bocca. Non sono mancati clamorosi casi mediatici e qualcuno ci ha rimesso pure la carriera.


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