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Kessie: “Ho parlato molto con Ibra, seguirò i suoi consigli per fare strada al Barça”

Primo giorno da giocatore del Barcellona per Franck Kessie. Il centrocampista ivoriano, arrivato a parametro zero dal Milan, ha firmato il contratto con il club blaugrana fino al giugno 2026. Questa sera alle 19 sarà in campo agli ordini di Xavi, per il primo allenamento con i nuovi compagni. Al momento non ha scelto il numero di maglia, vorrebbe il 19 ma è sulle spalle di Ferran Torres, che potrebbe cambiare e prendere la 11. In mattinata è stato presentato dal presidente Joan Laporta al Camp Tito Vilanova de la Ciutat Esportiva, queste le sue parole: “Non vedo l’ora di conoscere l’allenatore e i miei nuovi compagni e di iniziare questa nuova avventura. Yaya Touré era un giocatore completo, un gran giocatore. Ho avuto l’opportunità di giocare con lui è il mio sogno è quello di emulare la sua carriera, lavorando tanto”.

IBRAHIMOVIC – “Si, ho parlato con lui e mi ha dato un po’ di consigli, mi ha detto che questo è un grande club. Lui è uno che lavora tanto e mi ha detto di allenarmi come ho fatto al Milan e anche di più per arrivare il più lontano possibile”.

POSIZIONE IN CAMPO – “Mi metto a disposizione dell’allenatore, sarà lui a scegliere la mia posizione. Sono un centrocampista, decide Xavi se mettermi davanti alla difesa o più avanti”.

LAPORTA – “Diamo il benvenuto a Kessie, alla sua famiglia e ai suoi rappresentanti. Grazie al lavoro di Mateu Alemany e Jordi Cruyff per questo trasferimento. Abbiamo accontentato l’allenatore, che voleva un giocatore con queste caratteristiche. Arriva dalla Costa d’Avorio, come Yaya Touré. Non avevamo un giocatore come lui, che aiuta la difesa”.

‘PRESIDENTE’ – “Se ho parlato con Xavi? Quando ti chiama uno come lui significa che il tuo lavoro ha pagato. Ho parlato con lui e mi ha detto che sarò molto importante per la sua squadra. Non c’è un solo giocatore al mondo che potrebbe dire no al Barcellona. Ho tanta voglia di iniziare e conoscere i miei nuovi compagni di squadra. Perché mi chiamano presidente? Una volta sono arrivato con l’auto al centro sportivo e per sbaglio ho parcheggiato al posto del presidente, allora è arrivata una guardia e mi ha detto di spostarla. Da allora mi chiamano ‘Presidente’. Se mi vedo titolare? Il posto si guadagna sul campo e io non ho ancora iniziato. Il posto è di tutti, lo si guadagna in allenamento e poi l’allenatore fa le proprie scelte”.

 


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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