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Ricci: “Italia e Torino, vi conquisterò”

Il sorriso di Samuele Ricci è forse la miglior cartolina possibile da Podgorica per la Nazionale Under 21, che grazie al suo gol di puro istinto e sensibilità calcistica riesce a portare a casa almeno un punto dal Montenegro, fondamentale per agganciare la Svezia in vetta alla classifica del girone, con in più una partita ancora da recuperare. Ma questa rete, la prima del centrocampista toscano con la selezione guidata dal ct Paolo Nicolato, ha una valenza doppia: pesa per la Nazionale, ma è anche un messaggio a Ivan Juric e al Torino. Non che ne avessero bisogno, ovvio: lo hanno scelto a gennaio, in un’importante operazione di mercato con l’Empoli, per raccogliere l’eredità in mediana di chi, a meno di clamorosi colpi di scena, ritornerà a fine stagione alla base, ovvero Pobega al Milan. Di sicuro al tecnico granata non sarà sfuggito questo dettaglio e di sicuro per Ricci avere spazio nell’Under 21 può diventare un trampolino per convincere Juric a concedergli più spazio.

I pensieri del centrocampista

Ma i pensieri di Samuele adesso sono concentrati al cento per cento sulla maglia azzurra anche perché, come ha raccontato a caldo al termine della sfida di venerdì sera contro il Montenegro, l’Italia può e deve fare di più: «Ovviamente questo è un gol che significa tanto per me, anche perché siamo riusciti a riacciuffare il risultato dopo pochi minuti in una partita che non si stava mettendo bene. Come ha detto il ct Nicolato dobbiamo migliorare su tanti aspetti, come quello di approcciare bene partite del genere che magari si adattano meno a quelle che sono le nostre caratteristiche come singoli e come squadra. Per migliorare e per diventare una Nazionale completa dobbiamo imparare ad adattarci a certi tipi di situazione. Dobbiamo pensare alla prossima sfida con la Bosnia che come tipologia di partita sarà simile a quella con il Montenegro. Ma giocheremo in casa e ci teniamo a fare bella figura ». Per Ricci l’occasione, se Nicolato lo confermerà, per far vedere ai tifosi del Toro quanto vale: «Senza dubbio lo spazio in Nazionale mi aiuta a mettere in luce le mie qualità, l’Under 21 è un traguardo importante e la maglia azzurra offre visibilità. E poi ti puoi confrontare in campo internazionale con giocatori di un certo livello. E questo per un giovane come me è ovviamente molto importante. Poi cerco sempre di fare del mio meglio quando il tecnico mi chiama in causa, che sia Juric o sia il ct Nicolato: non pretendo di giocare a tutti i costi, lavoro per migliorare. Anche se adesso magari ho meno spazio nel club non è un problema, me lo aspettavo perché non è mai semplice arrivare in una nuova squadra a gennaio e giocare subito con continuità. Comunque sia cerco di impegnarmi al massimo e di ritagliarmi uno spazio». Nel calcio conta la fiducia e Samuele sa di averne, indipendentemente dal colore della maglia, che sia azzurra o granata.

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