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Fabregas: “Morata non è amico: vi spiego. Cutrone via? Non so. Nico Paz e il ko col Barça…”

Esordio stagionale per il Como di Cesc Fabregas. I biancoblù, dopo la pesante sconfitta nel Trofeo Gamper contro il Barcellona, scenderanno in campo sabato contro il Sudtirol per la sfida dei 32esimi Coppa Italia: start al Sinigaglia alle 18.30. A due giorni dal match conferenza stampa per Cesc Fabregas, che ha toccato diversi argomenti: ad esempio il mercato, dando indicazioni importanti e non escludendo la partenza di un simbolo come Patrick Cutrone. Ma anche della crescita di Nico Paz, del ko con i blaugrana e del rapporto con l’ultimo arrivato, Alvaro Morata.

Como, Fabregas e il rapporto con Morata

Il tecnico ha parlato del colpo top del club per l’attacco, ovvero Morata. Da capire se l’attaccante sarà già a disposizione: “Tutti sono disponibili, ma devo parlare con Alvaro: abbiamo un piano stabilito. Prima si è allenato con il Galatasaray, poi meno, svolgendo i suoi allenamenti a casa. Su di lui non posso dare dettagli. Kuhn non sarà disponibile di nuovo, mentre per il resto della squadra tutti sono pronti. Con Alvaro dovrò valutare stasera e domani“.

Ha detto di non poter essere amico dei giocatori. E con Morata? “Non è un mio amico. Da quando ha lasciato il Chelsea non ci siamo più sentiti, se non per qualche complimento. Anche se lo fosse stato, oggi non lo è. Tra noi c’è comunque un ottimo rapporto: abbiamo condiviso due anni insieme al Chelsea e in Nazionale. È una persona straordinaria, con un grande cuore, umile e con un forte spirito di sacrificio, che potrà dare molto al gruppo. Non mi preoccupa il nostro rapporto: lui ha grande voglia di far bene. Ha rinunciato a oltre il 60% dello stipendio, un gesto che dice molto sulla sua mentalità e sulle sue intenzioni. Non mi ha garantito un certo numero di gol, ma tanto lavoro e positività, un segnale importante per me e per la squadra“.

La sconfitta con il Barcellona

Il tecnico ha analizzato anche il pesante ko nell’amichevole contro il Barcellona di Hansi Flick: “Grandi rischi e grandi opportunità. Se nei primi 20 minuti fossimo andati avanti 0-2… a questi livelli, quando commetti errori, ti possono punire pesantemente. Prima del 2-0 si è vista una squadra audace, poi è arrivato un crollo totale: un blackout, in cui avremmo potuto subire anche otto gol. Nel secondo tempo, invece, abbiamo mostrato la mentalità giusta. Sarebbe stato più semplice arretrare, ma era una prova molto importante per il nostro carattere. Abbiamo tenuto palla, recuperato 62 volte il possesso e vinto i contrasti. Loro tenevano una linea molto alta e abbiamo avuto l’occasione per superarla, ma ci è mancato il giusto tempismo. Abbiamo tanti giovani che un giorno vorrebbero giocare in una squadra così competitiva. Volevo capire se ci fosse feeling, volevo vedere se riuscivamo a restare f


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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