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Juve, Paredes e la nostalgia Boca: “Un giorno tornerò”

In un’intervista esclusiva a TyC Sports, Leandro Paredes si è raccontato tra presente, futuro e recente passato con quella Coppa del Mondo sollevata in Qatar con l’Argentina. E sul possibile ritorno in patria, a casa, nel Boca, il centrocampista della Juventus spiega: “Non tornerò presto al Boca. Ho ancora 28 anni e sono contento della mia vita qui in Europa, con la mia famiglia, con il club. Ovviamente, come ho sempre detto, la mia voglia di tornare e finire la mia carriera al Boca è la stessa, ma non ancora. Penso di avere ancora qualche anno in Europa, non voglio illudere nessuno”.

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Paredes torna su Argentina-Olanda

“Nessuno ha rappresentato il paese così bene come questa nazionale. Abbiamo fatto tutto il possibile, ogni giorno sei messo alla prova, la nostra gente chiede molto. Dovevi dare il 110% ogni volta”. Parla invece così del trionfo in Qatar, Leandro Paredes che torna anche sull’episodio di Argentina-Olanda. Il centrocampista dell’albiceleste ha spiegato perché è finito a calciare quel pallone verso la panchina: “La palla è rimasta lì e avevo visto che si erano alzati due volte di seguito”. Dopo aver visto di nuovo le immagini, l’argentino ha rivelato: “È stato un bene per me che in seguito Van Dijk sia venuto a farmi schiantare. Non sono stato espulso perché non avevo colpito nessuno con la palla. Siamo stati insopportabili”.

Paredes e l’abbraccio con Scaloni

“Non sono arrivato nel migliore dei modi in Qatar. Venivo da un’operazione al pube in cui il dolore è durato a lungo e quando mi sentivo meglio ho avuto uno strappo al tendine del ginocchio”, spiega così Paredes che in Qatar ha lasciato spazio a Enzo Fernandez e MacAllister: “Quando non ero al 100%, Enzo e Alexis hanno fatto molto bene”, ma nessun rancore per Scaloni, anzi, iconico l’abbraccio dopo il rigore della vittoria di Montiel: “È stato un abbraccio di gratitudine. Per quattro anni e mezzo sono stato sempre titolare, quando ho perso il posto ho capito che gli faceva male togliermi perché non ero al 100% Volevo fargli sapere che ero felice, che ce l’avevamo fatta, che ci siamo goduti questo momento. Gli ho detto grazie e non ha potuto parlare”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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