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Martina Rosucci: decisiva in Nazionale, totem con la Juventus Women

Rosucci, la sua storia

Martina Rosucci, torinese doc, classe 1992, muove i primi passi nel calcio in squadre miste per poi essere ingaggiata nel 2014 dal Carrara in Serie D, dove si farà subito notare con 81 gol in un solo anno nonostante sia di ruolo centrocampista. A fine stagione, nel 2016, passa al Torino in Serie A. Anche in granata riuscirà presto ad imporsi, conquistando nel frangente anche il Campionato Europeo Under 19 con l’Italia: è il primo oro nella storia del calcio femminile azzurro. Dopo tre stagioni al Torino, la maturazione si completa al Brescia. Con le rondinelle cresce ulteriormente e trova anche i primi trofei di club: 2 campionati, 3 Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane, coronando quel periodo straordinario anche con la vittoria del Pallone Azzurro nel 2014. Dopo 6 anni ricchi di successi al Brescia, il passaggio alla neonata Juventus Women.

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I successi in bianconero

Gli anni in bianconeri iniziano con uno Scudetto immediato, tra l’altro ai calci di rigore nello spareggio proprio contro il Brescia. La gioia per il terzo campionato vinto, viene seguito però dalla terribile rottura del legamento crociato al ginocchio destro. La ripresa coinciderà con l’ottenimento di tanti altri trofei con la Juventus Women, di cui diventa un vero e proprio totem: arrivano altri 4 Scudetti in bianconero, oltre a 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Il fatto che con la squadra attualmente allenata da mister Joe Montemurro sia diventata imprescindibile, lo si è visto soprattutto per lo spostamento in campo nonostante una carriera da centrocampista. In una fase non semplice per la squadra, che necessitava di solidità, è passata dalla mediana alla difesa, diventando un vero e proprio totem anche in quel settore del campo, mostrando tutta la sua grandezza tecnica e di approccio nonostante qualche inevitabile difficoltà iniziale. Le bianconere hanno riottenuto un certo equilibrio anche grazie a lei, che in difesa ha sviluppato le sue qualità di interdizione e copertura abbinandole alla tecnica sopraffina coi piedi. Rosucci si è dimostrata fondamentale pure con l’azzurro dell’Italia addosso, trovando un gol preziosissimo nell’ultimo match dell’Arnold Clark Cup e facendo capire a tutti che le spiccate doti di inserimento, nonostante il cambio ruolo, non le ha perse per nulla. E per il gol contro la Corea del Sud è stata elogiata anche da alcune compagne di club e nazionale sui social, come Cristiana Girelli e Barbara Bonansea. Dall’azzurro al bianconero, il cambio di ruolo a maturità ottenuta e i trofei che non smettono di arrivare: tutti a scuola da Martina Rosucci, una vera big del calcio femminile.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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