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Vazquez: l'esplosione a Palermo, la doppia nazionale, la rinascita al Parma

Franco Vazquez vero leader del Parma. Il classe 1989 sta letteralmente trascinando i gialloblu in una tranquilla qualificazione ai play off: anche nell’ultima sfida, il big match del Granillo con la Reggina, è risultato decisivo con un gol a 20′ dalla fine, regalando ai suoi 3 punti pesantissimi. Da due anni a questa parte è l’uomo in più dei gialloblu. Una carriera di up&down, piena di contraddizioni, anche quella con le nazionali: ha infatti vestito le maglie di Italia e Argentina.

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La storia di Vazquez, “El Mudo”

Nasce a Tanti, in Argentina, ma ha doppia cittadinanza viste le origini italiane della mamma. Viene chiamato “El Mudo” perché è un timido, poco loquace. Tutta un’altra storia con i piedi, con cui invece riesce a parlare una lingua universale. Gli inizi al Barrio Parque, nel 2005 si accasa al Belgrano. Lì segue un processo di crescita in cui riesce a sviluppare le sue caratteristiche: qualità palla al piede, grande eleganza, visione di gioco che gli permette di essere un grande assistman, ma anche un bel tiro con cui andare in gol, specie dalle lunghe distanze. Cinque gli anni al Belgrano, dove alla fine farà innamorare tutti con le sue magie. Ma è tempo di migrare verso altri lidi per consacrarsi definitivamente: la meta è Palermo. Arrivato nella sessione invernale del 2012, i rosanero lo avevano inseguito a lungo. Credono in lui, e nonostate i primi mesi non facilissimi la fiducia resta immutata, ma la scelta è quello di girarlo in prestito per completare il suo percorso di crescita. Al Rayo Vallecano non è titolare, ma l’esperienza in Spagna gli permette di tornare a Palermo maturato e cresciuto: e infatti all’ombra del Renzo Barbera esplode definitivamente. La stagione in Serie B è esaltante, e la promozione arriva proprio grazie ad un suo gol nella sfida col Novara. L’anno successivo grandi soddisfazioni: il primo gol in Serie A contro l’Hellas Verona, la prima doppietta all’Atalanta, la rete al Napoli: è una squadra dei sogni, che davanti a tutto mette la fantasia di Vazquez e di un certo Paulo Dybala, e il Mudo chiude il campionato con ben 10 marcature a referto. Il campionato successivo vede un Palermo che insegue la salvezza: Dybala è andato via, a formare il tandem offensivo oltre a Vazquez c’è Alberto Gilardino. L’argentino chiude l’anno con 8 gol e una permanenza in Serie A centrata. Ma quello è il momento di provare uno step ulteriore nella propria carriera.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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